Uno studio pubblicato su Nature rivela una manipolazione dei dati sul clima con la quale è stata nascosta la tendenza, iniziata 2000 anni fa, verso un periodo di glaciazione.
Ma allora ridurre la CO2 non serve per salvare il pianeta e il Protocollo di Kyoto può essere tranquillamente bruciato.
Anzi, la CO2 andrebbe incrementata…
La pubblicazione è dell’8 luglio ed è stata prontamente ripresa da Climate Monitor con un articolo di Guido Guidi “Nature Climate Change: Prima faceva più caldo. Chissa’ il team come la prenderà.“
Dall’articolo riportiamo:
Sorpresa, non solo le serie sono consistenti, ma mostrano un trend negativo di lungo periodo di circa tre decimi di grado per mille anni. In pratica da un secolo circa prima di Cristo ad oggi, la temperatura media superficiale delle estati dell’emisfero nord è andata calando. Lentamente, ma calando. E così, meraviglia delle meraviglie, salta fuori anche che tanto il periodo caldo romano, quanto il periodo caldo medioevale, sono stati consistentemente più caldi delle decadi recenti.
Se si analizza l’andamento delle temperature su una scala più grande del solito, emerge quindi un trend al raffreddamento dell’emisfero boreale collegato alla variazione orbitale che va sotto il nome di “forcing orbitale” per la quale l’rraggiamento dei due emisferi subisce delle variazioni cicliche:
Fonte Wikipedia
Questo studio dovrebbe da solo porre fine all’allarmismo legato al Global Warming Antropico (AGW), infatti anche ammesso che la produzione di CO2 conseguente all’utilizzo di combustibili fossili produca effetti sul clima, essa non farebbe altro che rallentare provvisoriamente il raffreddamento.
La situazione emerge molto chiaramente dal grafico che accompagna lo studio:
Come si vede il riscaldamento degli ultimi decenni è solo una fluttuazione che oltretutto risulta inferiore a quelle del periodo caldo romano e di quello caldo medievale.
Ma non è tutto, questi dati sarebbero stati disponibili da tempo se non fossero stati colpevolmente ignorati i dati sfavorevoli alla teoria dell’AGW. Sempre da Climate Monitor riportiamo:
…si legge chiaramente nell’articolo: “Le precedenti ricostruzioni potrebbero essere sottostimate”. Un modo elegante per dire che sin qui proprio non ce l’hanno raccontata giusta.
Già, non l’hanno raccontata giusta.
Questo conferma che quando la scienza e gli interessi economici e politici entrano in conflitto, la “scienza” viene piegata alla convenienza. Era questa l’idea che aveva in mente Francis Bacon quando immaginò la sua “Rivoluzione scientifica”.
Stando alla nuova ricostruzione, anziché inventare improbabili dispositivi per schermare la luce solare, si dovrebbe cercare il modo di compensare il raffreddamento globale, magari provocando un effetto serra con l’emissione di massicce quantità di CO2!
Adesso i sostenitori dell’ipotesi del riscaldamento causato dall’uomo e dei conseguenti scenari catastrofisti dovrebbero rivedere le loro posizioni, ma non siamo ingenui, non sarà facile che la verità si faccia strada, il neocolonialismo ha bisogno dell’AGW per affermare le politiche neomalthusiane (vedi CS- Asse del male: Governo britannico e Gates Foundation), la Bill Gates Foundation, ad esempio, basa tutta la sua azione sul riscaldamento globale causato dall’uomo:
http://www.youtube.com/watch?v=6WQtRI7A064&feature=player_detailpage
Se dunque le politiche neomalthusiane si reggono sulle due gambe costituite dalla teoria dell’AGW e sul darwinismo, non c’è da farsi troppe illusioni che su questi argomenti la verità possa farsi facilmente strada.
Episodi come questo che abbiamo visto possono però far capire, a chi è interessato alla verità, come stanno le cose.
9 commenti
E che dira’ adesso la papera saccente… ehm l’oca sapiens?
Mah..non mi stupirebbe neanche se la Coyaud portasse queste cose come prova dell’AWG.
Del resto ,non so di preciso per quali cause,ma la lettura di grafici & co. gli si è sempre rivelata ostica facendola cadere sovente in errore.
Per esempio ricorderemo:
http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/04/cambiamenti-climatici-chi-diffonde-dati-falsi/
Del resto,aveva dato anche prova della sua “Otelmicità”(http://it.wikipedia.org/wiki/Divino_Otelma)
Presumendo tutto l contenuto di alcuni articoli basandosi solo sul titolo.
Del resto anche altri ben in vista hanno scritto recensioni su libri prima della loro uscita e posto domande relativi ad essi prima di averli letti.
Peccato non ci azzecchino,altrimenti si potevano interrogare sui numeri del lotto….:)
P.S.
Rivedrei anche questo con relativi commenti:
http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/05/royal-society-la-scienza-al-servizio-dell-impero/
Del resto anche altri ben in vista hanno scritto recensioni su libri prima della loro uscita e posto domande relativi ad essi prima di averli letti.
Chi fu quel giornalista inviato a Venezia per la Regata Storica che descrivette nei minimi particolari nel suo lungo articolo, ma che in realta’ non si fece non mi ricordo piu’ per quale motivo?
Non dimentichiamo che si tratta di persone avvezze alle “Just so story”, amano fantasticare inventandosi gli avversari che fa loro comodo, vogliamo che si spaventino di fronte all’invenzione di un contenuto che non hanno neanche letto?
P.S.
Secondo me non hanno neanche mai letto “L’origine delle specie”.
Io invece l’ho letto, ed è per questo che non ci credo! 😀
Mi sembra, Enzo, che anche Darwin, verso la fine della sua vita, abbia dichiarato di avere forti dubbi su tutto quello che aveva “scoperto”.
Giorgio, io ho letto L’Origine delle specie e L’origine dell’uomo, e devo confessare che sono state letture faticose perché obiettivamente lo stile è noioso e ripetitivo, l’unico punto che si salva è la fine dell’origine delle specie, che infatti tutti citano.
In realtà Darwin ha sempre avuto forti dubbi su tutto e li ha avuti sin dall’inizio, la prova sta nel fatto che lavorò sopra la teoria 20 anni e si decise a fare il passo della pubblicazione solo perché costretto dal lavoro di Wallace (che la elaborò in pochi giorni).
Nei suoi lavori poi si trova spesso tutto e il contrario di tutto, non è esattamente quello che fa un uomo convinto di quel che dice e dalle idee chiare.
contordine compagni!
tra l’altro un recente studio che avro’ cura di ricercare e postare, metteva in evidenza come nel periodo della rivoluzione industriale aumento’ la produzione agricola intorno ai poli industriali proprio perche in quelle zone era maggiore l’emissione di co2.
ps
nel post sopra volevo dire contrordine compagni alla maniera di guareschi perche il titolo del prof me lo aveva suggerito!
Ciao Rocco,
se trovi lo studio di cui parli posta il link.
P.S.
riguardo Guareschi, anche io facendo il titolo pensavo alla stessa cosa!
E con l’articolo di domani sarà ancora più pertinente…