Sulla rivista PLoS one è apparsa una ricerca sulla correlazione tra la credenze religiose e i tassi di criminalità.
Solo che non si capisce su quale religione abbiano indagato.
Certamente nessuna di quelle attualmente note.
La notizia della ricerca è stata prontamente ripresa dall’attenta “ocasapiens” che sul sito Oggiscienza si firma Sylvie Coyaud, in un articolo del 10 luglio intitolato “Deterrenza divina“:
Nel dibattito sull’evoluzione delle religioni prevale per ora la tesi che favoriscano la coesione e l’ordine sociale. Ancora di più se Yaweh, Dio o Allah non è ritenuto benevolo, scrivono su PLoS One Azim Shariff dell’Università dell’Oregon e Mijke Rhemthulla dell’Università del Kansas.
Già dalle prime parole non possiamo fare a meno di registrare la reazione contrariata dell’autrice alla notizia che le religioni possano avere un ruolo socialmente positivo, contrarietà espressa con quel “per ora“, una cautela che non abbiamo mai visto usare nei confronti dei risultati di altre ricerche osannanti le meraviglie dei darwinismo di stampo pollosauriano.
Dallo studio apprendiamo che tale azione benefica sul comportamento sembrerebbe inoltre particolarmente accentuata se si crede in un Dio punitivo. Come si giunge a tale risultato? Attingiamo ancora all’articolo su Oggiscienza:
In un recente esperimento, tra molti altri, i volontari cristiani che in precedenza avevano scritto per dieci minuti su un Dio punitivo baravano e rubavano meno di quelli che per tema avevano un Dio che perdona, il perdono umano, sulla repressione umana o un tema neutro.
Insomma l’attendibilità della ricerca è supportata dagli effetti psicologici causati da un “tema in classse” che dei volontari definiti “cristiani” hanno svolto su un Dio che appare loro, a seconda dei casi, benevolo o punitivo: ma non è sempre lo stesso? Manco fossero diventati politeisti…
E poi quel “baravano e rubavano meno” è veramente inquietante, ma il campione dove lo hanno preso nel carcere di San Quintino?
Lo stato confusionale del campione prescelto, e conseguentemente della ricerca, è ulteriormente confermato dalle parole degli stessi ricercatori:
abbiamo trovato due relazioni uniche, robuste e affidabili tra credenza religiosa e tassi nazionali di criminalità… la credenza nell’inferno è predittiva di tassi nazionali inferiori di criminalità e quella nel paradiso di tassi più elevati.
Ma chi sono questi sedicenti cristiani che credono o nell’inferno o nel paradiso come se fossero due fedi diverse?
E i ricercatori poi, prima di ideare il test non si sono prima documentati per sapere che nel cristianesimo non si crede ad uno dei due senza credere nell’altro?
Ma le sorprese non finiscono qui, i ricercatori che hanno firmato lo studio hanno anche separato il credere nell’Inferno e/o al Paradiso dal credere in Dio:
Nonostante variabili come la povertà e la disparità di reddito siano spesso ritenute determinanti, soltanto la credenza in Dio ha un effetto significativo sul tasso medio di criminalità superiore a quello delle credenze nel paradiso e nell’inferno.
Questo significa che esistono persone che credono nel Paradiso e/o nell’Inferno ma non credono in Dio!
Ma di quale religione stanno parlando?
L’unico risultato serio di questa ricerca è l’aver dimostrato che le persone coinvolte non appartengono a chiese conosciute, si tratta di casi in cui è avvenuta una deformazione e personalizzazione della religione, un “fai da te” in cui ciascuno crede quello che gli pare.
Si tratta di un sondaggio sul mondo del New Age, o solo dell’ignoranza… di sicuro non sulla religione, tanto meno quella cristiana.
22 commenti
Ma che test hanno fatto e che campione hanno preso?
No perchè è veramente criptico…
Non si capisce minimamente come sia stato svolto il test(cioè proprio cosa dovesse fare il campione scelto) oppure sono io che non voglio capire perchè mi rifiuto di ammettere che possa essere vera una simile cialtroneria..non so…
Secondo il test c’erano anche ‘cristiani’che pensavano che rubando,stuprando,uccidendo sarebbero entrati in qualche Paradiso,magari senza Dio…non è che non sono cristiani?
Si pensi un po’ il livello del test…
Fantastico!
Ma ad Andrea Macco,che salutiamo,non è che si può proporre la Coyaud come candidata per l’asino d’oro?o quantomeno chi fa questi test?
In qualche modo direi che non si può non condividere queste parole:
“L’unico risultato serio di questa ricerca è l’aver dimostrato che le persone coinvolte non appartengono a chiese conosciute, si tratta di casi in cui è avvenuta una deformazione e personalizzazione della religione, un “fai da te” in cui ciascuno crede quello che gli pare. ”
Grazie Enzo,che risata di gusto leggendo quest’articolo..anche se forse ci sarebbe da piangere..
Leonetto, mi hai ricordato l’esistenza di quel meritorio premio dell’aureo “Equus asinus” (questo ricordiamoci è un sito scientifico…) che potrebbe essere maggiormente utilizzato.
Capisco però che il prof. Macco, che saluto anch’io, con tutti gli asini d’oro che dovrebbe distribuire, di questi tempi rischierebbe la bancarotta!
Beh Enzo in effetti altro che Fort Knox….
è evidente: se uno crede in un Dio pronto sempre a perdonare al punto tale che l’inferno neanche esiste (come spesso si sente dire) si è pronti a giustificare ogni azione anche negativa (“Dio è buono e mi perdonerà”).
Ma questa non è certo la posizione cattolica ma la posizione di un cristianesimo progressista o progressivista per non parlare di chi non crede nè nell’inferno nè nel paradiso.
E non è un caso che lo studio in questione ponga in alto nel grafico della criminalità nazioni solitamente ritenute tranquille come Svezia e Norvegia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Parabola_del_seminatore
“Ora, perché mi chiamate, “Signore, Signore”, e non fate quello che dico? 47 Chiunque viene a me, e ode le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi è simile. 48 Egli è simile ad un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto il fondamento sopra la roccia, e venuta una piena, il torrente ha investito quella casa, ma non l’ha potuta scrollare perché era stata fondata sulla roccia. 49 Chi invece le ha udite e non le ha messe in pratica, è simile a un uomo che ha edificato una casa sopra la terra senza fondamento; quando il torrente l’ha investita, essa è subito caduta, e la sua rovina è stata grande”
da Luca 6
“Ma questa non è certo la posizione cattolica ma la posizione di un cristianesimo progressista o progressivista”
No domenico,diciamo correttamente,quella non è la posizione cristiana.
Cos’è un cristiano progressista?Sembra un partito politico…
“ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome”
Da Giovanni 1
“E da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4 Chi dice: «Io l’ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui. 5 Ma chi osserva la sua parola, l’amore di Dio in lui è perfetto. Da questo conosciamo che siamo in lui.”
da 1 Giovanni 2
Un cristiano è un cristiano o non è cristiano.
Il fatto è che,anche pur non comprendendo proprio come sia stato fatto questo studio,qui siamo tranquillamente nel paese dei balocchi della new age…
Ottima osservazione Domenico,precisa e lineare,che tasta il polso all’attuale situazione Europea.Nota comunque che i reati in Scandinavia sono abbastanza frequenti ma “minori” ad esempio furti di auto,furti in genere,piccolo spaccio ecc.ecc.Purtroppo non paragonabili ad esempio alla nostra associazione a delinquere,reati di mafia,grande spaccio di droga,corruzione politica e molto altro ancora.Chi ha meno paura dell’inferno?
E ad ogni modo ..mettiamo pure che fra quelli che credono solo in un paradiso ci si mettano quelli che hanno “allargato una certa porta stretta”…
O per chi,diceva de Andrè,l’inferno esiste solo per chi ne ha paura.
..ma chi sono quelli che credono solo in un inferno?
Quella è una fra le varie cose che trovo più emblematiche in questo studio…
E’ stato fatto giustamente notare che lo studio non è accurato; è stato fatto notare che bisogna vedere in cosa effettivamente crede chi compie un qualsiasi crimine. Vorrei far notare un’altra cosa: tenendo conto delle balle che girano su internet riguardo la religione, non viene a nessuno il sospetto che certi atei sono troppo creduloni quando si tratta di argomenti religiosi?
Beh Riccardo ,in effetti,spesso e volentieri diversi ateisti muovono obiezioni e quant’altro contro deismo e contro luoghi comuni circa presunto cristianesimo.
Evidentemente così fa comodo e si fa presa.
Più che creduloni forse,dico forse eh, son furbacchioni.
Sarebbero dei furbacchioni se avessero a mente cos’è realmente il cristianesimo. Ma su internet girano tante balle, prese per oro colato, che fa veramente domandare “ma questi ci sono o ci fanno?”
Mi sa che sfondi una porta aperta. Io penso che “ci siano”, ma non per un’intelligenza scarsa, semmai per un uso limitato di tale facoltà dovuto a pregiudizi e semplificazioni profondamente radicate… i cattolici NON hanno letto la Bibbia, se l’hanno letta sono ipocriti, i preti plagiano i bambini, il Dio cristiano è ritenuto la causa dei fenomeni naturali… eccetera.
Non credo tu abbia compreso cosa volessi dire Riccardo.
Io dicevo che sembrerebbe che piuttosto che muovere critiche al cristianesimo(qualora vi fosse motivo di muoverle)usano come bersaglio qualcosa di comodo..un punching ball..(vedi anche solo il dicumentario Zeirgeist cche usava come fonte un druido autodidatta in archeologia,nel cui documentario si sosteneva fra le varie cose che sunset serivasse da sun +Seth..per dire il livello..)
Però dici bene,o ci sono,nel senso che sono convinti che il cristianesimo sia tutta una serie di luoghi comuni,o ci fanno e usano questo bersaglio di comodo per muovere agilmente critiche e strappare consensi facili.
Ad ogni modo lo studio in questione si pone molto più a carattere generale e propone qualcosa di veramente criptico.
Cioè non c’entra niente con i classici tormentoni ateisti questo studio.
Qui si raggiunge talmente il ridicolo che più non so..
O è solo una mia impressione?
Sun…seth. LOL^3!!!
Mah..
Come si è giunti a questo grafico?
http://www.plosone.org/article/fetchObject.action?uri=info:doi/10.1371/journal.pone.0039048.g001&representation=PNG_M
Ed a questa tabella?
http://www.plosone.org/article/fetchObject.action?uri=info:doi/10.1371/journal.pone.0039048.t001&representation=PNG_M
Oh,io veramente non riesco a comprendere come sia stato realizzato questo studio.
Proprio a livello pratico:scelta del campione,testing,valutazioni,conclusioni..tutto insomma..
Cioè han fatto fare test a crocette a campioni delle varie nazionalità e poi han osservato i crimini che avvengono in quelle nazioni ed han elaborato i dati?
Questo test mi fa da un lato cascare le ..braccia,dall’altro scompisciare…
Hanno osservato che rubavano e baravano meno… forse nel corso della giornata li hanno sottoposti all’esperimento della “partita di poker”, in cui alle cavie venivano forniti 3-4 assi nella manica e qualche decina di gettoni finti, e a fine partita hanno calcolato i risultati delle frodi perpetrate. Ovviamente, nel nome della fede in Dio.
Come fate a non pensarci? E’ ovvio!!
😀
Chissà cosa ne pensa Dawkins del fatto che la religione islamica sia quella che garantisce la criminalità più bassa…
La raccomanderà nei suoi prossimi libri?
Interessante battuta professore! E’ anche la Religione che promette e mantiene le pene stabilite(perlomeno nei paesi dove vige la Legge Islamica).Dubito che un liberal come Dawkins si scomodi a consigliare una linea di vita così severa.
Tutto è possibile comunque!
Mmmmh… come dire, c’è qualcosa che non torna.
Media di tutti i crimini (suppongo paragonato al valor medio):
Cattolici 0.112
Altri cristiani 0.170
Musulmani 0.051
Religiosi praticanti… -0.124
Credenti… -0.475???
C’è uno statistico in sala che mi possa illuminare su questi dati?!
??? 😯
Credo faccia riferimento al tasso medio di criminalità dal ’98 al 2007 e lo divide categoria per categoria.Dapprima vengono usate solo 2 covarianti dopo “si scompone” in più covarianti.
Quelli che credono in Dio e i praticanti evidentemente credono in un inferno …
Grazie.