La disperazione nasce dal non-senso.
È il non-senso, la mancanza di logica in ciò che viene prospettato come via d’uscita dai governanti, dai politici, dai sindacalisti che induce alla morte.
“Il punto della situazione”, di Ida Magli
di Ida Magli
ItalianiLiberi | 19.05.2013
È diventato difficile in Italia, dagli ultimi giorni del 2011 ad oggi, rendersi conto del passare del tempo, cercare di padroneggiarlo rievocando gli avvenimenti e tentare di fare il punto della situazione. In realtà si è trattato di un tempo-non tempo, affondato per i cittadini in una specie di limbo, immobile ed oscuro, di cui non si sa nulla perché non è stato mai sperimentato in precedenza e dal quale quindi si aspetta che siano gli esperti, i politici a traghettarci, nella nostra veste di “ombre”, verso la luce. Ma i politici sanno bene che questa strada non esiste perché l’unica possibile comporterebbe rimettere in questione l’unione europea, cosa che nessuno vuole fare e neanche osa porre di fronte a sé. Ripetono, perciò, che si vede la luce in fondo al tunnel ma è il tunnel che non è per nulla un tunnel, ossia un corridoio da percorrere per raggiungere una meta: è invece la situazione, è la realtà.
Anche se è vero che la crisi economica è drammatica, lo stato di atonia nel quale si trovano i popoli non nasce dai debiti che è impossibile ripianare, così come non ne nascono gli atti estremi di chi uccide i propri figli prima di suicidarsi, o si getta da un ponte perché senza speranza di trovare lavoro: questi sono atti che ne rappresentano semmai un’assoluta, finale negazione. Ci si uccide perché appunto il tunnel non è un tunnel; perché la situazione è immobile e senza senso. La crisi è veramente crisi della politica, ossia dell’unico sistema abilitato ad agire nelle democrazie. Le rovine che hanno travolto nel crollo i popoli d’Europa, sono le rovine delle imprese condotte dai politici, delle loro idee prima ancora che della loro realizzazione. Non è possibile neanche rendersi conto di che cosa significhi affermare, come tutti affermano, che c’è la crisi della politica, la sfiducia nella politica, in un’Europa che aveva affidato tutto alla politica. Tutto, ossia “troppo”. Infatti i politici hanno costruito l’unificazione europea, e in prospettiva l’unificazione del mondo, più come sogno, come immagine ideale, che come realtà, tanto da non averne chiamato quasi per nulla i popoli a prenderne atto e a ratificarla. Tutto è stato fatto senza i popoli, con l’inganno, la finzione, la menzogna, ed è soprattutto per questo che adesso, come si vede chiaramente in Grecia, in Spagna, in Italia, i politici si ritrovano soli davanti alle rovine, così come si ritrovano soli i popoli. Una solitudine tanto più spaventosa perché si tratta di riempire con una fiducia che non c’è, l’inganno dei tanti inni cantati nell’esaltazione della democrazia. Due solitudini, quindi, che se ne stanno una di fronte all’altra, che non possono unirsi, sommarsi, confortarsi, affrontare insieme la realtà.
La disperazione nasce dal non-senso. È il non-senso, la mancanza di logica in ciò che viene prospettato come via d’uscita dai governanti, dai politici, dai sindacalisti che induce alla morte. Di fronte ad una situazione come quella odierna in cui i popoli sono spinti dai loro leader ad agire contro se stessi, contro la logica cui è stata affidata fino ad oggi la sopravvivenza della specie, quella che provvede sempre prima al domani che all’oggi, le reazioni possibili sono quelle cui assistiamo: aderire passivamente, lasciandosi condurre come ciechi verso la catastrofe, oppure darsi la morte, dandola prima ai propri figli perché laddove non c’è futuro non ci sono neanche figli.
Nelle manifestazioni che si sono svolte ieri, in apparenza contro il governo, nessuno ha pronunciato la parola “Europa”, nessuno ha indicato nell’Euro, in una moneta artificiale che appartiene, arricchendoli ogni giorno con i nostri debiti, a ricchi banchieri e a ricchissimi monarchi, la causa principale della crisi. Dov’era Rodotà, dov’era Cofferati, dov’era Landini quando è stato firmato il trattato di Maastricht? E dov’erano Napolitano, Berlusconi, Enrico Letta, quando è stato tolto agli italiani il proprio Stato, togliendogli l’indipendenza, la libertà, la sovranità? Mentono tutti, dunque, volutamente e consapevolmente, quando si rallegrano del rinvio del pagamento di una tassa o prospettano la possibilità di una ripresa del mercato, così come mentono coloro che in piazza promettono ai disoccupati chissà quale rivoluzione, sapendo che stiamo ormai consumando noi stessi, simili a quegli animali che, chiusi in una gabbia troppo stretta, finiscono col divorare i propri arti. Il silenzio sulle catene dell’unione europea, che hanno soffocato l’Italia fino a stritolarla, parla di ciò che appare ancora incredibile alla maggior parte degli italiani: dell’immensa capacità di menzogna e di tradimento di coloro che stanno al governo tanto quanto dell’immensa capacità di menzogna e di tradimento di coloro che arringano in piazza i disoccupati. Non possiamo fidarci di nessuno di quelli che possiedono anche una minima briciola di potere. Questa è l’unica sicurezza che abbiamo e dalla quale dobbiamo partire se vogliamo, come vogliamo e dobbiamo, ancora tentare di salvare l’Italia e di recuperare la libertà.
Ida Magli
Roma, 19 Maggio 2013
6 commenti
Mi permetto una critica più linguistica che di contenuto.
Logico significa coerente con il principio, con l’incipit. Quindi la loro proposta è logica: posto il principio euro tutto quello che fanno è logico e coerente.
Il non senso può essere sconfitto solo rimettendo al principio la Persona e la sua inviolabile dignità ( dal concepimento alla morte)!
Ma chi lo ha fatto è stato linciato mediaticamente vuoi per i bunga bunga vuoi per la pedofilia!
Altro non aggiungo se non ricordando quanto sosteneva Frankl “noi non siamo quello che ci succede” e possiamo trovare senso anche in un mondo di non-senso!
Ma prima : RIABILITIAMO LA POLITICA ED I CONCETTI CHE FANNO DELLA POLITICA L’AUTENTICA ESPRESSIONE DELL’UMANO: VERITA’,VITA, FAMIGLIA,LIBERTA’,COMUNITA’,POPOLO, NAZIONE!
Ed il primo che mi dà del fascista lo fanculizzo ( scusate il francesismo)
Matteo Dellanoce
Chi è che ha messo al principio la Persona e la sua inviolabile dignità? Ed è stato linciato mediaticamente per i bunga bunga? Ho capito bene e intendi quello che ho capito?
Non ti do del fascista, è fuori moda ormai, ma di certo del despota sì, dal momento che ritieni di essere portavoce dell’autentica espressione dell’umano (?!)… Che caspita significa, al di la dei termini retorici che sanno tanto di stantio? Signore, se esisti liberaci da tanto accanimento terapeutico…
Per la cronaca:
chi ha fatto il decreto per evitare di far morire di fame e di sete una disabile?
Chi ha messo al centro dell’azione politica la famiglia e la difesa della piccola e media impresa?
Chi ha dato imput alla maternità ( bonus bebè)?
Chi ha cercato di difendere l’Itaia dall’invasione eurocratica?
Chi ha proposto per primo la stampa di euro per alleggerire la pressione sulle famiglie?
Chi ha fatto il quoziente familiare a Parma?
Umano è= a vita e creatività e non è in mio possesso ma sorge da sè a differenza di chi difende il nonumano e che mette il proprio ego prima del reale.
Non risponderò più ad un flatus analis come quello di sopra!
Matteo
Analisi indottrinata e prona il giusto…
Aggiungerei, per completezza d’informazione, l’impegno sociale a valorizzare la parte femminile più ambita…
Flatus analis di chi non ha argomenti!
Matteo
OT:
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