“L’Europa sul barcone”: intervento di A. Bagnai (video)

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Video dell’intervento del Prof. Alberto Bagnai all’interno dell’incontro su economia, politica e informazione svolto a Roma il 15 ottobre 2017

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

8 commenti

  1. Sto guardando adesso e già Bagnai è fenomenale, se è possibile consiglio di aggiungere al titolo su youtube o al massimo nella descrizione “Alberto Bagnai” per garantirne la massima diffusione.

  2. Ma come si fa a dire che l’Europa sia liberista ma scherziamo…. questa Europa è socialismo a mezzo banca tutto qua.

    • E’ un’entita’ politica che ha come finalita’ la competizione e la stabilita’ dei prezzi a scapito del lavoro e dei lavoratori, il mantra dei liberisti. E’ sicuramente un’entita’ totalitaria come i regimi socialisti, ma francamente parlare di socialismo quando si’ ha disoccupazione, emigrazione, distruzione del welfare state e fame come in Grecia, mi pare un po’ inopportuno. Pancia piena, eh?

      • No caro utente è un dato di fatto. Socialismo è scegliere al posto di qualcun altro ed è quello che puntualmente accade in Europa. Questo è socialismo non si faccia irretire dalle apparenze capitalistiche perchè non sono altro che apparenze appunto. CAPITALISMO= RISPARMIO, mentre tutte le politiche di Bruxelles sono volte a distruggere il risparmio quindi non è capitalismo. Così come non lo è la proposta di Bagnai che è un keynesiano solo che lo è a livello nazionale mentre gli altri sono sovranazionalisti.

        • Piuttosto lasca come definizione considerare tutto cio’ che si sceglie al posto di qualcun altro come socialismo.
          Capitalismo e’ privilegiare la rendita ed appunto nello statuto BCE si parla di stabilita’ dei prezzi (e mai di piena occupazione), cosa in cui sono riusciti bene dato che non c’e’ pressocche’ inflazione, grazie alla deflazione salariale.
          Allo stesso modo in Europa si parla di competizione e mai di solidarieta’ e cooperazione. Queste sono le basi del liberismo, l’europa e’ nata su fondamenta liberiste.
          Comunque concordo con lei, le stesse ricette liberiste che dovrebbero essere apologetiche del capitalismo stanno disintegrando anche il risparmio. Questo pero’ e’ sintomatico del fatto che sono idiozie che si ritorcono contro, non che Draghi e soci siano dei socialisti.
          Quanto ai keynesiani ci sono keynesiani e keynesiani, ci dovremmo mettere d’accordo: a me pare che chi parla in termini di lavoro sia piu’ post keynesiano che un neo keynesiano. Di fatti, Bagnai parla dalla parte della sua categoria, i salariati.

          • Sì è post keynesiano è vero, ma l’errore di fondo resta quello banca centrale stampa di moneta con alterazione del sistema dei prezzi compreso quello del lavoro e inflazione. Le rinnovo però al di là della etichetta di cui si fregiano a giudicare dai fatti, per me Draghi BCE Bruxelles tutto sono fuorchè capitalisti, e le modalità di intervento coi vari e interminabili QE sono di derivazione schiettamente keynesiana. Glielo dico da libertario da marginalista austriaco queste misure non sono libero mercato glielo assicuro se lei non può dire la sua non è libero mercato.

        • Quello che descrive lei io lo chiamo totalitarismo (in effetti scelgono al posto nostro), Ma il timone in mano non ce l’ha un partito, ma una elite finanziaria che soverchia le masse a tutto vantaggio delle multinazionali (basta vedere la tassazione di Apple, Google, Amazon).

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