Un fenomeno quasi del tutto sconosciuto ai più, si tratta del mercato delle emissioni di CO2, il “Carbon Trading”.
Ne ha parlato il 13 novembre scorso il prof. Giaccio dell’Università degli studi di Chieti nell’incontro bloccato la mattina al Senato e contestato aspramente il pomeriggio all’Università di Roma “LA Sapienza”.
Riportiamo il video ripreso in condizioni di fortuna dell’intervento del Prof. Giaccio sul mercato delle emissioni di CO2, un argomento che andrebbe portato all’attenzione da parte dei media e delle singole persone ma che invece un provvedimento innanzitutto antidemocratico motivato con improbabili problemi organizzativi sui cui retroscena non è stato dato di sapere nulla ha bloccato all’ultimo momento la mattina presso il Senato.
Nel pomeriggio gli studenti del Collettivo di Scienze inconsapevoli di fare gli interessi degli speculatori e di politiche che a loro sfuggono hanno cercato di bloccare la conferenza anche alla Sapienza, la stessa si è poi svolta e questo è il secondo ed ultimo intervento che sono riuscito a filmare.
Se qualcuno disponesse di altri video soprattutto con le domande finali degli studenti sarei lieto di pubblicarli.
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19 commenti
Molto interessante l’intervento del prof.Giaccio, che evidenzia chiaramente come probabilmente così come è strutturato oggi, il mercato dell’anidride carbonica non è per niente una soluzione rapida ed efficace per contrastare le emissioni antropiche di gas serra. Ancora una volta il problema scientifico da una parte e il problema socio-politico dall’altra. Come volevasi dimostrare.
Ringraziando il prof.Pennetta e il prof.Battaglia per l’occasione di dibattito, mi auguro interessante, avuta ieri, volevo soltanto concludere con un ragionamento in merito al presunto falsificazionismo della teoria dell’AGW ad opera delle osservazioni che non replicherebbero fedelmente le proiezioni. Visto che stiamo operando con sistemi complessi, concetto che ho più volte cercato di spiegare nei miei articoli, e non con sistemi ideali tipici della fisica classica, la cosa è perfettamente normale e attesa, visto che non esistono modelli onnicomprensivi e infallibili. Se a un malato terminale vengono dati 6 mesi di vita e poi quello vive un anno, vuol dire che è sbagliata la teoria dell’esito fatale di alcune malattie? Se un soggetto che ha fumato come un turco tutta la vita vive sano fino a 85 anni, vuol dire che è sbagliata la teoria sui danni gravi del fumo di tabacco? Se un paziente per il fenomeno della regressione verso la media prende un farmaco omeopatico e dopo un giorno guarisce dal raffreddore, allora è una falsificazione della teoria riguardo l’inefficacia dei farmaci omeopatici? Si chiamano sistemi complessi, la cui gestione non può prescindere da un’epistemologia necessariamente diversa da quella che si utilizza per i sistemi ideali.
Gentile Vomiero, gli esempi da lei portati non mi sembrano adatti.
Un paziente che anziché 6 mesi vive una non, un singolo caso che un forte fumatore non si ammali son errati il primo perché non è che la temperatura si alza in tempi un po’ più lunghi ma non si sta alzando affatto in modo compatibile con la teoria, il secondo perché è un errore paragonare un caso tra migliaia ad un caso unico e irripetibile.
Il sistema clima è complesso, siamo d’accordo, e allora come si permettono di dettare politiche costose in termini di denaro e di sacrifici su un campo sul quale non si hanno certezze?
E quelle che abbiamo sono che i modelli non sono predittivi, che piaccia o no questo è il metodo scientifico.
E invece io credo siano esempi molto calzanti, mi permetta, che ci aiutano a comprendere veramente la realtà delle cose. Il problema è che se lei, prof.Pennetta, pretende dalla scienza soltanto certezze o verità, dovrà limitarsi a considerare soltanto certa chimica, la matematica e i pochi sistemi ideali studiati dalla fisica classica, e non mi sembra il caso, perchè comunque se, o quando si ammalerà (facciamo le corna) farà ricorso anche lei con fiducia a terapie e farmaci che non le garantiscono comunque la guarigione con certezza matematica. Invito lei e i lettori a leggere questo mio articolo http://www.enzopennetta.it/2016/06/scienza-e-sistemi-complessi/ in cui ho parlato proprio di approccio allo studio dei sistemi complessi. Perchè ogni ragionamento presuppone delle premesse e prima è forse meglio chiarire quelle, altrimenti temo che ogni ragionamento successivo e applicativo rischi di essere inutile.
Io credo invece che elementi veramente concreti di falsificazione della teoria dell’AGW potrebbero essere questi. 1) Temperature globali che, a fronte di un continuo aumento di concentrazione atmosferica di gas serra, comincino a scendere più o meno stabilmente e sensibilmente per almeno 10-15 anni, con decisa inversione del trend 2) Scoprire, in qualche modo, che i gas serra in aumento non sono di origine antropica. 3) Scoprire, in qualche modo, che l’aumento di gas serra atmosferici, antropici o meno, non ha nessuna influenza sull’aumento delle temperature globali osservato negli ultimi cinquant’anni e, di conseguenza, scoprire fattori causali quantitativamente molto più rilevanti.
Tutte possibilità che, allo stato dell’arte, mi sembrano francamente molto improbabili.
1) E’ già avvenuto e rappresentato nel grafico proiettato nella conferenza, solo che lei aggiunge “scendere” perché, il solo fatto che all’aumentare della CO2 le temperature restino stabili non le basta?.
2) La CO2 sappiamo bene che è quasi totalmente di origine non antropica.
3) E’ un correlato al punto 1 e quindi già sappiamo che è così.
Poi dice che questi fatti, già verificati, le sembrano improbabili…
I dati sono chiari, il resto solo arrampicate sugli specchi:
I dati sono chiari, il resto solo arrampicate sugli specchi (il picco è dovuto al Nino): https://uploads.disquscdn.com/images/4f0a00365f0cb4a5e9e3b592ea40941dc8bd4fda7bb84a677c284921643398be.jpg
In merito all’argomento della discussione potrebbe anche essere utile questo interessante articolo:
skepticalscience.com/how-well-have-models-predicted-gw.html
scritto da un climatologo.
Ma il problema del AGW non sono solo le proiezioni ma la non dimostrata correlazione fra concentrazione di CO2 nell´atmosfera e temperatura della terra. Se ci fosse correlazione si potrebbe suporre causalitá che lo stesso andrebbe dimostrata, ma non c´é nemmeno quella.
Buongiorno Blas, se le posso chiedere, ma su quali dati, prove, teorie si basa questa sua affermazione?
Mi dimostri lei la correlazione fra concentrazione di CO2 nell´atmosfera e la temperatura della terra. In questi últimi anni il CO2 si é incrementato é la temperatura é rimasta constante.
Non è vero Blas che in questi ultimi anni la temperatura è rimasta costante, c’è stato semmai un forte rallentamento della crescita per una decina di anni tra il 2002 e il 2012 grosso modo, ma poi è tornata a salire in fretta e non solo per colpa di “El Nino”.
http://www.columbia.edu/~mhs119/Temperature/globalT_2parts_1951-1980base.pdf
Riferendoci come dicevo a sistemi complessi e dinamiche multifattoriali ne deriva che è concettualmente errato aspettarsi un rapporto di proporzionalità diretta tra le due grandezze.
É anche concettualmente errato dire che il riscaldamento della terra é causato dall´aumento del CO2 quando siamo di fronte a sistemi complessi e dinamiche multifattoriali delle quali non abbiamo un idea di tutti fattori che intervengono e l´influenza relativa di ognuno nel risultato.
E’ vero quello che dice lei, e infatti ripeto per l’ennesima volta che nessuno sostiene (parlo degli scienziati del clima naturalmente) che il riscaldamento globale sia causato soltanto dall’aumento di CO2.
Però la situazione è che, al momento, lo studio dell’evoluzione del sistema clima, condotto utilizzando diversi sistemi di approccio e diverse metodologie scientifiche di indagine, sta sostanzialmente producendo scenari molto simili tra di loro e che tendono ad attribuire alle forzanti antropogeniche ancora un peso importante e significativo rispetto agli altri fattori, sia in termini di probabilità di un futuro aumento delle temperature medie globali sul lungo periodo, sia come causa principale del riscaldamento globale attuale. E del resto, chiedo per l’ennesima volta, qualcuno è in grado di proporre con tanto di prove, dati e teorie, altrettanto robusti, un altro fattore coma causa principale?
Ma il suo modo di ragionare é come quello dei darwinisti. Perché non c´é una teoría alternativa devo credere che un batterio é diventato balena per il caso e la necessitá, cosí devo credere nell AGW perché non siste una teoría migliore? Dobbiamo fare che l´energia costi valori che solo i paesi piú ricchi possono pagare?
Se lei é coerente e crede alla teoría oggi unica del cambiamento climatico dovrebbe proporre la riduzione drástica della popolazione, peche altrimenti sono inevitabili i cataclismi che accadrebbero. Siamo +7miliardi senza fare niente si arriva a 40 e non dovremmo essere piú di 1,2.
Chiedo umilmente scusa per il mio “quasi” Fuori Tema.Non essendo un grande esperto di clima e dintorni non posso intervenire ;semmai mi ha colpito la sua nota,assolutamente preoccupante per la nostra palla chiamata Terra:In effetti siamo +di 7 miliardi,si potrebbe arrivare a 40 miliardi di abitanti.Dovremmo essere non più di 1,2 miliardi.Soluzioni ?
E’ errato il problema Maurizzio, chi ha detto che dovremmo essere 1,2 miliardi, Malthus?
Malthus non è il “mio spirito guida” dunque seguo altri.Ma se 1,2 miliardi sono “pochi” certo che prospettare 40 miliardi !!!! E con una media di circa 80-90 milioni di esseri umani ogni anno(statistica tratta da vecchie ricerche) nell’arco di tot anni un pò di problemi di spazio li dovremo pur avere.
Sono le stime perche l´impronta umana non porti alla rovina il pianeta. Se uno crede a quella pseudoscienza.