Un convegno a Roma per capire cosa accade in Siria.
Tra gli interventi quello di Sebastiano Caputo, amico di CS, uno dei pochi giornalisti ad essere stati di persona a Damasco.
Qui di seguito il comunicato stampa dell’iniziativa:
Crocevia tra Europa, Asia e Africa, civiltà millenaria, terra contesa fin dall’antichità, la Siria è tornata al centro del dibattito politico mediorientale a causa di una guerra che si protrae da più di quattro anni. La sicurezza internazionale passa per la stabilità del Vicino e Medio Oriente, ma in quelle zone calde dove le potenze neocoloniali, lo Stato Islamico e i miliziani di Jabhat Al Nusra (gruppo affiliato ad Al Qaeda), hanno il comune obiettivo di alimentare la tensione, vige uno stato di caos permanente e di intrighi diplomatici, il cui snodo è la destabilizzazione del Paese.
Alla volontà di far cadere il governo siriano si aggiunge l’eco di una stampa internazionale che fin dall’inizio della crisi non ha fatto altro che delegittimare il governo eletto, Bashar Al Assad. Ma le maschere sono cascate, una dopo l’altra, anno dopo anno. Quella siriana appare a noi europei come una vicenda lontana. E invece non è così. In Siria ci sono le radici della comunità mondiale cristiana, in Siria c’è il quartier generale di Daesh, il gruppo terroristico che minaccia il mondo, in Siria si combatte contro il terrorismo internazionale, in Siria migliaia di soldati di tutte le confessioni religiose, muoiono ogni giorno per difendere la nostra libertà di vivere, in Siria si è prodotta una diaspora di civili senza precedenti storici che si riversa in Europa e in altri Paesi della regione mediorientale.
A raccontare la cronistoria e spiegare gli intrecci geopolitici del conflitto attraverso racconti e proiezioni inedite saranno Alberto Negri (Il Sole 24 Ore), Gian Micalessin (Il Giornale) e Sebastiano Caputo (autore di Alle porte di Damasco), tre giornalisti che hanno vissuto in prima persona la guerra in Siria viaggiando in quello che è oggi l’epicentro della “terza guerra mondiale fredda”.
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