Un manuale per volgere a favore delle politiche LGBT il viaggio del Papa negli USA.
Un testo che entrerà nella storia dello “spin”.
Il viaggio di Papa Francesco negli USA non poteva che essere un momento fondamentale per il confronto sull’ideologia del Gender, di questo ne sono stati sin dall’inizio consapevoli proprio i movimenti LGBT che per l’occasione hanno redatto e diffuso una guida per i giornalisti finalizzata a volgere a proprio favore l’occasione.
Il pamphlet è stato redatto dall’associazione GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) che l’ha pubblicato con il nome di The papal visit, scaricabile in formato PDF. Sarah Kate Ellis, la Presidente e CEO della GLAAD, apre la pubblicazione con un suo intervento nel quale spiega che nella Chiesa le istanze LGBT sono presenti e sotto rappresentate, si specificherà poi che la Chiesa non è sinonimo di “Vescovi” o “gerarchie”, un richiamo vero ma che viene proposto per essere strumentalizzato al fine di creare spaccature e a indurre ad un comportamento indipendente dalle indicazioni gerarchiche.
Non possono poi che esserci le immancabili statistiche di provenienza non chiarita e in genere basate su domande che spesso sono ambigue, da usare per convincere chi le legge di una tendenza ormai chiara e inarrestabile, in questo caso proprio la parte laica della Chiesa che viene indirettamente istruita su quello che deve pensare: se le statistiche dicono che i fedeli sono contro le gerarchie, ogni fedele che la pensi diversamente si sentirà parte di una minoranza destinata ad essere sconfitta.
Segue un glossario di termini da usare e da evitare da parte dei cronisti, nonché una lista nera di nomi di esponenti della Chiesa irriducibili avversari del Gender, probabilmente da attaccare, e altri più possibilisti da presentare come campioni di modernità, vengono poi riportate storie di comunità LGBT che collaborano con istituzioni cattoliche e di attivisti LGBT cattolici, proprio come la Presidente e CEO della GLAAD, storie esemplari di armonia per formare l’immagine di una incompatibilità sbagliata.
Ovviamente ci sono anche le raccomandazioni a riportare storie di ‘discriminazione’, come quelle scuole che hanno inserito nei loro contratti la clausola che impegna a non promuovere in alcun modo i rapporti con lo stesso sesso.
Siamo di fronte ad un agile manuale che riassume le tecniche di persuasione che ormai sono conosciute da chi si è preso la briga di informarsi al riguardo:
-Presentare statistiche che anziché fotografare una situazione la provochino:
-Creare una neolingua favorevole all’idea che si vuol far passare;
-Stilare una lista nera di nomi da attaccare e screditare;
-Stilare una lista di nomi da arruolare per spaccare il fronte avversario;
-Creare un database di casi limite positivi da proporre continuamente come esempi da seguire;
-Creare un database di casi limite negativi coi quali colpire la sensibilità delle persone a favore della causa che si vuole sostenere.
Come si può constatare non si tratta di nulla che vada contro la legge, le tecniche di persuasione e manipolazione sono ampiamente legali, e lo sono dal tempo in cui Edward Bernays, l’inventore della moderna pubblicità, persuase le donne a fumare facendo intendere loro che la sigaretta era un simbolo di emancipazione.
Si tratta solo di diventare consapevoli dei mezzi di persuasione che vengono impiegati e non farsi condizionare da essi, per questo motivo bisogna essere grati alla GLAAD per averci messo a disposizione un così chiaro e sintetico manuale del loro modo di agire.
La posta in gioco, come afferma Sarah Kate Ellis, è l’impatto che la visita papale avrà per “molti anni su molte famiglie”, e aggiungiamo, sulla tabella di marcia di quella rivoluzione antropologica che va sotto il nome di teoria del Gender.
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98 commenti
Per fortuna ci sono attivisti LGBT più “realistici”:
http://www.pinknews.co.uk/2015/09/01/comment-the-popes-gay-friendly-image-is-con-and-its-time-we-stopped-falling-for-it/
cioè alcuni hanno capoto che l’immagine del papa gay-friendly è una montatura mediatica.
Loro lo sanno come stanno le cose, infatti la manipolazione è diretta agli altri…
Mi pare che siano le stesse strategie usate da chi sta utilizzando la cosidetta “Teoria del Gender” per spargere la paura tra le persone e contrastare ogni tentativo da una parte avere un approccio della sessualità più rispettoso delle diversità altrui e dall’altra di avere una legislazione aperta ai diritti delle coppie omosessuali (dico subito che non sto parlando di adozione, così evito da subito qualche punto dei commenti successivi).
La manipolazione dell’informazione e le tecniche di persuasione sono usate in tutto il mondo da decenni, ma chissà perchè producono un articolo su CS solo quando sono praticate (o almeno così si denuncia) dai Neo-Darwinisti o dalla comunità LGBT. E non mi pare che in particolare l’argomento LGBT sia annoverabile tra quelli scientifici nel senso popperiano del termine.
Scegliere gli argomenti in modo univoco è il primo modo per fare politica ed opinione, quindi è esso stesso un modo per orientare l’attenzione del lettore su alcuni temi e non altri.
Mi tolga un dubbio: secondo lei il fine giustifica i mezzi? Si possono usare la manipolazione dell’informazione e trucchi di persuasione per una buona causa?
Htagliato : Ovviamente no.
Lei ha certezza che dalla parte di quella che lei ritiene una buona causa non siano stati usati trucchi di persuasione ?
Lei è a conoscenza del fatto che da mesi WhatsUp è bombardato di messaggi (che sono arrivati anche a me) che spingono in modo terroristico a non firmare i patti di corresponsabilità con le scuole (che tra l’altro sono diversi da scuola a scuola) , con la scusa che autorizzerebbero a fare educazione sessuale pro-gender incontrollata (chi ha letto questi patti sa benissimo che si parla delle gite, del refettorio , delle sospensioni e delle cose tipiche della scuola).
Lei è a conoscenza del fatto che che da mesi WhatsUp è bombardato di messaggi (che sono arrivati anche a me) che spingono in modo terroristico ad andare a firmare il referendum contro la “buona scuola” sempre per impedire la fantomatica educazione “gender” ( sottolineando tra l’altro che la raccolta firme è stata iniziata in estate apposta per boicottarlo) , quando i referendum stessi hanno tutti altri argomenti, non sono affatto efficaci (se vuole le spiego separatamente il perchè, ma se si informa vedrà che ho ragione) , nelle legge non vi è alcun accenno specifico al genere se non al rispetto delle diversità , ed in caso la responsabilità delle firme in agosto è colpa dei promotori che hanno presentato il quesito a luglio invece che aspettare settembre ?
Lei conosce qualche maestro o professore o reputa credibile che maestri e professori italiani, gente normale come lei e me, siano pronti e non vedano l’ora di insegnare a bambini di 4/5 anni a masturbarsi o di spingerli a cambiare sesso (come invece propagandato in modo terroristico da tanta stampa e televisione?) Non si disturbi a nominarlo, conosco perfettamente il documento Onu sulla educazione sessuale, che è un vademecum per addetti ai lavori, principalmente psicologi, e che da essi va letto e interpretato secondo professionalità e spinge soprattutto alla non colpevolizzazione di certi atteggiamenti dei bambini ed al rispetto per gli altri, e che ovviamente non è vincolante per nessuno in nessuna nazione, e di cui non c’è alcuna traccia su alcuna legge italiana , presente o disegno futuro.
Lei è a conoscenza del fatto che la legge Cirinnà per le unioni civili regola soltanto le unioni tra persone dello stesso sesso ed i figli naturali appartenenti all’uno o all’altro da precedenti relazioni, mentre non si fa altro che parlare di uteri in affitto (cosa che possono benissimo fare pure le coppie etero, anzi…già fanno tranquillamente) e di adozione indiscriminata ?
Pensa che come esempi di propaganda alterata e trucchi di persuasione siano sufficienti ?
O pensa…che visto che la causa, come dice lei, è giusta, certi piccoli terrorismi comunicativi siano giustificati ?
Salve.
La ringrazio per aver chiarito il mio dubbio.
Non mi sono ancora arrivati tali messaggi terroristici su whatsapp per cui non ne ero a conoscenza.
Non conosco nel dettaglio i decreti della legge La buona scuola.
Una cosa la so di certo: fino a non molto tempo fa, la Teoria del Gender esisteva, poi un giorno il papa va a Napoli e in un suo discorso la cita come un errore della mente umana e da allora tutti i laicisti si sotto messi a dire che non esiste. Certo che esiste! Non nella Cirinnà, non nella Buona Scuola magari, ma presto ne riparleremo.
In parte lo feci già qui:
http://www.enzopennetta.it/2015/05/nature-or-pathology/
ML, ma lei lo sa che su WhatsUp le possono scrivere solo le persone che hanno il suo numero di telefono?
Questa sua affermazione è sconcertante.
Se i suoi amici la “bombardano” (i miei assolutamente no), non ne faccia un caso generale e semmai si trovi delle amicizie che la pensano come lei.
Ml, lo so che lei “aborre” Il Giornale e i suoi lettori, ma le chiedo solo di appurare se quello che c’è scritto qui corrisponde a verità o no:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/docenti-scuola-teorie-pro-gender-ed-bufera-1173265.html
Per quanto riguarda WhatsUp, è sufficiente avere un amico che rimbalzi a tutti i suoi amici il messaggio, e presto arriva. Girano ovviamente in ambienti molto cattolici (family day friendly, ricordate?) , dove ho molti cari amici, che restano amici pure se su alcune cose la pensiamo diversamente.
Comunque sono rintracciabili pure su FB.
Per vostra conoscenza ve li copio/incollo:
“ATTENZIONE A TUTTI I GENITORI!!
QUANDO INIZIERA’ LA SCUOLA A SETTEMBRE VI SARA’ CONSEGNATO IL ” PATTO DI CORRESPONSABILITÀ “.
VI DIRANNO DI FIRMARLO MA ATTENZIONE, CON LA VOSTRA FIRMA AUTORIZZERETE LA SCUOLA A IMPARTIRE LEZIONI GENDER A VOSTRO/A FIGLIO/A E NON POTRETE PIÙ OPPORVI.
NON. FIRMATE. ” IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ ”
FATE GIRARE, PROTEGGIAMO I NOSTRI FIGLI !!!!!!
Attenzione, vi diranno che non è vero, che non c’entra niente con il gender.
Vi parleranno di cose buone come il rispetto , la lotta al bullismo, lotta alla violenza contro le donne e simili.
PARITÀ DI GENERE, EDUCAZIONE ALL’ AFFETTIVITA’
PAROLE CHIAVE dietro le quali vogliono nascondere
l’indottrinamento all’ ideologia gender dicedovi anche che questa non esiste.
NON CASCATECI !!!!
CON INGANNO VI FARANNO FIRMARE LA VOSTRA CONDANNA e non potrete più far niente perché avrete dato il vostro consenso. NON FIRMATE !!!!!”
Questo è per il referendum :
il MERCOLEDI e VENERDI ( 9:00- 13:00) in tutti i comuni c’è la raccolta FIRME presso i comuni per L’abrogazione del DDL SCUOLA (insegnamento gender!!)
Lo hanno fatto apposta i primi di agosto perché molti sono in ferie. Fate girare.
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Per quanto riguarda l’articolo del Giornale, esso rientra esattamente nella casistica da me riportata, e cioè nel far passare ogni tentativo di introdurre una forma di maggior rispetto per le scelte altrui in un indottrinamento chiamato , appositamente, “geneder” per dargli una connotazione minacciosa.
Si tratta di un incontro certo discutibile ma organizzato da associazioni private, e non certo di una proposta educativa, seppur tenuto in una scuola (chiusa ovviamente)
Nell’articolo si è badato bene a parlare per due righe (“Docenti e genitori imparano come combattere il bullismo, ma anche come insegnare ai bimbi a liberarsi dagli «stereotipi di genere»:) dell’oggetto dell’incontro, e per 24 righe di definire in modo burlesco e caricaturale l’iniziativa (ovviamente descrivendone le parti che più faceva comodo descrivere), e definendo in modo sempre para-beffeggiatorio anche le parole del ministro che ” ha annunciato querele contro chi insinui che la riforma contenga riferimenti al gender”.
Sapete benissimo che analoghe iniziative di segno totalemente opposto si stanno tenendo in tutta italia, ma non mi sembra che il Giornale le definisca nello stesso modo caricaturale, benchè siano spesso sponsorizzate da personaggi politici vicini alla lega e fautori del cristianissimo “ributtiamoli a mare” nei confronti degli immigrati. (perchè ovviamente si è cristiani solo quando c’è da dare contro ai “fr..i”)
Leggetevelo tutti l’articolo, perchè al giornalista è anche sfuggita una parte del testo della legge che vi riporto :
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“Buona scuola laddove (comma 16 legge 107/2015) parla di «educare alla parità tra i sessi, prevenire violenza di genere e discriminazione, informare e sensibilizzare studenti, docenti e genitori».
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Spero che quelli di voi intellettualmente onesti mi dicano dove vedono, in questa frase, una indicazione a fare lezioni di educazione sessuale secondo i criteri che si dicono essere della teoria del “gender”.
ML, quanto chiede trova risposta nel mio post qui sotto.
ML, francamente sono d’accordo col messaggio da lei riportato, perché lo stigmatizza?
Le cose stanno esattamente così.
ML, insisto nel dire che se i suoi amici la stalkerano su WathsUp cambi amici, la questione del gender non c’entra nulla.
Andrebbe notato che la “ideologia del gender” (=idea secondo cui NON è il sesso biologico, ma il genere – inteso come “complesso di elementi psicologici, sociali e culturali” – a determinare l’esser uomo o donna) viene fatta passare proprio sotto l’etichetta del “rispetto alla diversità”, come quegli opuscoli (al momento ritirati, ma per quanto non si sa) editi dalla “A.T. Beck” e destinati alle scuole illustrano chiaramente (QUI quello destinato alla scuola primaria).
* “rispetto delle diversità”, scusate.
Grazie per l’indicazione . Poiché sono 48 pagine , che lei avra’ certamente già letto , le dispiacerebbe indicarci i punti che si ritengono assolutamente diseducativi ? Grazie
Mi ricordo di quest’opuscolo, lo lessi anche io!
Era quello in cui si diceva che le maestre devono stare attente a non dire ad un maschietto cose del tipo “quando da grande ti sposerai con una donna…” perché trattasi di linguaggio “eteronormativo”, cioè che parte dal presupposto che l’eterosessualità sia la condizione normale!
Era quello in cui si accusava le fiabe classiche di instillare pregiudizi di genere ed eteronormativi.
Era quello in cui si consigliava di inserire i nuovi tipi di famiglia negli esempi e negli esercizi di matematica per non offendere nessuno, per es. “I due papà di Luigi fanno la spesa al mercato…”
Anche lei, ML, deve iniziare a “faticare un poco”. Se lo legga quel documento, dato che parla di cose che non possono essere misconosciute da chi – come lei – si lancia a spada tratta nella “pugna” della questione gender.
Non si preoccupi comunque, affermazioni “intreressanti”, in tal senso, le trova già nelle primissime pagine.
Si Htagliato. Esattamente quelle che sono le uniche due cose che ho notato anche io nelle prime 10 pagine, che invito tutti a leggere.
Magari nelle restanti 37 pagine esce fuori qualcosa di più grave, adesso ViaNegativa ci segnalerà le altre decine di punti scandalosi.
Certo che se poi il problema reale , per voi, è dover ammettere l’esistenza di persone che fin dalla nascita e già a scuola manifestano le caratteristiche dell’omosessualità, allora è evidente che la battaglia è solo ideologica. Se preferite lasciare per altri 50/100 anni queste persone alla mercè dei bulli della scuola a prendere schiaffi, fate pure. Vi giudicate da soli. Tanto un giorno tutti lassù andremo. E chissà che, con grande sorpresa, gli ultimi non risulteranno i primi ?
Guardi, “mentelibera”, io nel primo commento ho detto a chiare lettere cosa viene inteso per ideologia del gender e le ho poi linkato un documento (riservato alle scuole) che di tale ideologia è intriso (basta saper leggere ed un minimo di capacità critica per rendersene conto). Quindi non dovrebbe servire molto per capire che
1. mente chi afferma che l’ideologia gender non esiste e
2. che la si sta cercando di far passare sotto l’etichetta del “rispetto della diversità”, come si evince chiaramente da quegli opuscoli.
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Ora, se il mio argomento non sta in piedi, mi indichi cortesemente dov’è l’errore.
Nessuno nega che l’omosessualità incominci “presto” e nessuno vuole che gli omosessuali stiano alla mercé dei bulli.
A tal proposito: dovremmo occuparci anche dei brutti, dei secchioni, degli obesi e dei poveri se lo scopo è fermare il bullismo, non vedo però molte iniziative per questi ultimi.
Tornando al testo: ciò che non ci piace è il modo in cui si educa alla diversità. Le differenze non vengono esaltate, ma negate. Che diavolo vuol dire linguaggio eteronormativo?! È una parola inventata, cosa c’entra con il rispetto verso il prossimo?
Perché dover cambiare le fiabe?
Adesso anche gli esercizi dovranno avere le quote rosa e la par condicio?
In ogni caso questo è il testo per i bambini, poi c’è scuola media e liceo, con molto in comune ma più si va avanti più il rispetto delle differenze è rivolto solo alla questione degli omosessuali.
Viene detto che l’omosessualità è inspiegata TANTO QUANTO l’eterosessualità. Se a lei sta bene…
Per quanto riguarda il riferimento al fatto che andremo lassù: le mie opinioni sull’omosessualità sono totalmente distaccate da quelle verso un qualsiasi omosessuale che potrei mai conoscere e volere bene . Per me c’è un abisso tra le due cose e devo ringraziare la mia fede per questo.
Htagliato, con lei troveremo sempre un punto di incontro perchè la sua onestà intellettuale è innegabile. Su alcune cose la pensiamo diversamente, ma lei non ha paura di entrare nel merito degli argomenti uno ad uno. Non sono d’accordo con lei ma rispetto decisamente il suo parere.
ViaNegativa : lei invece non ha capito che quello che per lei può risultare scandaloso, per altri è un normale approccio educativo teso a limitare le discriminazioni. Quindi sta a lei indicarmi quali sono i punti dell’opuscolo che contesta, perchè io posso non notarli (adesso l’ho letto tutto, tranquillo). Al contrario di Htagliato, lei non fa che dare definizioni preconcette e totalizzanti, basate su convinzioni ideologiche derivate dalla sua fede ma sopratutto dalla frequentazione costante di ambienti ideologicamente omogenei ed autoreferenziali, che non fanno altro che darsi del bravo a vicenda, complimentandosi l’uno con l’altro.
Io ho il coraggio di venire qui a prendermi le pernacchie e le critiche di tutti, in questo che è un ambiente che al 90% è ostile alle mie idee (e devo dare atto ad Enzo che accetta su questo blog anche idee molto diverse senza moderarle alla fonte). Lei invece si protegge all’interno di blog e siti che non fanno altro che alimentare le tue convinzioni senza mai metterti in gioco. Peraltro le stesse cose che io dico a lei, le dico a chi, tra i miei amici, la pensa come lei, pur essendo anche li (il alcuni ambienti ) in minoranza,
Mentre sono certo che Htagliato abbia, nei confronti degli omosessuali che conosce , un rispetto totale, vedo in lei , come in altri qui (e spero di sbagliarmi) , il germe del malcelato fastidio fisico nei confronti di queste persone, che non potendo più sfogarsi apertamente come un tempo si usava fare nelle comitive tra maschi, si limita oggi ad ostacolare ogni qualsivoglia iniziativa che concretamente si faccia carico di aumentare il rispetto umano verso le diversità.
Lei era certamente in prima linea contro i Dico e contro il disegno di legge sull’omofobia di qualche anno fa, (quando di gender non si parlava ancora).
Ora è in prima linea in questa battaglia, ma il tema è sempre lo stesso: fare in modo che i diversi si sentano sempre diversi ed inferiori, perchè lei possa sentirsi superiore ed eletto.
Mi scuso per la lunghezza dell’intervento, ma non ho fatto in tempo a scriverne uno più breve.. 🙂
Questo intervento di Mentelibera65 è un magnifico esempio di sottomissione volontaria al neo-colonialismo dell’ideologia del gender proprio seguendo le direttive del manuale LGBT illustrato in questo post.
(2) utilizza sistematicamente la “neolingua” (omosessuali, i diversi, etc)
(3) crea una lista nera di nomi (ViaNegativa, gli altri e il resto dell'”ambiente” e di certi “ambienti”)
(4) stila una lista di nomi da arruolare(Htagliato nel caso preciso)
(6) crea lista casi limiti negativi per colpire la sensibilità delle persone (fastidio fisico, bullismo, lo sfogarsi di comitive di maschi, etc)
Questo intervento di ML65 è un caso paradigmatico da riflettere di per sé in tutte le discussioni online o in vivo nel mondo reale, cogli amici, perché mette in evidenza le tecniche orwelliane e “overtoniane” usate da chi propugna il solito Pensiero Unico Pastorizzato e Omogenizzato (PUPO) … 😀
In questo commento vorrei sviluppare uno spunto di riflessione causato dalla seguente affermazione di Mentelibera65: “Mentre sono certo che Htagliato abbia, nei confronti degli omosessuali che conosce , un rispetto totale, vedo in lei , come in altri qui (e spero di sbagliarmi) , il germe del malcelato fastidio fisico nei confronti di queste persone, che non potendo più sfogarsi ….”.
A parte la cattiva abitudine di Mentelibera di trattare chi non la pensa come lui di nazista come ha fatto nei miei riguardi qui sotto, commettendo la tipica reductio ad hitlerum di chi non ha più commenti e a parte la sua cattiva abitudine di fare processi di intenzione a chi non la pensa come lui, sempre seguendo il copione colpevolizzante scritto negli ambienti omosessualisti e che lui si è bevuto tutto d’un tratto, vi è però questa interessante nozione di “malcelato fastidio fisico nei confronti di queste persone” che, credo debba essere analizzata in quanto tale.
Devo ammettere e lo confesso volentieri che le rarissime volte che ho constatato nella mia vicinanza una persona attratta eroticamente da persone dello stesso sesso, risento istintivamente un moto primus primi di repulsione fisica: orbene nella mia vita professionale ho ben dovuto incontrare migliaia di persone e questa constatazione è avvenuta in mezzo secolo al massimo 3 o quattro volte, il che è ben al disotto delle statistiche serie che ci indicano 1 a 2 % di persone con tali tendenze. Vuol dire che nei miei ambienti non ce ne sono? Oppure, più semplicemente, che la grande maggioranza tra di loro semplicemente si comporta normalmente da maschio? La questione è poi sapere perché ho questa reazione di tipo primus primi quando uno si comporta in modo tale da essere notato?
In realtà ho, purtroppo, la stessa reazione istintiva anche quando sono davanti ad un handicappato mentale, soprattutto se profondo o se sono davanti ad una malattia ripugnante: debbo sempre commettere un atto di volontà cosciente per superare il mio primo movimento di ribrezzo per entrare in contatto con queste persone. Ovviamente i malati e le persone che hanno problematiche varie vanno da essere accolte e non rigettate: questo è chiarissimo per il cristiano che tenta di imitare il Cristo coll’aiuto dello Spirito Santo e l’attuale Papa Francesco è un perfetto esempio da seguire al soggetto.
Dove giace il problema? Penso che il mio moto primus primi provenga da atavici meccanismi si selezione darwiniana: evitare il malato o chi non è in buona salute per non rischiare di contrattarne il male, è lo stesso meccanismo, in negativo, che mi fa scegliere una bella ragazza perché in buona salute come genitrice della mia discendenza. In quanto animale razionale ovviamente debbo essere capace di andare più in là di questo primo movimento.
Dove si situa allora il limite? Perché ce sempre un limite dove il meccanismo di autoprotezione scatta istintivamente. Dalla mia esperienza personale (non pretendo farne una legge generale) il fenomeno di rigetto istintivo scatta quando la deviazione dalla normalità è tale da poter essere interpretata come potenzialmente dannosa. È qui che il cristiano è pronto poi a dare la sua vita per la persona che ama, andando con un atto di volontà aldilà del percepito (oggettivo oppure no, non è il punto) pericolo.
Se mi riferisco a malattie mentali ad esempio non risentirò nulla finché questi non si traducono con atti e un fare che sveli l’instabilità mentale in questione. Per analogia, lì dove l’analogia è applicabile, penso che la maggior parte delle persone con tendenze omosessuali che ho incontrato finora, salvo quei tre o quattro casi, si comportano come persone umane maschie, controllandosi, come tutti si controllano: ad esempio niente è più penoso vedere un maschio non controllarsi in presenza di femmine e mostrandosi continuamente in calore. Anche questo di tipo di maschi fanno fuggire a gambe levate le donne normali.
Quindi non c’è differenza antropologica tra maschi e maschi con tendenze omosessuali o maschi con tendenze bulimiche o maschi con tendenze cleptomaniache: finché siamo con persone non malate, senza disturbi compulsivi ossessivi, non c’è nessuna ragione perché si debba provare un fenomeno di rigetto.
Nel caso uno abbia questo tipo di disturbi, la reazione di protezione darwiniana che condividiamo con tutti i viventi compresi formiche, orsi polari ed eucarioti ci danno la voglia di fuggire.
E qui subentra lo slittamento semantico del “rispetto della diversità”: infatti non c’è in questa espressione il desiderio del cristiano di rispettare il malato e di dare la propria vita per salvarlo, ma c’è l’intenzione di (1) far credere che le persone con tendenze omosessuali siano “diversi” dagli altri, quando non è vero, (2) confondere l’avere tendenze omosessuali con l’avere disturbi ossessivi compulsivi, (3) diseducare le giovanissime generazioni a diventare e/o a lasciarsi andare a queste ossessività compulsive.
Infatti uno è cleptomane, non perché ha a volte il desiderio di rubare il proprio prossimo, ma perché in modo compulsivo non può fare a meno di rubare; Uno è bulimico non perché a volte ha il desiderio di farsi immani scorpacciate ma perché non può controllare la propria volontà e non smette mai di mangiare; Uno è un satiro non perché desidera le donne che gli stanno intorno, ma perché non riesce a controllarsi; per analogia l’uso della parola “omosessuale” si dovrebbe riferire non a chi ha tendenze dello stesso nome ma chi non riesce a controllarsi e vi si sottomette mostrando così un deficit clinico della propria volontà e moralità.
@Mentelibera
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Non si preoccupi della lunghezza del suo commento, si figuri che la risposta che sto scrivendo io si è allargata al punto che ho deciso di farne un articolo autonomo (in due parti) che posterò a breve su altri lidi, sempre rigorosamente ideologicamente omogenei e autoreferenziali.
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Non appena sarà pubblicata la prima parte le posterò il link. Saluti.
Mentelibera, lei acconsentirebbe se suo figlio si masturbasse ? Mi pare che lei una volta si definì “cattolico”, quindi sono curioso della sua risposta.
Intanto sono contento di aver scatenato tutte queste reazioni, segno che ci voleva qualcuno a uscire dal solito binario del “quanto siamo fichi”
Si dice (qui) che su CS si concentrino quelli che sfuggono a quello che viene ritenuto il “pensiero unico”.
Peccato che quello che voi in genere oggi pensate, su questo argomento dell’omosessualità, sia stato il pensiero unico per circa 2000 anni.
Evidentemente i pensieri unici si distinguono per origine : quelli propri sono giusti , quelli degli altri sbagliati.
Comunque Simon, sinceramente non capisco che quello che ha scritto. Lei propone solo due tipi di omosessuali : quelli che non si notano, e quelli che si notano perchè le manifestano attenzioni sessuali esplicite e compulsive (!?). In realtà ne esiste un terzo tipo, che sono quelli che si notano (perchè, se uomini, hanno atteggiamenti ritenuti femminei) ma non manifestano alcuna attenzione sessuale esplicita verso di lei ne, in pubblico , verso altri.
Come si comporta quando deve relazionarsi, per esempio sul lavoro, con questo terzo tipo ? Le da fastidio averci a che fare? Li vede come malati? Come potenzialmente pervertiti? Il fatto che alcuni si vestano in modo particolare o eccentrico la mette a disagio? I loro movimenti poco virili le danno ansia? Quando le parlano li valuta per quello che dicono o in base al loro modo di porsi ? Se dovesse selezionare un nuovo dipendente, e si presentasse uno di loro, questo rientrerebbe nei criteri di selezione? Si faccia qualche domanda, e sia severo con se stesso, e se vuole mi risponde.
Rispondo poi a chi mi chiede se sono favorevole al fatto che mio figlio si masturbi.
Intanto sgombero la domanda da eventuali fraintendimenti : Lei sta parlando di bambini o adolescenti ? Sta parlando del fatto di masturbarsi in classe davanti a tutti (come il terrorismo mediatico sostiene) o di farlo nel segreto del suo letto a casa?
Faccio finta che si parli dell’unica domanda sensata, (cioè figlio o ragazzo a casa), perchè le altre non rientrano in alcuna proposta del governo italiano e della scuola italiana, o in nessuna proposta di nessun opuscolo proposto in italia, e quindi non sono all’ordine del giorno.
Ho 3 figli , e credo che certamente si masturbino o si sono masturbati.
Gli ho parlato della masturbazione , ma certo non in modo colpevolistico , parlando del rispetto per il loro corpo e dell’insegnamento della Chiesa. Una volta ognuno, un discorso serio, punto e basta.
Non gli ho certo fatto colpevolistiche lezioni e pressioni di etica e morale, riversandogli addosso la responsabiltà della fede sulla terra, e facendoli sentire peccatori che andranno all’inferno per una sega.
Ho fatto anche troppo , perhè la psicologia concorda che la masturbazione giovanile , se non compulsiva, rientra nel normale percorso di crescita e maturazione globale della persona. E’ pensiero unico ? non mi importa, ho visto ragazzi cresciuti col terrore del proprio corpo, e sono dei disadattati, pieni di insicurezze.
D’altra parte anche la chiesa sulla masturbazione dice che : “Al fine di formulare un equo giudizio sulla responsabilità morale dei soggetti e per orientare l’azione pastorale, si terrà conto dell’immaturità affettiva, della forza delle abitudini contratte, dello stato d’angoscia o degli altri fattori psichici o sociali che possono attenuare, se non addirittura ridurre al minimo, la colpevolezza morale”.
Su tutti i temi sessuali sarebbe molto interessante fare un confronto comparato tra i vari catechismi e indicazioni della chiesa attraverso i secoli, fino ai giorni nostri. Secondo me se ne scoprirebbero delle belle, nella forma e nella sostanza (perchè la forma è sostanza, come ben sa chi mastica di diritto)
D’altra parte ci ha pensato nostro Signore a mettere in difficoltà la dottrina su questi argomenti, quando creando l’uomo e la donna li ha forniti di organi sessuali in grado di eccitarsi anche senza la presenza dell’organo sessuale opposto. (fatemi fare per un minuto il creazionista)
Non solo…ha fatto si che l’erezione per l’uomo e l’eccitazione per la donna fossero raggiungibili anche solo attraverso un pensiero o una immagine, e nel caso della donna ha addirittura creato l’orgasmo clitorideo, cioè sulla parte esterna all’organo genitale e quindi raggiungibile addirittura senza penetrazione (che scempio!)
Certo deve aver fatto qualcosa di sbagliato! E se al posto di Dio ci fossero stati Simon o Lovinski, avrebbero fatto le cose di certo meglio, e più razionalmente, e sopratutto più moralmente! Basta con tutti questi sensi e piaceri inutili!
Invece nostro Signore ha fatto un gran casino…e adesso tocca a noi correre ai ripari, per convincere i nostri figli che raggiungere il piacere sessuale al di fuori del rapporto all’interno del matrimonio sia un peccato talmente grande da scuotere alla base l’uomo e minare il mondo.
A proposito : chi è qui, che da ragazzo, non si è mai masturbato? Tutti candidi ? Eppure tutti sopravvissuti? Eppure ancora cristiani? Simon , Loviski…forse tu guardavi i giornalini in latino ? “Caeci omnes nescierunt universi cum Giovannona” (“Tutti ciechi con Giovannona”) 🙂
@MenteLibera65
Se tu mi spieghi come e` possibile farsi impunemente le pipe davanti ad un monitor e al contempo diventare santi io potrei anche capirlo, pero` me lo devi indicare in termini teologici e scritturali: come vedi la mia non e` una posizione moralistica (pero` ho comunque il terrore che in futuro qualche papa possa farlo 😉 )
Caro Mentelibera,
non propongo due tipi di omosessuali: davvero non so cosa sia un omosessuale. Va a rileggermi.
Quanto alla tua domanda sul selezionare gente che si comporta in modo non confacente ai canoni sociali, o in modo squilibrato tra quello che questa persona oggettivamente è (ad un uomo maschio) e quello che questa persona crede essere soggettivamente (ad esempio una giumenta) tutto dipenderà dal lavoro da fare, dalla pericolosità per se stessa e per gli altri di tale persona (ad esempio uno che si droga non lo selezionerei per pilotare un treno o un aereo).
A questo aggiungo che è un diritto il più assoluto per qualcuno il fatto di lavorare e anche un suo dovere e che questo non può negato a nessuno.
Di certo chi considera che il posto di lavoro è un luogo di caccia per conquiste a carattere erotico non ha mai trovato la mia simpatia…
Per giunta, la domanda che mi poni non ha senso: dovresti anche questionarmi se ingaggerei qualcuno che porta il kilt, un ebreo di stretta osservanza vestito di nero con tanto di kipa e cappello e riccioletti, un musulmano colla sua djellaba , uno svizzero di Appenzel con il suo vestito tradizionale. La risposta sarebbe sempre la stessa.
Smettila, caro ML65, di usare pedissequamente del manualino della perfetta marmotta LGBT in particolare il punto 6 e di cercare di mettermi di forza nella categoria del punto 3.
🙂
Non avevo dato troppa attenzione alla seconda parte della tuo commento ML65: ma ripensandoci e visto che dichiari essere cattolico, mi sembra lecito porti la domanda se la tua intenzione è avere figli santi, cioè simili a Cristo, per la grazia dello Spirito Santo. Se la risposta è sì, allora hai anche risposto alle tue retoriche domande in un senso che va molto più in là del PUPO che vai evangelizzando…
Mentelibera, dunque mi ero fatto una giusta idea del suo essere “cattolico”, ahahah ! Ma come può dire che la Chiesa, per farla breve, giustifica la masturbazione ? Dovrebbe sapere, poi, che al di là dell’età è comunque un peccato, e certamente nostro Signore, come lo chiama lei, non ci ha creati con questi organi per fare dell’onanismo. Ma anche su questo la vedo confuso.
Proprio di recente è un suo confronto sulla fede con il professor Masiero, e anche lì ne ho lette di incoerenze da parte sua col Magistero. Quando leggo suoi commenti riguardo la dottrina cristiana mi ricorda tanto il sito http://rispostecristiane.blogspot.com/
Ah riguardo il fatto di vietare ai propri figli di masturbarsi o meno, sarà un caso ma chissà perché la pornografia entra sempre prima nella vita dei ragazzi (la quale tenta sempre più di normalizzare omosessualità, in particolare fra lesbiche, stupro, zoofilia e chiaramente anche la pedofilia: atteggiamenti presenti in natura, comunque. Quindi perché scandalizzarsi ?). Altro che ragazzi “disadattati”.
Forse OT, ma come si fa a ignorarlo…
Salvo, ti dico che hai ragione sul fatto che per la Chiesa cattolica la masturbazione è un peccato (da confessare con pentimento) e un grave disordine che può creare turbamenti esistenziali… Ma ti chiedo anche se davvero tu ci credi e se da ragazzino e da adolescente sei stato davvero esente da questa pratica così orribile. Una mosca bianca, insomma.
No Giuliani, certamente non ne sono stato esente. Come si potrebbe d’altronde, in un mondo sempre più pansessualista ? Ciò non toglie, comunque, che questo atto sia giustificato.
E comunque ne avrei fatto benissimo a meno se fossi stato credente già allora.
Mamma mia quante ipocrisie sulla masturbazione….ma vi rendete conto delle fregnacce che dite pur di vincere la conversazione con me?
Salvo addirittura se fosse stato credente da ragazzo non si sarebbe mai masturbato (ovviamente non lo era, mannaggia!) .
E In ogni caso non mi sembra che masturbarsi le abbia impedito di diventare credente.
Ma davvero pensate che conquisterete la salvezza a punti con queste cose ?
Qua il fariseismo impera a tutto spiano : “Grazie Dio che non mi hai fatto come MenteLIbera”
Tranquilli guardate…in mezzo a tutti questi sedicenti santi immacolati , io che posso dire ? solo contemplare e serbare nel mio cuore.
Un giorno, a San Pietro, davanti agli arazzi con Simon, Lovinski e Salvo , potrò dire a tutti di avervi conosciuti.
P.S. ma come è che solo io nomino ogni tanto il vangelo..?
Mentelibera (immagino da ogni pregiudizio e/o ideologia, che santa persona xD) non mi aspettavo certo che mi avrebbe assecondato riguardo la masturbazione, ma anche su altro in verità…
Continui pure a seguire la sua fede fai da te, il cattolicesimo è ben diverso di ciò che sperpera lei. Riguardo al postare versi del Vangelo, non mi pare che questo sito parli di religione, anche se il più delle volte nei commenti si arriva a ciò. Io ne faccio benissimo a meno dato che – solo con alcuni utenti – si scrivono commenti confusi sulla dottrina, e magari si pretende pure di conoscere, solo tramite una tastiera, chi risponde.
Detto questo, spero mi perdonerà se non le rispondo più. Io volevo solo capire il suo essere “cattolico” (sì, come no :’D).
MENTELIBERA65, le viene in mente che quei messaggi di cui parla e dei quali wathsupp e non solo quello non siano di parte dell’opposizione ma creati ad och per spargere allarmismo secondo una tecnica di fallacia ad hominem, che avvelena l’acqua del pozzo ma in questo caso in senso inverso? Anche questa è tecnica, che conosco bene, tra l’altro, lavorando da trent’anni in agenzie di comunicazione sociale. Dico ciò perchè la nostra associazione per le famiglie e i giovani, sconsiglia altamente di fare quello che quel messaggio vorrebbe per una ragione molto semplice: quanto afferma il comunicato va contro ogni interesse del genitore e del giovane, crea muro contro muro ottendendo da parte del genitore la fattiva dichiarazione di non interessarsi a quello che scuola propone e lascia alla scuola, nonostante il preteso rimbrotto, tutta la possibilità di applicare ogni forma di iniziativa. Non è certo questo che noi associazioni contro il gender vogliamo, anzi, l’inverso. Tra l’altro, il supporto legale che assicurano quelli di altervista.org (tale il sito di provenienza degli avvisi) è assolutamente menzognera e priva di reale garanzia operativa, al riguardo. Quello che appare al pubblico è di colore diverso da quello che lo costituisce all’origine, così come anche certe leggi, Cirinna compresa, la quale, dietro ad alcuni rimandi a scatole cinesi operate ad arte (tanto la gente non legge e non ha pratica di ricerca giuridica su internet e tantomeno sui codici e quell’uno che lo fa non conta nulla perchè non fa statistica) nascondono il marcio della fonte, di quell’acqua che a chi la beve sembrerà pulita, filtrata da cosa? Dalle tecniche della comunicazione fatta di espedienti oltre le parole. A quelle cose, alle leggi, ai comunicati, ai titoli, etc, per tutti i media, lavorano specialisti eccezionali. Io, nella associazione, ad es, mi occupo di quello che faccio per lavoro e curo le strategie perché capisco e conosco la comunicazione. Pennetta ha ragione e gli USA ci hanno insegnato a fare marketing e persuasione, fin dagli anni 50. Il gender e tutta una gran manovra strategica per oliare progetti grandiosi di sfruttamento umano e dove il diritto degli omosessuali non c’entra nulla. Una operazione che darà in cambio qualche legge a soddisfazione di questi sfruttati, anch’essa è operazione di marketing a basso costo, perchè non risolverà loro alcun problema. Lo stesso Focault, filosofo da cui il gender ha attinto molto dalla sua parte, afferma che non sarà una legge che risolverà il problema della discriminazione. Dietro a quest’opera di decostruzione, qualcuno ha già cominciato a guadagnare, dei facoltosi sostenitori LGBTQI, accontentando questi con qualche legge, fomentando sugli altri concezioni assurde ma accettate dalle masse sotto l’effetto di una psicosi creata ad artificioe spingendo la volontà delle persone a comprare il prodotto movente del tutto. Uno di questi prodotti si è reso noto nella vicenda obbrobriosa di Planned Parenthood e che è tutt’ora in corso, ben difesa dal presidente Obama. La strategia è tutto e si è disposti a creare psicosi, dove l’io non ha più il metro della misura col reale, dove non esiste più un “tu” che gli dia ragione di identificarsi come “io”: sono gli effetti della decostruzione positivista, matrice anche del gender ma non solo. Una macchina così è disposta a portare non solo alla psicosi l’uomo ma anche alla schizofrenia, pur di fomentare l’industria del denaro.
ML, lei lamenta il fatto che su CS vengano evidenziate tecniche di persuasione solo quando vengono usate dai darwinisti o dagli LGBT, devo rammaricarmi del fatto che non si è accorto che le denuncio anche nel caso dell’AGW e della guerra in Ucraina, delle rivoluzioni colorate ecc…
Mi tolga una curiosità, forse quello che lei vorrebbe è che non parlassi di questi due casi in particolare?
Ho detto io stesso che non c’è niente di illegale ma che bisogna imparare a riconoscere le manipolazioni, la notizia in questo caso è che la GLAAD ha pubblicato un opuscolo con il quel le manipolazioni vengono raccomandate ai giornalisti e dichiarate pubblicamente. Sa di altri che l’hanno fatto?
Lei mi accusa di scegliere i temi in modo univoco, facciamo così, mi segnali qualche caso di cui a suo parere mi sarei dovuto occupare, così usciamo dal generico e ci confrontiamo sul concreto.
Certamente : mesi fa , in tempi non sospetti , le avevo chiesto in privato di occuparsi di come l’informazione stava trattando il tema dell’immigrazione. Lei ne ha parlato di recente soltanto per stigmatizzare l’episodio della foto. Ma sono mesi, anzi anni, che l’informazione sulla immigrazione è alterata da scopi politici e da continui eccessi. Mi piacerebbe che si affrontasse in modo organico questo tema.
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Inoltre…non so se lo ha fatto in passato, si potrebbe dedicare una sessione al tema esplicito della legge sulle unioni civili, invece di fare in modo che questi temi (omosessualità , unioni civili, etc etc) entrino nel dibatitto di soppiatto. Pubblichiamo il testo di legge, e discutiamo su quello.
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Altro punto : Le cosidette “leggi naturali”, a cui la chiesa fa riferimento : Cosa sono ? Perchè si chiamano naturali ? Perchè la chiesa in centinaia di anni non ha trovato una definizione più consona, lasciando credere che alcune indicazioni morali fossero anche “naturali” dal punto di vista della natura vera e propria, e chiamando ambiguamente “contro-natura” azioni ritenute immorali, pur sapendo benissimo che una azione, per il solo fatto di esistere, è naturale ? Quanta confusione, tra i fedeli ed i stessi preti a volte, ha creato questa ambiguità ? Quanti muri ? Quante incomprensioni ?
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So che sono tutti temi poco scientifici…ma non mi sembra che su questo blog, pur a discapito del nome, si trattino esclusivamente temi scientifici, ne che si trattino temi sociali in modo “scientifico”, vista la commistione religiosa che spesso emerge, quindi secondo me se ne può parlare.
Ovviamente…e su questo sono serio , è lei che ci mette la faccia, e quindi è assolutamente sacrosanto che decida lei.
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Salve 🙂
“pur sapendo benissimo che una azione, per il solo fatto di esistere, è naturale”
No, qui c’è la solita confusione sul senso della parola “naturale” usata dalla Chiesa ma non solo.
Per “naturale”, in quest’ultimo caso, si intende “che segue la natura dell’uomo”: un uomo che cammina sulla terraferma è “naturale”, un uomo che vuole vivere 24 ore su 24 sott’acqua è “contro-natura” (la nostra pelle non sopporta indefinitamente l’immersione in acqua).
Lei invece ha usato l’aggettivo “naturale” nel senso di “che avviene in natura”, ma allora TUTTO quello a cui potremmo mai assistere, anche un uomo che mangia sassi, sarebbe “naturale”!
Purtroppo conosco l’obiezione tipica a questa argomentazione: “chi è lei per dire cosa sia ciò che segue la natura dell’uomo?!”
Nessuno, la mia autorità equivale a zero, lo dico subito così mi anticipo il lavoro.
Ci può essere un indizio oggettivo, caro Htagliato: quel che è proprio alla natura porta all’eudaimonia, alla felicità personale e questa felicità si raggiunge sviluppando tutti gli aspetti specifici alla propria natura cioè le virtù e eliminando i propri vizi che vanno contro una diminuzione della propria libertà e, alla lunga, contro il proprio benessere. Un uomo felice è un uomo virtuoso: quindi possiamo, anzi dobbiamo, per propria virtù della giustizia, dire cosa fare per seguire la propria natura.
A questo aggiungiamo che cii deve essere una nozione di armonia tra il fisico, la psiche ed il ruolo sociale: se queste sono in contraddizione tra di loro allora abbiamo un problema da risolvere.
@MenteLibera65
Posso dire, da un punto di vista evoluzionistico, che gli organi sessuali, maschile e femminile, si sono formati complementariamente, o dobbiamo riscrivere i libri di anatomia in maniera politicamente corretta?
E che per il pene, per il motivo sopra riportato, l`immissio in vagina sia il comportamento piu` naturale?
E che l`immissio penis in cavo arboris apium repleto, quantunque praticato en plain air, non e`poi cosi` naturale?
Forse si puo` riassumere in questo modo: la forma degli organi sessuali si e` evoluta per caso, ma non e` un caso che abbiano una forma complementare.
Comunuque non e` solo la Chiesa a usare questa terminologia: anche un certo filosofo francese illuminista scriveva di attentati contre la nature.
Correggi:
E che l`immissio penis in cavo arboris apium repleto, quantunque praticato en plein air, non e`poi cosi` naturale?
Un momento per una reclama: circa le tecniche di manipolazione usate per far passare le idee le piu improbabili l’Overton Window e davvero intrigante:
http://pellegrininellaverita.com/2015/08/20/legalizzare-qualsiasi-cosa-tecnologia-overton-window/
Video in italiano da ascoltare davvero fino alla ciliegina finale.
Concordo Simon, argomento molto interessante, al riguardo segnalo la relativa pagina di Wikipedia:
https://en.wikipedia.org/wiki/Overton_window
Pingback: LGBT: come ti manipolo la visita del Papa in USA | Lo Sai
Chiamerei questo manuale LGBT, il manuale del perfetto disonesto intellettuale!
Comunque la prima pulizia che ognuno di sensato può, anzi deve, sempre fare è di essere estremamente attento agli slittamenti semantici provocati dalle lobby LGBT per surrettiziamente far percepire la realtà come falsa.
Ad esempio le nozioni di eterosessuale e omosessuale vanno da essere rifiutate per principio: ci sono solo persone umane, alcune delle quali commettono atti contro la loro propria natura sessuale, alcune tra le quali hanno tendenze a commettere questi atti più che altri. Io, ad esempio, non mi definirò mai come etero, ma come maschio e questo basta ed avanza per definirmi completamente secondo la mia natura sessuale.
Da un punto di vista semantico già la nozione di atto omosessuale dovrebbe essere rigettata: un atto sessuale è quello che compiono due organi sessuali configurati l’uno per l’altro. Come diceva l’altro mettere un dito nell’orecchio non è un atto sessuale, masturbarsi non è un atto sessuale neanche in quanto non c’è l’organo sessuale corrispettivo: tutti questi sono atti non sessuali anche se nascono nella sfera erotica specifica di ognuno senza mai, ovviamente, portarla a compimento.
Bisogna anche rendersi conto che l’avere tendenze a commettere atti contro la propria natura sessuale non è una patologia e questo è stato dichiarato ufficialmente da una trentina d’anni: appare chiaro quindi che se non è una patologia vuol dire che commettere atti contro la propria natura sessuale è il risultato di una scelta libera (salvo i casi, ovviamente di ossessione compulsiva). Il problema delle persone in questione è quindi, in primis, un problema d’ordine morale, di autocontrollo e non è quindi una fatalità: possono uscirsene per libera scelta al fine di realizzare pienamente la propria personalità sessuata.
Solo una ideologia para-nazista può far finta che al mondo non ci siano da sempre persone che hanno, senza colpa, pulsioni verso lo stesso sesso.
L’omosessualità nasce praticamente con l’uomo.
Essere omosessuali è stata sempre, storicamente, una disgrazia, viste anche le persecuzioni a cui, tranne rari periodi, gli omosessuali sono stati sottoposti nella storia.
Eppure c’è ancora qualcuno che pensa che essere omosessuali sia una scelta perversa e volontaria. Cioè si pensa che tra Belen Rodriquez ed il macellaio dell’angolo, l’omoessuale scelga di farsi piacere il macellaio, pur di fare un peccato, cioè…più che oltre che omosessuale anche scemo.
Per quanto riguarda poi il suo concetto di sesso, be…che dire….il suo approccio matematico è affascinante ma temo che non corrisponda alla realtà umana che fortunatamente è molto più complessa di come lei la descrive.
La visione meccanica dell’atto sessuale da lei descritta è una perversione della realtà, che spero che lei non applichi nella sua vita personale. (e lo spero anche per sua moglie)
Ridurre e pensare che l’atto sessuale sia la sola penetrazione uomo/donna, contraddice l’esperienza quotidiana di miliardi di persone, e riduce l’uomo e la donna ad una macchina da riproduzione, eliminando totalmente tutta la psicologia , il desiderio, ed il sentimento , e rendendolo di fatto simile agli animali meno evoluti (ma come…non eravamo diversi ? 🙂 🙂 🙂 .
La sua definizione di sesso dal punto di vista semantico è anti-umana. Da Wikpedia: “La sessualità e i rapporti sessuali sono considerati elementi sostanziali dell’essere umano poiché, oltre alla riproduzione, coinvolgono gli aspetti ontogenetici dell’essere umano e in modo preponderante, lo sviluppo dell’identità, la formazione e il mantenimento delle sue relazioni nell’ambiente di vita”.
Sicuramente lei è migliore come fisico.
Persone che commettevano atti contro la loro propria natura sessuale sono sempre esistiti, pensiamo ai sodomiti della Bibbia o ai greci di Platone: nessuno mette questo in dubbio. Ma, in tutti i casi, si sono sempre concepiti come maschi non come una razza diversa: umani, di sesso maschile. Di solito era una relazione tra un superiore ed un inferiore, in alcuni casi naturale come nella relazione docente-discente, padrone-schiavo, ma nei casi dove i due erano supposti essere uguali in mascolinità e potere e posizione sociale, colui che si sottometteva indebitamente era estremamente mal considerato in quanto accettante una sottomissione indebita per un maschio.
Quanto al secondo punto, il fatto che le persone che commettono questi atti contro la loro natura sessuale non soffrono di nessuna patologia è la APA e l’OMS ad averlo affermato: se una persona umana è sana vuol dire che è perfettamente libera, se è libera è perfettamente capace di atti morali e di libere decisioni: quindi non capisco bene perché mi stai dando addosso. Possono sempre scegliere se compiere, oppure no, atti contro la loro propria natura sessuale: se non lo fossero, come il caso di ossessioni compulsive ci ritroveremmo in una situazione patologica dove la responsabilità personale sarebbe diminuita e necessiterebbe di cure.
Non fare apposta a usare di fallacie argomentative sviando quel che ho detto per farmi dire quel che non ho detto: non ho parlato di concetto di sesso a nessun momento, ma ho parlato di atto sessuale specificando che un atto è specificamente sessuale quando coinvolge due organi sessuali configurati a tale fine. Ciò non vuol dire che in un rapporto erotico si debbano compiere solo atti sessuali! Questo non l’ho mai detto ed è disonesto pretendere che lo abbia fatto.
E sono perfettamente d’accordo con la definizione di Wikipedia da te citata che in nulla contraddice quel da me affermato. 🙂
10 e lode!
Al bel commento di SIMON DE CYRÈNE aggiungerei solamente che le persone NON sono il proprio orientamento sessuale.
Qualcuno troverà sorprendente il fatto che l’ “omosessuale” come categoria nasce verso il XIX secolo, prima esistevano solo i “sodomiti”, quello che veniva condannato era quindi un certo tipo di pratica, non un modo essere, il che quindi non configurava che chi compiva la sodomia fosse in qualche modo diverso sessualmente dagli altri.
Solo con l’affermarsi di una morale laica borghese e una medicina orientata all’eugenetica nacquero dei “tipi umani” differenti come appunto gli omosessuali, la discriminazione quindi va fatta risalire a quell’epoca e ad una morale laica.
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Detto questo, mi sarebbe piaciuto sentir dire da ML che questo pamphlet è un’azione da condannare in quanto finalizzata a fare dei giornalisti degli attivisti e non dei reporter possibilmente oggettivi.
Ah ..Enzo ma dai? Quindi quando, nel XIV e XV secolo, venivano mandati al rogo, lo facevano in quanto sodomiti e non omosessuali ? O che bello! Si saranno certamente sentiti meno discriminati mentre bruciavano! Una bella soddisfazione. Invece dopo sono arrivati i cattivi che oltre ad ammazzarli li hanno pure discriminati!
Per quanto riguarda il pamphlet…..Enzo scusa ma mi sono un po perso , a cosa ti riferisci ? alla lezione sulla tecnologia overton window ..?
ML, non banalizzare quello che leggi.
Il passaggio dal comportamento sodomita alla categorizzazione è stato il momento in cui è nata la discriminazione: il peccato di sodomia una volta confessato non era più punibile, il laicissimo sodomita invece era una persona come le altre che aveva un comportamento scorretto che la laicissima legge illuminista puniva inevitabilmente.
Infatti se una persona è categorizzata come omosessuale, non è possibile che cessi di appartenere ad una tipologia.
Leggi Foucalt, c’è molto da imparare.
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NB il pamphlet è quello della GLAAD, sai com’è, è quello il vero tema del post, cerchiamo di restarci dentro almeno una volta…
Ricordo il caso di due militari dove venne condannato chi in quel momento era in posizione “passiva” ed invece fu assolto quello che era in posizione “attiva”. Il motivo? Il primo disonorava la divisa, mentre l’altro dava sfogo a una normale e comprensibile necessità.
Questa cultura e questa mentalità è esistita da sempre e se ora si parla di omosessualità e non di sodomia (che oltretutto è perfettamente praticabile anche dagli eterosessuali – ne sanno qualcosa tanti giovani cattolici che in questa pratica hanno trovato un sistema per arrivare vergini al matrimonio o per evitare i contraccettivi) è grazie anche alle associazioni che si sono spese in difesa dei diritti delle persone omosessuali.
**** ne sanno qualcosa tanti giovani cattolici che in questa pratica hanno trovato un sistema per arrivare vergini al matrimonio o per evitare i contraccettivi****
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Questa frase é molto “strana” perché presuppone alcune alternative:
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1) i “giovani cattolici” citati sono tutto fuorchè “cattolici” (probabile…);
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2) o la “sodomia” non é mai esistita o semplicemente non é quello che presuppone essere chi l’ha scritta (possibile…);
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3) viene sottintesa una visione della sessualità conseguente a molta (e precedente) attività autoreferenziale (assolutamente improbabile… spero).
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Ma probabilmente c’é una quarta alternativa: il prurito di scrivere qualcosa, sempre e in ogni caso, é… ingestibile.
@Flavio
Piu` che cattolici direi farisei-cattolici, cioe` tenevano alla verginita` non per una questione spirituale o intima ma per interesse o per vantaggio sociale: apparivano vergini solo agli occhi degli uomini.
Oggi per fortuna non credo esista piu` il problema, chi e` infatti che ottiene il plauso sociale dall`essere casto? La regola e`: sessare come ossessi.
Senza ironia, mi pare che la situazione da questo punto di vista sia migliorata, cioe` si puo` vivere la castita` come un dono prezioso e non come imposizione borghese.
Quella del rogo “fisso” per i sodomiti pare un’altra esagerazione dei costruttori della “leggenda nera” anticattolica. E’ vero che c’erano qua e là in Europa (ma altrove era peggio…) anche leggi severe contro i sodomiti che a volte (magari quando conveniva a qualcuno) venivano applicate, ma erano le leggi degli stati laici (più che della Chiesa) e venivano applicate quasi sempre dai poteri laici (tribunali o governanti). Inoltre si parla generalmente di sodomiti perseguitati, ma molto spesso la pena di morte riguardava i “pederasti” intesi, più letteralmente, proprio come “stupratori di bambini”, un crimine per il quale si troverebbe ancora oggi tanta gente, anche sedicente progressista, favorevole all’applicazione di pene altrettanto severe.
Indipendentemente da quando nasce l’omosessuale come categoria… Non nascondiamoci dietro il solito ditino.
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Tutto, purtroppo, ha genesi lontana, nella Sacra Scrittura… “Se uno ha rapporti con un uomo … dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.”
@Cipriani delle 19:02
Ovviamente questa condanna si riferisce all’atto compiuto, non ad una categoria di persone.
La condanna a morte toccava anche altri atti anti-sociali e contro-natura, come l’onanismo, o l’adulterio, senza parlare dell’omicidio e altri crimini.
Infatti è orribile categorizzare delle persone in funzione degli atti che hanno compiuto: non so se hai visto il film Minority Report dove Tom Cruise mandava in prigione le persone prima che avessero commesso un crimine. Creare la pseudo-categoria degli omosessuali corrisponde a mettere nello stesso pacco chi ha tendenze contro la propria natura sessuale, con chi commette atti contro questa stessa natura e con chi li commette in modo ossessionale: niente di più ingiusto!
Ah, scusa, Simon. Se l’atto è stato compiuto, allora sì, mi pare giusto… Scusa, pensavo che fossero messi tutti nel mazzo, anche quelli che non “esercitavano”. Per quelli massimo rispetto, perdio. Che stia diventando anticlericale compulsivo?
Per quelli massimo rispetto, indeed.
😀
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Giuseppe, lascia stare. Ma non capisci che qui c’è gente che se potesse punirebbe ancora corporalmente gli atti omosessuali?
Sono tutti qui a distinguere , ed a giustificare i crimini di un tempo .
Addirittura si dice che i sodomiti , se si confessavano, non venivano puniti, e che quindi la chiesa di un tempo era magnanima!
Hai capito ? Per salvarsi la vita dovevano confessarsi! Come se avessero ucciso qualcuno! Questo è il concetto di libertà e di giustizia qua dentro! Occorreva dire che un atto compiuto liberamente con una altra persona pure libera, era sbagliato, altrimenti si veniva puniti!
Di cosa vuoi discutere? Sono tutti stra-laureati , parlano di Fisica e Biologia come la gente normale parla dell’ultima partita di calcio, ma allo stesso tempo pensano con la stessa mentalità di preti di provincia formati al concilio di Trento 500 anni fa.
Noi siamo qui a tentare di ragionare, mentre loro parlano detenendo la verità assoluta, in base alla quale giudicano e condannano. Altro che amore verso il nemico!
E’ inutile parlarci…dobbiamo solo aspettare con pazienza che si estinguano, per selezione naturale, e sperare che a cominciare da Papa Francesco la chiesa continui il suo lento ma inarrestabile cammino di riavvicinamento allo spirito originale del Vangelo, che tanto è stato profanato dal comportamento, quello si amorale, di chi lo ha pervertito , usandolo per giustificare l’uccisione morale, ed a volte pure fisica del fratello.
E con questo i miei commenti sull’argomento omosessualità finiscono per sfinimento
Non prima però di chiedere ad Enzo perchè non ha risposto alla mia proposta sui temi da affrontare.
Grazie e buona notte.
Io penso che siamo arrivati ad un uso politico della sessualita`, o meglio della masturbazione, come dici giustamente: una volta bastava essere povero o operario per avere sempre ragione (sto semplificando) ora c`e` questa idea di considerare gli organi sessuali come una specie di lampe merveilleuse: basta sfregarli per ottenere un qualche diritto umano.
Quello che contesto e` l`automaticita`, che porterebbe qualsiasi gesto, masturbatorio o peri-sessuale, all`ottenimento del diritto, piu` che il diritto in se`.
Concordo con te per dire che, in fine, tutto questo sia un’eulogia dell’onanismo in tutte le sue forme, purché si orienti l’erotismo verso forme sterili dell’uso degli organi genitali, il tutto probabilmente causato da un volontà politica finalizzata da una concezione malthusiana della società.
(E faccio astrazione della volontà di pervertire le giovani generazioni ai fini perversi di menti perverse… )
Ineccepibile
@ML
Qui piuttosto c’è gente che è stufa di sentire le solite esagerazioni della” leggenda nera!” anticattolica (che è l’ultima forma di razzismo ammessa oggi dal PUPO di cui sopra…) fatte proprie acriticamente da sedicenti cattolici succubi della cultura antistorica contemporanea.
Se non si comprendono gli uomini del passato e la loro mentalità e cultura non si ha nessun diritto di chiedere comprensione assoluta per alcune categorie di uomini del presente. Siamo nani sulle spalle di giganti e viviamo di rendita sulle acquisizioni civile e morali che si sono faticosamente conquistati i nostri avi che vivevano in condizioni molto meno agiate delle nostre e che meritano tutto il rispetto per essere riusciti a generare una progenie e averle trasmesso i valori di un’intera grandiosa civiltà. Solo per questo bisognerebbe avere almeno l’umiltà, se non si ha il senso della storia, di avere rispetto e riconoscenza per gli uomini del passato e non menare il ditino accusatorio e liberatorio per giudicarli severamente, ma soprattutto, ingiustamente.
Pingback: Omosessualismo – Guida per i giornalisti per presentare il Papa LGBT - Notizie Pro Vita
Per chiarire il mio discorso, faccio un esempio: una coppia di coniugi di sesso complementare possono addottare un bambino senza che ci sia da questionare sulla loro effettiva vita sessuale, mentre per una coppia con membri dello stesso sesso la pratica e` il fondamento del loro diritto: chi infatti farebbe mai addottare un bambino ad una coppia di uomini, ma casta? Per la logica progressista sarebbe un controsenso: il diritto viene dall`uso degli organi sessuali, non da altre considerazioni, altrimenti sarebbero visti come degli impostori.
Una coppia gay CASTA ? E’ come parlare di cerchi quadrati 🙂 Comunque ha ben reso l’idea.
Ho letto due volte il suo commento ma non l’ho proprio capito.
Lei darebbe in adozione un bambino ad una coppia di uomini astinenti? Secondo quale diritto?
Penso che quello che facciano o non facciano a letto le persone non è cosa che riguarda i parametri per stabilire i termini di adottabilità. Comunque in tutti i paesi evoluti le adozioni sono aperte anche ai single, perchè si preferisce che un bambino viva in una casa, quindi in una famiglia, piuttosto che in un orfanotrofio o in un istituto.
@Flavio
Non c’è carenza di famiglie che vogliono adottare, anzi ci sono meno bimbi di quelle che sono le richieste… Semmai bisogna snellire e rendere più efficienti le procedure di adozione.
Caro Alèudin, cada uno con su familia, i monaci vivono in quattordici in cima a un monte e soli tutto l’anno, perchè non potrebbero farsi carico di un esserino che vive in un istituto? Sono famiglia i monaci o sono setta e allora sono esclusi?
Non puoi negare che alla base del movimento LGBT ci sia una rivendicazione dell`uso degli organi sessuali: io direi addirittura che si puo` farne parte solo a patto di utilizzarli in modo sterile, altrimenti se ne esce. E` come una specie di contratto.
Quindi l`adozione LGBT presuppone un tipo di sessualita`, se questa manca, manca il requisito fondamentale.
In medio stat virtus…
Dai, su, meno estremismi su tutti i fronti non faranno che bene a tutti quanti.
E per la chiarezza, per farsi un’idea più equilibrata dei veri termini della faccenda, così come si pone all’oggi.
http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/scuola-teoria-gender-chiarimento-giannini.aspx
Ragazzi, riguardo al punto
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“Creare un database di casi limite negativi coi quali colpire la sensibilità delle persone a favore della causa che si vuole sostenere.”
non so se avete fatto caso quanto è sfruttato anche dal fronte degli antigender… Ho visto video in rete che mirano a terrorizzare, anche in modo banale, e a creare lo spauracchio… E uno che non ha spirito critico ci casca come un salame.
@Simon, detto da te…
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“Penso che il mio moto primus primi provenga da atavici meccanismi si selezione darwiniana”
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Cavoli, allora il darwinismo non è solo favola.
Sono un ironico compulsivo 😉
Ho letto un pò di commenti e colgo l’occasione per esporre un mio personale dubbio a Simone che mi auguro possa aiutarmi a risolvere data la sua preparazione.
Il punto è il seguente: io so che l’atto sessuale è fondato su due elementi quello procreativo e quello unitivo; inoltre è sempre e cmq prevista una decisa volizione verso entrambe le realtà che distinguiamo più per comodo essendo un unicum inscindibile.
Io vedo all’uomo come animale dotato di ragione, dunque è vero sì che esiste la riflessione razionale ma è altrettanto vero che esiste una dimensione istintuale.
La mia domanda è se sia legittimo fare uso della propria sessualità solo a scopo unitivo; non intendo tanto la contraccezione farmacologica o meccanica che pure è toccata dal mio interrogativo, basta soffermarsi su quella naturale.
Se cioè l’atto sessuale cattolicamente inteso esige una completa apertura corpo e mente al prossimo e dunque al Cristo, nel ricercare volutamente periodi infertili non si commette forse colpa? Ovverosia si ricerca VOLONTARIAMENTE l’aspetto unitivo escludendo quello procreativo. Mi chiedo a questo punto quale che sia la differenza con altri metodi contraccettivi; giacchè al netto del meccanismo d’azione la volontà di escludere rimane e se è vero che “non ciò che entra nella bocca dell’uomo, ma ciò che ne esce e viene dal cuore rende impuro” la sostanza è praticamente la medesima.
Prevengo una facile obiezione che rimanda al mai troppo abusato concetto di “secondo natura”; se lo intendiamo secondo “ciò che accade in natura” la nostra morale sessuale dovrebbe essere ben altra o non essere affatto; se intendiamo “ciò che è nella natura dell’uomo” cioè includiamo la nostra ragione quale motore delle nostre azioni, allora consci del perchè la sessualità esiste dovremmo per assurdo ricercare scientemente i soli rapporti procreativi, annichilendo in tal modo qualsiasi aspetto unitivo.
Ti dico la mia… Esiste una letteratura cattolica vastissima che spiega la differenza tra metodi contraccettivi artificiali e metodi naturali (con lo stesso scopo). Non difendo certa apologetica, ma se ti aspetti una risposta seria è lì che devi rivolgerti, al magistero ufficiale, non a un blog dove tuttalpiù puoi confrontarti sulle opinioni, sulle sensazioni, sul buon senso.
Ma guarda la mia è più una curiosità logica e siccome Simon è un tomista almeno quanto me, quasi certamente di più potrebbe correggere la mia visione e sciogliere il nodo gordiano; Certamente ho letto la letteratura ufficiale Humanae Vitae ma nn ne sono venuto fuori ugualmente.
Caro Andreax,
l’unitivo e il procreativo non sono in una relazione di aut-aut ma in una relazione di et-et se vogliono essere “umane”.
Come anche la generosità nell’apertura alla vita e la responsabilità nella ragionevolezza delle conseguenze di tale apertura devono essere umanamente vissute in una relazione et-et.
L’istintivo che citi come anche il razionale/volitivo si realizzano nell’uomo e nella donna in una relazione et-et.
Dove la lancetta che si situa tra i due “estremi” si stabilisce è proprio da decidere da ogni coppia in armonia con la sola restrizione che detta lancetta non può mai, senza pena di grave disequilibrio umano (e sociale), indicare solo uno di questi estremi.
Cioè “quanto” di unitivo e “quanto” di procreativo ci sia non è a nessun altro che alla coppia stessa di deciderlo fintanto che c’è sempre dell’unitivo nel procreativo , o del procreativo nell’unitivo; lo stesso tra apertura alla vita e senso delle responsabilità; come anche tra istintivo e razionale/volitivo.
Quindi è certo che se una coppia cerca volutamente periodi non fertili con mentalità contraccettiva cioè con l’intenzione di scansare assolutamente ogni possibilità procreativa a priori, allora di certo non ci si comporta più secondo la natura umana all’immagine di Dio. Un atteggiamento “vitalista” dove uno avrebbe relazioni puramente a scopo procreativo senza avere la minima cura della dimensione unitiva è altrettanto inumana.
Per questo è molto importante che la dimensione erotica che conduce all’atto sessuale sia impostata con delicatezza al fine di mantenere questi equilibri che fanno tutta l’umanità della vita sessuale ben intesa.
… impostata con delicatezza a colpi di temperatura basale, muco fertile, calcoli al calendario. Sì, sì.
A colpi di dialogo tra marito e moglie, di mutua comprensione, di attesa amorevole, di gioia condivisa, vuoi dire?
Chiaro che tra marito e moglie, se c’è amore, tutto quello che hai detto dev’esserci. E anche di più, magari.
Ma, l’avrai capito di sicuro Simon, enfatizzavo certe pratiche poco erotiche, e manco poetiche, necessarie per riuscire a mettere a punto per bene quei metodi naturali insegnati al millimetro in certosini corsi parrocchiali. Tutto lì.
Caro Simon grazie, questa è sostanzialmente l’Humanae Vitae. tuttavia non trovo la risposta.
Cioè all’atto pratico su che basi decido questo quid?
Mi spiego se dovessi affidarmi alla statistica allora anche nei periodi infertili persiste una, seppur minima, possibilità di gravidanza (spesso legate a una irregolarità nel ciclo ovarico), ma questa rappresenta chiaramente una foglia di fico, e non può autorizzare a dire ok c’è comunque una possibilità procreativa quindi ho il nulla osta e via.
Inoltre quel che a me interessa non è tanto la dimensione pratica ma quello che dietro tale pratica si nasconde.
Cioè se persiste la NON VOLONTA’ PROCREATIVA, può l’atto dirsi legittimo? E quale criterio scegliere come direttiva, la foglia di fico matematica?
Faccio presente inoltre che anche situazioni non solo goderecce possono condurre all’empasse.
Ad esempio una donna oltre i 40, ma non ancora in menopausa, ha una probabilità elevata (>1/40) di avere un figlio affetto da trisomia 21; è chiaro quindi che se si vuole vedere con razionalità alla propria sessualità è assolutamente da evitare un simile rischio (specie se si è provveduto per tempo a ripopolare il mondo); ma ciò significa castrare la dimensione unitiva che resta sempre e cmq sottomessa alle necessità procreative.
Mi sembra averti risposto coll’immagine delle lancette: chiaramente una non volontà procreativa persistente, cioè volontà di unitivo senza procreativo non è legittimo/umano, a priori.
Cioè, bisogna trovare dimensioni unitive altre che quelle legate alle attività sessuali: secondo me una bell’avventura a due con nuove scoperte e altri approfondimenti sulla coppia e su se stessi!
Eppoi, se un bambino trisomico appare, non è questo anche accogliere la Vita? Una nuova Croce, certo, ma ti posso garantire che le vere Croci ti portano più che debbano essere portate 😉
Simon mi ritrovo perfettamente con l’ultima tua frase
Noi cresciamo ed impariamo maggiormente come Cristiani, quanto più è pesante e dolorosa la nostra Croce da portare su questa terra
Sì certo sono d’accordo su tutta la linea moralmente parlando, ma se io so che è un rischio trovo illogico correrlo, l’unica alternativa logica che ho trovato è l’astensione.
Tecnicamente ciò relega l’intervallo utile a minimizzare i rischi approssimando tra i 15-35 anni (l’uomo potrebbe assai di più ma la donna fa effetto imbuto), considerando che praticamente questo intervallo per tanti e tanti motivi si riduce a 30-35 e sono stato conservativo, perchè la realtà è meno clemente l’intervallo vero reale dovrebbe essere 32/33-35. Questo significa che praticamente la dimensione sessuale, nel senso più nobile del termine, è relegata a un paio d’anni e poi ciccia.
Signori gran bel dibattito
Unico appunto a Simon e ML, capisco la vostra profondità di ragionamento che deve essere ampiamente dettagliato…ma essere un poco più stringati e diretti non renderebbe più semplice la comprensione del vostro pensiero?
Mi permetto di ripetere un mio intervento che è stato ignorato, non perché sono narcisista e pretendo che sia preso in considerazione per forza, ma perché mi meraviglia che, visto il tema del post, incentrato sulla famigerata teoria gender, nessuno degli antigender abbia manifestato uno sfogo qualsiasi che entrasse nel merito delle precisazioni, per me impeccabili, del Miur…
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Così postavo ieri:
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In medio stat virtus…
Dai, su, meno estremismi su tutti i fronti non faranno che bene a tutti quanti.
E per la chiarezza, per farsi un’idea più equilibrata dei veri termini della faccenda, così come si pone all’oggi.
http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/scuola-teoria-gender-chiarimento-giannini.aspx
Prendo atto che l’impeccabile (a mio modesto parere) documento del Miur, che precisa bene i termini della disinformazione imperante in materia gender (del resto basterebbe guardarsi con spirito critico alcuni dei video terrifici postati in rete dagli antigender), non suscita né fastidi e né contropareri, e me ne compiaccio…
Il documento del MIUR in che termini definisce l’ideologia-teoria gender, Cipriani?
Basterebbe leggerlo… La definisce “cosiddetta”. E in effetti è così detta.
Ok non la definisce, quindi si nega qualcosa ma non si sa manco cosa. “Ottimo” documento, ne linki altri a quel modo, mi torneranno utili…
Giuseppe il documento del Miur è ineccepibile, ma per chi ha interesse a creare terrorismo mediatico allo scopo di creare i presupposti per proseguire all’infinito la discriminazione nei confronti di chi viene ritenuto uno scandalo umano, questo non ha alcun valore.
Io capisco Giuseppe la tua sorpresa ed anche amarezza a toccare con mano come alcuni qui, di cui hai grande stima culturale, utilizzino a volte cultura e religione per mascherare il proprio disprezzo per le persone, ma purtroppo questo atteggiamento viene da lontano e direi che non è neppure colpa loro.
Deve passare ancora del tempo, perchè le scorie della parte meno nobile della storia del cristianesimo si perdano. E’ un processo lento, che noi possiamo soltanto favorire, e di cui molto probabilmente non vedremo la fine in questa generazione.
Mentre noi scriviamo qui pensando di avere chissà quale impatto sulla vita e la cultura, un esercito di 8 miliardi di individui si muove nel mondo cercando nuovi equilibri in una società sempre più complessa e dove i contrasti non possono più essere regolati rapidamente con le armi e le costrizioni, ne imposti con le credenze, e dove il cristianesimo rischia di perdere progressivamente la sua credibilità se non sarà in grado di depurarsi da tutte le credenze e tradizioni superstiziose che nei secoli si sono accumulate e che ora sono una gabbia che limita la possibilità di ritrovare lo spirito autentico trasmesso da Cristo.
Glissi? Vianegativa, chiaro che tu preferisci ignorare i chiarissimi contenuti del documento per il semplice fatto che privilegi l’ideologia al confronto… Respinto!