Pastafarianesimo: il lato cialtrone del darwinismo

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Christopher-Schaeffer

La parodia di matrice anticristiana denominata “pastafarianesimo” nasce nel 2005 per difendere il darwinismo negli USA.

 

Adesso approda anche alla politica.

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“Volgare, arrogante e poco serio”, queste le caratteristiche che comunemente definiscono il termine “cialtrone”, e come si vede dall’immagine del giuramento come assessore del Sig. Christopher Schaeffer, il quale in qualità di consigliere comunale della cittadina di Pomfret nello stato di New York, si è presentato all’appuntamento con uno scolapasta in testa. L’episodio gli ha guadagnato un posto sulle pagine del Corriere della Sera che se ne è occupato nell’articolo intitolato “Con lo scolapastain testa: così giura il primo politico pastafariano” dell’8 gennaio scorso:

“In piedi, con la mano destra alzata e lo scolapasta in testa: venerdì scorso, nello stato di New York, ha giurato il primo politico pastafariano d’America. Le foto di Christopher Schaeffer col tradizionale copricapo del movimento, sono subito diventate virali.

Il politico, eletto a inizio novembre nel consiglio comunale della cittadina di Pomfret, è un ministro della «Chiesa del Mostro Volante di Spaghetti » (in inglese Flying Spaghetti Monster), religione parodistica nata in Kansas come protesta all’insegnamento obbligatorio nelle scuole della teoria creazionista assieme a quella evoluzionistica.”

A parte la dicitura italiana che sa tanto di “Google traduttore”, sul sito del movimento si può leggere chiaramente che se anche l’iniziativa è nata come una goliardata di uno studente statunitense, da inquadrare all’interno del forte scontro tra creazionismo e darwinismo (confronto tutto interno agli USA), nel tempo questa si è trasformata in qualcosa di diverso che ha assunto delle forti tinte anticattoliche spesso venate di disprezzo, a partire dall’immagine che raffigura il Dio della Bibbia dipinto nella Cappella Sistina sotto forma di “Spaghetti volanti”:

La derisione del cristianesimo è insistita in altre immagini come la seguente che mette inoltre in ridicolo il prologo del Vangelo di Giovanni:

E significativo appare il simbolo che è un’evidente caricatura dell’Ichtys dei primi cristiani:

Che delle persone possano divertirsi con un umorismo che fa sembrare quello da cinepanettone una cosa raffinata non è certo un problema, qualcosa però non va quando questo tipo di iniziative vengono fatte proprie dai rappresentanti più noti e influenti del darwinismo, il più conosciuto dei quali è certamente Richard Dawkins che sul sito della sua fondazione non manca di dare risalto alle iniziative pastafariane, ad esempio quella di rivendicare un reale status di religione in ogni paese del mondo, come nel caso di questo aderente della Repubblica Ceca che lo scorso agosto ha ottenuto di figurare sulla patente con lo scolapasta in testa:

Ma l’appoggio all’iniziativa pastafariana viene dato anche in casa nostra, è il caso del più autorevole sito italiano sull’evoluzione che proprio per la sua autorevolezza non può essere ignorato da chi si occupa di evoluzionismo nel nostro paese, il riferimento è al ben conosciuto sito Pikaia che indica tra i siti amici proprio quello della “chiesa degli spaghetti volanti“:

L’episodio del politico che in nome del darwinismo giura dichiarando la propria intolleranza verso chi la pensa diversamente da lui offre l’occasione di tornare ad un appello che venne proposto sulle pagine di Libertà e Persona nel gennaio 2011, ancor prima che nascesse Critica Scientifica e che fu ripreso proprio tra i primi articoli di CS “Dissociarsi dall’intolleranza“.

A distanza di tre anni il mondo della cultura e gli intellettuali evoluzionisti non si sono dissociati dall’intolleranza e al contrario si sono dimostrati compiacienti verso tali atteggiamenti.

E’ giunto il momento di ripetere la domanda: gli evoluzionisti italiani prendono le distante dalle posizioni intolleranti?

Lo sapremo dal permanere o no del sito “Church of the Flying Spaghetti Monster” tra quelli considerati amici di Pikaia.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

18 commenti

  1. Faccio un commento e un mega-OT (da rimuovere o spostare altrove se ritenuto opportuno)

    Commento: a me è sempre sembrata la versione “cafonal” della “teiera invisibile che ruota attorno alla Terra” di Russel, cmq è un gioco che si può giocare anche in due. Dei brillanti giovani americani hanno creato su Fb la pagina “Did Abe Lincoln really exist?” ( https://www.facebook.com/alincolnism?fref=ts ) per rivolgere tutte le argomentazioni e (soprattutto) scimmiottare i meme prodotti per negare la religione e la realtà storica di Gesù e mostrando come potrebbero anche – paradossalmente – essere usati contro Abramo Lincoln, di fatto quindi togliendo loro ogni potere sarcastico.. E’ molto carina. Tutto questo per dire che a un certo punto hanno creato lo “Swimming Ravioli Monster” (non so come si incollano le immagini qui, se scrollate la pagina cmq lo trovate) per dire “Vabbè ma credere a Lincoln è come credere a un mostro subacqueo di ravioli, siamo seri dai..” Lo so che non è la stessa cosa (questa infatti non è intolleranza ma semplice ironia – e l’odio antireligioso è argomento serissimo – però era solo per segnalare la cosa).

    Mega-OT. Curiosità personalissima: mi piacerebbe avere un’opinione scientifica sul ritrovamento di parti molli all’interno di un femore di T-Rex (http://www.giornaledibrescia.it/pagine-settimanali/scienza/biologia-esami-del-sangue-per-il-tyrannosaurus-rex-1.637102). Precisazione: essendo un lettore affezionato so che su CS tutte le posizioni vengono rispettate, ma che il “Creazionismo della Terra Giovane” viene considerato in linea di massima non-scientifico, e preciso anche che non sono un creazionista, sono un semplice curioso che sa che questa è la sede in cui si può rivolgere liberamente anche domande come questa, senza timore 🙂 Grazie a tutti e scusate la lungaggine 🙂

    • Certamente vedere un personaggio storico a cui si è legati sbertucciato può dare fastidio, ma la religione implica una profonda identificazione, per cui l’offesa alla religione implica un’offesa alla persona (le critiche serie e le discussioni sono quindi sempre possibili).

      Per quanto riguarda la seconda domanda giro l’argomento a Greylines, mi piacerebbe prima sentire la sua opinione.

  2. Quindi ironizzare sul creazionismo e su certe posizioni della Chiesa è diventato sinonimo di “intolleranza”? Non sapevo, sarà meglio che io mi aggiorni.

    • Come dicevo sopra la religione è un fatto diverso dall’aderire ad un partito politico, la religione è espressione della realtà più intima del credente. Vedere quindi Dio rappresentato come un piatto di spaghetti e vedere ridicolizzate le affermazioni fondamentali e i principi della propria religione è un fatto che colpisce la persona quanto il rappresentare un familiare stretto con immagini storpiate e derisorie.
      Lei lo troverebbe accettabile un tale trattamento riguardo ad un suo genitore?

      Detto questo anche in caso di personaggi politici ritenuti fondanti uno stato varrebbe la stessa cosa, se ad esempio negli USA o in Germania o in qualsiasi altro paese per criticare la situazione politico economica dell’Italia prendessero a rappresentare Garibaldi come una polpetta (anche se per inciso a me personalmente Garibaldi non piace come personaggio), il Presidente della Repubblica come un buffone e cantassero l’inno di Mameli cambiando le parole in modo da farlo diventare un canto a osteria, secondo lei non si tratterebbe di un insulto a tutti gli italiani e quindi di un comportamento intollerante e razzista?

      E infine, in tempi in cui si discute di omofobia, se fossero stati offesi i gay al posto dei cattolici, non sarebbe scattata una sollevazione della stampa e dei politici contro un inammissibile gesto di disprezzo e intolleranza?

      E infine l’ultima domanda, lei ritiene quindi che su Pikaia il link ai pastafariani sia opportuno?

      • Concordo con Lei, Sig. Pennetta. E aggiungo: perchè questi autoproclamati campioni della satira, dell’ironia e della libertà di espressione non si esercitano anche sull’islamismo? provino lor signori, provino a fare le stesse vignette su Maometto e Allah, provino se hanno coraggio a ridere e sgnasciarsi con l’islam e i musulmani, la loro religione e le loro credenze. Vediamo se riescono a essere così fermi nella loro ironia anche quando sbertucciano l’islam. Sono proprio curioso.

        • Uno dei dieci on

          Cos’è? Una mezza minaccia? Per di più espressa con goduria, o solo astio mal celato?
          Detto questo, io sono per il rispetto del credo altrui, ma anche contro ogni forma di violenza che pretende di prendere origine dalla difesa di un credo. Gli islamici che contano, a quanto ne so, non sono fondamentalisti e non fanno stragi. Il problema, semmai, come al tempo della santa inquisizione, è il popolino che si fa prendere la mano e inneggia alla giustizia contro l’empio, o presunto tale. Quanti macellati per ateismo! E quanti integralisti cattolici rimpiangono quei tempi…

          • Già. Quanti cattolici rimpiangono quei tempi? Io non ne conosco neanche uno. La paranoia è una brutta bestia miei cari dieci.

            A proposito, il reato di ateismo non è mai esistito, esisteva quello di eresia, istituito dall’ateo Federico II.

          • Uno dei dieci on

            Sei digiuno di qualcosa… Vai a farti un giro presso qualche sito di cattolici romani o “fondamentalisti”, tanto per intenderci quelli che spasimano per il primo concilio e considerano il Concilio Vaticano II un peccato di modernità… Cattolici, mettetevi un po’ d’accordo se volete essere credibili, va!

  3. Come si può leggere su Wikipedia, quella del Flying Spaghetti Monster è una parodia che nasce dalla lettera di tale Henderson indirizzata alla Kansas State Board of Education, lettera in cui argomentava contro l’insegnamento dell’ Intelligent Design nei corsi di biologia.
    Da come sappiamo, con i metodi propri dell’ID non è possibile risalire all’identità del Designer (per stessa ammissione degli IDers), a meno che non si ricorra ad altri tipi di argomenti (filosofici/teologici). E proprio in virtù di questa “fumosità” Henderson ha proposto una sua versione del progettista, il Flying Spaghetti Monster, appunto.
    Ora, se è vero (come è vero) che l’ID non può arrivare all’identità del Designer, l’IDer potrebbe -almeno in linea di principio- accettare anche l’idea strampalata di un mostro di spaghetti volante nelle vesti dell’Intelligenza Creatrice. Dovendo tirare le debite conclusioni però, è facile vedere come la parodia di Henderson non screditi minimamente l’ID, anzi, al contrario dimostrerebbe che questo non faccia appello ad alcun tipo di divinità e non sarebbe pertanto da intendersi come un insegnamento di tipo religioso (fermo restando che non si faccia il salto dello steccato passando all’interpretazione religiosa).
    La discussione rimarrebbe pertanto nell’ambito della scienza, a patto che di scienza si possa parlare nel caso dell’ID, e qui non mi pronuncio giacchè i dibattiti passati mi hanno insegnato che la questione rimane dubbia…

    • “a patto che di scienza si possa parlare nel caso dell’ID, e qui non mi pronuncio giacchè i dibattiti passati mi hanno insegnato che la questione rimane dubbia”

      Se per te JdM cose come la numerologia e l’astrologia,ma anche la filosofia, non possono essere considerate scienza,ma materie come la fisica,la geologia,la biologia,l’ingegneria,la chimica sì allora l’ID non può essere scienza in nessuna accezione nota e sensata del termine.

      Dici correttamente quando ricordi che gli spaghetti volanti mirano a ridoicolizzare la fumosità furba e voluta su tematiche base del ragionamento dell’ID.
      È però vero che comunque sia,di fatto,quel movimento va a creare proprio tutto quanto dice Enzo.
      Si poteva fare la stessa cosa in mille altri modi.
      È evidente che si è scelto quello fra i tanti.

      • Certo Leonetto, se per scienza intendiamo SOLO quella moderna/galileiana con tutti i paletti che sono stati fissati e a questi dobbiamo/vogliamo attenerci, dovendo “giocare su un terreno con regole condivise”, allora il discorso è chiuso in partenza: l’ID non è scienza nè mai lo sarà (avrei dovuto esser più chiaro nel post precedente). Il mio dubbio (nel senso che proprio non lo so) è invece se possa l’ID risultare razionalmente valido e quindi portare ad una certa conoscenza pur stando al di fuori dei confini del metodo scientifico tradizionale. (Fermo restando che quanto si propone di spiegare l’ID non possa essere in alcun modo raggiungibile restando nell’ambito della scienza propriamente detta, perchè in quel caso… tanti saluti all’ID!)

        Tornando al FSM & pastafarianesimo, con il mio intervento precedente mi proponevo infatti di sottolineare l’ulteriore cialtroneria del non aver centrato nemmeno l’obiettivo che si proponeva Henderson nella sua lettera di protesta!

        • Giorgio Masiero on

          A mio avviso, JdM, l’ID – pur non essendo tecnoscienza – e’ in senso generale scienza, in quanto
          1) ha contribuito crucialmente a far luce sull’importanza dell’informazione e dell’auto-organizzazione nelle forme viventi, tanto che ormai la maggioranza dei biologi definisce il confine tra vita e non vita nei termini della presenza o assenza di quei due fenomeni;
          2) insistendo sulla complessita’ e l’irriducibilita’, ha dimostrato i limiti del metodo riduzionistico, gene-centrico o no;
          3) e’ impagabile nella sua critica fondata in termini matematici e logici alla SM.
          Si tratta quindi di una forma di conoscenza razionale del reale.
          A mio parere, il difetto dell’ID non sta tanto nel non essere tecnoscienza, ovvero di non avere applicazioni vendibili sul mercato (se e’ per questo non ce l’hanno nemmeno la cosmologia o l’etica, per fare due nomi), ma piuttosto di non capire che lo stesso stupore che ci suscitano un’ape o un fiore, ci proviene anche dalla contemplazione di un sasso.

          • Su certe basi e se bastasse il potervi tirar fuori qualcosa di “buono”, in senso più generale possibile, anche la letteratura allora è scienza…
            No.A certe cose vi si può giungere tranquillamente con o senza ID come,dualmente,ad altre si giunge con o senza neodarwinismo.(Per inciso Masiero certe cose le mostra anche il creazionismo,sia quello a livello di pensiero,lecito,sia quello illecito che mira a creare una creation-science,che ,fra l’altro riescono invece a “capire che lo stesso stupore che ci suscitano un’ape o un fiore, ci proviene anche dalla contemplazione di un sasso.”)
            È perciò privo di senso portarle a sostegno dell’uno o dell’altro.
            Non è questione di considerare scienza “solo” la scienza moderna.È che non c’è ragione alcuna per considerare altro scienza,quantomeno senza buttare al secchio un campo che si è formato attraverso un lungo periodo iniziato in epoca medioevale con lo scopo di fornire risultati di una certa qualità.
            E che allontana un fumoso e non così utile concetto di scienza come insieme di cognizioni risultato di studio(di qualsiasi cosa)e meditazione.
            Anche la matematica,la filosofia,la fede,la religione,la letteratura,l’arte hanno dato e possono dare molto,ma non vuol dire che siano scienza.

            Per il resto,JdM,l’ID non può aver nulla a che fare col “razionalmente valido”,al più certe sue affermazioni.
            Infatti non è razionale uno “studio” su un progetto che escluda qualsiasi cosa abbia a che fare col progettista e con le modalità di progettazione.
            L’antroposofia,la numerologia,l’astrologia non sono scienza?
            Allora è possibile dire che qualcosa non è scienza.
            E l’ID non è lo è.
            Tanto più che “storicamente” l’ID va a formarsi proprio successivamente al ‘no’ riservato all’insegnamento di una scienza della creazione a scuola.
            Mirando palesemente,volutamente a rimanere molto vago su determinati punti con lo scopo di aggirare i motivi del ‘no’.

          • Giorgio Masiero on

            La mia epistemologia, Leonetto, non classifica la scienza (definita come adaequatio intellectus et rei) in una logica binaria (0 o 1), ma in una fuzzly, con un numero reale da 0 ad 1, dove i due limiti indicano la massima creatività fantastica avulsa dalla realtà e la massima aderenza al reale consentito alla ragione umana. Tra questi due estremi irraggiungibili si situano i tentativi di scienza intermedia e imperfetta degli umani.
            Così, 0.1 può essere il valore epistemico del multiverso in cosmologia o del darwinismo in biologia: due racconti in cui l’hybris volta a celare l’ignoranza sorpassa sproporzionatamente l’apporto originale di conoscenza. E 0.9 quello della metafisica tomistica. Anche la letteratura, certo, è una forma di scienza come conoscenza. Le dirò di più. La letteratura su certi fenomeni può essere la somma forma di scienza: per es., non esiste a mio parere nessun filosofo e nessuno scienziato, né tecnico né artista né teologo, che superi Dostoevskij nella descrizione e nella spiegazione di quel fenomeno esorbitante che è il male.
            Situo a 0.5, per i motivi specificati ai punti 6-9 del mio ultimo articolo, il valore della tecnoscienza. Quanto all’ID, per i motivi spiegati nel commento precedente, trovo ragionevole un voto compreso tra 0.4 e 0.6, dove ciò che mi trattiene dalla sufficienza è solo la smania dell’ID di voler far parte della categoria mediocre delle tecnoscienze.

          • Da un certo punto di vista posso cogliere la ragionevolezza di una certa visione,ma da un altro temerei nel ritrovarmi con numeri fortemente viziati da considerazioni troppo soggettive,largamente opinabili,di valore sensibilmente variabile da persona a persona.
            Non ne faccio una questione per cui vi debba essere una visione così rigidamente rappresentabile da una logica binaria,però si potrebbe usare una metafora cinematografica per comprendere il concetto.
            Nel cinema “comico”, sostanzialmente,si possono individuare due macro-categorie.I film caratterizzati da una forte inverosimilità,che lo spettatore coglie e quindi ride(es. i film con Leslie Nielsen,ma anche con una vena tragicomica i film della saga fantozziana del Maestro Villaggio).E poi i film verosimili,come le commedie di Pieraccioni,Totò,Aldo Giovanni e Giacomo,Tognazzi,Sordi,Verdone etc..
            Ora, se un film che ambisse ad essere comico e, disgraziatamente si trovasse nel mezzo, avrebbe il pesante fardello del non far ridere (in generale,poi qualcuno ride sempre come qualcuno che consideri scienza una pseudoscienza fosse anche l’alimentazione pranica c’è sempre..).E non c’è di peggio per un film comico.
            E così, passare un titolo a chi non ha ragione di averlo(ma anche solo perché ne ha uno proprio, non da meno di quello che gli si vuole attribuire,ma semplicemente diverso)trovo che possa mortificare chi ha quel titolo e non rendere giustizia agli altri titoli.
            Sull’Id devo tornare a ribadire che certe cose “apprezzabili” portate da questo “movimento” esulano dal fatto che chi le proponga sia un fautore dell’ID,sono diciamo così “neeutrali”.
            E che non posso per nessuna ragione trovare ragionavole chi pretenda di parlare di progetto tenendo completamente fuori qualsiasi cosa riguardi progettista e modalità di progettazione.
            Se gli dovessi dare una valutazione in quell’intervallo,per esempio,non potrei farlo.Non sarebbe né 0,nè 1 né in fascia 0.4-0.6.
            Sarebbe “NC”.Non classificabile.

          • Tolto il fatto che,come anche gia’ mostrato, si assiste e si e’ assistito ad esempi di “cristianofobia”:
            http://www.enzopennetta.it/2013/05/avvisaglie-di-cristianofobia/
            ci sarebbe da aggiugere un’altra considerazione.
            Che l’ID possa essere oggetto di satira come di ironia,e’ per quanto visto comprensibile ed e’ lecito,pero’ si e’ scelto di attaccare il cristianesimo cadendo,come sotolinea Enzo,nell’intolleranza,nel disprezzo etc..
            Questo avviene si’ per quella sorta di cristianofobia,ma trova responsabilita’ nell’ID stesso.
            E’ infatti evidente che,dato che storicamente l’ID sorge come espediente per arginare il veto di insegnare la creation-science(di matrice cristiana dalla quale peraltro in quanto tale hanno preso distanze creazionisti come Michele Georgiev e in generale tutti i creazionisti che riconoscono tranquillamente che certi aspetti non riguardino la scieza ma la fede,la storia naturale etc..)nelle ore di scienze,allora ecco che si sceglie di attaccare in questo modo.
            Del resto anche Pievani nei suoi libri muove piu’ che altro invettiva verso l’ID piuttosto che ad altro e cosi’ pure fanno Cicap e compagnia..
            Perche’ comunque e’ un fantoccio di paglia che permette attaccandolo di cogliere due piccioni con una fava.
            Ed ecco che su certi temi,chi gode nl crearvi confusione,ha strada facile ed ecco che nascono forme di intolleranza,violenza psicologica,cialtroneria e disprezzo che ,in altre circostanze,non vi sarebbero.
            Non dico che siano giustificate,semplicemente che l’ID fra i vari danni ne fa anche in questo senso.

          • Giorgio Scanferla on

            Confesso di non comprendere assolutamente cosa significa “A mio parere, il difetto dell’ID non sta tanto nel non essere tecnoscienza, ovvero di non avere applicazioni vendibili sul mercato (se e’ per questo non ce l’hanno nemmeno la cosmologia o l’etica, per fare due nomi)”

            Perché il pastafarianesimo è visto con simpatia tra i dipartimenti di fisica, matematica, astronomia e scienze dure e pure?
            I pastafariani sanno benissimo di portare avanti una presa in giro, e non vogliono fare niente altro che questo. Per esempio, porre sullo stesso piano l’ID e la cosmologia è propio l’errore madornale da cui essi vogliono mettere in guardia.

            Qualcuno vuole che si studi creazionismo e darwinismo? A me va benissimo ma il darwinismo lasciatelo nell’ora di scienze e il creazionismo mettetelo nell’ora di religione per lo stesso motivo per cui Ugo Foscolo va studiato nell’ora di letteratura e non in quella di geografia.

  4. @Giorgio Scanferla,
    nessuno qui sostiene la causa dell’insegnamento del creazionismo, né come religione né come scienza perché è cattiva religione e non è scienza.
    Quello che si sostiene è che anche il darwinismo è cattiva scienza e una religione del caso, quindi semmai la proposta fatta tempo fa era quella di insegnare il darwinismo durante l’ora di religione!
    Amici del CICAP: che ne direste di proporre il darwinismo nell’ora di religione?

    Non è solo una provocazione…

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