Una stella marina sembra essersi evoluta con meccanismi non darwiniani.
La notizia è apparsa sul Corriere della Sera del 6 Agosto scorso nell’articolo “Evoluzione: nessuno veloce come le stelle marine“, che riporta uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society con il titolo “Extraordinarily rapid life-history divergence between Cryptasterina sea star species“.
Una frase riportata nell’articolo pubblicato su Corriere, se confermata, relegherebbe i meccanismi neodarwiniani in secondo piano nelle dinamiche dell’evoluzione:
I ricercatori hanno potuto stimare il momento in cui le specie si sono diversificate esaminando le sequenze del loro Dna, giungendo alla conclusione che la separazione è avvenuta tra 6 mila e 22 mila anni fa. E hanno potuto escludere che la divergenza sia avvenuta lentamente, cioè con progressivi cambiamenti genetici.
L’evoluzione della stella marina sarebbe dunque avvenuta non con progressivi cambiamenti genetici, un fenomeno inconciliabile con la teoria della Sintesi moderna (neodarwinismo).
Una frase che per l’importanza delle sue implicazioni non dovrebbe essere lasciata senza chiarimenti.
2 commenti
Se la notizia viene confermata sarebbe un bell’enigma: un arricchimento di informazione genetica avvenuta “recentemente” e in poco tempo. Il darwinismo di certo non prevede nulla di ciò. Potrebbe venire fuori che ci sono dei meccanismi ancora sconosciuti riguardanti la nascita delle specie (alla faccia del DNA spazzatura di Dawkins: della serie “non so a cosa serve, quindi non serve a nulla”). Resterebbe da vedere come è stata possibile tale evoluzione delle specie, ma è un campo ancora inesplorato.
Infatti, è proprio quello che intendevo dire.
Purtroppo non ho a disposizione l’intero studio in questione, spero quindi che in futuro se ne parli ancora in modo tale da valutare pienamente cosa veramente ne sia scaturito.