La notizia della scoperta di molecole organiche su Marte ha fatto il giro del mondo.
Ma così com’è rappresenta un non notizia, comunque andrà a finire si tratta di un episodio che si poteva risparmiare.
Era da un po’ di tempo che non si sentiva parlare di vita extraterrestre, e così al Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno pensato bene di vivacizzare la situazione con un annuncio, quello del rinvenimento di “molecole organiche”: La Nasa: “Curiosity su Marte ha scoperto precursori della vita”, titola il 28 novembre La Stampa, Marte, «Trovate molecole organiche», fa eco lo stesso giorno il Corriere della Sera.
Ma la sorpresa più grande si ha andando a leggere il sito dell’ANSA, dove nell’articolo intitolato Da Marte tracce precursori della vita, è possibile leggere affermazioni davvero sorprendenti:
‘Forse Curiosity ha trovato su Marte semplici molecole organiche”: lo ha detto Charles Elachi, direttore del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a margine del convegno sullo spazio organizzato dall’Università Sapienza di Roma.
Elachi ha precisato che ”sono dati preliminari ancora da verificare, molecole organiche e non biologiche”. La dichiarazione del responsabile del Jpl è una prima risposta ufficiale alle voci in circolazione in questo periodo relativi ad un’importante scoperta da parte del robot laboratorio della Nasa Curiosity, arrivato sulla superficie del pianeta rosso il 6 agosto scorso.
Quindi la dichiarazione è stata resa necessaria per porre fine a delle voci che parlavano di un imminente annuncio relativo ad un’importante scoperta.
L’episodio ricorda quello avvenuto nel settembre scorso relativo al frammento di papiro che avrebbe riportato frasi su una presunta “moglie di Gesù“. Anche in quell’occasione l’annuncio fu dato a Roma, la protagonista fu Karen L. King, una studiosa statunitense che, casualmente, prima di partire aveva rilasciato delle interviste preannunciando clamorose rivelazioni al convegno di Roma. Una bella trovata pubblicitaria non c’è che dire.
Della vicenda ne ho avuto modo di parlare personalmente con l’organizzatore del convegno, il prof. Alberto Camplani, che ha raccontato poi l’accaduto sulle pagine dell‘Osservatore Romano in Un papiro alla deriva su cui leggiamo:
«La scoperta di una studiosa di Harvard fa intendere che Gesù ebbe una moglie». Con tale titolo Fox News riprende da altri quotidiani la notizia di una conferenza tenuta martedì 18 settembre sera da Karen L. King, durante il decimo Congresso internazionale di studi copti, che in tale data era ospitato dall’Istituto Patristico Augustinianum, a pochi metri dalla Città del Vaticano.
Di tenore simile, ma con variazioni di tono e di consapevolezza critica, nonché riferimenti poco pertinenti al Codice da Vinci di Dan Brown, sono le notizie circolate sulla stampa europea e italiana nei giorni immediatamente seguenti.
Lo stesso Camplani mi ha confermato l’irritazione degli studiosi convenuti per quella “sparata” pubblicitaria che mentre rendeva “celebre” Karen L. King, gettava discredito sulla professionalità di tutti gli altri convenuti.
L’episodio delle molecole organiche su Marte ricalca quello del papiro in vari punti, si tratta di un annuncio preceduto da una preparazione mediatica, è avvenuto in un paese diverso da quello sede del ricercatore e, coincidenza, a Roma presso l’Università la Sapienza. Verrebbe quasi da pensare che la Sapienza sia diventata un luogo particolarmente mediatico…
Quello che sugli altri giornali non abbiamo trovato è un passaggio che compare sul sito dell’ANSA e che vale la pena riportare:
Nelle ultime settimane si rincorrevano in maniera insistente voci relative ad una scoperta di portata storica, “ma credo che i media abbiano esagerato nelle aspettative. I dati preliminari fanno supporre di aver identificato probabilmente semplici molecole organiche, non biologiche
“Voci realtive ad una scoperta di portata storica“, voci che però poi si scontrano con il fatto che Curiosity non è stato costruito per rilevare tracce biologiche, e allora cosa avrà mai trovato?
“Molecole organiche” ci dicono. Quali però non è dato sapere, peccato.
E allora dov’è la notizia? Solo la diffusa ignoranza in cui vengono lanciate certe notizie consente di giocare con i termini, andiamo infatti a vedere cosa sono le molecole organiche, per farlo è sufficiente Wikipedia:
Si definiscono convenzionalmente composti organici i composti del carbonio con eccezione degli ossidi, monossido e diossido, e dei sali di quest’ultimo: anione idrogenocarbonato ed anione carbonato rispettivamente, derivati solo formalmente dall’acido carbonico (in realtà inesistente in soluzione acquosa), oltre ad altre piccole eccezioni.
Nella stessa pagina segue una tabella con alcune molecole organiche:
Insomma, su Marte ci potrebbe essere anche del semplice metano e si potrebbe parlare tranquillamente di “molecole organiche”, un po’ poco francamente, e niente di entusiasmante, visto che il metano è presente largamente nei pianeti del sistema solare.
Ma stavolta la vicenda non finirà qui, per gli appassionati dei colpi di scena l’appuntamento è per il 3 dicembre quando verranno fatte comunicazioni ufficiali:
Per conoscere esattamente quali siano i nuovi dati raccolti dal robot bisognerà attendere il 3 dicembre, data in cui la Nasa intende comunicare la scoperta in occasione di un convegno a San Francisco.
Eccoci dunque tutti in attesa di queste comunicazioni, sperando che non si tratti dell’ennesimo episodio alla Dan Brown.
Appuntamento al 3 dicembre.
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12 commenti
Io avrei posticipato al 21 dicembre, cosi’ tanto per dare una SUSPENSE maggiore alla cosa… 😉
Chissà, magari per quella data c’è il seguito…
Credo che di fronte a tanta leggerezza nell’annunciare svolte clamorose, anche la figuraccia dei neutrini diventa di secondo piano.
Piero..già ad oggi si potrebbe intasare il blog con le notizie affini al 21 DCicembre ore 11:11.
Non bruciare tutto subito e non tenere tutto in fondo ma razionare il tutto credo sia una buona scelta.
In realta’, dal link che avevo segnalato, una volta tanto, si spengono subito gli entusiasmi:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/curiosity-su-marte-i-precursori-vita-860111.html
si rincorrono le voci su una scoperta di portata storica, ma lo scienziato spegne gli entusiasmi: “Credo che i media abbiano esagerato nelle aspettative. I dati preliminari fanno supporre di aver identificato probabilmente semplici molecole organiche, non biologiche“. Del resto, Curiosity “non è dotato di strumenti per trovare tracce biologiche, ma ha la capacità di riconoscere molecole organiche“
Mi meraviglia molto!!!
un plauso a Chiara Sarra
Allora su Titano allora c’e’ un mare di molecole organiche o se volete un mare di metano.
Proprio così, solo che nessuno ha speso miliardi per andare a cercare ET da quelle parti 😉
Una notizia piu’ interessante, per un “vecchio” appassionato di astronomia come me:
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20121128_195424.shtml
Ebbene sì, a volte ci sono anche notizie serie…
Ed esistono ancora giornalisti seri su La Stampa:
http://www.lastampa.it/2012/11/29/scienza/ma-l-onere-della-prova-tocca-agli-europei-nel-yj9nQGQmoPhNB4UThY469L/pagina.html
Peccato si perda nel finale.
Leggo ora su Televideo, alla pagina 161, che la NASA ha smentito che Curiosity abbia trovato materiale organico su Marte ed ha stigmatizzato le “fantasiose” anticipazioni dei giorni scorsi.
Tanto rumore per nulla !
E pensare che la NASA era una delle realtà più serie, perché disperdere così un capitale di credibilità?