La droga perfetta

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This Spray Will Get You Instantaneously Drunk—But Just For a Few Seconds

Una droga “perfetta”, senza effetti collaterali e compatibile con le esigenze della società, era stata descritta nel romanzo distopico “Brave New World” di Aldous Huxley.

Adesso un piccolo passo è stato fatto in questa direzione, il “Mondo Nuovo” è più vicino.

 

Nel romanzo “Brave New World” del 1932, Aldous Huxley descriveva il mondo verso il quale la società scientista si stava dirigendo, un mondo nel quale la vita degli uomini sarebbe stata dominata dall’eugenetica resa possibile dall’affermarsi del darwinismo sociale e dal controllo del comportamento.

La società descritta da Huxley era però un luogo che lasciava senza risposta le domande più profonde della vita, che anzi quelle domande negava legittimità relegandole in un passato arretrato in cui l’umanità non era ancora stata liberata dalla scienza. Ma poiché le persone, nonostante i prodigi della scienza continuavano ad avere momenti di inquietudine e tristezza, nel Mondo Nuovo era stata messa  a disposizione una droga “perfetta”, un droga che non avrebbe cioè creato problemi al regolare svolgimento della vita sociale e delle attività lavorative, il “Soma“:

Il soma è la droga ideale descritta nel romanzo di fantascienzaIl mondo nuovo” (Brave New World) di Aldous Huxley.

È una sostanza euforizzante dagli effetti simili a quelli della marijuana, ma priva di qualsiasi effetto collaterale sgradevole (se non quello di accorciare la vita di qualche anno, ma non è poi un prezzo troppo alto per la felicità), prodotta in forma di compresse da mezzo grammo, aggiunta alle bevande e – quando necessario per sedare situazioni di disordine pubblico – spruzzata nell’ariacome aerosol.

« Mezzo grammo per un riposo di mezza giornata, un grammo per una giornata di vacanza, due grammi per un’escursione nel fantasmagorico Oriente, tre per una oscura eternità nella luna. »
(Aldous HuxleyIl mondo nuovo)

Attraverso il soma, distribuito gratuitamente dallo Stato a tutti i cittadini sin dall’infanzia, ed il condizionamento cerebrale pre- e post-nascita, viene realizzato l’ideale utopico di un mondo in cui in nome della stabilità sociale viene bandita qualsiasi forma di sofferenza, a partire da quella generata dai vincoli familiari e amorosi, non più previsti nella società descritta nel romanzo.

Wikipedia

Ed è proprio a queste caratteristiche del soma “una sostanza euforizzante dagli effetti simili a quelli della marijuana, ma priva di qualsiasi effetto collaterale sgradevole” che sembra corrispondere un nuovo prodotto messo a punto dall’inventore franco-americano David Edwards e dal designer francese Philippe Starck, come riportato dal Corriere della Sera nell’articolo Lo spray che ti ubriaca in pochi secondi, del 14 maggio:

…un team di ricercatori francesi, capitanati dall’inventore franco-americano David Edwards e dal noto designer francese Philippe Starck, hanno concepito una bomboletta spray che permette a chiunque di sperimentare la «sensazione di ebbrezza nel giro di pochi secondi». Insomma, ubriacarsi con una sola spruzzata, senza spendere decine di euro per drink o cocktail in discoteca o all’aperitivo. La trovata è oltremodo stramba, ciononostante ha qualche vantaggio: nessun effetto nefasto da sbronza. Inoltre, pare sia a prova di etilometro.

Si tratta del tradizionale alcol che viene liberato in una minima quantità, 0,075 ml, che offre un’immediata e passeggera sensazione di ebbrezza.

Ma tanto più la novità è presentata come innocua tanto maggiore è la portata negativa di questa proposta, per capire cosa s’intende possiamo ricorrere alle parole che Chesterton dedicò al bere in Eretici:

Il modo di bere il vino di Omar Khayyam’s è cattivo. Non perché beva il vino.

E’ cattivo, e molto cattivo, perché si tratta di un bere farmacologico. E’ il bere di un uomo che beve perché non è felice.

Il suo è un vino che chiude fuori l’Universo, non il vino che lo rivela.

Non è un bere poetico che è gioioso e istintivo, è un bere razionale che è prosaico come un investimento, e insipido come una dose di camomilla.

Chesterton in poche parole mostra la differenza tra il bere buono e il bere cattivo.

Il bere buono non può rinunciare al sapore, al contatto con i sensi e con il mondo naturale a cui rimanda con il suo colore, gli aromi e i tannini, elementi senza i quali l’alcol diventa un’insipida medicina.

Ma proprio a tutto questo fa rinunciare lo spray di Edwards e Starck, anzi il suo scopo è proprio ed esclusivamente lo stordimento che, come dice Chesterton, “taglia fuori il mondo” un gesto di un uomo “che non è felice”.

Ma la vera droga è quella che rende insensibili a “invenzioni” come questa, che fa pensare che sia normale cercare un po’ di stordimento in ogni momento del giorno, purché l’etilometro non lo registri.

Questo è il pensiero di una società divenuta profondamente gnostica, che reputa un male l’esperienza quotidiana e un bene il fuggirla.

 

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

11 commenti

  1. pochi giorni fa ho risvisto in tv il smpre bellissimo film “Stregata dalla luna” con Cher, la madre di lei si chiedeva perchè gli uomini ad un certo punto volessero donne più giovani.

    Alla fine capisce che si tratta della paura di morire.

    Questo della droga facile secondo me è un tipico esempio di “paura di morire” o di affrontare il tema della morte, un diversivo.

  2. Alessandro Giuliani on

    Purtroppo c’è di ancora peggio, sono dei caschetti che ancora hanno una diffusione limitata per problemi tecnici ma che promettono di diventare pervasivi in cui ci si imbambola a guardare una traccia dell’attività elettrica del proprio cervello e così calmarsi, rilassarsi…

    http://neurodevelopmentcenter.com/index.php?id=31

    ..l’adorazione del Dio/Ego..anche questo Chesterton aveva predetto nello stesso libro…

      • Mi sa tanto di esempio di “retroazione (troppo) positiva”.
        Uno che fa queste cose guarda il proprio elettroencefalogramma, che e’ ovviamente molto piatto, allora si rilassa di piu’, e l’elettroencefalogramma diventa ancora piu’ piatto, e allora quello guardandolo si rilassa ancora di piu’…
        😀

        • ULP! volevo dire negativa.
          (“positiva” era intesa come “a favore di chi si vuole auto-lobotomizzare”)

        • alessandro giuliani on

          E’ così, neuro-fedback appunto, l’idea è quello di accoppiarlo con delle piccole scossettine che, per puro effetto del rinforzo positivo dell’utente daino la sensazione di gioia, piacevolezza ecc…masturbazione allo stato puro, uscita dal mondo, è semplicemente osceno.

    • Mi ricordano quegli occhiali con luci psichedeliche che pare siano state usate per 24 ore da Kurt Cobain prima di spararsi…

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