Il giudizio ha preceduto le indagini, questa una delle poche certezze nel disastro dell’MH17.
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Eppure qualcosa avrebbe dovuto apparire evidente almeno in Italia, dove la lunga vicenda dell’Itavia 870 ha insegnato qualcosa.
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Il 18 luglio, all’indomani dell’abbattimento del volo MH17, il Presidente Obama nel corso di una conferenza stampa il cui testo è riportato sul sito della Casa Bianca affermava quanto segue:
Le prove indicano che l’aereo è stato abbattuto da un missile terra-aria che è stato lanciato da una zona che è controllata dai separatisti supportati dai russi all’interno dell’Ucraina. Sappiamo anche che questa non è la prima volta che un aereo è stato abbattuto in Ucraina orientale.
Nelle ultime settimane, i separatisti supportati dai russi hanno abbattuto un aereo da trasporto ucraino e un elicottero ucraino, e rivendicato la responsabilità per abbattere un jet da combattimento ucraino. Inoltre, sappiamo che i separatisti hanno ricevuto un costante flusso di sostegno da parte della Russia. Questo include armi e addestramento. Esso comprende armi pesanti, e comprende armi antiaeree.
Si tratta di un’analisi nella quale si giunge ad una conclusione sulla base del seguente sillogismo:
– L’aereo sorvolava una zona controllata dai separatisti.
– Non è la prima volta che i separatisti abbattono un aereo.
– I separatisti sono supportati dalla Russia con armi pesanti e armi antiaeree.
quindi i separatisti e la Russia sono i responsabili di quanto avvenuto.
Sono conclusioni che possono portare a conseguenze gravi che devono quindi essere supportate adeguatamente da fatti, ma quelli esposti sono argomenti che non hanno questa consistenza, si tratta di utili ipotesi di indagine, ma nulla più. Però la stampa internazionale ha fatto proprie queste conclusioni divulgandole come fatti acquisiti, è nato in questo modo un processo mediatico come tanti a cui siamo stati abituati con la cronaca nera, e così anche stavolta eravamo pronti ad accettare il colpevole proposto.
Ma proprio noi che abbiamo alle spalle 34 anni di esperienza dall’abbattimento del volo Itavia 870, prima di giungere a delle conclusioni avremmo dovuto fare delle altre considerazioni, quelle che l’esperienza ci ha insegnato.
Il primo elemento che deve essere acquisito quando si verifica un disastro aereo sono i tracciati radar e le comunicazioni con gli addetti al traffico aereo, ma negli elementi di giudizio che abbiamo letto mancano proprio le registrazioni riguardo al volo MH17. Da quelle registrazioni si potrebbero infatti appurare due elementi determinanti.
1- Dalle registrazioni audio sarebbe possibile stabilire per quale motivo il volo abbia deviato dalla rotta seguita da quelli che lo avevano preceduto e che passava più a sud, lontano dalle zone di combattimento:
Si tratta di un grafico ricostruito mediante i dati disponibili su Flightaware, un sito consultabile da tutti, a maggior ragione da chi indaga, che dà in tempo reale le posizioni di tutti gli aerei di linea nel mondo, lo spostamento verso nord, cioè verso la zona dei combattimenti, appare effettuato nell’arco di tre giorni con una maggior accentuazione nel caso del volo MH17:
Una volta appurata questa variazione di rotta le autorità competenti dovrebbero motivarla e risponderne. Ma questa motivazione non risulta essere stata richiesta.
2- Ma il secondo e più importante elemento di giudizio dovrebbe essere fornito dalle registrazioni dei radar del traffico civile, quelle stesse che hanno consentito di far luce su quanto avvenne il 27 giugno 1980 al volo Itavia 870 sul cielo di Ustica. Un semplice tracciato permise di vedere la presenza di almeno un secondo aeromobile e le manovre compiute intorno al DC9 Itavia:
Tracciati radar che consentirebbero di stabilire se il missile sia giunto da terra o da un altro velivolo, tracciati che però non vengono nominati, né apparentemente richiesti, da nessuno ma che potrebbero escludere delle ipotesi o far scaturire scenari importanti, a maggior ragione adesso che da parte russa si sostiene che in volo vicino al volo MH17 ci fosse un aereo militare ucraino, come illustrato in un’immagine che ricorda la stessa situazione di Ustica:
Trent’anni con il dispiegamento di un’imponente dispositivo per l’acquisizione di prove sono stati necessari per scrivere l’ultima sentenza sull’abbattimento del volo Itavia 807, un tempo troppo lungo ma che non è comunque bastato a fare giustizia e scoprire di quale nazionalità fosse l’aereo che lo colpì.
Per contro, mezza giornata e solo alcuni indizi generici, sono veramente troppo poco per scrivere una sentenza sul caso del volo MH17.
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5 commenti
Che poi Enzo, questi americani che sapevano già tutto prima di qualunque indagine (come hanno sempre fatto guarda caso), sono gli stessi che ci dicono come dobbiamo comportarci:
la Clinton in una trasmissione alla PBS il 17 luglio
https://www.youtube.com/watch?v=nkTRJgDkNFg
“C’è grande preoccupazione, non solo perché è stato abbattuto un aereo civile, ma anche per tutto quello che un tale fatto significa per il conflitto in Ucraina orientale e il ruolo che la Russia sta giocando in questa guerra”, ha dichiarato la Clinton.
Ha detto che se la Russia dev’essere biasimata per l’incidente, le sanzioni dovrebbero essere fortemente aumentate e l’Europa dovrebbe stoppare l’importazione di gas russo cercando soluzioni alternative.
(ma va??!!)
“Devono essere gli europei a prendere l’iniziativa, perché il volo da Amsterdam a Kuala Lumpur è stato abbattuto su territorio europeo. Dovrebbe sollevarsi una grande indignazione dalle capitali europee”.
La lingua troppo lunga rivela più di ogni altro i mandanti e i motivi che stanno sotto…
Aggiungo che nel Mar Nero c’è un tale dispiegamento di navi (tra cui una nostra unità di sorveglianza elettronica) che delle informazioni utili devono averle.
L’Europa si sta mostrando quel nano politico che è, dovrebbe essere almeno la stampa, il vero giornalismo, a chiedere prove certe e definitive. Ma anche lì non c’è molto da stare allegri.
Enzo ma a che servono le prove e i tracciati radar?… Hanno già deciso chi è il responsabile:
http://pbs.twimg.com/media/Bs2ivGACAAA7KwC.jpg
http://pbs.twimg.com/media/Bs2t46fIYAAv8-A.jpg
Il bello, però,è che leggendo i commenti di queste varie testate “d’informazione”, ho trovato, con mia sorpresa, tanti commenti indignati nei confronti, non dei russi, ma dell’occidente.
Questo aveva 188 like
“Once again what about all the death and wars caused by the USA/UK? Depleted uranium littering the middle East and Eastern Europe? How about the WMD’s still not found in Iraq, or the chemical weapons use lies on Assad? Maybe the lies over Kosova? It is an endless pack of lies and a trail of death and destruction. The leaders and elite in the West make me sick, and they send our kids to die in wars for their sick power games. Will you publish this DM?”
Mirko, mi domando se questo modo di fare non inneschi alla lunga meccanismi non previsti dagli esperti di comunicazione, al commento che mi segnali aggiungo quello con più voti sul Corriere della Sera:
“Questo è il risultato della propaganda occidentale asservita ai soliti noti: neanche sono partite le indagini vere e proprie e il responsabile è già il mostro Putin, capo di una nazione non allineata.”
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