Darwin day – UAAR day

1

 

Ringraziamo il sito Pikaia per aver fornito puntualmente il calendario delle manifestazioni previste per i Darwin day.

 

 

Ancora una volta all’UAAR la parte del leone.

 

 

 Com’era già accaduto l’anno scorso, anche stavolta il primato nell’organizzare i Darwin day sembra andare decisamente all’UAAR  (Unione Degli Atei e degli Agnostici Razionalisti). Come infatti riportato nella figura qui sotto, è possibile verificare che 9 appuntamenti su 17 sono organizzati dall’UAAR:

 La notizia è stata riportata anche sul sito Antievoluzionisti in Italia! del prof. Daniele Formenti il quale ha posto in risalto proprio il fatto che siano molte le iniziative organizzate dall’UAAR:

E al prof. Formenti non è sfuggito neanche il fatto che la maggior parte di tali iniziative si svolgano nella città che l’anno scorso fu definita erroneamente “aspirante capitale creazionista d’Italia“, in un articolo pubblicato sul sito Oggiscienza: “Verona, aspirante capitale creazionista d’Italia“. La definizione infatti era stata coniata per via di un convegno per “una biologia libera da ideologie” e che vedeva come primo relatore il paleontologo prof. Roberto Fondi notoriamente non credente.

E quindi per contrastare le critiche alla teoria neodarwiniana si sceglieva la comoda ma scorretta strada dello sviamento del discorso e dell’etichettatura del convegno come “creazionista”.

Ma francamente non si può dar torto a chi evita le critiche reali per rifugiarsi dietro l’appellativo “creazionista” che tanto richiama quello di “reazionario” che veniva dato a chi criticava la rivoluzione russa.

.

Ecco infatti cosa accade a chi riporta le vere critiche al neodarwinismo, come avvenuto sempre sul sito del prof. Formenti:

Ciascuno degli argomenti sollevati dal [Neo]creazionista C. Hunter, e riportati dal prof. Formenti, è infatti un vero punto vulnerabile della teoria neodarwiniana, e il fatto che tali argomenti siano evidenziati da un neo-creazionista piuttosto che da un evoluzionista o, se vogliamo, da un tassista o da un fruttivendolo, non fa nessuna differenza: quello che conta è la sostanza delle critiche, che risultano tutte assolutamente consistenti e fondate.

E con l’occasione si ricorda che l’eventuale impiego della teoria dell’evoluzione in chiave antireligiosa, come la consistente presenza dell’UAAR induce a pensare, è un errore di uguale gravità di quello che fanno i creazionisti, e si auspica quindi che in ogni singolo convegno dei Darwin day venga messo bene in chiaro questo fatto.

.

Tra le critiche che il prof. Formenti riporta come esempio di falso argomento di Hunter contro la teoria neodarwiniana, troviamo anche la contestazione del fatto che il la Biston betularia sia un caso di evoluzione.

Spero che il prof. Formenti voglia chiarire la sua posizione al riguardo, se infatti dovesse confermare che il caso della B. betularia è un esempio di evoluzione, con tale affermazione accederebbe di diritto alla candidatura per l’Asino d’oro insieme al Nobel Dario Fo.

.

.

.

Share.

Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

1 commento

  1. Trovo abbastanza inequivocabile l’uso ideologico che si vuole fare della TdE e della figura di Darwin, e mi dispiace che a rendersi responsabili di tale uso ideologico siano uomini di scienza che affidando/collaborando con un’associazione cialtrona come la UAAR non fanno un buon servizio ne alla TdE, ne al Darwinismo ne alla scienza tutta…

    semplicemente profonda tristezza….

Exit mobile version