Tre minuti a mezzanotte

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Il celebre orologio della fine del mondo segna tre minuti alla mezzanotte.

E’ un’orologio rotto, ma anche un orologio rotto una volta al giorno segna l’ora esatta.

Da Repubblica, 23 Gennaio 2015:

“NEL 2015 il cambiamento climatico incontrollato, l’ammodernamento globale delle armi nucleari e gli arsenali atomici fuori misura pongono straordinarie e innegabili minacce per la sopravvivenza dell’umanità, e i leader mondiali hanno fallito nell’agire con la velocità o con la scala necessarie per proteggere i cittadini da una potenziale catastrofe. Questi fallimenti della leadership politica mettono in pericolo ogni persona sulla Terra”

Così è stato riportato il consueto Bollettino degli scienziati atomici, nato all’indomani dello scoppio della prima atomica e che due anni dopo istituì simbolicamente l’orologio della fine del mondo, un modo per indicare il livello di pericolo raggiunto riguardo ad una possibile Apocalisse causata da un conflitto nucleare. L’iniziativa viene definita su Wikipedia “semiseria“, e a giudicare dalle motivazioni addotte quest’anno si potrebbe andare anche un po’ oltre definendola non-seria.

Il motivo per cui l’iniziativa ha perso del tutto la sua già precaria serietà non è tanto nella segnalazione del pericolo che minaccia il mondo ma nelle motivazioni addotte, al primo posto tra le minacce alla sopravvivenza dell’umanità troviamo infatti il cambiamento climatico. A sostegno dell’ormai agonizzante teoria del Global Warming Antropico troviamo citato nel bollettino l’ultimo colpo di scena mandato in onda nel reality del clima, quello della nomina del 2014 come anno più caldo degli ultimi 134:

According to US government environmental scientists, 2014 was the hottest year in 134 years of record keeping. Nine of the 10 warmest years on record have all occurred since 2000. This pattern is deeply disconcerting.

Ma questa non è una sorpresa, come già detto in “Il reality del Global Warming: perché il 2014 “deve” essere stato l’anno più caldo” si tratta semplicemente di un dato falso che viene somministrato in una sorta di accanimento terapeutico al fine di mantenere artificialmente in vita una teoria che richiederebbe invece di essere lasciata morire di morte naturale. Se la prima motivazione addotta è falsa si potrebbe pensare che il vero motivo dell’allarme sia nella seconda, quella in cui si punta il dito contro ” l’ammodernamento globale delle armi nucleari e gli arsenali atomici fuori misura“. Ad una semplice verifica si potrebbe facilmente constatare che in seguito ai trattati START il numero delle testate atomiche è più basso rispetto ad altri momenti del passato in cui le lancette erano posizionate più indietro:

L’ammodernamento delle testate nucleari poi non sempre si è verificato ed è comunque andato di pari passo con lo sviluppo di sistemi antimissile più efficaci.

In definitiva stando alle motivazioni pubblicate dal Bollettino degli scienziati atomici, quei tre minuti che ci separano dalla mezzanotte non sarebbero giustificati. Ma come sappiamo anche un orologio rotto almeno una volta al giorno segna l’ora esatta e questo sembra essere il caso. Esclusi i cambiamenti climatici e il numero delle armi nucleari, l’attenzione rimane sulle seconde, ma la minaccia non sta nel numero bensì nelle tensioni internazionali che ne rendono meno improbabile l’impiego.

Il riferimento non può che essere alle tensioni USA – Russia, Il Doomsday clock è a tre minuti (ma probabilmente anche meno) dalla mezzanotte per i seguenti motivi:

1- La ripresa della guerra civile in Ucraina i cui sviluppi sul campo vedono il prevalere delle forze ribelli nelle provincie dell’Est.

2- Il dispiegamento di soldati USA sul terreno in Ucraina, non pubblicizzato ma già avvenuto.

3- I continui allarmi della NATO nei confronti di voli di pattugliamento russi. In questo caso si costruiscono le premesse per un possibile “incidente” che potrebbe coinvolgere gli aerei russi e un volo di linea.

Quest’ultimo tipo di evento, dopo la mai chiarita vicenda del volo MH17 abbattuto sull’Ucraina, comporterebbe esattamente l’innesco delle stesse dinamiche seguite all’affondamento della nave Lusitania che segnò l’entrata degli USA nella I Guerra Mondiale.

Lo stesso tipo di conseguenze potrebbe verificarsi anche riguardo al secondo caso, quello in cui uno deireparti USA in Ucraina dovesse subire  delle perdite a causa di un vero o presunto attacco delle milizie del Donbass. Anche per una dinamica del genere esiste un precedente storico, quello del vero o presunto attacco di unità del Nord Vietnam alla nave della marina USA Maddox nel golfo del Tonchino.

Le conseguenze di questi potenziali punti di innesco di un conflitto diretto NATO-Russia non sono facilmente prevedibili, possiamo solo riferire un allarme che proviene da fonte russa. Si tratta di una dichiarazione autorevole, quella di Mikhail Gorbachev riportata su Wallstreet Italia: “Gorbachev su Usa: “Hanno perso la testa? Rischiamo vera guerra”“.

Una seconda dichiarazione che suona come un monito a non perdere il controllo della situazione è quella del comandante in capo delle Forze Armate russe, il Gen. Valery Gerasimov, il quale in un’intervista ha dichiarato che, in attesa che le forze armate russe siano pienamente rammodernate (la data prevista per il dispiegamento dei nuovi mezzi è il 2020), la superiorità rispetto alla NATO è garantita dalle armi nucleari disponibili e da quelle nuove attualmente in produzione al ritmo di oltre 50 missili intercontinentali l’anno.

Alla luce degli elementi disponibili la situazione è la seguente:

Il conflitto NATO – Russia è già in atto e la Russia appare ancora non del tutto preparata ad uno scontro diretto, quindi la sua politica è quella di prendere tempo per adeguare tutte le componenti delle forze armate, per fare un paragone sta seguendo la tattica di Quinto Fabio Massimo il temporeggiatore.

La NATO (in pratica gli USA e UK con al seguito gli altri recalcitranti europei) invece ha l’interesse opposto dettato anche dal deteriorarsi della situazione economica dei suoi appartenenti, situazione peggiorata anche a causa delle stesse sanzioni imposte contro Mosca e dall’abbattimento del prezzo del petrolio che danneggia la Russia ma che rischia anche di far scoppiare la bolla dello shale gas negli USA. La soluzione migliore per la NATO sarebbe quella di evitare una guerra logorante e fare affidamento in una destabilizzazione dall’interno della Russia, del tipo di quella già sperimentata con le cosiddette rivoluzioni colorate o “Primavere”, lo stesso meccanismo che ha permesso di far cadere il regime di Gheddafi e di innescare la stessa crisi in Ucraina. Un tentativo analogo è in atto nei confronti dell’alleata della Russia, la Cina che si trova a fronteggiare la rivoluzione degli ombrelli ad Hong Kong.

In questo contesto la possibilità che si verifichi un casus belli dalle conseguenze imprevedibili è alta, ed è per questi motivi che possiamo concordare col Doomsday Clock, mancano davvero tre minuti alla mezzanotte.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

69 commenti

  1. Questa iniziativa era “semi-ridicola” gia’ nella sua prima edizione, figuriamoci ora. Stupito, commento invece di non commentare perche’ in effetti questo orologio e’ stato riesumato dai media. Faccio notare che pero’ in effetti era una iniziativa molto avanti coi tempi, in questo senso: cosi’ come l’Economia e la Finanza, lo scoppiare di una “guerra termonucleare globale” (cit. War Games) vista come un orologio va a braccetto con l’attuale modo di farci cadere le notizie dall’alto manco fosse “piove, che ci vuoi fare”. Dollaro grigio su, borse gialle giu’, misticismo, fatalismo senza comprensione. Collegarla al globalwarmismo quindi mi pare “corretto” (da parte di chi ha voluto riesumare questo inutile zombie). C’e’ modo di tracciare chi e come ha resuscitato (nell’alto dei media) questo orologio?
    L’ho gia’ detto, mi sono rotto che i globalwarmaioli usino come supporto ogni variazione positiva della temperatura. Hanno copiato la tecnica del petrolio (che quando va su, si nota il giorno dopo, quando va giu’…). E dove stavano “gli scienziati” intanto?

    • L’orologio ogni tanto viene tirato fuori, è un’immagine che colpisce, mi piacerebbe sapere chi sono questi ‘scienziati atomici’ che gestiscono il Bulletin.
      Se sono gli eredi di quelli che fecero la detonazione di Alamagordo sono comunque legati agli interessi governativi per cui l’operazione Doomsday clock altro non sarebbe che propaganda.
      Sarebbe così spiegabile che dopo gli insistiti riferimenti di Obama al clima si sia pensato bene di inserirlo per dare un po’ di carica all’orologio.

  2. Fine del mondo ? …”Maranatha”.
    Di qualcosa si deve pur morire e per qualcosa il mondo deve pur finire. E’ giusto averne paura, ma non possiamo dire che non sia prevista, almeno per il credente dovrebbe essere un passaggio a qualcosa di meglio, per il non credente significa invece perdere tutto e gli può sembrare il male peggiore o anche la soluzione a tutti i mali.

    • Giuste considerazioni, ma ricordiamo che al tempo stesso il credente non deve fare nulla per accelerare l’Apocalisse.
      E anche i non credenti, ritengo siano d’accordo, sono tenuti alla stessa cosa.

      • Il credente cristiano ha un grande esempio dinnanzi alla morte: il Cristo che prega e suda sangue nel Getsemani. Per questo Gesù è stato anche definito da chi non lo gradisce come il “piagnone dell’Orto degli Ulivi”. Ma questo lo rende vero uomo di fronte alla morte perché non la desidera, la teme invece e prega il Padre chiedendo di evitarla, ma rimettendo comunque tutto alla Sua volontà. Impensabile anche in questo caso credere che dei seguaci si siano inventati questo comportamento del loro maestro che tutti avrebbero giudicato non degno di un uomo proposto addirittura come Dio incarnato. Ma questo basta e avanza per far capire che non solo il cristiano non deve accelerare l’Apocalisse o la propria morte, ma deve adoperarsi e pregare per evitarla, anche se sa che questa non è la fine, ma un nuovo inizio.

  3. Intanto, nel mondo reale, secondo la JMA, la NASA, la NOAA, il BEST e la WMO il 2014 è stato l’anno più caldo. Per l’HadCRU è al primo posto con il 2010, per Cowtan & Way è secondo dietro al 2010.
    Nel mondo reale. Punto.

    • E lo ridico allora: per quanto io non sia esperto di GW, a me risulta che il GW (o AGW) non abbia come vincolo “non avere anni piu’ caldi di un certo anno” bensi’ si incentra sul notare un aumento della temperatura che dovrebbe essere anomalo. Mi si faccia vedere che il 2014 NON DOVEVA (secondo quale modello poi) essere COSI’ CALDO, e allora si discute della loro tesi. Altrimenti si discute davanti ad un termometro, del tempo, letteralmente.
      Dopo 15 anni di stasi, vediamo come si puo’ interpolare significativamente un qualche modello. Secondo me dopo 15 anni di Stasi serve il Kgb (battutona).
      Enzo, io era un bel pezzo che non sentivo piu’ di questo orologio, noto che almeno questa volta, e’ ricomparso solo per fare da “spalla”. Anche io vorrei sapere che gente c’e’ dietro. Ah ma se ci sono “scienziati” allora mi fido ciecamente 😀 . Forse. Quasi. A prima vista.

    • Nel mondo reale la notizia non sarebbe esistita perché troppo incerta:

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      Nel mondo reale la notizia sarebbe stata relativa ad una limitata parte del pianeta:

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      Nel mondo reale avrebbero dovuto dire che la teoria dell’AGW ha fallito e che quindi non ha nessuna importanza stare a fare la classifica dell’anno più caldo:

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      Le cose stanno così, poi scegli tu la pillola rossa o quella blu.

      • Nel mondo reale la notizia non è incerta. È incerta per chi vuol fraintendere i cominicata stampa della NASA (senza parlare del BEST, del JMA, della WMO).
        Come dimostra l’immagine, nel mondo reale i “buchi” nelle griglie sono conosciuti e dichiarati. Ogni dataset ha i suoi metodi per correggere questa situazione.
        Peraltro, quando sono stati messi a punto sistemi per completare i buchi è risultato che il riscaldamento effettivo era stato sottostimato.
        Nel mondo reale non esiste una spiegazione dell’attuale riscaldamento globale che escluda il ruolo antropico e che sia credibile. Sono tutte le altre spiegazioni (o pseudo tali) ad aver fallito.
        Visto che per una volta mette un grafico di cui si può leggere la fonte, nel mondo reale Lomborg ha un piccolissimo conflitto di interessi (ha preso e prende un sacco di soldi da Big Oil). A chi devo credere, a lei e a Lomborg o alle migliaia di grafici e studi prodotti da ricercatori che conflitti di interessi non ne hanno?

        • Risponda ad una sola domanda Diego:
          le temperature registrate sono nel range di quelle previste dall’IPCC nell’ambito della teoria dell’AGW?
          Se sì la teoria è corroborata, se no la teoria è confutata.

          • A pagina 131 del FAR 2014 c’è la figura 1.4. Le temperature registrate sono nell’ambito di quelle previste dai modelli usati nei primi quattro rapporti.
            A margine: la figura mostra anche il rallentamento del rateo di crescita delle temperature (nel FAR se ne discute a lungo, e da quando il rapporto è stato pubblicato si sono moltiplicati gli studi che analizzano cause ed effetti di questo fenomeno, come è normale nell’ambito di un processo scientifico). Tutto alla luce del sole, come può vedere chiunque ha una connessione a internet (o 65 euro per comprare il volume cartaceo).

  4. Questa immagine è stata pubblicata da Roy Warren Spencer, un climatologo statunitense, ricercatore presso l’Università dell’Alabama a Huntsville:

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    I suoi dati concordano con il grafico di Lomborg e con quelli di John Christy, professore di “atmospheric science” presso la University of Alabama.

  5. La domanda e’ semplice: cosa deve fare la Terra per falsificare l’AGW? Quali dati sono considerati una controprova?

  6. Una considerazione, è interessante notare che la cosa che ha colpito di più è la polemica, secondaria nell’articolo, sull’AGW mentre il fatto che siamo oggetto di una propaganda che nasconde uno sviluppo drammatico della situazione europea non trovi commenti.

  7. Sulla situazione europea commenterei, ma non ho molto da aggiungere alla mia perplessità verso Putin e la pseudo-democrazia russa… 🙂 Posso però fare una concessione ai filorussi: gli USA temono un Europa gigante che includa la Russia e hanno fatto in modo che il continente non si unisse trasformandosi in un concorrente troppo impegnativo. Per il resto, democrazie occidentali tutta la vita.
    Tornando al clima: ma il “Climagate” come è finito ? In gloria per l’AGW ? E comunque, non pare che i conflitti di interesse siano solo da una parte, anzi:
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-gli-allarmismiinteressatisul-clima-8835.htm

    • In questa occasione ho volutamente evitato di puntare l’attenzione sulle ragioni e sui torti proprio perché al di là di questo il pericolo di scivolare in un incubo è reale.
      Tutto mi fa veramente pensare che si stia lavorando per un’escalation e temo che nei prossimi mesi ne vedremo le conseguenze.
      Se posso azzardare un’ipotesi, gli USA spingono, e continueranno a farlo, sul fronte economico e su quello militare sperando che il sostegno popolare a Putin scenda e sia possibile una ‘rivoluzione’ in Russia che porti ad cambio di regime con un nuovo Yeltsin.
      Ma sarebbe una vera e propria scommessa che potrebbe essere anche persa con esiti che non voglio nemmeno immaginare.
      Riguardo all’IPCC, l’articolo segnalato è molto utile a ricordare come sia il “mondo reale”.

  8. Mi piacerebbe sapere dove vige un vera democrazia, in Italia? In UK? In Germania? In Francia? Negli USA? In Israele? In Arabia Saudita?.
    Qual’è il modello di vera democrazie che tutti dovrebbero avere davanti?
    In effetti io non la vedo realizzata da nessuna parte e anche dove era in progresso si sta ritirando e lascia spazio a nuove tirannie.
    Senza contare che poi una certa flessibilità fra una nazione ed un altra è necessaria, se parliamo di democrazia.
    Amettendo, ma non concedendo visto che sta mostrando tutte le sue contraddizioni e anche molti americani sono critici e alcuni analisti prevedono il peggio http://pro.sovereignsociety.com/SVS_JEFF/ESVSR202/?email=vz%40tlfgroup.com&a=10&o=1960&s=2405&u=803845&l=23799&r=MC2&g=0&h=true
    che la democrazia più perfetta sia quella degli USA, mi va bene ma non possiamo prendere il modello USA e imporlo, che ne so, in Tibet.
    La democrazia non può essere universale ma deve essere espressione della cultura locale (usi, costumi, credenze, esigenze, valori, obiettivi, ecc.) e anzi valorizzarle al meglio, altrimenti diventa una “esocrazia”.
    Per cui chiamare quella russa una pseudo-democrazia quando mostra un gradimento ben oltre il 50% del popolo che la “subisce” mi sembra un pochino incauto.

    • Ciao Valentino, effettivamente la vera democrazia non si sa cosa sia.
      Un’idea però di cosa sia la democrazia nella visione degli USA ce la possiamo fare secondo quanto diceva Huntington, che cioè la democrazia se non porta ad un modello di società liberista non serve a niente.
      Capito come stanno le cose? Democrazia, per la più grande democrazia del mondo, non è dove governa la maggioranza, ma dove viene accettata la sua ideologia.

  9. Io credo che questo pur legittimo astio verso la EU porti ad illogiche esagerazioni: tutto diventa meglio delle democrazie occidentali, sia che si tratti di un paese dominato da degli oligarchi che ha a capo un semi-dittatore visto da alcuni come un difensore dell’etica e della morale e perfino della religione, avendo fatto solo qualche minimo e vago proclama in questo senso, ma contraddicendo con comportamenti edonistici e immorali quanto va dicendo, sia che si tratti del tragicomico regime nordcoreano retto dalla caricatura di un vero dittatore. Purtroppo dai principali esponenti politici nostrani anti-EU di recente abbiamo dovuto sorbirci gli elogi di questi regimi impresentabili e siamo davvero all’assurdo. Per fortuna c’è la prova del nove per capire se davvero si preferiscono questi sistemi autoritari e ultranazionalisti o se lo si fa solo per dispetto verso le nostre istituzioni, infatti basta chiedersi se si desidererebbe realmente vivere sotto questi regimi. Credo che anche i nostri capipopolo anti-EU, al di là delle parole con le quali sono bravissimi, non si trasferirebbero mai da quelle parti (purtroppo per noi 🙂 )

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      E infatti Lei,che considero validissimo(dunque molto didattico)quando tratta I Temi Religiosi,non è altrettanto informato su questa attuale guerra fredda contro la Russia,da parte dei Media cosidetti “occidentali”.Esempi semplicissimI.1)La Voce della Russia che seguivo e comunque spero di poter seguire ancora per molto è stata in pratica CENSURATA(trasmette solo,ad esempio su facebook,immagini fotografiche “turistiche” e poco altro,mentre in precedenza ho avuto la possibilità di leggere articoli anche scientifici,del mio settore,ovvero la Palentologia,veramente utili).Può essere che La Voce della Russia si sia autoeliminata,per motivi economici,ma questo rimarrà stranissimo.2)Ho un carissimo amico russo(che ammetto molto,molto,molto anti NATO ),ma comunque “non pericoloso,se non verbalmente”,praticamente eliminato da facebook.E garantisco non di sua iniziativa.Per il resto,potremmo scrivere fino alla fine dei tempi su questa dualità America-Gb vs Russia,ma personalmente preferisco seguire il commento di Valentino,molto chiaro ed utile per comprendere la situazione in quella parte(vicina)del mondo.ps.Non sò se Salvini o altri preferirebbero o meno trasferirsi in Russia(tolto Lui,tolta del tutto ogni forma di opposizione a questo democratico regime attuale!)ma se potessi accetterei con gioia un passaporto proveniente da Mosca. Got Nat.

      • stò cò frati e zappo l'orto on

        Ho dimenticato alcune chicche che l’attuale “regime democratico” purtroppo presente nel mio amato paese ,ci impone “democraticamente”.Dunque le faccio solo due esempi di “ispirazione leghista”sperando di non annoiare la Sua sensibilità democratica.
        1)IL Caos e la corruzione(non dimentichiamo che in Europa siamo i primi per corruzione,oltre ad detenere la sessantanovesima posizione al mondo)per quanto riguarda I CLANDESTINI E GLI AFFARI ATTORNO AD ESSI.
        2)La incostituzionale depenalizzazione(o il tentativo )di 157 reati.
        Mi fermo qui perchè mi rendo conto che la Sua Democrazia è troppo migliore della mia.Allora Goda della perfezione del Modello Democratico Occidentale,la prego.ps.Potrei farle circa 1 miliardo di altri esempi simili.

        • Dicevo della prova del nove che smonta tutto questo: il caro Salvini (o anche lei) se va in Russia è sano e salvo sinché si trova d’accordo con Putin, altrimenti fa la fine dei suoi oppositori, eliminati o incarcerati…
          …superfluo ogni ulteriore commento.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Discutere con lei è perfettamente inutile.
            Faccia come meglio crede,si tenga tutta la corruzione antioperaia di questo paese,un debito pubblico immenso,una totale mancanza di principi morali.Io continuo a vivere nel mio Paese e contro l’immoralità dilagante…..e continuo a pagare tasse assurde,mentre troppi altri “intelligenti”ridono alle nostre spalle.

    • “…tutto diventa meglio delle democrazie occidentali…” non è questo che ho detto, quel che ho detto è che la più perfetta democrazia occidentale sta esprimendo il più intransigente e totalitario dei colonialismi, infatti né i romani né l’impero inglese del XIX secolo si erano mai sognati di esportare la loro cultura nei paesi sottomessi.
      E quando sentiamo parlare di “colonizzazione culturale” dovrebbero venire in mente le parole di Bergoglio, secondo te, chi sono questi colonizzatori culturali, in che paese risiedono?

  10. Vero prof, appnto una cosa che io chiamo esocrazia, un sistema che siccome va bene al più forte deve andare bene per tutti, con le buone o con le cattive.
    Per quanto riguarda la Russia, l’accostamento al divo Kim non mi sembra corretto.
    Certo Putin non è una ingenua educanda, è un uomo forte e si comporta come tale, ma la domanda da porsi è come sarebbe la Russia oggi se non avesse trovato quest’uomo?
    Abbiamo tutti visto la strada che stava percorrendo ai tempi di Eltsin, e non dimentichiamoci che a quei tempi in Russia molta gente era alla fame, ora non più.
    Alle volte serve il chirurgo se il medico non basta.
    Confrontando poi quest’uomo forte con altri di storica recente memoria o contemporanei bisogna ammettere che per essere uno “stato dittatoriale” la Russia si distingue nettamente per un eccezionale grado di libertà.
    Ricordiamoci sempre che quel paese esce da due disastri, 70 anni di socialismo reale e oltre dieci anni di disfacimento “democratico”.
    Il potere utilizza sempre come leva (o come carota) quello che piace al popolo è normale, lo fa Putin come lo fa Obama come lo faceva Kennedy.
    E’ un trade-off normale nella gestione, quindi non si può guardare solo da una parte.
    Io ragiono in maniera diversa, ha ottenuto i voti (in votazioni regolari anche a detta degli osservatori) dai russi, e governa la Russia aumentando la popolarità, quindi se va bene ai russi chi siamo noi per demonizzarlo?
    E sopratutto chi siamo noi per cercare di rovesciarlo? Con quale diritto? Con quale supposta superiorità morale?
    Se è cossi terribile siano i russi stessi a liberarsene, ma questo purtroppo con grande scorno di qualcuno non succede ora, ne’ sembra imminente.

    E’ sconcertante come qualcuno proclami “La démocratie est moi!” e quanti sono! e poi fanno i vari Patriot Act e approvano leggi che urtano nel profondo i propri governati e le impongono, secondo necessità con torture, manganelli o bombe (la famosa risposta flessibile).

    L’occidente è grande e superiore ad ogni altra “civiltà” e certamente primeggia in tre cose: doppiopesismo, ipocrisia e arroganza.

    • Valentino, più analizziamo la questione più mi convinco che è veramente strano questo modo di concepire la democrazia da parte dell’Occidente.
      Come giustamente ricordi il popolo ha espresso e continua ad esprimere il sostegno al leader, in questo caso Putin, ma poiché egli non soddisfa il politically correct, la volontà popolare non conta più nulla.
      Ribadisco che si tratta di volontà di colonizzazione culturale, oltre che economica e ideologica, intento che noi legittimiamo ogni volta che ci mettiamo a stabilire quali democrazie votano bene e quali male.
      Sui danni che ha fatto Yeltsin, tanto amato dalle corporation e dai banchieri, stendiamo davvero un velo pietoso.

    • “Se va bene ai Russi chi siamo noi per demonizzarlo ? ” Siamo cittadini di paesi in cui si possono criticare i potenti e i capi di stato senza nulla rischiare…
      Peraltro Hitler andava benissimo ai tedeschi, lo hanno portato al potere con libere elezioni…

      • Se è per questo figuriamoci che gli americani hanno eletto uno come Obama che ha insanguinato il mondo per due mandati e che se continua così potrebbe trovarsi sulla coscienza milioni di morti…
        L’argomento della reductio ad hitlerum non è accettabile, se si opta per la democrazia la si accetta con tutti i suoi rischi di mandare al potere persone che faranno danni.

        • stò cò frati e zappo l'orto on

          Ho un amico(italiano)che ha sposato una russa(vivono in Italia)e propio ieri ci siamo messi a parlare della situazione in Ucraina.Durante la conversazione mi ha riferito ascoltando il telegiornale nazionale che il super ultra progressista Obana abbia stanziato una cifra notevolissima per armamenti,ovviamente per lo sterminio di popolazioni Russe(pulizia etnica),e per la Difesa della “Democrazia”.

      • certo, la causa ultima sono state le libere elezioni ma la causa prima che ha messo il popolo tedesco di fronte ad una scelta ineluttabile è stata la politica adottata contro la Germania dalle stesse forze che oggi tentano di far fuori la Russia.
        Possiamo davvero criticare senza subire nulla? Come Moro?
        Io di Moro non condividevo quasi nulla ma è evidente che a qualcuno dava fastidio. Come Mattei.
        Più recentemente nella vicina Austria un certo Heider e più recentemente uno strano incidente in Romania a Orban.
        Siamo seri, possiamo criticare liberamente in osteria, ma se c’è un minimo rischio che la critica possa avere un minimo seguito rischiamo assolutamente quanto se non più che un Russo.
        Anche io ho una moglie Russa (x sto) ed è proprio di Lugansk

  11. Sì immaginavo che per difendere in questo modo il nazionalismo e l’espansionismo russo si dovesse avere legami stretti con i russi (immaginavo proprio consorti russe). Beh, se è così posso capire, perché ogni altra spiegazione a questo atteggiamento filorusso è per me del tutto illogica.

    • Io non alcuna parentela russa.
      Muggeridge, mi dispiace davvero vedere che dopo tonnellate di argomentazioni che mostrano, fatti alla mano, che l’aggressione viene dalla NATO venga tutto banalizzato con una spiegazione sentimentalistica di questo tipo.
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      Io posso solo ripetere una domanda che per n volte non ha avuto risposta:
      le guerre del Golfo (prima e seconda con circa un Mln di morti), la guerra in Afghanistan, la guerra in Libia, la guerra in Siria, la creazione dell’ISIS sono state fatte dalla Russia o dagli USA-NATO?
      Mi può indicare Muggeridge un esempio di espansionismo russo post caduta del muro di Berlino?

      • stò cò frati e zappo l'orto on

        Patetico e maleducato l’ultimo intervento di Mugg….stavo solo salutando un caro amico!Pure i sentimenti devono essere coinvolti pur di dimostrare che il nemico(in questo caso lo scrivente)sbaglia?Enzo non credo che l’amico potrà dimostrare un bel niente.Duole solo constatare che pur di controllare la produzione mondiale(escludendo appunto Russia e Venezuela)del greggio ogni intervento(sempre con migliaia o centinaia di migliaia di morti)è “una guerra di liberazione”.E inoltre uccidere un islamico “non è peccato”,meglio,questo loro pensano eliminarli il più possibile.ps.Riconosco(con antico amore)l’0nestà e il Desiderio di Pace degli ultimi Pontefici.A loro sia riconosciuto il merito.

  12. La continuità tra Impero zarista, sovietico e putiniano è un’evidenza, basta vedere le guerre ai confini che sostiene la Russia da quando non è più URSS (Cecenia, Georgia e ora Ucraina). Impero significa tanti popoli messi assieme sotto un unico dominio e ora la Russia sta cercando di ricostruire questo dominio anche se si è limitata sin qui a intervenire dove ci sono minoranze russofone (è il logico primo passo).
    Anche oggi sul Corriere c’era un articolo sull’eterno nazionalismo russo (neanche i francesi…) e tutti gli intervistati appaiono piuttosto esaltati, in un solo commento ho colto un po’ di obiettività “…la formidabile macchina di una propaganda che ormai nutre il pensiero unico di un Paese assediato dai nemici occidentali e che fa dire a Gleb Pavlosky, un ex consigliere di Putin: – A confronto, la televisione sovietica era pacifista nella descrizione dell’Occidente-“.
    Bene, che i russi si lascino influenzare da questa loro propaganda è normale, comprensibile e anche in parte scusabile, ma che la si segua con entusiasmo anche qui da noi, è perlomeno bizzarro.

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      Vada anche a controllare(ci sono documenti da consultare,non soltanto articoli di quotidiani schierati)chi ha finanziato le “guerre”di Georgia e Ucraina.
      Per quanto riguarda la Cecenia in effetti la sua principale “sfortuna” è di trovarsi “nell’area strategica per il controllo(e la produzione in questo caso)dell’oro nero.Ed è stata guerra totale,in verità.Questa maledetta droga cioè il petrolio rischia di portarci ad una guerra “ultima”.ps.E non dimentichiamo che esiste anche la Cina…..

    • Per prima cosa va evidenziata questa ostinazione a non rispondere alle domande sulle guerre USA-NATO, mi spiace ma questo non è il nostro modo di fare, comunque è anche una tattica svantaggiosa perché a questo punto il messaggio che è passato è che la risposta è scomoda per e va nascosta se si vuole continuare a gridare al lupo verso la Russia.
      .
      L’esempio di Cecenia, Georgia e Ucraina è in realtà sfavorevole alla tesi dell’espansionismo russo, si tratta di province ex-URSS che sono state coinvolte in un processo di disintegrazione, cioè di perdita di territorio di difficile gestione.
      Che ne pensa allora della politica della GB in Irlanda del Nord? E verso le Falkland?
      Loro possono tenere militarmente quei territori perché loro sono demokratici per definizione…
      .
      Ma tralasciando almeno per ora la questione cecena, ricordo che l’intervento in Georgia fu un’aggressione ai danni dei russi!
      Basta Wikipedia:
      “La seconda guerra in Ossezia del Sud fu combattuta dalla Georgia da una parte, e da Russia, Ossezia del Sud e Abcasia dall’altra.
      Il conflitto iniziò nella notte fra il 7 e l’8 agosto 2008, con l’aggressione dell’esercito georgiano al territorio osseto [necessaria citazione] approfittando del fatto che l’attenzione dei media internazionali era distratta dall’inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino l’8 agosto. Nel corso della notte l’attacco perpetrato con carri armati e cacciabombardieri costò la vita a 1700 osseti, la maggior parte civili, e 21 soldati russi della forza di interposizione.[9]. Il giorno dopo, 9 agosto, la Federazione Russa, che già dal 1992 aveva una presenza militare in Ossezia del Sud ed Abcasia come forza d’interposizione su mandato internazionale, è intervenuta massicciamente sbaragliando i georgiani ed arrivando ad occuparne una larghissima parte del territorio, sino a poche decine di chilometri da Tbilisi.”

      .
      Dopo l’aggressione, ancora una volta preparata dagli USA, la Russia ha reagito, e anziché tenere i territori conquistati con una facilità imbarazzante per i consiglieri militari USA, si è ritirata firmando una pace.
      In Ucraina sappiamo benissimo, si è ripetuto fino all’inverosimile, che gli USA hanno investito 5 milardi di dollari per preparare il colpo di stato e la guerra. Ma di cosa stiamo parlando ancora?
      .

  13. Di fronte al pregiudizio ideologico nessun fatto nemmeno il più evidente e lampante avrà mai alcuna possibilità di vincere.
    Questo è l’atteggiamento degli Americani, parlo del popolo che poco sa di politica ma continua a confondere la Russia con l’Unione Sovietica.
    Anche i neocon lo fanno (ma non per ignoranza, sanno benissimo che le cose non stanno così) propugnando l’idea che l’America ha vinto la guerra fredda e quindi ha dei diritti di imposizione.
    Non tutti gli americani sono d’accordo e molte voci critiche si levano anche da persone competenti come Paul Craig Roberts o Henry Kissinger (non certo una verginella) fra gli altri.
    Ma se si vuole continuare a credere quello che ci passa il mainstream ogni prova è inutile.
    Non è una questione di verità o di ragionevolezza è una pura questione di fede e sulla fede non mi sento di discutere.

  14. Se qui critico la Russia e Putin non è perché dall’altra parte sia tutto a posto. Rivendico il diritto di criticare le tre (?) parti in causa, perché qui i Russi, contro ogni evidenza, vengono dipinti come agnelli e questo lo trovo paradossale. Farei l’identica cosa se qualcuno mi paragonasse gli USA a degli agnellini. Mentre la UE mi pare, come ho detto altrove, il tipico vaso di coccio tra quelli di ferro. La mia è una posizione in tutta evidenza moderata che non si può trovare con quelle estremiste che vengono espresse qui. Davvero la verità sta sovente nel mezzo. Sono peraltro certo che le popolazioni che sono state sotto la dominazione zarista prima e sovietica poi, non guardino affatto con simpatia alla Russia, ma piuttosto all’Europa e agli USA, come è nella logica. Ho scritto la maggior parte di questi miei interventi antirussi avendo davanti l’immagine di S. Giovanni Paolo II e sono certo che il santo polacco la penserebbe come me, pur non gradendo in toto UE ed USA, lo farebbe perché conosce bene la storia del suo paese e delle altre nazioni dell’Est Europa, una storia che va avanti immutata da secoli, con i lupi che si travestono da agnelli…

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      Dubito comunque che il Pontefice giovanni Paolo II avrebbe mai dichiarato guerra(fredda,tiepida o calda che sia)al Popolo Russo.

      Per lei sicuramente si potrebbe anche far resuscitare le armate invincibili dei Cavalieri Teutonici!!!

      Risponda ad il Prof.Pennetta sono troppi giorni che aspetta!
      Ed infine, il prossimo nemico da attaccare sarà il Nord Corea??Con l’ultimo dittatore “pericoloso”per il Mondo Occidentale.Oppure……

    • Mi sa che ci deve essere un errore, non mi sembra che qualcuno dipinga i russi come agnelli, anzi, per restare in una metafora ecologica, spero proprio che non siano tali altrimenti l’aquila americana non avrebbe avversari naturali e sarebbe una catastrofe ecologica.
      .
      Le poplazioni che pensano ancora alla dominazione zarista e sovietica stanno parlando del mondo di oltre cento anni fa e oltre trenta anni fa, rispettivamente, ma di che parlano? La storia nel frattempo è andata avanti e ragionare ancora in quel modo significa non poter interpretare il presente.
      .
      Muggeridge, ma allora me la vuoi dare o no sta risposta su cosa sono state le guerre che ti ho nominato fino alla nausea?
      Sono state giuste o imperialismo USA?

      • Giuseppe Cipriani on

        Già, prof., come quando si parla di illuminismo (e dei suoi mali) come se fosse stato ieri sera… Anche in quel caso, mi pare, la storia è andata avanti. Come viene preteso anche da chi sostiene che la Chiesa non è più quella dei (pochissimi!) roghi alle streghe quando la si accusa di aver posto in essere la Santa Inquisizione…

  15. ok MUGGERIDGE, la tua posizione è ragionevole.
    Se però è ragionevole la posizione teorica lo è molto di meno quella contingente.
    Mi spiego.
    Tanto per cominciare io (purtroppo) non sono sul libro paga di Putin, quindi niente me ne viene, al contrario sono stato per qualche anno sul libro paga dello Zio Sam per il quale nutro ovviamente gratitudine e nessun astio.
    Mi permetterai però che dopo qualche anno di servizio per il DODS abbia acquisito una certa cognizione sugli schemi mentali di quel popolo e di quella organizzazione.
    Non sono ne’ un livoroso ne’ un complottista a tutti i costi e apprezzo tante cose sia dell’America che della Russia, come tante cose non apprezzo e critico da entrambe le parti.
    Avendo come passione la storia e la geopolitica, non sono uno storico ma un appassionato dilettante – quindi non pretendo di dare risposte e soluzioni ma almeno di giudicare con sufficiente capacità di discriminazione (adoro questa parola!) l’affidabilità delle fonti, il loro contesto ideologico e quindi i loro scopi ultimi (voluti o meno).

    Non sono particolarmente ferrato sulla storia della Russia, sono infatti molto più interessato alla storia romana, a quella della repubblica veneziana e a quella cinese, ma comunque non ne sono a digiuno.

    Storicamente la Russia, che come anche i sassi ormai sanno è nata a Kiev (Киевская Русь) più o meno quando in Britannia si verificavano le invasioni sassoni e imperversava il mitico re Artù.
    La cosa nasce dall’interazione e nel tempo la fusione di popolazioni scandinave, slave e in minor misura, caucasiche, anatoliche e asiatiche con influenze greco-bizantine.
    Come tutti i processi storici ha conosciuto rapporti tranquilli di convivenza (alleanze fusioni ecc.) e periodi violenti, guerre, conquiste, sottomissioni.
    Per farla breve la Rus che diventa l’erede dell’impero di bisanzio per lo meno culturalmente (ortodossia) e si ritrova con un immenso territorio (a est) abitato da tribù più o meno aggregate di culto animista sciamanico e a sud con il resto dei kanati mongoli ormai islamizzati e l’impero ottomano (scusa se faccio salti da gatto con gli stivali, è una questione di spazio e di tempo).
    Alcune di queste tribù sono pacifiche, altre aggressive (i Tatari arriveranno a incendiare Mosca).
    Certamente gli zar hanno dato il via ad una politica espansionistica verso est, sud-est e sud, fronte su cui si trovarono davanti a sud il kanato tartaro di Crimea e l’impero Ottomano (che non è arrivato sotto le mura di Vienna per regalare Lokum agli Asburgo) a sud est il regno polacco-lituano che assieme all’impero svedese si riproponeva anche a nord (nelle attuali Repubbliche Baltiche).
    Ricordiamoci che il Mediterraneo e il Baltico erano ancora delle fiorenti aree commerciali e la Russia necessitava di sbocchi commerciali sicuri verso queste aree.
    Dopo secoli di guerre, sia al nord che al sud alla fine il territorio della Russia si stabilisce abbastanza nettamente comprendendo sia l’Ukraina (mai esistita come stato indipendente) che le Repubbliche Baltiche (che hanno avuto una breve velleitaria indipendenza fra la I e la II guerra mondiale).
    Altro punto caldo furono le isole Curili, anche qui decenni di guerriglia, di trattati rotti (da parte del Giappone) e di guerre fino ad arrivare alla definizione di una divisione di compromesso e ad una pace ringhiosa.
    Ultimo punto caldo, il sud-est (Pamir e Afghanistan) che però era una guerra fredda ante litteram a contenimento dell’espansionismo dell’impero britannico (che lasciò migliaia di vittime militari e civili in una disastrosa rirtirata sul passo Kimber).
    Dopo la seconda guerra mondiale viene stabilito l’ordine di Yalta con tutto il male che se ne può dire per entrambe le parti.
    Tutto sommato durante la lunga epoca dello zarato tutto si è condotto sul sottile confine dell’annessione e dell’adesione o se si vuole dell’accoglienza e dell’oppressione senza mai arrivare agli eccessi dello sterminio (fisico o culturale) creando un vero stato mlticulturale. Secondo me il famoso melting pot non è un’invenzione americana ma russa.
    Alla lunga è nato uno spirito di coesione comune fra tutte le etnie se pur con colorazioni e toni differenti (tanto che i Cosacchi, caucasici in maggioranza mussulmani divennero con orgoglio e abnegazione i “difensori della corona” e non appena ne ebbero l’occasione si aggregarono al primo che dava loro una speranza di sfuggire all’impero dei Soviet e si trasferirono armi e bagagli nel mio Friuli (molti, compresa mia madre ne serbano ancora il ricordo) e per poi finire traditi dagli Inglesi (ma che novità!) e preferire il suicidio di massa nella Drava piuttosto che essere riconsegnati a Stalin.
    Guerre esterne (di aggressione) della Russia quante ne conosciamo? Una, la guerra russo -Finnica per l’annessione della Karelia.
    Le grandi deportazioni, gli eccidi sono opera di una persona ben precisa: Josif Stalin (un Georgiano).

    Al disfacimento dell’URSS non venne praticamente opposta alcuna resistenza e le dichiarazioni di indipendenza fioccavano (giustamente).
    Se ne sono andate le Repubbliche Baltiche, la Polonia, La Cecoslovacchia, poi separata consensualmente, l’Ungheria, l’Ukraina (ricordate Shevarnaze?), la Georgia, il Kazakstan, e tutti gli altri stan che sarebbe troppo lungo elencare.
    Con l’Ukraina venne firmato un patto/contratto di utilizzo del porto di Sebastopoli in cambio di naviglio da guerra.
    Venne creata la CSI che manteneva rapporti commerciali e di buon vicinato ma a qualcuno non andava bene e partì la ribellione cecena (qualcuno ricorda di che nazionalità era il deputato che guidò il cannoneggiamento del parlamento e della TV di stato? Ceceno.
    Andate a Vilnius, Riga, Tallin e informatevi un po’ di quale sia il gruppo più pericoloso (leggi mafia) e la risposta sarà unanime: i Ceceni.
    Questi bellicosi montanari mussulmani finanziati da stati esteri (senza soldi non si fanno guerre) hanno iniziato una guerra non di indipendenza ma di aggressione contro territori russi e armeni con metodi di guerriglia e pulizia etnica.

    Il prode Eltzin non riuscì a fare un gran che se non a rendere cronica la situazione, mentre svendeva i le risorse statali a dei criminali che a loro volta le vendevano (con operazione di merge e acquisition e altri meccanismi finanziari e contrattuali) alle multinazionali straniere (sopratutto anglo americane).
    Attenzione quindi a chiamare dissidenti questi personaggi, in Russia, mi dispiace dirlo, non si finisce in galera perche si esprimono idee contrarie, ma perchè si ruba e questi hanno rubato risorse immense e hanno creato immense fortune personali mentre la popolazione pativa la fame (non è un eufemismo), quindi di ladri si tratta, non di dissidenti.
    Poi è arrivato il nostro, come prima cosa ha messo fine alla guerra di Cecenia, certo non mettendo fiori neli cannoni, Ci è andato giù molto duro e come sempre in questi casi potremmo stare qui a discutere all’infinito se moralmente abbia fatto bene o male.
    Secondo me è una partita chiusa alla pari i piatti del bene e del male sono allineati.
    Certamente però a fermato un’infezione pericolosa.

    Allora è partita la faccenda della Georgia, come precisato, la Georgia (su molto probabile istigazione USA) ha attaccato l’Ossezia e la Russia è intervenuta a difesa della popolazione (avendone mandato internazionale) per poi trovare un compromesso di pace e ritirarsi (tipico comportamento imperiale ed espansionistico).

    Il primo tentativo di staccare l’Ukraina dalla Russia e di farle abbandonare la posizione di stato cerniera o cuscinetto che dir si voglia avvenne con la rivoluzione arancione (sponsorizzata da Soros) e la salita al potere della Timoshenko appoggiata da alcuni oligarchi.
    Il loro comportamento fu semplicemente predatorio (esattamente come quello dei “dissidenti” russi di cui sopra) tanto che alle elezioni successive venne eletto presidente un “filo-russo” che aprì un’inchiesta e dopo condanna basata sulle prove dell’immensità dei loro furti li incarcerò. Tan’tè che la Timoshenko liberata nessuno se la fila in Ukraina.
    Anche il filo russo però non era certo farina da far ostie e praticamente sostituì ladro a ladro.
    Finchè andava bene a Germania inghilterra (ci mangiavano anche loro) anche se era filo russo andava bene, ma appena ha iniziato a mettersi un po’ di traverso (probabilmente intendeva alzare il suo prezzo) non è andato più bene e i difensori della democraziia hanno finanziato e appoggiato (Soros, Nulan, Merkel e compagnia cantando) un colpo di stato per rovesciare un presidente democraticamente eletto.

    A questo punto anche alla luce del tradimento degli Ango (Americani) (di nuovo! ma allora è un vizio!), che pur avendo promesso di non allargare la Nato non avevano fatto altro dalla caduta del muro (Polonia, Repubbliche Baltiche, Ungheria, Romania, repubblica Ceca, Slovacchia) con la risibile scusa della difesa dall’Iran, la Russia si è preoccupata, e si sono preoccupate le popolazioni russofone all’interno dell’Ukraina.
    La Russia aveva il problema della Crimea, problema Strategico di non minore importanza perchè avrebbe precluso l’accesso sicuro dal porto di Rostov al Mar Nero e al Mediterraneo. E’ un problema sensibile e non è che LUE e gli USA non lo sapessero, e quindi il tentativo di scippare quel territorio era una chiara provocazione e può essere definito solo con un termine: atto ostile.
    Ad atto ostile si risponde in genere con le armi ed invece la Russia è riuscita a stoppare elegantemente e senza colpo ferire.
    La Russia si è ripresa quello che era storicamente suo (ricordare guerra di Crimea, quella di Cavour, e leggere i “Racconti da Sebastopoli” di Lev Tolstoj) senza invadere (era già lì) e con una votazione (autodeterminazione) per quanto no riconosciuto (due pesi e due misure rispetto al caso Kosovo).
    I russofoni dell’est invece avevano un problema di sentirsi minacciati (e quello che è successo poi non fa che confermarli nei loro convincimenti).
    Il massacro di Odessa, i quartieri civili bombardati con i Grad (crimine di guerra di per se steeo ma tutto tace), il tentativo di attribuire l’abbattimento dell’aereo Malese ai filorussi salvo poi secretare tutto perchè probabilmente smentiva la propaganda iniziale (state certi che se avessero avuto una sola minima prova corroborante non avrebbero taciuto), la campagna di derisione durante le olimpiadi di Sochi, le bande con bandiere naziste che imperversano inneggiando a Banderas e allo sterminio dei Russi (invocata addirittura la bomba atomica) la messa al bando della lingua russa, il continuo denunciare che le armate russe hanno invaso l’Ukraina (senza portare uno straccio di prova), gli attacchi ILLEGALI in quanto unilaterali senza l’avvallo dell’ONU e degli enti internazionali delle sanzioni, l’attacco economico con l’aborto del south stream (la russia avrebbe dovuto sottometersi ad una legge europea che fra l’altro è entrata in vigore dopo la stipula del contratto), e dell’artificioso abbassamento del prezzo del petrolio.
    Insomma mi sembra che ce ne sia più che abbastanza per perdere la pazienza e mandare davvero i carriarmati a risolvere la situazione.
    Senza contare gli attacchi personali a Putin stesso e alla sua supposta (tenere a mente questo termine, ritornerà più avanti) politica oscurantista con leggi che mettono in galera i gay (falsità sesquipedale).

    Invece no, alla politica del bullo USA e dei f**** (non si può dire, non è politically correct) UE Putin risponde con moderazione.
    Promuove incontri per una soluzione diplomatica, appoggia, certamente, i russofoni ma con discrezione e mantenendo un basso livello, para le mosse economiche riposizionandosi e sfruttando lo spread oro-dollaro e i cambi rublo-yuan-dollaro per limitare il danno (e fa perdere miliardi agli speculatori), e continua a mandare avvertimenti a non superare la line.
    Insomma cerca in tutti i modi di sottrarsi allo scontro mentre i bulletti tirano sempre più la corda.

    Iuppiter insanuit qui vult perdere, e mi sembra che i bulletti di turno siano proprio impazziti e giochino con il fuoco dell’apocalisse senza rendersene conto.

    Se l’albero si giudica dai frutti, guardiamo un po’ nel nostro campo e facciamo solo un piccolo elenco: Korea, Vietnam, Cile, El Salvador, Nicaragua, Balcani, Iraq 1, Afghanistan, Iraq 2, Libia, Siria, quante vittime ha sulla coscienza la grande democrazia? Quante la dittatura Putiniana?

    Ecco, io non sono il difensore ne’ di Putin ne’ della Russia, ma se vedo due persone pur tuttavia piene di difetti e scheletri nell’armadio, e una delle due insulta, aggredisce e tenta di derubare l’altra, io non ho dubbi con chi stare, tanto più se la seconda persona, pur avendo la forza di reagire, cerca di riportare la questione a termini civili.
    E questo è il caso.

    Quindi, certamente non santo Putin ne’ Santa Russia, ma di fronte al bullismo arrogante degli Usa e al viscido servilismo dell’Europa, non ho dubbi con chi stare, anche perchè a ben vedere difendendo loro difendo me stesso e la mia libertà.

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      Valentino mi domando soltanto se chi contesta(non certo moderatamente)la nostra ricerca di verità(tu,enzo e stò)sia capace di leggere la storia,la cronaca politica internazionale e le notizie in genere.Semplicissimo(per me una”olimpiadi”,preferisco i commenti brevi,brevissimi,e tw!!)elenco di fatti storici e di cronaca politica,veramente eccellente!
      E poi a voler cercare la “verità”rischiare di essere inseriti in una black list !!!
      Niente propio niente contro la Nato,Usa,Gb,Francia,Germania ecc.ecc.!!!
      Ma per piacere la “verita” SI.

  16. Valentino, la preferivo più sintetico, anche se così è più ragionevole. Mi spiace averle fatto perdere tutto questo tempo a scrivere una storia che so bene, ma che mi porta a conclusioni differenti dalla sue. I miei concetti sulla fine del mondo li ho detti nel primo post qui e pertanto la questione del tifo tra USA e Russia per me non vale così tante parole, per questo mi dispiace che lei si sia applicato così tanto per una causa così poco difendibile.
    Le mie risposte al prof sono implicite in quanto ho scritto sin qui e anche nell’altro post in cui ho discusso di questo argomento. La Russia è una potenza nucleare che tenta di rifarsi e ha sempre avuto un espansione vicina ai propri confini, anche se, quando ha potuto permetterselo ha fatto politica e strategia militare in tutti i continenti (ma ancora ci prova). Ora vorrei fare io delle domande a voi:
    Secondo voi una popolazione che voglia rendersi indipendente da una superpotenza ha diritto di farlo anche se questa non è gli USA ?
    Questa nazione ha diritto di appoggiarsi alle coalizioni alternative alla superpotenza da cui vorrebbe emanciparsi ?
    Questa nazione ha diritto di preferire modelli politici, culturali ed economici diversi della superpotenza da cui per secoli è dipesa ?
    Questa nazione ha il diritto di unirsi alle altre nazioni dell’area geopolitica che hanno fatto la stessa scelta qualche tempo fa, ma che si trovano in posizione geografica più fortunata perché non collocate sotto la pancia di detta superpotenza ?
    Questa nazione ha diritto di opporre resistenza verso l’invadenza dell’ingombrante e invadente vicino ?
    Veramente si pensa che i finanziamenti esteri a questa nazione creino di per se stessi un popolo pronto a rischiare tutto per avere la propria agognata e storica indipendenza ?
    In questi anni post-sovietici non avete mai avuto sentore del revanscismo degli ex-comunisti e in particolare dell’esercito russo (cosa che spiega anche le continue guerre ai confini) ?
    Veramente si pensa che la Russia stia aggredendo questa nazione perché c’è il rischio che sia invasa da un esercito che è infinitamente più debole del suo ?
    Davvero vi pare che il blitz in Crimea sia stato fatto nella piena legittimità del diritto internazionale ?
    Infine siete sicuri che i russi siano le vittime di quanto sta succedendo o comunque la parte più debole con cui schierarsi ?
    (qui faccio notare che i posti di lusso sono pieni di russi che spendono e spandono, mentre di ucraini si vedono giusto le colf e le badanti…).

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      Finalmente iniziamo a parlar serio.Dopo infinite scaramucce.
      Mi ha positivamente sorpreso Muggeridge!
      Attendo gli appunti di Enzo e Valentino.

  17. A questa sera, per due motivi:
    -devo correre al lavoro
    – ho un maldi testa feroce.
    E cercherò di essere sintetico, promesso, anche per non perdere il filo: nel mio post precedente scritto a pezzettini durante l’arco della giornata ho lasciato le cose in sospeso per la fretta di andare a letto perdendo il senso e non concludendo logicamente.
    Le considerazione lette nella risposta sono ovviamente più che valide

  18. Eccomi.
    Purtroppo non potrò essere breve.

    Allora, quello che intendevo dire nella mia lunga e mal scritta tirata è che la Russia non è mai stata una potenza espansionistica ne’ sotto gli zar ne’ durante il periodo comunista.
    Sotto gli zar si è sempre limitata a due cose:
    1) controllare i confini e creare una zona di sicurezza attorno ad essi
    2) garantirsi gli sbocchi commerciali verso il Baltico, il Mar Nero ed il Mediterraneo e verso il pacifico. Prova ne è che pur avendo colonizzato per prima l’Alaska l’ha ceduta agli Stati Uniti.

    Il motivo probabilmente è da ricercarsi nella già soverchia difficoltà di gestire il proprio immenso territorio. Se c’è una cosa di cui la Russia non ha bisogno è la terra.

    Durante il comunismo
    1) all’inizio avevano gli stessi problemi degli zar più il problema della modernizzazione quindi se ne sono stati tranquilli e tutto l’interesse si è rivolto verso l’interno.
    2) Il patto Molotov Ribbentrop era in questa stessa line tradizionale di gestione della sicurezza nazionale. Chi ha tradito sono stati i Tedeschi non i Russi.
    3) l’Unione Sovietica è quella che ha pagato il prezzo maggiore in vite umane e chiaramente ha voluto che venisse pagato il prezzo del sangue pretendendo la sua parte di bottino territoriale (con quel che ne segue: tecnologie, schienziati, posizioni strategiche).
    3) nel periodo post bellico fino alla distensione l’URSS è stata molto attiva nel guadagnare posizioni strategiche in Africa, Sud America e Asia centrale, subcontinente indiano, e medio oriente approffittanto delle lotte per l’indipendenza.
    Ma, con l’esclusione di alcuni sporadici fatti non ha mai occupato un paese, ne’ mai costellato il mondo di sue basi.
    4) Dalla distensione (con conseguenti Glasnost e Perestroika) alla caduta ha iniziato un percorso (pur timido) di riavvicinamento e riallineamento che ha accelerato subito dopo il tracollo.
    5) evidentemente l’accelerazione non era sufficiente per gli avvoltoi che stavano al di qua ed al di là del muro e sono iniziate le guerre del caucaso ed i tentativi di colpo di stato.
    6) l’uomo della provvidenza (per chi?) Boris Elzin è riuscito a stabilizzare la situazione ma al terribile prezzo della svendita del paese.
    7) Vladimir Putin ha fermato l’emorragia e ha tentato di continuare nell’allineamento con il resto del mondo.

    La politica territoriale, ed in questo sì possiamo dire che ci sia continuità con lo zarismo, è rimasta la stessa: sicurezza e contenimento.

    Purtroppo Putin pretende di giocare alla pari con gli altri paesi, ma questo non va bene ne’ agli Stati Uniti che essendo convinti di aver vinto pretendono di umiliare il perdente e di renderlo vassallo, ne’ agli scodinzolanti cagnolini europei (già vassalli) sempre affannati a dimostrare al padrone di essere più realisti del re.

    E così è partita la campagna mediatica del Putin dittatore, del nuovo zar, del nemico dei diritti umani eccetera eccetera, fino all’ultima chicca che ci fa scoprire che Putin è anche autistico.
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=80307

    Io non so come non si riesce a vedere l’enormità di quello che stiamo facendo e di quanta arroganza e ipocrisia siamo capaci, comunque ognuno la pensi come vuole.

    A me è del tutto evidente che:

    1) la Russia non è cambiata e ha gli stessi problemi di sempre da gestire quindi di tutto ha bisogno meno che di terra.
    2) l’economia occidentale ed in primis quella degli Stati Uniti sono vicine al collasso (l’economia fasulla, quella della crescita costante, dei derivati e delle leve finanziarie, cioè del nulla, ha un valore (posticcio) pari a 54 volte il PIL mondiale, nel 2008 abbiamo assistito al primo scossone ma il big one deve ancora arrivare. Serve mettere sotto anche Russia e Cina al più presto per poter gestire questo mostro e togliere dai piedi due concorrenti pericolosi (economicamente, finanziariamente, militarmente) e la cosa o riesce con metodi non convenzionali (rivoluzioni colorate e caritatevoli ONG più ricatti e sanzioni, oppure la seconda opzione è la guerra; tertium non datur)
    Gli Stati Uniti + l’Europa possiedono al momento un vantaggio militare

    http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_spesa_militare
    (domanda, dai numeri chi vi sembra il più aggressivo?)

    Negli unltimi anni la russia ha avviato programmi di potenziamento e ammodernamento e anche di riaggiustamento della propria dottrina militare, ma al momento è ancora più debole quindi o la Russia crolla economicamente e politicamente a breve o l’opzione di una guerra diventa impellente, prima che venga recuperato o troppo ridotto il gap.

    Non è una considerazione mia (qui sotto una serie di articoli in italiano per la facilità di lettura):

    http://italian.ruvr.ru/2014_12_23/Mikhail-Gorbachev-Occorre-fermare-lAmerica-Fermarla-in-modo-amichevole-6712/

    http://italian.ruvr.ru/2014_12_23/Mikhail-Gorbachev-Occorre-fermare-l-America-Fermarla-in-modo-amichevole-Parte-2-1158/

    http://italian.ruvr.ru/news/2015_01_10/Gorbaciov-prevede-guerra-nucleare-pericoloso-espansionismo-NATO-ad-est-3793/

    http://italian.ruvr.ru/news/2015_01_29/Mikhail-Gorbaciov-tra-USA-e-Russia-ci-potrebbe-essere-una-guerra-0796/

    http://italian.ruvr.ru/news/2014_03_07/Henry-Kissinger-si-schiera-con-Putin-8610/

    http://italian.ruvr.ru/search/?text=henry+kissinger

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=80349

    Per quanto mi riguarda io seguo da mesi con interesse questo blog

    http://vineyardsaker.blogspot.it/

    che trovo molto informato preciso ed equilibrato.

    qui due articoli che avevo letto tempo fa e ora sono stati tradotti:

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12604&mode=thread&order=0&thold=0

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12615&mode=thread&order=0&thold=0

    Ora una domanda il fatto che questo disastro Ukraino fosse teorizzato da Zbigniew Brzezinski già decadi fa non dice proprio niente? Nemmeno un minimo dubbio che i diritti all’autodeterminazione ed alla scelta delle nazioni non siano altro che la foglia di fico dietro cui nascondersi (come le spedizioni umanitarie, consiglieri vari, ONG, ecc. ecc. ecc.?)

    Probabilmente sarà guerra e la Russia essendo in posizione più debole sarà costretta a ricorrere all’arma nucleare.
    Chi ne farà le spese maggiori sarà l’Europa, ma solo inizialmente, alla lunga non ce ne sarà più per nessuno.

    Ora se questi dottor Stranamore non si mettono in testa che non sono nati da lombi d’oro e che sono uomini uguali a tutti gli altri in una nazione uguale a tutti gli altri e che non ha alcuna missione particolare e non rinsaviscono sarà la fine per tutti noi.

    Se invece di passare alle vie di fatto tentenneranno e temporeggeranno, la supposta (citata nel primo post) se la prenderanno loro nella sua sede d’elezione.

    Per quanto riguarda le domande rispondo solo considerando che, certo che riconosco il diritto di autodeterminazione e lo riconosco sia agli Ukraini che agli abitanti delle regioni orientali e della Crimea nella stessa misura.
    La regola o vale per tutti o per nessuno e non se ne può fare una questione di convenienza.

    Se è legale quello che è successo in Kosovo:
    1) pulizia etnica
    2) referendum
    3) autonomia
    4) riconoscimento

    tanto più lecito è il processo
    1) referendum
    2) nessuna pulizia etnica

    Per cui non ritengo ci sia molto altro da dire se non che qui non si tratta affatto di un problema di aspirazione dei popoli ma internamente ad una lotta fra poteri oligarchici e nella macro-dimensione di uno scontro fra un impero in disfacimento (per sua stessa colpa di avidità) e una nazione in difficile rinascita.

    Non nego certo che esistano contraddizioni e scheletri nell’armadio anche da parte russa ma bisogna saper distinguere fra uno schiaffo ed un calcio ai gioielli di famiglia.

    Ci sono anche badanti Russe e ci sono anche miliardari Ukraini, quanti di noi sanno individuare le differenze?
    Molti di quei ricconi russi che si vedono in giro sono quei ladri che qualcuno si ostina a chiamare dissidenti e che in Russia non possono più metterci piede perchè verrebbero arrestati per reati comuni (furto, appropriazione indebita, falso in bilancio, truffa e peggio ancora) e non per le loro idee politiche.

    Ovviamente non ho la verità in tasca, ma con un po’ di buon senso le conclusioni non possono essere troppo diverse.

  19. Partendo dal fondo: non mi pare proprio che i ricchi russi non tornino in patria, basta vedere i collegamenti con la Russia degli aeroporti dell’Adriatico o anche delle Canarie o di qualsiasi altro posto preso d’assalto da questi nuovi ricchi (ma quanti sono ?).
    Per il resto è un’apologia della Russia che non regge, ad esempio si porta l’Alaska come prova della scarsa propensione espansionistica dei russi…ma caspita, erano arrivati sino in America ! 🙂 e poi non dimentichiamoci che i soldi hanno sempre fatto comodo in certi momenti, se poi c’è il mare di Bering da attraversare per tener i contatti con la madrepatria l’affare è sicuramente fatto. Poi faccio notare che tutti questi excursus storici che vanno indietro nei secoli sembrano voler dire che tutto è giustificato per la Russia perché non può agire altrimenti; è lo stesso modo con cui si annulla il libero arbitrio: se tutto è deterministicamente inevitabile (per la Russia, non per gli altri…) qualsiasi cosa faccia la Russia sarebbe comunque giustificato (ma allora questo vale anche per chi si oppone alla Russia stessa). Io credo invece nel libero arbitrio dei russi e di tutti gli altri e quindi nella possibilità di decidere il proprio destino che ha come rovescio inevitabile della medaglia quello di prendersi le responsabilità delle proprie decisioni e azioni davanti alla storia e all’umanità.
    Di fatto c’è questa “Nuova Europa”, quella che va dal Baltico al Mar Nero, che comprende purtroppo anche l’Ucraina, che proprio non sopporta la Russia dopo che questa ha angariato quei territori e le loro popolazioni per secoli, un nazionalismo uguale e contrario che può portare al peggio (purtroppo) e a cui la Russia non intende rispondere pacificamente (non conosce questo tipo di risposta), ma come sempre mostrando i muscoli che ha sempre ben forti, infatti è rimasta una superpotenza nucleare. La mia simpatia ovviamente va ai popoli da poco emancipati da questo dominio, ma come abitante della “Vecchia Europa” stanca di guerra, vorrei starmene in pace; se bastasse la divisione dell’Ucraina a placare la fame dell’orso russo, sarei ben contento, anche se ne dubito fortemente. Comunque la Russia ha militarmente il coltello dalla parte del manico, non solo perché ha le atomiche, ma anche perché ha un esercito non efficientissimo, ma comunque potente, energico e la Vecchia Europa si è troppo imborghesita per guerreggiare alla pari. Per il resto USA e GB non aiutano, anzi aizzano, ma appunto il vaso di coccio in mezzo a quelli di ferro siamo proprio noi, non ci servirà molto parteggiare per una parte o per l’altra pensando che il torto o la ragione stiano da una parte sola.

    • Commento solo dicendo che le nazioni da poco indipendenti avrebbero potuto benissimo essere integrate pacificamente in una realtà che avrebbe consentito a ciascuno la propria autonomia. Ma davvero qualcuno poteva pensare che uno solo degli stati dell’est sarebbe stato minacciato dalla Russia? La Polonia sarebbe stata invasa? E così Lettonia, Estonia e Lituania?
      Ma di cosa stiamo parlando?
      Invito nuovamente per chi non l’avesse fatto ad ascoltare questo intervento di Diego Fusaro che spiega chiaramente cosa è successo dal crollo del muro di Berlino in poi:
      https://www.youtube.com/watch?v=Mg-UIG9QeG4
      .
      La Russia ha creduto ad un progetto di integrazione europea che fra l’altro sarebbe stato conveniente per tutti, tranne per gli USA. Ecco, sta tutto qui il problema.
      Ecco allora che sono state pompate cifre impressionanti per destabilizzare la regione, 5 MLD di $ investiti per portarci al golpe in Ucraina, possiamo convenire che è stato un golpe?
      E così un paese come l’Ucraina che pur tra le proprie difficoltà era comunque unito sotto la stessa bandiera si è trovato in una guerra civile.
      Questo è un crimine del quale la classe dirigente di Washington ha le mani sporche di sangue e quella imbelle europea è responsabile come complice passivo.
      .
      Non sono politicamente corretto e non sono d’accordo nel dire salomonicamente che la ragione non sia da una parte sola, ripeto, l’Ucraina era comunque unita e stava per entrare in Europa, se non fosse stato per quei 5 miliardi di $ spesi a fomentare discordie: la colpa è degli USA.
      La Russia non è un’associazione di dame di San Vincenzo, e meno male, e come ogni realtà umana ha i suoi difetti ma questo è un discorso fuorviante, sulla questione ucraina ha ragione senza se e senza ma, anzi, se ancora non siamo nel fango fino al collo lo dobbiamo alla freddezza con cui ha gestito la situazione.
      Ma data la pervicacia con cui si sta cercando lo scontro da parte USA (invio di armi e truppe sul suolo ucraino) credo che questo sia inevitabile.
      E quello che ancora molti non hanno capito è che lo pagheremo tutti, non solo gli ucraini.

  20. Non ho detto che tutti i ricchi russi non possono tornare in Russia, ho detto che un certo numero di essi è in quella situazione.
    Il fatto che esistano molti Russi che possono permettersi di viaggiare con valige firmate e sciare in posti esclusivi o crogiolarsi al sole in paradisi tropicali e che questo numero fosse in crescita fino a poco tempo fa, non dimostra altro che l’inferno neozarista putiniano è stata capace in pochi anni di portare il suo popolo da una condizione di fame ad un certo benessere.
    Non ho mai detto che la Russia abbia tutte le ragioni ne’ che l’occidente abbia tutti i torti, ma se la Russia cerca una composizione diplomatica mentre l’America parla di inviare armi ad una delle due parti a me basta per capire quale sia l’atteggiamento e definire chi sia l’aggressore e chi l’aggredito.
    Se chi vuole mandare le armi deve continuamente ricorrere a bugie (affermazioni senza prove) pretendendo che gli si creda semplicemente perchè lo dicono loro, mi dice abbastanza sulla supponenza e l’arroganza presenti.

    Vorrei vedere se l’Italia decidesse con un referendum di uscire dalla NATO e rispedire a casa i militari Americani cosa succederebbe, non so perchè ma ho l’impressione che avremmo la nostra rivoluzione colorata anche noi.

    D’altra parte non vedere che quello che succede in Ukraina ricalca lo stesso schema delle primavere arabe vuol dire avere proprio le fette di salame sugli occhi.
    Io il salame lo preferisco fra due fette di pane.

  21. Comunque io sarei propenso a concludere qui.
    Non mi sembra che le nostre posizioni generali siano poi così diverse, guardiamo lo stesso oggetto da due posizioni diverse e ognuno di noi ha deciso di preferire una parte per valutazioni proprie.
    E’ quindi evidente che potremmo rimanere qui a discutere vita natural durante e nessuno dei due sposterebbe un millimetro l’altro, ed è probabilmente ragionevole, visto che ne’ lei ne’ io siamo direttamente coinvolti e possiamo influire in alcun modo sulla situazione.
    Il continuare a discutere porta a sole due posizioni possibili:
    1) ognuno rimane sulla propria posizione e perdiamo ore di vita a discutere; risultato: nessuno se non sottrarre tempo ad altre attività
    2) troviamo un punto di accordo; risultato: ininfluente.

    La conclusione nel bene e nel male non dipende da noi.

    Solo le raccomando e ci raccomando , quando vedremo dei lampi non sorridiamo, non sono flash fotografici.

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      Mi siano concesse due parole:
      1)Immaginiamoci un conflitto Russia vs Ucraina,Gli Alleati non hanno calcolato il numero enorme di morti in special modo in territorio ucraino?
      2)Bè in fondo si tratterebbe di popolazioni ex comuniste
      3)E una volta(le truppe russe) arrivate a Kiev cosa accadrebbe?Gli Alleati dichiarano guerra alla Russia??
      4)Sottovalutare il potenziale atomico e militare della Russia è un errore semplicemente idiota.
      5)Signor Presidente Obama intervenga lei.Se come dice ama la Pace.

    • Valentino, i tuoi interventi sono stati talmente ben fatti che a me non resta nulla da aggiungere se non grazie.
      La tua conclusione mi fa gelare il sangue ma rispecchia un timore non infondato, la guerra contro la Russia non può essere vinta (non hanno into contro una nazione in miseria come quella afghana…) e allora perché la cercano?
      Per quanto ci pensi giungo alla sola conclusione che sperino che ai primi morti russi segua un disorientamento tra la popolazione nel quale infilare una nuova rivoluzione delle loro e così ribaltare Putin e sostituirlo con un nuovo Eltzin. Una specie di 1917 reloaded, quando la Russia uscì dalla I Guerra Mondiale abbandonando il fronte con la Germania a causa della rivoluzione d’Ottobre favorita dagli stessi tedeschi.
      Ma puntare su questo è un grandissimo azzardo, se la rivoluzione fallisse ci ritroveremmo su un piano inclinato catastrofico.
      Al riguardo allego un interessante articolo di un umorismo molto amaro su come viene visto lo sviluppo della guerra:
      http://russia-insider.com/en/2015/02/07/3223?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

      • stò cò frati e zappo l'orto on

        Prof.Pennetta permettimi di contestare in parte ciò che hai scritto:credere che la popolazione russa(qualsiasi sondaggio,sondaggi non con quelli italiani “preparati su misura”,assegnano,e da anni una fiducia in Putin attorno al 60-65 per cento)si rivolti contro il loro Premier è veramente non conoscere il paese Russia.Invece la possibilità non remota è che certi ambienti ultra militari stiano cercando “con calma,senza fretta” un casus belli per un blitz capace di conquistare in breve tempo il territorio Russo.
        E il vero obbiettivo finale e reale è il controllo almeno dai confini a nord, del gigante cinese,sempre più militarmente preparato,economicamente sempre più il primo della classe.Mentre nei mari a sud della cina non è improbabile una forte militarizzazione del gigante giapponese.E della sua flotta.FANTAPOLITICA?Speriamo di sbagliarci.ps.In fondo Saddam Hussein(impossibile paragonarlo a Putin)e il suo “invincibile esercito”è stato sconfitto in pochissimi giorni.Per cui Gli Alleati dispongono di un esercito invincibile e come la storia insegna, con le armi si risolvono…..anche i problemi finanziari(volatili in questo caso).

        • Caro stò, per quanto possa sembrare difficile non vedo altra alternativa, forse gli USA non potrebbero tentare una “rivoluzione colorata”, ma forse potrebbe essere praticabile il tentativo di fare un colpo di stato con dei personaggi più moderati disposti a fare delle concessioni pur di evitare un conflitto diretto, quello sì. De resto anche Medvedev non sempre è allineato con il duo Putin – Lavrov e non sappiamo quali nemici interni abbia Putin.
          .
          Al contrario l’idea di entrare nel territorio russo con avvenne in Iraq non è realistica perché ben diversa è la realtà, Saddam era uno “spaccone” con un esercito dipendente da forniture estere, l’esercito Russo conta invece su un’industria bellica di prim’ordine che esporta in tutto il mondo e che in certi settori è addirittura superiore a quella USA (missili antiaerei e antimissile, vettori di precisione per armi nucleari). Inoltre l’ultimo confronto tra l’esercito russo e uno formato dagli USA è stato impietoso per quest’ultimo, ricordiamoci la guerra lampo dei russi in risposta all’aggressione della Georgia.
          .
          Credo proprio che in caso di guerra ci sarebbero molte più possibilità di vedere i carri russi a Kiev in una settimana che vedere le forze NATO passare il confine russo.
          L’esercito NATO in definitiva mi sembra che abbia dimostrato di esser tutt’altro che invincibile, non fronteggia nemici degni di questo nome dai tempi della guerra di Corea che non poté vincere, così come non ha mai più vinto nulla.
          Tanta tecnologia ma anche poca o nessuna motivazione, e quanta differenza faccia la motivazione lo dimostrano gli afghani.
          .
          Proprio la sensazione di essere invincibili è il pericolo maggiore, quello che potrebbe spingere la NATO ad iniziare un’avventura che non potrebbe che finire male.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Per astratto ti ho portato l’esempio di Saddam H. e del suo esercito da operetta!
            La mia paura(la nostra paura)è che gli ultramilitari avvezzi alle vittorie contro insignificanti avversari(mi perdonino per questa definizione!)ricattino i poteri massimi degli stati componenti i cosiddetti Gli Alleati(da mia definizione,ma non fantasiosa) per una “soluzione finale”.Lo scenario casus belli-invasione russia-controllo della Cina non è poi cosi irreale….almeno nella testa di certi personaggi.ps.L’italia anche in questa situazione(trattative di pace in Ucraina)dimostra di contare meno di nulla!!!Grazie Italia(questa italia!!!).

      • Prof, davvero amara.
        Io ho proprio paura, ma tanta e abitando a meno di 15 km da una base americana non credo che nel caso si avveri quanto temo avrò il tempo di salutarvi tutti.
        Comunque una speranza in fondo al cuore rimane sempre.
        La cosa peggiore sarebbe farsi prendere dalla disperazione.

        • stò cò frati e zappo l'orto on

          Cavolo Vale! Mi ricordo ancora quando volontario di alcune associazioni di assistenza sono arrivato con il treno nel Friuli(se ho capito bene sei friulano)devastato dal terremoto.E ricordo i volti quasi terrorizzati di quelle bellissime persone che sono i friulani,all’arrivo di mastodontici mezzi di soccorso militari germanici,in particolare i commenti delle persone anziane che si rivolgevono a noi cercando una parola rassicurante.No non era arrivata la 3a guerra mondiale….ma purtroppo qualcosa di simile.Ps nell’occasione un saluto d’amore alle genti di Gemona.
          Ma non temere più di tanto Valentino,in caso di guerra neppure noi avremmo il tempo per salutarti.Anche se dubito,infine,che Gli Alleati o la Russia siano capaci di sparare il primo colpo!

          • Sì sono Friulano, ma abito a Pordenone che di friulano ha ben poco.
            Il 7 maggio 1976 sono partito volontario anch’io, ero a Osoppo.
            Brutta storia quella non era la guerra ma credo che psicologicamente abbia fatto danni simili.
            P.S. forse questo ti può interessare
            http://www.ilcastellodigemona.it/
            quando sarà terminato si potrà dire che finalmente la ricostruzione del Friuli è conclusa

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Grazie Valentino!!Leggerò con calma e con piacere il link che hai postato!!!Concordo in quello che scrivi:Brutta storia quella ecc.ecc.
            E pensare che l’anno precedente,in uno dei miei lunghissimi viaggi in europa,in primis verso l’austria,mi ero fermato ad un bar di gemona……che ho ritrovato distrutto come dopo un bombardamento.Un saluto,allora,a tutti i friulani…..dallEtruria “felix”.

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      Con piacere!Non ho segreti di stato da nascondere!Comunque tengo molto alla mia privacy(come testimonia il mio pseudonimo).Ho abitato per molti anni “nella mia Firenze”,ma adesso abito a metà strada tra Firenze e Siena,in un luogo che una volta era considerato tranquillo ma adesso ha “avuto il piacere di conoscere in maniera intensissima la criminalità cosiddetta minore “.La fine di un sogno!Comunque adorando il Chianti senese mi concedo,ogni volta che posso,delle bellissime gite.E li il clima umano è ancora quello di un tempo.Credo inoltre che la mente dei nostri ammistratori(di tutti i partiti)e l’assurdità di stupidissime leggi sia in nettissimo peggioramento.Si cerca in tutti i modi di provocare una rivolta…ma per adesso l’italiano,grazie(per assurdo!)al suo ultra individualismo e comunitarismo di comodo…..non muove foglia!!ps.Spero di tornare a Gemona presto!

  22. E io spero di tornare a Siena presto ma è una speranza priva di reali fondamenti purtroppo, almeno per quanto il riguarda il presto.
    Sul Chianti mi trovi in perfetto accordo sia come bellezza che come bontà

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