Per salvarci dalla CO2 ricicliamo l’urina, la stravagante proposta arriva dall’Università dell’Andalusia.
La proposta giunge da Manuel Jiménez Aguilar dell’Istituto di ricerca agricola e della pesca e della formazione dell’Andalusia, per poter eliminare il nemico pubblico n° 1 del secolo, la CO2 accusata di essere la responsabile del riscaldamento globale, si potrà utilizzare l’urina. Il meccanismo è spiegato con le stesse parole di Aguilar su testate online come ad esempio Gaianews.it nell’articolo “L’urina per assorbire l’anidride carbonica?” che grazie al cielo termina con un cauto punto interrogativo:
Per ogni molecola di urea nelle urine, una mole (un’unità chimica utilizzata per misurare la quantità di sostanza) di bicarbonato di ammonio è prodotta insieme con una mole di ammoniaca, che potrebbero essere utilizzata per assorbire una mole di CO2 atmosferica”, ha spiegato Manuel Jiménez Aguilar dell’Istituto di ricerca agricola e della pesca e della formazione del governo regionale dell’Andalusia.
Dopo aver assorbito la CO2 si produce un’ unità di bicarbonato di ammonio, che viene utilizzato in Cina come fertilizzante azotato da 30 anni.
Peccato però che un simile procedimento per essere portato a regime necessiterebbe di un sistema di raccolta e trattamento delle urine che dovrebbe comportare una profonda ristrutturazione delle nostre abitazioni prevedendo un WC per i rifiuti solidi e uno per quelli liquidi. Oppure l’urina potrebbe essere messa in un sacchetto da depositare in appositi cassonetti… e tutto per una riduzione solo dell’ 1% della CO2 emessa.
Ma siamo seri…
E invece in nessuno dei siti, italiani o stranieri che siano, che hanno dato la notizia si accenna ad una sana critica di questa autentica bufala:
Pianeta Blu: Ricercatori propongono di utilizzare l’urina per assorbire l’anidride carbonica
Gaianews.it: L’urina per assorbire l’anidride carbonica?
Science Daily: Urine Based ‘Potion’ Can Act as CO2 Absorbent
Solo in qualche caso raro si può trovare una sana ironia, come nel titolo del sito WUWT: Friday Funny – pissing away the CO2 alarm.
6 commenti
Mi ricorda l’imperatore romano Vespasiano…
Che ne vogliano imitare anche la persecuzione contro i cristiani?
Non mi meraviglierebbe affatto!
Intanto cominciano col perseguitare i nostri intelletti! 😀
“Mi ricorda l’imperatore romano Vespasiano…”
Il che a sua volta mi richiama un’ode poetica:
Fin da tempi assai remoti,
Quando il mondo ancor aveva
per viventi Adamo ed Eva,
era cosa assai usata sc..ggiare all’impazzata.
Sco–ggiava Cincinnato arando il suo bel prato,
Sco–ggiava Messalina nascosta giù in cantina,
E gli Unni poveretti sco–ggiavan sopra i tetti,
Vespasiano infastidito la sco-ggia avea proibito
e dei luoghi fece fare ove andare a sco–ggiare.
-Anonimo-
😀
E ci credo che è “Anonimo”!
Come faceva a firmare un’ode di questo tipo?!!
😀 😀
P.S. Un’ipotesi, potrebbe essere stato Thomas Milian….?
Ad ogni modo,ieri in un notiziario flash,non ricordo quale c’era un servizio su “lucifero” e questi anticicloni africani e quest’estate torrida,e si diceva che non si conosce la causa del perchè questi anticicloni(quest’estate sembra di stare in un girone dantesco..)si sian spinti fin qua,ma diceva ,questo voglio far notare,che la causa è qualcosa di origine umana e quindi bisognerà individuarlo al fine di correggere e trovare una soluzione a questo,praticamente,danno umano.
Come al solito si va a parare sempre li,senza avere mai ,ovviamente erò,la pelle d’orso nel sacco ma volendo già dibattere sulla vendita..
Come vedi la stampa ormai è del tutto acritica, nessuno dice che questa abitudine di dare dei nomi mitologici ai vari periodi di caldo è una novità senza senso.
Però certi nomi restano impressi, allora non penso più che è tutto normale, come diceva don Camillo:
“Signore, si potrebbe anche dire che fa un caldo infernale, ma è semplicemente estate. Meno male. Qui nella Bassa i ritmi rallentano, c’è più tempo per pensare e pregare.”
Il riferimento al “caldo infernale” sembra incredibilmente proprio tagliato su questa faccenda di “Lucifero”.
E così, anziché cogliere i ritmi che rallentano accumuliamo ansia e questo predispone ad accettare che si tratti di eventi eccezionali che richiedono provvedimenti eccezionali.