I ghiacci al Polo Nord si riducono e al Polo Sud crescono. Lo stesso fenomeno porta a conseguenze opposte?
.
La notizia da nature geoscience al Corriere
In molti sapranno che mentre al Polo Nord i ghiacci hanno ridotto la loro estensione, al Sud sta avvenendo il fenomeno contrario. Si tratta di un fatto che potrebbe creare seri problemi ai sostenitori di un riscaldamento globale legato alle emissioni di CO2 da parte delle attività umane.
Ecco allora una teoria in grado di tranquillizzare i suddetti sostenitori: il riscaldamento globale fa sciogliere i ghiacci al nord, dove poi restano acqua, e li fa sciogliere anche al sud, dove però una volta in mare creano uno strato che si congela più facilmente, lo stesso fenomeno dà quindi incredibilmente risultati opposti nei due casi.
La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera nell’articolo Il paradosso del Polo Sud: nel mare si forma più ghiaccio perché fa più caldo, nel quale leggiamo:
Non è un pesce d’aprile, è uno studio apparso il 1° aprile sulla rivista specializzata Nature Geoscience e riscontrato da un gruppo internazionale di scienziati nell’arco di analisi durate alcune anni. Nei mari che circondano l’Antartide in inverno si forma più ghiaccio galleggiante proprio a causa del riscaldamento globale.
Consapevole delle perplessità che tale paradosso inevitabilmente suscita, l’autore ha precisato sin dal principio che non si tratta di un pesce d’aprile, precisazione che ormai dovrebbe accompagnare molti articoli di divulgazione scientifica.
E infatti non tutti sono d’accordo con queste conclusioni, come ricordato nel finale dello stesso articolo:
Altri scienziati affermano che possono esserci diverse spiegazioni per l’aumento del ghiaccio marino in Antartide.
Insomma, ancora una volta si ha la sensazione che la spiegazione data per salvare la teoria vacillante del riscaldamento globale antropico, AGW, sia un po’ ad hoc.
La spiegazione può essere quella pubblicata su nature geoscience e ripresa dal Corriere, oppure potrebbe tranquillamente essere un’altra, “Così è se vi pare”…
.
.
.
6 commenti
Certo che lo scienziato così lo posso fare anche io! prpio vero che la scienza senza la filosofia è una conoscenza fallimentare!
Matteo Dellanoce
Matteo, è proprio così, se la scienza non è sottoposta al controllo di una corretta epistemologia diventa autoreferenziale e allora anziché la correttezza del metodo contano solo i risultati che tendono ad essere affermazioni apodittiche.
Ma non vedo in giro gente come Popper o Kuhn o Lakatos che possano intervenire autorevolmente in questo senso.
Se ci saranno inverni piu’ rigidi e lunghi come quello attuale cosa diranno?
Alla fine degli anni 80 dicevano che ci aspettavano inverni
miti e siccitosi,causa lo spostamento di latitudine del freddo le perturbazioni viagggiavano piu’ a nord;poi,siccome e’ ritornato a piovere hanno iniziato a parlare di eventi estremi e poi lo stesso riscaldamento globale avrebbe prodotto una prossima futura era glaciale..
In altre parole l’AWG produce tutto fuorche’ il riscaldamento
Adesso anche i ghiacci antartici non si sciolgono perche’ e’ troppo caldo,mentre quelli dell’artico lo fanno.
Sono davvero barzellette.
Benvenuto Franco,
se come ipotizzi gli inverni dovessero diventare più lunghi, presumo che cambieranno orwellianamente la terminologia,come hanno già fatto passando da global warming a cambiamenti climatici, oppure cambieranno il metodo di misurazione così da confondere le idee.
Si tratta di gente dotata di grande fantasia, staremo a vedere…
Cosa c’è alla base dell’ideolocia “verde”? Odio verso l’uomo?
Sostanzialmente direi di sì.
Ovviamente nascosta dietro le buone intenzioni.