Obbligo vaccinale ed espropriazione del corpo

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Il dibattito sulle reazioni avverse dei vaccini è secondario rispetto al principio di non sovranità sul proprio corpo che viene fatto passare.

Se vaccinarsi diventa un obbligo cos’altro potrebbe diventarlo?

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Iniziamo subito con una premessa, l’associazione tra obbligo vaccinale ed altri tipi di obbligo, come ad esempio l’obbligo eugenetico, ha un precedente storico, non si tratta quindi di una speculazione gratuita. Il caso è citato sul libro associato al mensile Le scienze di Luglio “La fine del sesso” di H.T. Greely.

Si tratta della vicenda de “La figlia di Carrie”, l’anno è il 1927 quando la Corte Suprema si pronunciò per la sterilizzazione forzata di Carrie Buck, una ragazza alla quale venne diagnosticata una ‘debolezza mentale’, motivo per il quale negli USA di quel tempo era spesso praticata tale misura eugenetica. Quello che è particolarmente interessante è quanto venne detto al riguardo dal giudice Oliver Wendell Holmes, il più autorevole giurista dell’epoca:

Abbiamo visto più di una volta che il bene comune può esigere dai migliori cittadini il dono della loro stessa vita. Sarebbe strano che non potesse fare affidamento su coloro che già minano la forza dello stato per un sacrificio che per loro sarebbe minore… Sarebbe meglio per tutto il mondo se, invece di aspettare a giustiziare per i loro crimini discendenti degenerati o di far vegetare degli imbecilli, la società impedisse a coloro che sono chiaramente non idonei di dare un seguito alla loro schiatta. Il principio su cui poggia la vaccinazione obbligatoria è abbastanza ampio da coprire anche la resezione delle tube uterine.

Tre generazioni di imbecilli bastano.

“Tre generazioni di imbecilli bastano”, questa frase resterà celebre come sintesi della mentalità eugenista. Viene riferito che il solo a dissociarsi dalla sentenza fu Pierce Butler, unico componente cattolico della Corte.

Nel libro di Greeney viene precisato che la sentenza del caso Buck è oggi generalmente condannata anche se non annullata, analizzandone però le motivazioni l’autore giunge alla conclusione che essa è corretta e che può essere considerata errata solamente nella misura in cui l’avere figli è diverso dalla vaccinazione.

Ma il fatto stesso di aver riportato il caso lo pone come un possibile argomento per situazioni future, se infatti lo stato può obbligare alla vaccinazione per prevenire casi di morte o infermità, analogamente potrebbe in caso di fecondazione assistita obbligare alla selezione di embrioni per evitare la nascita di persone portatrici di qualche malattia.

A questo punto esistono solo due possibilità: o viene proibita la PGD facile (fecondazione assistita a basso costo) o una qualche forma di coercizione diventa inevitabile. Se infatti la PGD viene praticata lo Stato di fronte ad un individuo ‘non desiderabile’ potrebbe lasciare libertà di scelta o potrebbe obbligare in un senso o nell’altro: tenere un embrione anche se malato oppure obbligare ad eliminarlo. Greeney afferma:

Se lo Stato vi dice che non potete selezionare un embrione che diventerebbe un bambino con una malattia grave, è poi qualcosa di differente dallo stato che vi dice che dovete prendere misure ragionevoli (come la vaccinazione, cibo sano, protezione dagli elementi naturali) per proteggere figli già nati?

E qui si verifica l’intreccio con la recente vicenda del piccolo Charile Gard, se lo Stato di fronte ad un individuo malato e non guaribile può imporre la sua soppressione, quanto più lo farà se l’individuo è ancora allo stato iniziale? Coerentemente con questo precedente la decisione non verrebbe lasciata ai genitori e scatterebbe l’obbligo all’eliminazione. Ai genitori resterebbe invece la facoltà di selezionare gli embrioni portatori di caratteri ‘desiderabili’, l’unica libertà possibile nella società eugenetica è assecondarla liberamente.

Ecco che gradualmente va dispiegandosi uno scenario nel quale su un tappeto di buoni propositi (la salute del nascituro, la lotta all’infertilità, l’eliminazione delle malattie genetiche…) si edifica una società anti umana più che post umana, una società dove la persona è considerata esclusivamente come corpo biologico sano analogamente ad un animale da allevamento, e come gli animali da allevamento non ha diritto sulla decisione di vita o di morte.

Il passaggio fondamentale per giungere alla società eugenetica è far accettare l’espropriazione del corpo.

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

107 commenti

  1. Voce nel deserto on

    E intanto il popolo bue pensa solo a dove andare in ferie, a trombare, a mangiare, alla Gazzetta, all’aperitivo, a mangiare e allo stadio…

    Hanno vinto loro Enzo… da mò…

    La linea cordiale e moderata non paga…

    Pare che Putin se ne sia finalmente reso conto.
    Io spero sia cosí…

    • Paolo da Genova on

      Parlo da cattolico e da interista.
      Mica non vedo come vanno le cose, ma cosa posso fare, io omino inoffensivo, a parte pregare (perché Dio ci tenga una mano sulla testa) e tifare (per distrarmi)?

      • Voce nel deserto on

        L’importante e che tifare non le impedisca (distraendola totalmente) di pregare e di trovare il tempo per farlo, così come non le precluda la possibilità di operarsi maggiormente qualora trovasse la via e il modo per farlo.

        Insomma prima le cose serie della vita, poi lo svago.

        Pregare comunque è già un ottimo inizio, continui così.

  2. D’accordo da inizio a fine! Questo è tra i pochissimi articoli che abbai letto a usare la giusta chiave di lettura per queste vicende che è quella GIURIDICA e in nessun caso MEDICA.

    • Voce nel deserto on

      E anche vero che con la chiave medica si possa contrastare i grembiulini con delle argomentazioni meno discutibili (vedi per esempio questione vaccini).

      Se la gente per esempio crede alla cazzata dell’immunità di gregge abdicherà facilmente al principio giuridico della potestà sul proprio corpo.

      É per questo infatti che il decreto Lorenzin non ha scatenato la rivoltà violenta della gente, perché in troppi credono a questa cazzata (fra le tante altre)…

      Ecco perché io farei controinformazione su tutti i fronti.

          • Voce nel deserto on

            Se la gente per esempio crede alla cazzata della immunità di gregge
            Ho fatto copia-incolla.
            Non sono stato criptico per niente…

          • Beh questa è una scemenza bella e buona l’immunità di gregge esiste e come e serve appunto per gli immunodepressi altro che invenzione delle case farmaceutiche! Poi che questa venga DOPO le libertà individuali è assolutamente vero; che si siano usati toni assurdi arrivando a minacciare di togliere la tutela sui figli che è una assurdità, ma tutte queste come vedi sono argomentazioni giuridiche infatti il problema è giuridico.

          • Voce nel deserto on

            Se esiste l’immunità di gregge ed è dimostrata la necessità di vaccinare il 95% della popolazione per ottenerla allora di che cosa blateri, la Lorenzin ha fatto bene, non c’è nessun attentato alla sovranità del proprio corpo e dormi sogni tranquilli…
            Ma per favore…

          • NO non è stato fatto bene perchè di buone intenzioni è lastricata la via per l’inferno; questa violenza la pagheremo come classe medica perchè un obbligo in forza di diritto positivo non insegna niente ma crea ulteriore diffidenza. Già arrivano con le cure trovate su internet figuriamoci se come classe medica rifuggiamo nascondendoci dietro a un obbligo! Magari l’intenzione è anche lodevole ma il modo di metterla in atto totalmente sbagliata; le persone vanno convinte e non costrette e se proprio non vogliono pagheranno di loro anche se non lo auguro a nessuno.

          • Voce nel deserto on

            La ratio con il quale è stato imposto il decreto è che per garantire cosiddetta immunità di gregge bisogna vaccinare il 95% della popolazione.
            Se a tuo parere questa sarebbe un fatto corroborato allora non hai nessun motivo di inveire contro la Lorenzin e di pensare che dietro ci siano chissà quali trame che abbiano come finalità l’esproprio del corpo.

          • Allora sei duro di orecchi anche se è vero che l’età dell’immunità di gruppo per morbillo è salita a 27 anni (il che vuol dire che l’abbiamo praticamente persa nella fascia di età in cui il parmixovirus gira) questo non giustifica in alcun modo nessuna aggressione alla proprietà privata del proprio corpo. Per quello che mi hanno insegnato poi la miglior compliance si ottiene costruendo un rapporto col paziente. Se poi proprio mi crede un servo di case farmaceutiche e cazzate varie io lo lascerei fare è giusto così magari una volta che vede il figlio dell’amico ridotto a un vegetale da una encefalite sclerosante forse si ricrede; in certi frangenti trovo che finchè uno non ci sbatte la faccia contro non capisce e allora la sbattesse.

          • Voce nel deserto on

            E io le auguro un bel figlio autistico.
            Ci sbatta la faccia pure lei.

          • Io non ti ho augurato il male maleducato io parlavo in generale e poi che facciamo la libertà senza responsabilità? Non mi credi che esiste questa complicanza bè allora fatti anche tu un bel corso di laurea in medicina e vedrai che dopo aver dato MICROBIOLOGIA CLINICA IMMUNOLOGIA CLINICA E MALATTIE E SANITA’ PUBBLICA avrai le idee più chiare e soprattutto una conoscenza solida e non una laurea alla google university

          • Voce nel deserto on

            Se la tua libertà individuale mette a rischio la società intera allora è corretto che lo Stato intervenga a tutela della società.
            Semplice.

          • Ma anche no il problema delle esternalità sussiste solo nel momento in cui la esternalità arriva se no siamo alla giustizia preventiva; e cmq stai liberamente intercambiando i piani di analisi medico e giuridico col risultato che stai praticamente dicendo il contrario di quel che credi.

          • Voce nel deserto on

            Ma anche no il problema delle esternalità sussiste solo nel momento in cui la esternalità arriva se no siamo alla giustizia preventiva
            Ma loro dicono proprio che il pericolo è concreto e già dimostrato da tonnellate di “studi scientifici“, quelli che idolatri te.

            stai liberamente intercambiando i piani di analisi medico e giuridico
            Si è l’ho fatto apposta perchè a mio parere questo problema non può essere affrontato solo sul piano giuridico visto che da come ho appena detto, se fosse vero che se la popolazione non viene vaccinata al 95% allora sarebbe “scientificamente dimostrato” che scoppierebbero focolai epidemici che metterebbero in pericolo il gregge intero allora lo Stato avrebbe il DIRITTO di intervenire per tutelare la salute dei propri cittadini.
            Easy.

            Io credo che la potestà sul proprio corpo sia sacrosanta ma non quando mette in pericolo l’incolumità tutto il resto della società…
            E se questo sia vero o possibile è materia scientifica, non giuridica…

            Ecco perchè non si possono ignorare le menzogne diffuse dalla case farmaceutiche o attraverso il falso assoluto o attraverso il finanziamento di studi non indipendenti e privi di dati falsati per far credere che i loro prodotti sono sani e ampliare il loro mercato e i loro introiti.

          • Il tuo problema è che ti muovi in ambito di diritto POSITIVO io invece in ambito di diritto NATURALE. La scienza mi informa sulle cose ma poi la libertà o meno di agire è mia cosa c’è di difficile da capire? Se il medico ti dice che è meglio vaccinarsi per evitare una malattia pericolosa quella è la verità scientifica se vuoi aderisci se no no dov’è la contraddizione?
            Invece non è vero che il diritto di tutti supera il diritto del singolo mi spiace se giustifichi questa visione allora devi giustificarla in ogni frangente compreso eutanasia e aborto! Io invece non lascio che lo stato scelga al posto mio preferisco assumermi la responsabilità per me stesso quale che sia la mia scelta. Il problema del tuo ragionamento sta nel fatto che sei un assolutista (direi hegeliano) là dove proprio non dovresti in ambito giuridico; e per assurdo invece ritieni che sia falsa la realtà (quella si più obiettivabile della controparte giuridica che è sempre una astrazione) e ti butti sullo storytelling delle case farmaceutiche che vogliono avvelenare la razza umana. Quando in realtà è molto più sensato l’opposto mantenere la libertà in ambito giuridico e assiomatizzare nel mondo esterno.
            Poi un punto di convergenza probabilmente c’è secondo me è un regalo a Glaxo ma è diverso dire SONO SOLDI dal dire SONO VELENI!!!

          • Voce nel deserto on

            Il tuo problema è che ti muovi in ambito di diritto POSITIVO io invece in ambito di diritto NATURALE. La scienza mi informa sulle cose ma poi la libertà o meno di agire è mia cosa c’è di difficile da capire?
            Io ho capito benissimo che PER TE viene prima la tua sovranità sul tuo corpo sull’interesse collettivo.

            Sei tu che non hai capito che io NON SONO D’ACCORDO.

            Lo ripeto un po’ meglio: SE FOSSE VERO che per scongiurare l’insorgere di focolai epidemici fosse NECESSARIO dover indurre l’immunità di gregge attraverso la vaccinazione del 95% della popolazione e che i vaccini fossero in grado di garantirla e fossero l’UNICO MODO PER FARLO lo Stato farebbe bene ad intervenire.
            E a pensarla così è anche la stragrande maggioranza della popolazione.

            Io non sono daccordo con il decreto Lorenzin e concordo con la lettura del fenomeno come uno step di un precesso in atto avente lo scopo di privare della sovranità individuale del proprio corpo perchè credo che tutte queste premesse SIANO FALSE E SCIENTIFICAMENTE CONFUTATE e che esistano sufficienti prove di vario genere che rendono più che credibile l’esistenza di una elìte che persegue certi scopi e che ha il potere per farlo.

            Invece non è vero che il diritto di tutti supera il diritto del singolo
            NO, hai storpiato quello che ho scritto e che penso!

            Ho detto che penso che la libertà individuale debba essere garantita con l’unico limite che non NUOCIA ALL’INCOLUMITÀ (e quindi anche all’arbitrio) DI TUTTO IL RESTO DELLA SOCIETÀ.

            Impara a leggere.

            L’eutanasia e l’aborto sono esclusi da questo princìpio.

            storytelling delle case farmaceutiche che vogliono avvelenare la razza umana
            Mai detto che lo scopo delle ditte farmaceutiche sia avvelenare l’umanità ma che antepongono le loro logiche di profitto a qualunque altro princìpio.
            Storytelling un cazzo.
            Tornatene anche tu nel villaggio dei Puffi da dove vieni allora se pensi che questo sia “storytelling” ed iscriviti all’asilo nido.

            I vaccini sono ANCHE DEI VELENI che non vengono purificati proprio a causa delle logiche di profitto di cui sopra.

            Dai torna da Grande Puffo e Puffetta dove tutto è bello.

          • Guarda che io ho una formazione medica e so quel che dico altro che non sono purificati. non fossero purificati ti beccheresti una setticemia; se poi ti riferisci ai conservanti come il famigerato tiomersale il mercurio è in forma non reattiva per dirne una. Mi sembra però che tu abbia effettivamente chiaro il contesto giuridico ti invito solo ad approfondire il concetto di ESTERNALITA’ per uscire dal paradosso individuo-società. Se poi si potesse fare a meno delle sboronate da tastiera va a tutto vantaggio tuo e di chi legge.

            https://www.youtube.com/watch?v=zcPRmh5AIrI

          • Voce nel deserto on

            Io rinnovo l’invito ad un bel bambino autistico.
            Meglio della laurea.

          • Scommetto che credi anche di essere un buon cattolico (presumo dal nickname) e che non noti nessuna contraddizione tra questo tuo malaugurio e il tuo credo. Complimenti per la cecità!

          • Voce nel deserto on

            Non sono Cattolico anche se ho massimo rispetto per il vero Cattolicesimo, e di certo sono molto più Cattolico io del 90 % dei “Cattolici“.
            Credo che ad un certo punto bisogna scrollarsi la polvere dai sandali e stare a vedere le case edificate sulla sabbia che crollano…

          • Ah un ateo devoto! Mamma quanti miracoli di conversione di questi tempi ultimi… anche Eugenio Scalfari ha trovato la “sua” fede; anche Bertinotti ha trovato rifugio in CL. Ti piacciono questi epigoni della INcultura italica? Li leggi sì?

          • Voce nel deserto on

            Mai detto di essere ateo…
            Se per te non è essere Cattolico significa essere ateo il cieco sei te 😀

          • Lucio Rossi on

            Andre! Ripete sempre le stesse cose è tipo la voce registrata del 187… se vuoi saperne di più sui gomblotti premi 1!!11!!

          • Voce nel deserto on

            Visto che i “gomblotti” (classico linguaggio da ritardato che guarda i programmai più intelligenti che passa la TV) non esistono tornatene nel tuo villaggio dei Puffi dove non esistono.
            Dai su piccolo puffetto.

          • Lucio Rossi on

            Ma lascialo sta! è un troll da due lire! Non vedi che critica chiunque sempre con le stesse argomentazioni? Sta criticando pure chi ha posizioni free-vax perchè non sono abbastanza “anti-sistema” per dire! C’avrà 12, 15 anni al massimo

          • Lucio Rossi on

            ok ma coso là il deserto… lui è un troll però!!!! 😀 😀 😀

          • Lucio Rossi on

            macchè! magari! è un troll, categoria flamer… insomma una persona con molto tempo libero 😀

          • Voce nel deserto on

            Beh i veri Cristiani aspettano la parusia, quelli finti ci scherzano su, cosìccome quelli che non lo sono…
            Pace e bene e buona scuola Steineriana.

          • Lucio Rossi on

            Anzi, ti dirò di più! Visto che ce piaciono li gomblotti, magari è proprio l’autore del blog che se lo trolla da solo per raccattare due commenti e 4 click

          • Voce nel deserto on

            Azzo mi hai beccato: mi chiamo Mister X.
            Dai però adesso torna a giocare con i puffetti su.

          • Voce nel deserto on

            PS: e cmq l’esperto di farmaci è il farmacista, non il medico…

  3. Armando Serafino on

    Cito: E qui si verifica l’intreccio con la recente vicenda del piccolo Charile Gard, se lo Stato di fronte ad un individuo malato e non guaribile può imporre la sua soppressione

    Il caso in questione, anche se delicato e controverso, non é soppressione, ma interruzione delle cure in virtù di un accanimento terapeutico. É un caso al limite (probabilmente gestito anche a male giuridicamente a Londra) che é meglio non portare ad esempio per queste cose. Vi invito a leggere il bellissimo comunicato stampa dell’ospedale bambino Gesù al riguardo, facilmente trovabile in rete.

    • Voce nel deserto on

      ma interruzione delle cure in virtù di un accanimento terapeutico
      Un caso limite ma sfruttato, attraverso i riflettori dei main stream media, per iniziare ad abituare la gente all’idea che le “autorità” possano arrogarsi la potestà di decidere di come disporre del corpo di ognuno di noi inducendo l’idea che se lo fanno lo fanno per il nostro bene, sostituendosi peró così all’individuo o al membro della famiglia (che stanno anch’essa sopprimendo) che possa farne le veci…

      Caso limite o no non toglie che i genitori siano stati privati della POTESTÀ e che ció sia stato fatto in MONDOVISIONE sotto la luce dei riflettori.

      Genitori tra l’altro CATTOLICI…

      Chi orecchi per intendere…

      • Enzo Pennetta on

        Concordo, come nel caso dei vaccini il vero terreno di scontro va oltre le questioni mediche ed è l’espropriazione della facoltà di decidere del proprio corpo.

    • Enzo Pennetta on

      Soppressione sig. Serafino.
      Si legga la descrizione dei 12 minuti in cui il bambino è morto soffocato e abbia poi ancora il coraggio di dire che la respirazione è un accanimento terapeutico.

      • Armando Serafino on

        Avevo invitato a leggere il comunicato stampa dell’Ospedale Bambino Gesù. Mi pare non sia stato fatto. Provo a citarlo :

        Infatti il gravissimo contesto clinico che abbiamo
        trovato avrebbe configurato il tentativo di terapia sperimentale come un
        accanimento terapeutico. In questo caso, abbiamo purtroppo constatato di
        essere arrivati forse tardi. Ma questo succede spesso quando si valutano
        trattamenti innovativi non previsti dai protocolli terapeutici in costante
        evoluzione su pazienti affetti da malattie ultra rare, per le quali non
        esistono punti di riferimento certi.

        Non siamo in grado di sapere cosa sarebbe potuto succedere 6 mesi fa. Non possiamo sapere se Charlie avrebbe risposto alla terapia sperimentale, perché
        siamo di fronte ad una condizione rara di cui non conosciamo la storia naturale
        e della quale non disponiamo di protocolli terapeutici riconosciuti. Nel campo
        delle malattie rare e ultra-rare, ogni storia è un caso a sé.

        (fonte: http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=2740 )

        • Enzo Pennetta on

          Prima lei continua a confondere la terapia sperimentale con il supporto respiratorio, poi però riconosce che la respirazione assistita è una cura.
          Facciamo così, un giorno lei non può più alimentarsi perché ha le mani paralizzate, arriva qualcuno che dice che non può essere imboccato e la lascia morire di fame.
          Ma non è soppressione, è accompagnamento alla morte…

        • Guarda che nessuno si stava “accanendo” sul bambino, semplicemente perché in quell’ospedale non stava ricevendo NESSUNA cura. Veniva solo nutrito, idratato e aiutato a respirare. La mia vicina di casa ha una figlia disabile alla quale dà da mangiare e da bere tutti i giorni. Anche questa ragazza è vittima di “accanimento terapeutico”? Vogliamo “accompagnare alla morte” pure lei? Certo, capisco che è una linea molto sottile, ma se ti sforzi magari ce la fai a capire la differenza.

  4. C’è una cosa che mi tengo sul groppone da quando è iniziata tutta questa storia e la devo assolutamente dire. 🙂

    Il fatto che si stia organizzando una resistenza contro l’obbligo di fare ben 12 vaccini è encomiabile, però questo decreto non cade giù dal pero. Sono decenni (se non secoli) che i governi mettono le mani sui nostri figli, solo che finora nessuno se n’era accorto, perché lo si faceva in maniera meno palese.
    Ad esempio, non mi risulta siano mai state organizzate proteste nazionali per il fatto che la maggior parte delle scuole italiane non è costruita con criteri antisismici. Nessuno si preoccupa che i propri figli possano fare la fine degli studenti di San Giuliano di Puglia o della Casa dello studente dell’Aquila? E non solo le scuole, ma nemmeno la maggior parte delle case italiane italiane non è anorma. Chi ha figli non si preoccupa?

    E non mi risulta che i genitori protestino per il fatto che, terminati gli studi, i loro figli potranno scegliere tra disoccupazione, lavoro sottopagato o emigrazione. I genitori non ritengono che i loro figli abbiano dirito ad un buon lavoro nel loro paese?

    E perché le neomamme non protestano per il fatto che sono costrette a scaricare i loro figli piccoli al nido a da una baby-sitter all’altra? I bambini fino a tre anni dovrebbero stare con la madre, con dei perfetti estranei, ma se provi a dire una cosa del genere ti guardano come una troglodita che non apprezza “l’emancipazione” femminile.

    E che dire delle nuove tecnologie che ormai si fanno strada anche nelle scuole elementari e medie? I bambini di quell’età dovrebbero essere tenuti il più lontani possibile da computer, cellulari e persino dalla TV, ma anche questa non è una cosa popolare da dire, perché nessuno si rende conto dei danni che le nuove tecnologie possono causare sui bambini piccoli (che sono ben esposti in questo articolo https://www.theatlantic.com/magazine/archive/2017/09/has-the-smartphone-destroyed-a-generation/534198/ ) E così oggi vediamo insegnanti che danno i compiti tramite WhatsApp o chiedono di fare ricerche espressamente su internet, e nessuno protesta.

    Per cui chissà, se magari noi italiani ci fossimo svegliati qualche decennio fa il decreto Lorenizn non sarebbe arrivato. Per cui ora la domanda è: questo sussulto di amore genitoriale resterà circoscritto ai vaccini o si espanderà anche in altri campi? Perché se resta circoscritto ai vaccini sarà tutto inutile.

    • Enzo Pennetta on

      Credo che dobbiamo essere comunque contenti che alla fine ci sia stata una reazione, certo sarebbe stato meglio che fosse successo prima.
      Abbiamo subito il fenomeno della rana bollita ma i vaccini sono stati un salto troppo secco e il meccanismo si è inceppato, speriamo che l’effetto si diffonda in altri campi.

    • Voce nel deserto on

      Ad esempio, non mi risulta siano mai state organizzate proteste nazionali per il fatto che la maggior parte delle scuole italiane non è costruita con criteri antisismici.
      etc…

      E perchè ti stupisce?
      La risposta è semplice e anche qui devo solo fare copia-incolla di quant’ho già scritto.
      Mi auto-cito:

      «… il popolo bue pensa solo a dove andare in ferie, a trombare, a mangiare, alla Gazzetta, all’aperitivo, a dove e cosa mangiare e allo stadio…»

      Sulle norme antisismiche: fino a quando non crolla il soffitto in testa a mio figlio “eKKchemMMmenefotteammmèh!“.

      Asilo nido e baby sitter: qui il problema è il lavaggio del cervello operato dal femminismo (moderno) dietro al quale c’è in realtà solo volontà di essere libere di soddisfare le proprio concupiscenze senza dover rendere conto a nessuno e per farlo serve l’indipendenza economica…

      Nuove tecnologie: qui è un misto di ignoranza in materie edi pigrizia: troppo difficile dover rinunciare a certe comodità…

      È più facile vivere da trogloditi che assumersi le responsabilità della res pubblica, informarsi e vigilare…

      Solo che sai, quando si arriva a statistiche che danno 1 A 45 di bambini AUTISTICI e che hai MIGLIAIA di genitori IN TUTTO IL MONDO che RACCONTANO TUTTI LA STESSA STORIA e di vite distrutte da questa TRAGEDIA…. beh anche il più cocciuto dei RITARDATI comincia a porsi delle domande…

  5. Lucio Rossi on

    Se ci pensate bene anche rinunciare all’immunità di gregge esponendo a pericolose patologie soggetti immunodepressi è un modo (molto brutto in verità) di perseguire un obiettivo eugenetico. Ergo, fate poco i moralisti. In questo articolo, inoltre, si confonde l'”obbligatorietà” vaccinale con la coercizione e addirittura l’espropriazione del corpo. In realtà lo Stato Italiano ha semplicemente riaffermato la sua impossibilità ad erogare alcuni servizi scolastici se i genitori non seguono le indicazioni basilari di profilassi richieste dal ssn. Quindi, volete evitare di vaccinare (gratuitamente) i vostri figli? Educateveli da soli.

    • Enzo Pennetta on

      Il caso limite degli immunodepressi è un classico modo per sviare dalla norma che è la vera questione.
      Gli alunni immunodepressi (quanti sono in Italia?) possono essere messi in classi con compagni vaccinati e il problema è risolto.
      Moralista poi sarà lei quindi.
      Lo Stato che lei ha ascoltato si vede che parla un’altra lingua, quello italiano ha prima nminacciato perfino di togliere la patria potestà, poi dice che se non vaccini tuo figlio ti multa e ti impedisce di iscriverlo a scuola anche se fosse in una classe di compagni tutti vaccinati.
      E per finire il caso riportato nell’articolo è storia, quindi chi fa speculazioni è lei, io mi baso su fatti.

      • Ecco ripeto che questa è la giusta critica perchè la questione medica è stata usata come foglia di fico per ben altre violenze alle libertà individuali…. però correggiamo anche gli utenti che vanno negando l’esistenza dell’immunità di gruppo.

          • Senti se dici scemenze non è colpa mia le hai scritte tu senza avere nè arte nè parte!

          • Voce nel deserto on

            Le scemenze le dici te.
            Austria 70% della popolazione vaccinata, Germania 90 e passa.
            Gli Austriaci sono molto meno malati dei tedeschi.
            Ma falla finita un po’ va.

          • Ora mi dici dove hai preso questi numeri buttati qua forza… io le fonti son sempre lieto di verificarle.

          • Voce nel deserto on

            Sono i dati ufficiali dei rispettivi ministeri.
            Vatteli a cercare da solo.

          • Per quel che ho trovato sul sito del WHO la copertura vaccinale nel primo anno è del 98% più o meno per le più importanti malattie. C’è effettivamente l’eccezione del morbillo dove però il problema non riguarda le nuove generazioni ma le vecchie.

      • Lucio Rossi on

        Bravo è un caso limite, quindi ce ne possiamo dimenticare giusto?! Esattamente quello che dicevo io… Ma invece di proteggere il caso limite facendo classi ad-hoc con alunni tutti vaccinati – che saranno sempre meno nel caso in cui gli atteggiamenti che LEI blandisce per fare il contro-moralista, continuino ad essere perseguiti – perchè i free-vax non organizzano da soli la scolarizzazione dei propri figli? L’homeschooling è un’opzione in Italia, facciano LORO delle classi di alunni tutti NON-vaccinati e vediamo che succede.
        Lo Stato Italiano è stato costretto, dalla preoccupante situazione della salute pubblica a fare delle scelte, che cosa credete cha avrebbe potuto-dovuto fare la non certo “agile” macchina burocratica? E come volete che cambi la situazione? Lo chiedo a voi, che vivete nel vostro fantastico Universo Perfetto basato sull’autodeterminazione di cittadini tutti scolarizzati consapevoli e informati

    • Voce nel deserto on

      L’immunità di gregge al 95% è un’invenzione delle case farmaceutiche.
      Ma finitela di ripetere sto mantra falsificato DAI FATTI e non corroborato da nessuno studio scientifico!

        • Voce nel deserto on

          Vedi Derek, a causa di questa gente dovremmo sorbirci le peggiori nefandezze per i prossimo 40 anni…
          Lasciami divertire un po’ ^^

      • Lucio Rossi on

        Ma perchè non rispondi nel merito di quello che ho detto e proposto? Non è una provocazione, fate un esperimento, avete anche dei politici che vi appoggiano, chiedete a loro. Organizzate una scolarizzazione parallela fatta di allievi tutti free-vax. E’ una cosa possibile e sicuramente soddisfa ancor di più il vostro desiderio di autodeterminazione

    • Vorrei vedere cosa succederebbe se tutti i genitori contrari a questo esperimento sciagurato (di questo si tratta) imposto all’Italia dal nuovo ordine mondiale, decidessero di non iscrivere i propri figli a scuola, quando i dirigenti scolastici sarebbero costretti a dismettere personale per mancanza di alunni.

      • Voce nel deserto on

        Sarebbe ora che la gente si organizzasse METTENDO DA PARTE I PROPRI VIZI ED EGOISMI per un bene superiore opponendo resistenza organizzata contro il regime massonico che ci governa, e non solo nell’ambito della salute…

        Ma purtroppo rimarrà solo un bel sogno…

        • Lucio Rossi on

          eh purtroppo! mannaggia la miseria! Eppure siete tanti… perchè non organizzate delle scuole private dedicate solo ai figli di chi ha finalmente aperto gli occhi e svelato l’oscuro complotto delle multinazionali e del nuovo ordine mondiale in combutta con il regime massonico!? Guarda che ste cose, nella scuola pubblica, mica le insegnano! Anzi! Hai visto mai che capita una maestra che pensa siano tutte fesserie! Voglio dì, fate tutta sta fatica e poi li fate educare dal primo che capita?

          • Voce nel deserto on

            Eppure siete tanti…
            No, siamo troppo pochi.
            Sono i ritardati come lei che sono diffusi nel mondo come una pestilenza.

            perchè non organizzate delle scuole private dedicate solo ai figli di chi ha finalmente aperto gli occhi e svelato l’oscuro complotto delle multinazionali e del nuovo ordine mondiale!?
            1. Siamo troppo pochi
            2. Siamo troppo divisi (merito dell’efficacissima strategia dei grembuilini che dirigono il programma del NWO)

            Guarda che ste cose, nella scuola pubblica, mica le insegnano!
            Guardi che lo so benissimo mica deve spiegarmelo lei.
            Ringrazio Dio infatti di non essere genitore…

            Io sono uno dei pochi veramente incazzati in giro e critico senza nessuna riserva e molto aspramente l’ignavia e lo moderazione e sarei per una risposta organizzata (e se necessario pure violenta) da almeno 25 anni.

            Purtroppo le persone che hanno davvero capito qual’è la corretta chiave di lettura dell’era moderna ma e che non siano moderate o ritardate si contano sulle dita…

            E le armi le hanno i grembiulini che governano ogni cosa…

          • Voce nel deserto on

            Gargamella è in ferie?
            Prova a chiedere a Grande Puffo di solito è disponibile e gentile.
            Dai su, vai a correre nel prato con gli altri puffetti, ciao.

          • Voce nel deserto on

            Tenga conto inoltre che il regime massonico non permetterebbe di certo ai genitori svegli di organizzarsi ma li perseguirebbe in mille modi rendendo de facto impossibile l’impresa….

          • Guarda che le scuole “fuori dal sistema” già esistono e accolgono tutti, vaccinati e non. Sono le scuole Waldorf.

          • Voce nel deserto on

            Ritenere una scuole Steineriana “fuori dal sistema” è alquanto ridicolo.

          • E allora tenetevi lo schifo della scuola pubblica. E cmq se uno la scuola non la conosce dall’interno non la può giudicare.

          • Voce nel deserto on

            Sono stato costretto ad andare a scuola, come tutti, non è che l’ho scelto…
            Ma veramente qua credete tutti di vivere nel villaggio dei Puffi???

            E da almeno 20 anni che ne ho schifo, schifo che è cresciuto giorno dopo giorno, anno dopo anno, in maniera direttamente proporzianale al mio aumento di consapevolezza.
            La scuola per me è solo un brutto ricordo. Un luogo pullulato di ritardati che pensavano solo alla maria (non la beata) e ad alcolizzarsi.
            Con il tempo poi ho capito che anche il programma era uno schifo.
            Meno male che è finita…

            Io non ho giudicato la qualità del metodo Steineriano, di certo migliore di quello massonico/pubblico per i cittadini-pile come noi…

            Ho affermato che non è anti-sistema. È differente.

          • E’ una scuola che insegna lo spirito critico a pensare con la propria testa. Più antisistema di così? Fatti una chiacchierta con chi l’ha frequentata e poi mi dici. Ah, ed è una scuola in cui le schifezze gender non entrano.

          • Voce nel deserto on

            Lascia stare Emanuela, la tua idea di anti-sistema è troppo all’acqua di rose a mio parere.
            Dopo la teoria ci deve essere la PRATICA.
            E questa manca…

          • Sì certo. Meno male che ci sei tu che fonderai le scuole del futuro dall’alto della tua onniscenza.

          • Voce nel deserto on

            Io non fonderò assolutamente niente perchè da solo non posso fare assolutamente niente.
            Sto a guardare voi altri che non concludete NIENTE e fate i moderati (ma con “spirito critico“) mentre aspetto la parusìa o la WW3.

            Ognuno scelga i suoi maestri…
            Buona scuola Steineriana.

          • Lucio Rossi on

            E allora! I bambini free-vax e no-vax possono andare tutti alle scuole Waldorf! Ma di cosa stiamo parlando?

      • Lucio Rossi on

        scusami, Derek, ma allora perchè non lo fate? Vorrai mica che i tuoi figli vengano educati nelle strutture scolastiche messe in piedi dal nuovo ordine mondiale!? Guarda che nella scuola pubblica c’è il rischio che qualche docente dica ai figli free-vax che i loro genitori sono degli idioti irresponsabili perchè non hanno provveduto a vaccinarli.

        • Voce nel deserto on

          Il regime Massonico e criminale ce governa il mondo lo impedirebbe.
          E adesso se ne ritorni nel villaggio dei Puffi nel quale vive.

  6. Pingback: Obbligo vaccinale ed espropriazione del corpo – Silvana De Mari Community

  7. Enzo Pennetta on

    Vedo che troppi commenti sono andati sopra le righe.
    Inizierei dicendo che se si citano dati è un comportamento corretto linkare la fonte o citarla, il non averlo fatto da parte di Voce nel deserto ha innescato battibecchi che non solo non servono a niente ma danneggiano l’informazione.

    • Voce nel deserto on

      Anche rispondere sempre che si ha la laurea dando per scontato di essere gli unici esseri viventi dotanti di laurea e che tutti gli altri essere viventi dotati di laurea la pensino come te che hai la laurea non è proprio un comportamento produttivo, cosìccome non lo è utilizzare compulsivamente il termine “gomblottista“…

  8. Voce nel deserto on

    Condivido alcuni dati e concetti estratti dal comunicato emesso dalla SIPNEI, Società Italiana di Psico neuro endocrino immunologia, sul decreto Lorenzin e le basi sulle quali è stato applicato.

    —————————————————-

    UN’ANALISI CRITICA DELLE PROCEDURE E DELLE DECISIONI POLITICHE SUI VACCINI

    La decisione governativa […] non regge ad un esame ravvicinato dei dati e delle premesse su cui si fonda.

    I dati

    La premessa su cui si fonda la decisione governativa è che saremmo in presenza di forti rischi per la collettività essendosi pericolosamente abbassati i tassi di copertura vaccinale, che non garantirebbero la cosiddetta “immunità di gregge”. I dati portati a sostegno riguardano la diffusione del morbillo nel nostro Paese, che nello scorso anno e nell’anno in corso sarebbero a livelli eccezionalmente alti. La serie storica dei dati degli ultimi anni e il suo paragone con paesi europei simili, pur senza sottovalutare l’andamento dell’infezione, non confermano l’eccezionalità dell’attuale diffusione del morbillo. Al 16 luglio 2017 (ultimo dato disponibile al momento della redazione di questo documento) si sono registrati 3672 casi1 , in tutto il 2013 i casi sono stati di meno (2258), ma nel 2011 sono stati di più (4671). C’è da notare che il massimo della copertura vaccinale si è registrato tra il 2008 e il 2012. In Francia nel 2011 ci sono stati quasi 15.000 casi di morbillo con una copertura vaccinale superiore al 90% e ad oggi il morbillo è endemico in molti paesi europei tra cui Germania, Belgio, Svizzera, Francia, Polonia, Romania e altri.

    Non risulta che Francia, Germania, Svizzera, Belgio abbiano introdotto l’obbligatorietà della vaccinazione MPR (Morbillo Parotite Rosolia), pur essendo attivamente impegnati nel controllo della diffusione di questi agenti infettivi.

    L’immunità di gregge

    La premessa scientifica, su cui si fonda la decisione dell’estensione dell’obbligatorietà vaccinale, che è costituita dalla cosiddetta “Immunità di gregge”, secondo cui “è necessario raggiungere il 95% della copertura vaccinale per ottenere l’effetto gregge” e cioè la protezione totale della popolazione, presenta molte falle. In primo luogo, i vaccini non sono tutti uguali. Ci sono vaccini per patologie che non sono trasmissibili da soggetto a soggetto, come il tetano (ad eccezione del caso rarissimo della trasmissione madre-neonato). Quindi il vaccino antitetanico non genera immunità di gregge essendo l’agente infettivo non trasmissibile per contagio interindividuale. In secondo luogo, ci sono vaccini, che, sia per la bassa immunogenicità (che quindi causa una quota rilevante di vaccinati che non rispondono) sia per la scarsa durata dell’immunizzazione anche nei responders, non sono in grado di bloccare la trasmissione dell’agente infettivo. Al riguardo, un esempio molto studiato è il vaccino acellulare contro la pertosse, che presenta un elevato numero di non responders, la cui efficacia negli stessi responders svanisce già dopo 2-3 anni dalla vaccinazione2 . Ma anche il caso del morbillo, che pure ha un’elevata trasmissibilità e che stimola una forte risposta anticorpale, non consente di concludere che una copertura vaccinale del 95%, che è quella indicata per il cosiddetto “effetto gregge”, possa bloccare la trasmissione virale, come dimostrano alcuni casi riportati in letteratura.

    Per esempio: la Cina, che ha una copertura vaccinale del 97%, segnala ancora focolai di morbillo 3 ; il Belgio, dove un recente focolaio di morbillo è intervenuto in Vallonia, una zona del Paese ad elevata copertura vaccinale (superiore al 95%) 4.
    Emblematici gli esempi del Portogallo 5 e della Repubblica Ceca. In Portogallo il recente focolaio si è manifestato in regioni ad altissima copertura vaccinale, dopo 12 anni di scomparsa dei casi di morbillo, al punto che nel 2015 e 2016 il Portogallo era stato dichiarato libero dal morbillo. Interessante, al riguardo, segnalare che sono state infettate sia persone non vaccinate sia persone vaccinate, con due o più richiami per MPR o singolo.

    Stessi fenomeni si sono registrati negli Stati Uniti d’America che, dal lontano 2000, erano stati dichiarato liberi dal morbillo e che invece registrano casi di morbillo sia in non vaccinati che in vaccinati 6.
    Così come in Corea, dichiarata libera dal morbillo nel 20147.

    Questi dati pongono interrogativi sia sull’effetto gregge (i non vaccinati in questo caso non sono stati protetti dal gregge vaccinato) sia sull’efficienza e sulla durata della protezione immunitaria offerta dal vaccino antimorbillo.
    Al riguardo, esemplare è il caso della Repubblica Ceca, che ha introdotto la vaccinazione antimorbillosa nel 1969. Uno studio recente 8 mostra che solo la quota della popolazione ante-vaccinazione (con più di 50 anni di età) ha una presenza di anticorpi specifici (IgG) che riguarda praticamente tutte queste classi di età (>96%). Queste persone non vaccinate avevano incontrato l’agente infettivo, sia manifestando che non manifestando il quadro sintomatologico del morbillo, ma registrando tutte un’immunizzazione naturale, persistente nel tempo. Le persone vaccinate invece, presentavano un’immunizzazione che oscilla tra il 61 e il 75%: quindi nei trentenni e quarantenni, vaccinati per il morbillo nell’infanzia, 3-4 persone su 10 non producono una risposta adeguata all’infezione. Insomma, anche il vaccino antimorbillo, con gli anni, tende a perdere la sua efficacia, come dimostra l’altro dato di questa ricerca relativo alla classe di età 18-29 anni che mostra sieropositività dell’81%, che poi viene perduta nel tempo.

    Questo fondamentalmente perché l’immunizzazione naturale, a differenza di quella indotta dal vaccino, causa una stimolazione immunitaria prolungata nel tempo9,10 , che consente al linfocita B di adattare il recettore con la massima affinità per l’antigene, selezionando una popolazione di cellule B memoria a lunga vita, capaci di rispondere in modo rapido ed efficace al successivo incontro con l’agente infettivo.

    Sempre riguardo alla vaccinazione antimorbillo, segnaliamo un dato che meriterebbe una riflessione specifica: in tutti i focolai identificati in Europa e in USA, c’è sempre una quota di bambini infettati con meno di un anno di vita, un’età a rischio, in cui ancora non è raccomandata e praticata la vaccinazione antimorbillo. Il bambino, in questo periodo critico, può ricevere una protezione dalla madre che gli trasmette i suoi anticorpi antimorbillo. Il fatto è che le donne immunizzate naturalmente trasmettono una quantità di anticorpi nettamente superiore a quella delle donne vaccinate. La differenza della presenza di anticorpi anti morbillo, in bambini nati da madri che hanno subito il contagio rispetto ai nati dalle vaccinate, è netta e rintracciabile per lo meno fino all’età di 5 mesi. Quindi, donne che, nella loro infanzia, si sono vaccinate contro il morbillo potrebbero non trasmettere un’adeguata protezione anticorpale ai propri figli nel primo anno di vita, a differenza delle donne che hanno contratto un’immunizzazione naturale11 . Infine, in aggiunta agli argomenti sopra indicati, occorre registrare che l’informazione che è stata

    , sulle percentuali di copertura vaccinale necessarie per raggiungere il cosiddetto “effetto gregge”, è assolutamente parziale e quindi, sostanzialmente, non veritiera. Secondo fonti ufficiali (Organizzazione mondiale della sanità e Istituto Superiore di Sanità), le coperture vaccinali critiche per l’immunità di gregge sono altamente variabili: il fatidico 95% viene indicato solo per il morbillo. Come abbiamo già notato, questa soglia non garantisce in modo assoluto l’effetto gregge, ma è bene sapere che per la poliomielite, le istituzioni citate danno come copertura necessaria 80-86%; per la parotite 75-86%; per la rosolia 83-85%; per l’ Hemophilus infl. B il 70%12,13 .

    CONCLUSIONE SULLA LEGGE.

    Pur scontando il fatto che, se attorno al bambino non immunizzato per un certo agente infettivo esistono numerose persone non immunizzate, la probabilità del bambino stesso di contrarre quell’infezione sono maggiori, da qui non si può trarre la conclusione dell’obbligo per 10 vaccini, che, da quanto argomentato, si mostra non solo inopportuna, ma anche infondata sul piano scientifico, poiché lo Stato può chiedere alla persona (o al suo tutore) la violazione della libertà individuale, riguardo alla propria salute, se dimostra che le misure obbligatorie servono a scongiurare un rischio collettivo riferito ai singoli vaccini proposti. Da quanto abbiamo scritto, è errato mettere tutti vaccini sullo stesso piano: alcuni di loro non producono alcun “effetto gregge”, altri conferiscono un’immunità che deperisce nel tempo. Ma per proporre una strategia vaccinale all’altezza delle conoscenze attuali, occorre prendere in esame altre problematiche.

    PROBLEMATICHE RELATIVE AI VACCINI E AI LORO EFFETTI IMMEDIATI E DI LUNGO PERIODO

    Come abbiamo visto, il grado di efficacia dei vaccini è molto variabile, dobbiamo tenere presente altresì che nessun vaccino è mai completamente sicuro. È una verità elementare, che, se si nega, si fa offesa alla scienza e al buon senso e, al tempo stesso, non si convincono i refrattari alle vaccinazioni, che anzi dalla negazione dell’evidenza traggono maggior forza. Gli effetti avversi delle vaccinazioni sono un dato di fatto. Le revisioni della letteratura più affidabili dimostrano che gli effetti avversi gravi ci sono e soprattutto che gli studi sulla sicurezza di vaccini come il trivalente MPR pre e post-marketing sono largamente inadeguati14 . Anche in Italia, pur scontando un sistema di sorveglianza che è un eufemismo definire scarsamente efficiente, le segnalazioni all’AIFA di effetti avversi, successivi alle vaccinazioni, nel 2014 sono state 8.873, di cui una quota (con diverse centinaia di casi) classificata grave (con alcuni decessi). Secondo il Rapporto dell’AIFA15 , il vaccino Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) ha un tasso di segnalazioni di effetti avversi gravi tra i più alti: 201 su 100.000 dosi per un totale di 479 casi nello scorso anno, la cui quota maggioritaria spetta all’abbinamento del trivalente con il vaccino contro la varicella (MPR+V oppure MPRV). Tuttavia, anche l’esavalente ha un tasso elevato di segnalazioni gravi: 166 ogni 100.000. Ora, a fronte di questi numeri, ci pare temerario escludere in modo categorico ogni correlazione causale con i vaccini, come fa l’AIFA nel Rapporto citato, anche in considerazione della scarsa propensione, soprattutto dei medici di riferimento, i pediatri, alla segnalazione, aggravata dall’ assenza di un sistema di sorveglianza strutturato, capillare e affidabile. Tuttavia, ci preme segnalare un aspetto più di fondo, che è stato trascurato o banalizzato nel dibattito pubblico e che invece attiene alla salute della popolazione in tutte le fasce di età: gli effetti dei vaccini sul sistema immunitario del bambino.

    I vaccini e il sistema immunitario infantile

    Un paradosso dell’attuale scienza dei vaccini è che, mentre da un secolo ferve la ricerca farmacologica sui singoli prodotti, con innovazioni che danno risposte sempre più articolate e diversificate, l’oggetto di questi farmaci è sostanzialmente negletto: pochissimi e recenti sono gli studi sul sistema immunitario del bambino e sull’impatto che i vaccini hanno sul suo sviluppo.

    Tutti concordano sul fatto che il sistema immunitario del neonato non è come quello dell’adulto e che, per raggiungere un assetto simile, deve attraversare un processo di maturazione non breve. Ma perché è diverso da quello dell’adulto? Dove stanno le principali criticità? Secondo studi molto recenti16, la principale diversità non starebbe tanto nella composizione cellulare del sistema immunitario neonatale, quanto nel mantenimento dell’assetto precedente alla nascita, l’assetto fetale. In gravidanza, infatti, è essenziale che sia il sistema immunitario materno che quello fetale adottino una posizione di tolleranza reciproca, con il fine di mandare a compimento la gravidanza, che potrebbe essere compromessa da una iperreattività immunitaria verso antigeni non self costituiti da tessuti (madre-bambino) che sono geneticamente parzialmente diversi. A questo fine, oltre che in quello materno, anche nel sistema immunitario fetale abbondano le cellule regolatrici e cioè di moderazione della risposta immunitaria (T regolatori in primis, ma, a livello placentare, anche cellule della linea mieloide) e si struttura un particolare assetto dei linfociti T: depressione del circuito Th1 a favore del circuito Th2. Questo assetto fetale permane anche nei successivi mesi dopo la nascita. Ricordiamo che il circuito Th1 è molto infiammatorio ed è particolarmente efficace verso le infezioni virali, mentre il circuito Th2 è meno infiammatorio (soprattutto in presenza di un forte circuito regolatorio) ed è più attivo verso le infezioni batteriche. Quindi, il sistema immunitario delle prime fasi della vita è naturalmente collocato sul Th2 e deve ancora maturare un efficiente circuito Th1. Che effetti hanno le vaccinazioni su questo assetto neonatale? La letteratura scientifica ci dice che l’alluminio, l’adiuvante più utilizzato non solo nei vaccini per l’infanzia, ma anche per quelli dell’adolescente (come il vaccino contro il Papilloma Virus, HPV), ha un documentato effetto Th217 . A questi effetti di aggravamento dello squilibrio fisiologico neonatale, prodotti dall’alluminio, occorre aggiungere gli analoghi effetti del vaccino MPR, che, di per sé, ha un effetto di ritardo della maturazione del Th1 con persistenza del Th2 18 . Attualmente, pur con tutte le incertezze che sono parte integrante della scienza, che per l’appunto non è dogmatica, la comunità degli immunologi e dei ricercatori pediatri concorda nel relazionare l’iper-reattività del Th2 alla comparsa di allergie, sia di tipo respiratorio (asma, bronchiti, riniti) sia tipo cutaneo e gastrointestinale19 . Squilibrio immunologico che può favorire l’insorgenza nel tempo anche di altre patologie a dominanza Th2, di tipo infettivo, autoimmune e neoplastico. In particolare, questi effetti negativi vengono amplificati in neonati pretermine, in quelli nati con un parto cesareo, nei non allattati al seno, che, in vario grado, presentano uno squilibrio del microbiota, anch’esso in formazione, che ormai sappiamo essere deciso nella costruzione di un sistema immunitario pienamente competente20

    PER UNA BUONA POLITICA DI PREVENZIONE PRIMARIA DENTRO CUI PREVEDERE UN USO RAZIONALE ED EFFICIENTE DELLE VACCINAZIONI

    I vaccini, nelle diversità di efficacia e protezione sopra delineata – che pertanto, a nostro avviso, richiedono una riformulazione dei programmi di loro utilizzo evitando la scorciatoia autoritaria dell’obbligo generalizzato – sono farmaci che possono essere di grande utilità, se collocati all’interno di un robusto quadro di politiche di prevenzione primaria applicate alle prime fasi della vita. Quello che proponiamo è un salto su qualità nella prevenzione a partire dallo studio delle prime fasi della vita, sapendo che una serie di misure in gravidanza e dopo la nascita possono porre su nuove basi non solo la salute del bambino, ma anche la suscettibilità alle stesse infezioni, verso cui ad oggi non c’è protezione, tra cui non solo il morbillo (la cui vaccinazione è prevista non prima dei 12 mesi di età), ma anche il temibile Virus respiratorio sinciziale, causa di patologie respiratorie anche gravi del neonato e che ha come effetto un ulteriore squilibrio del sistema immunitario neonatale in senso Th2. Il fumo in gravidanza e/o negli ambienti dove vive il neonato, la dieta infiammatoria della donna gravida e che allatta, l’uso di antibiotici in gravidanza, durante il parto e nel neonato, con conseguente disbiosi materna e infantile, il tipo di parto (se vaginale o cesareo), l’inquinamento dell’ambiente di vita, le condizioni di stress causate da incertezza e povertà economica della famiglia, sono tutti potenti fattori di alterazione del sistema immunitario infantile. È illogico, sotto il profilo scientifico (ma forse logico per istituzioni troppo adese all’industria e alle corporazioni professionali), destinare somme ingenti al finanziamento di un inedito e iper-esteso obbligo vaccinale e non intervenire in modo organico sulla protezione della gravidanza, sulla promozione sistematica dell’allattamento al seno, sulla drastica riduzione dei parti cesarei (che in tutto l’Occidente riguardano circa un terzo delle nascite, con alcune regioni italiane, tra cui Campania, Sicilia e Lazio con percentuali ancora maggiori) anche mettendo in campo risoluti interventi restrittivi a livello del servizio sanitario nazionale, sul sostegno psicologico ed economico alla famiglia che ha avuto un bambino. Vaccinazioni. Conoscere e rispettare la diversità.

    Non solo i vaccini sono diversi tra loro in termini di utilità sociale, ma anche i bambini sono diversi tra loro, talvolta in modo rilevante. La genetica e l’epigenetica ci dicono che ogni individuo è un essere peculiare e che questa peculiarità è di grande rilievo quando il nuovo essere si forma nel corso del tempo, prima e dopo

    la nascita. Del resto, la medicina più avanzata si sta orientando sulla personalizzazione della cura, che si gioverà dei progressi in campo genetico ed epigenetico. Di questo cambio di paradigma, che mette al centro la variabilità umana, dovrà tenere conto anche la politica vaccinale. Basti pensare alle nascite prima del tempo, che sono in crescita in tutto l’occidente. L’Italia sembra particolarmente colpita dal fenomeno, con oltre 40.000 bambini che ogni anno, secondo l’OMS, nascono prima della trentasettesima settimana di gestazione. Il sistema immunitario e il microbiota di questi bambini, soprattutto se nati con un cesareo e non allattati al seno, sono particolarmente squilibrati in senso allergico e infiammatorio21. Nei programmi vaccinali, non ha alcun senso scientifico trattare questi bambini prematuri come se fossero nati a tempo. L’effetto probabile delle vaccinazioni potrebbe essere quello di alterare ulteriormente il sistema immunitario. Da qui la necessità di programmi ad hoc per questi bambini che dovrebbero essere seguiti e studiati personalmente da un pediatra competente sull’assetto del sistema immunitario infantile e sugli effetti dell’ambiente e dei farmaci in soggetti prematuri. Ma pensiamo che in linea generale ogni bambino andrebbe studiato adeguatamente dal proprio pediatra prima di essere inviato a un programma vaccinale, che dovrebbe tenere conto delle sue peculiarità e della sua storia clinica e di vita. Ciò rimanda a politiche vaccinali flessibili e che ripensino

    l’uso delle formulazioni multiple, sia perché, come abbiamo argomentato, non tutti i vaccini hanno la stessa utilità sociale, sia perché non ci risultano studi controllati, che valutino gli effetti epigenetici della formulazione multipla sul sistema immunitario infantile. Per esempio, sappiamo che l’alluminio e alcuni vaccini hanno l’effetto epigenetico di demetilare i geni che comandano la produzione di cellule Th2, favorendone l’espansione22. Che effetti epigenetici hanno 6 vaccini insieme, seguiti a breve da 4 vaccini insieme? Sotto questo profilo, la “tesi” che non c’è alcun problema a somministrare diversi antigeni insieme, poiché il bambino ogni giorno incontra centinaia di antigeni senza danno, ci sembra non regga ad un esame anche non troppo approfondito, poiché il solo buon senso ci consente di comprendere che gli antigeni multipli, che immettiamo con i vaccini, non sono banali, ma componenti di aggressivi agenti infettivi, che è alquanto irreale incontrare tutti insieme in natura. Il fatto è che nessuno fino ad ora, a nostra conoscenza, ha prodotto dati certi sugli effetti delle formulazioni multiple sul sistema immunitario del neonato e dell’infante. Del resto anche il Parlamento ha previsto l’uso dei vaccini monodose reclamando, contro la granitica convinzione della Ministra della salute, la supremazia del legislatore sulle necessità produttive dell’industria. Il tema dei rapporti delle Istituzioni pubbliche con le industrie produttrici di farmaci, che sta avvelenando la discussione sui vaccini e sulla farmacologia in generale23 , richiede una discussione più ampia, che in varie sedi come SIPNEI abbiamo affrontato e che affronteremo ancor più nel prossimo periodo. Restando al tema vaccinazioni, pensiamo che servirebbe molto alla scienza e alla ricostruzione di un rapporto di fiducia con ampie fasce della popolazione, l’istituzione di una Commissione di valutazione e controllo sui vaccini indipendente e cioè composta da ricercatori, scienziati ed esperti di politica sanitaria che non abbiano legami con l’industria e con le associazioni professionali, spesso molto adese all’industria. Una Commissione sul modello della Task Force statunitense che si occupa di valutazione delle politiche preventive (USTFP), senza legami con l’industria e con le corporazioni professionali. Occorre cioè proteggere la società dalle infezioni, ma anche dagli interessi di parte. In questo quadro, siamo contrari alle vaccinazioni obbligatorie (in linea con tutti i paesi europei più avanzati e da alcuni anni in Veneto, con ottimi risultati), bensì proponiamo una riorganizzazione delle politiche vaccinali, che a livello statale dovrebbe selezionare le priorità epidemiologiche e, a livello territoriale, dovrebbero avere come perno il pediatra, che ha in cura fin dalla nascita il bambino, che verrebbe inserito in finestre di opportunità vaccinale, anche utilizzando i vaccini monodose, in base alle caratteristiche del bambino. Del resto, i genitori dei bambini in età da vaccino, già si sono spontaneamente mossi in questo senso. Come ha documentato la USL 20 di Verona, in un contesto senza obbligo vaccinale come quello veneto, se si controlla la popolazione a 14 anni di età, si nota che, per la poliomielite, la copertura è al 95,51% e, per il morbillo, è al 94%24 .

    Siamo convinti che una politica di promozione attiva, centrata sulla flessibilità dei programmi vaccinali, nel quadro di politiche di protezione della gravidanza e di promozione della salute dell’infanzia, permetterebbe un salto in avanti nella prevenzione primaria, da sempre trascurata nel nostro Paese, e porrebbe su basi nuove le relazioni tra cittadini e scienza e tra curati e curanti.

    Il Consiglio direttivo nazionale della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia

    Roma 29.07.2017

    Francesco Bottaccioli presidente onorario, professore a contratto nella formazione post- laurea delle Università dell’Aquila e di Torino

    Mauro Bologna presidente, professore ordinario di Patologia generale, Università dell’Aquila

    David Lazzari past-president, membro dell’Esecutivo nazionale dell’Ordine degli psicologi, direttore del servizio di psicologia clinica dell’Azienda ospedaliera S. Maria di Terni

    Marina Risi vice-presidente, professoressa a contratto nel Master in PNEI Università dell’Aquila

    Franco Cracolici responsabile del comitato di coordinamento delle sezioni territoriali SIPNEI, medico responsabile nel Servizio di medicina integrata dell’Ospedale di Pitigliano (GR)

    Letizia Ferrante psicologa psicoterapeuta, responsabile del coordinamento delle sezioni SIPNEI del meridione d’Italia

    Massimo Fioranelli professore associato di Fisiologia, Università G. Marconi, Roma

    • Voce nel deserto on

      PS2: E tutto questo senza tenere conto delle argomentazioni di nano-medicina e nano-tossicologia e degli studi sulle nano-particelle INGEGNERIZZATE e il loro comportamento, presenti nei vaccini.
      Discipline come quella suddette da quant’ho capito sono piuttosto “recenti” e vi possono accedere solo gli esperti di settore, caso che non riguarda di certo tutti i medici in circolazione…

  9. Voce nel deserto on

    Nella speranza che venga ripristinato il mio precedente commento per il quale ho perso più di un’ora a selezionare, sottolineare e grassettare e del quale ho tenuto copia…

    Comunicato del SIPNEI (Società Italiana di Psico neuro endocrino immunologia) sul decreto Lorenzin e le basi “scientifiche” sulle quali è stato IMPOSTO (tra le quali la cosiddetta “Immunità di gregge“)
    http://sipnei.it/wp-content/uploads/2017/07/SIPNEI-SULLA-LEGGE-SUI-VACCINI.pdf

  10. Voce nel deserto on

    In questo studio del lontano 1984 da quanto capisco già si preconizzava sul lungo periodo l’effetto disastroso che avrebbe avuto la vaccinazione di massa sulla perdita di immunità di gregge NATURALE A VITA.
    Insomma più vaccinazione meno immunità NATURALE A VITA.

    Una bella sberla in faccia all’efficacia teoria dell’immunità di gregge indotta con i vaccini…
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6741921

    Secondo me la gente verrebbe convinta di più da questa argomentazioni che da un banale: “Del mio opro ci faccio quello che voglio io“, a meno che non si parli di sesso dove allora la ragione abbandona il cervello e finisce nelle mutande…

  11. Voce nel deserto on

    Appena ricevuto “Vaccini si o no?” di Stefano Montanari e Antonietta Gatti.
    Assieme al libro viene fornito un simpatico opuscolo colorato e ben graficizzato, pieno di spunti interessanti che dovrebbero quantomeno far riflettere i sostenitori ad oltranza della vaccinazione di massa, corredati anche dalla citazione di qualche studio scientifico.

    Per chi volesse consultarlo ecco il link di libera consultazione alla cartella del mio DropBox dove ho salvato le fotografie dello stesso:

    https://www.dropbox.com/sh/as2wo31u6mh63vi/AAAzZqlFftYMGnRi06gRT5NMa?dl=0b

  12. Voce nel deserto on

    E come volesi dimostrare se si portano dei dati il silenzio…
    Molto più facile prendere per il culo, sbandierare una laurea a caso e deridere la fede altrui raccontandosi di vivere nel migliore dei mondi possibili dove le ditte farmaceutiche sono societá filantropriche e i “gomblotti” non esistono.

    Il villaggio dei Puffi appunto.

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