Lo studio dell’UNICEF dal quale prende spunto l’articolo sul Corriere della Sera
Un articolo riporta i soliti dati sull’incremento demografico previsto per il 2025, e alcuni lettori commentano in modo cinico.
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Analisi errate e soluzioni aberranti sono l’eredità del darwinismo sociale, mentre in questi stessi giorni si cerca di glorificare la “Sacra causa” di Darwin.
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L’articolo dal titolo “Entro il 2025 un bambino su tre sarà africano” è del 20 novembre scorso ed è stato pubblicato sul Corriere della Sera. La retorica sulla “bomba demografica” deve essere stata interiorizzata dall’articolista tanto che i dati riportati sono stati impiegati per dare una visione distorta dei fatti:
Entro il 2025 la popolazione mondiale arriverà a 8 miliardi. La soglia dei 7 era stata superata poco più di un anno fa. Il nuovo miliardo sarà composto di bambini, il 90% dei quali nato nelle regioni meno sviluppate del pianeta. Di più: una persona ogni tre fra quelle che nasceranno nel 2025 sarà africana….
…sarà la Nigeria il paese ad avere il maggiore incremento in assoluto della propria popolazione inferiore ai 18 anni, con ben 31 milioni di bambini in più e un incremento del 41% tra il 2010 e il 2025. Ma sempre in Nigeria avverrà un decesso su otto tra quelli che a livello mondiale si registreranno tra i minori di 18 anni.
Davvero preziosa del fatto che questo miliardo in più sarà composto da bambini!
Tranquillizzati dal fatto che i nuovi abitanti non verranno al mondo già adulti o vecchi, veniamo a sapere che il 90% di essi proverrà dalle zone meno sviluppate del pianeta. Questo dato orienta subito verso i preconcetti malthusiani sulla correlazione tra natalità e povertà, e di questo si troverà infatti traccia nei commenti dei lettori.
Quello che però sfugge è l’ultima considerazione, quella che mostra come i paesi a più alta natalità siano anche quelli a più alta mortalità, fatto questo che dovrebbe aprire gli occhi ai lettori. Allora forniamo un aiuto mostrando dei comunissimi grafici di popolazione:
Come si può vedere nel grafico di sinistra è rappresentata una crescita “esponenziale” della popolazione (quella della popolazione africana), mentre nel grafico di destra è rappresentata una crescita “logistica”, quella delle popolazioni che avendo raggiunto il limite della capacità portante dell’ambiente si stabilizzano.
La semplice conoscenza di queste curve dovrebbe togliere ogni dubbio sul fatto che in un paese povero la popolazione dovrebbe stabilizzarsi (per raggiunto limite della capacità portante) e non seguire una curva esponenziale che è tipica di una situazione di bassa densità demografica.
Il problema dell’Africa è la bassa densità di popolazione, dunque cercare di combattere la povertà diminuendo la popolazione è come cercare di abbassare la febbre di un paziente colpito da polmonite mettendolo al freddo in mezzo alla neve.
Inoltre l’alta natalità si verifica anche in un altro caso, nelle situazioni di alta mortalità, come nel caso riportato della Nigeria, ed è quindi una strategia difensiva contro l’estinzione. Come si diceva basterebbe saper leggere i dati per sfuggire alla retorica.
Ma c’è di più, le politiche di “birth control” hanno inciso così pesantemente sulla situazione demografica da aver ormai pregiudicato la situazione che sta ormai andando verso un’insostenibile situazione di invecchiamento della popolazione, come testimoniato da un grafico contenuto nello studio dell’UNICEF “Generazione 2025 e oltre“:
Come si vede la situazione dei giovani da 0 a 17 anni si è sostanzialmente stabilizzata a partire da dopo il 1980, mentre la loro percentuale è andata calando dal 41% al 25% nello stesso periodo.
L’articolista avrebbe dovuto mostrare questi dati, fare le semplici considerazioni che emergono dalla loro lettura, ma purtroppo anche questa è stata un’occasione perduta.
Ma l’occasione non l’hanno invece persa i lettori che hanno mostrato un misto, purtroppo comune, di ignoranza cinismo e malcelato razzismo nei (per fortuna pochi) commenti che hanno seguito l’articolo:
I primi 8 commenti di 9 sono tutti orientati a dare la colpa della povertà all’eccessivo numero di figli, un razzismo strisciante si manifesta dietro espressioni del tipo “Queste figliano a getto continuo…“, l’utente “indomito” arriva perfino a criticare le vaccinazioni che fanno sopravvivere troppi bambini chiamando in causa la selezione naturale.
Solo “Surak2punto0” ristabilisce finalmente la verità ragionando. Siamo dunque 8 a 1.
Quello che emerge è un bel successo per chi ha diffuso largamente le politiche malthusiane.
La vera “Sacra Causa”.
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7 commenti
Ma dico… saranno poi vere queste statistiche su numero di figli, su popolazione, su nuove nascite?
Se finanche in Italia, paese arcigno quando si tratta di rendicontare statisticamente la popolazione, ai soli ed unici fini di una adeguata tassazione sia chiaro, bambini impunemente sfuggono alle maglie dello stato, non si sa l’identita’ dei bambini nelle mani dei rom, cosa possiamo aspettarci dall’anagrafe del Congo, della Papua Nuova Guinea, dell’isola sperduta in mezzo al Pacifico?
Io dico che sono tutte balle, per dirla in modo chiaro.
Lo fanno i governi del Terzo Mondo, per piagnucolare davanti agli alti “consessi” dell’ONU, fanno finta di crederci i governi occidentali per fustigarCI ulteriormente come se fosse “colpa nostra” ed avere la scusa per fare finta di inviare piu’ aiuti sui quali farci un’abbondante cresta, in combutta con i governi terzomondisti, e approfittarne per fare VERO controllo della popolazione con metodi che noi tutti conosciamo.
I governi del Terzo Mondo andrebbero distinti dai governati, se da noi subiamo un golpe finanziario imposto dalle banche possiamo aspettarci che le elezioni in quei paesi siano vere?
I governanti ladri ricevono il loro compenso per aver tradito il proprio popolo, proprio come da noi.
La miseria in Africa è vera, e i meccanismi che la producono sono stati la lunga sperimentazione di quello che adesso sta accadendo qui. Smascherare quelli serve anche per salvare noi.
Ci sono certamente dati falsificati, come riportava Messori in un suo libro “Le cose della vita”:
per es. la Nigeria, anni fa, si stimava che avesse 116 milioni di abitanti, ma ce ne sono almeno 35 milioni di troppo. Nel 1952 la valutazione coloniale inglese dava 30 milioni, stando alle proiezioni non doveva superare gli 80 milioni, quindi come si è arrivati ai 116?
“Il motivo sta nella divisione non solo etnica ma anche religiosa del Paese: il Nord è musulmano, il Sud cristiano. Malgrado i cristiani costituiscano la parte più avanzata e produttiva, i musulmani detengono il potere effettivo, che sinora hanno cercato di mantenere anche con il pretesto della loro suiperiorità numerica. Da qui la sopravvalutazione demografica delle zone islamiche, attribuendo loro nientemeno che alcune decine di milioni di persone in più.[…] La casta islamica è riuscita anche ad imporre che non si sottoponesse a censimento la religione dei nigeriani, sempre nel timore che risultasse una prevalenza cristiana.”
La notizia ovviamente non ha avuto enfasi, a causa dei catastrofisti ‘verdi’, ma neanche a chi ha interesse di far apparire più poveri di quanto non siano quei Paesi: infatti il reddito pro capite con una popolazione più bassa aumenta.
In sostanza tutte le cifre sulla popolazione del Sud del mondo sono certamente gonfiate e vanno drasticamente diminuite.
Ma se ne guardano bene dall’approfondirlo e divulgarlo.
I catastrofisti verdi fanno il gioco del neocolonialismo, se effettivamente le cifre sulla popolazione sono gonfiate è ancora più drammaticamente ingiusta questa politica di birth control.
E invece… ma li avete letti i commenti sul Corriere, tutti omologati sul pensiero unico.
E cinico.
http://www.tempi.it/blog/per-luniversita-di-bristol-esiste-un-modo-semplice-per-sconfiggere-la-fame-in-africa-non-far-bere-i-poveri#.ULCSOu-NREI
Già l’acqua potabile porta la rovina dei poveri, magari meglio cercare di inquinarla, per il loro bene si capisce.
L’articolista sembra aver letto il libro di Enzo (che sto finendo) 🙂
Ma avete visto come inizia l’articolo?
“Malthus è vivo, e lotta insieme a noi. Volete eliminare la povertà dal mondo? Agite in modo che i poveri non vivano a lungo, o che non nascano nemmeno”
Più che altro l’articolista sembro essere proprio io!
Complimenti a Rodolfo Casadei.
PS
frank, grazie per le considerazioni