Anche sul clima arriva il governo dei “tecnici”

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Una nave “spruzza aerosol”

Nel campo dell’economia la politica ha lasciato il posto ai tecnici stipendiati dalle banche.

Adesso anche nel campo del clima la politica sembra lasciare il posto ai tecnici sul libro paga delle corporations.

 

Una tendenza preoccupante.

 

La notizia è apparentemente una di quelle fatte appositamente per riempire con delle curiosità, più o meno credibili, i quotidiani durante l’estate (non che le vere notizie non ci siano, anzi…) ed è apparsa sul Corriere della Sera il 21 agosto scorso con il titolo “Inseminare le nuvole controil riscaldamento globale“. Contrariamente alle suddette apparenze, si tratta invece di una notizia partita dai massimi livelli della scienza mondiale, nientemeno che dalla pubblicazione Philosophical Transaction of The Royal Society,  che nel numero di agosto ha inserito l’articolo intitolato “Marine cloud brightening“.

Il contenuto dell lavoro di ben 25 studiosi di varie parti del mondo è ben sintetizzato nell’articolo del Corriere:

Perché non fare un test per vedere «dal vivo» cosa succede veramente sparando in cielo un aerosol di acqua di mare in modo da far aumentare la copertura nuvolosa sugli oceani e così far diminuire la radiazione solare che arriva sulla superficie del mare?

Un esperimento del genere, e ancor più un’eventuale applicazione avrebbe delle ripercussioni imprevedibili e potenzialmente negative, come ancora una volta ci informa puntualmente il Corriere:

L‘idea – appunto – non è nuova e come si diceva ha portato a simulazioni computerizzate che sconsigliavano la messa in pratica di un sistema simile per combattere il riscaldamento globale, oltre a considerazioni di ordine etico, politico ed economico. Ma i 25 autori dello studio, guidati da John Latham dell’Università di Manchester, ribattono che queste argomentazioni non costituiscono un valido motivo per non proseguire gli studi scientifici…

Ma sì, che si facciano esperimenti sul clima come se si trattasse di intervenire su una popolazione di batteri racchiusa in capsula di Petri…

Questa notizia va collegata ad un’altra risalente al febbraio scorso e pubblicata sul Guardian: “Bill Gates backs climate scientists lobbying for large-scale geoengineering“, in quell’occasione veniva comunicata un’intensa attività di finanziamento da parte della Gates Foundation e di altre multinazionali di studi di “geoingegneria” per la manipolazione del clima.

Ma l’attività di queste corporations non si limiterebbe a finanziare le ricerche, bensì a condizionare gli esperti che a loro volta sono i principali referenti dei governi sull’argomento:

Un piccolo gruppo di importantissimi scienziati del clima, finanziariamente supportati da miliardari, compreso Bill Gates, stanno facendo pressioni su governi e istituzioni internazionali perché sostengano esperimenti volti a manipolare il clima su scala globale per evitare un catastrofico cambiamento climatico.

Che il gruppo facente capo a Bill Gates si stia dando molto da fare nel campo delle scelte climatiche e demografiche non è una novità, già da tempo è infatti in circolazione un video i cui contenuti non possono non lasciare quantomeno perplessi:

 

http://www.youtube.com/watch?v=WUJMR3BUm2s&feature=player_detailpage

 

E ancora recentemente, come segnalato su Climate Monitor, da uno studio riconducibile alla Microsoft giunge ancora un allarme nientemeno che per il 2100: “Pandemonium

Ma chi ha delegato alla Gates Foundation e alle altre compagnie che finanziano certe ricerche, di orientare le scelte politiche dei governi e il nostro futuro?

Abbiamo da poco assistito all’espropriazione del diritto di autodeterminazione democratica in campo economico operata dal governo dei banchieri, adesso con queste iniziative nel campo delle emergenze climatiche la capacità di influenzare le scelte politiche da parte di organizzazioni dotate di mezzi finanziari praticamente illimitati sembra che stia diventando una caratteristica  generalizzata.

Se quindi, dopo l’economia governata dai banchieri, adesso arriva il clima governato dalle multinazionali, dobbiamo pensare di essere di fronte ad una mentalità elitaria dove una casta di non eletti democraticamente sa cosa è bene per tutti gli altri.

Se veramente invece si volessero ascoltare i consigli degli scienziati e investire in opere utili per affrontare il problemi ambientali, le possibilità non mancherebbero, si potrebbero ad esempio  investire risorse in altre iniziative: vedi CS-Zichichi: ecco le vere emergenze planetarie

 

PS. Questo articolo non fa riferimento, e non lo vuole fare, a questioni del genere delle “scie chimiche” o altre analoghe. Si prega quindi di non trasformare, in eventuali commenti a seguire, la questione dell’ingerenza di limitati gruppi di potere sulla vita pubblica in una discussione su complotti mai dimostrati.

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

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