Einstein aveva ragione, Darwin no

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Ultimamente si nota una strana tendenza ad associare le figure di Eisntein e Darwin tra le righe il fine sembra quello di affermare  che, se la Relatività potrebbe anche essere errata, la teoria di Darwin non può che essere confermata.

 

Lo ha fatto capire il prof. Boncinelli su Le Scienze, lo ribadisce adesso un articolo pubblicato su Pikaia.

 

Qualche giorno fa avevamo parlato dell’articolo del prof. Edoardo Boncinelli (CS-Boncinelli: Einstein si può mettere in discussione, Darwin no) nel quale l’autore si scagliava contro chi aveva “osato” affermare che Darwin si sbagliava sul fatto che le espressioni facciali costituissero una prova a favore della propria teoria. Se il professore avesse aspettato solo un po’ per sfogarsi si sarebbe risparmiato di leggere un’autorevole smentita alle sue dichiarazioni (CS-E’ confermato: sulle espressioni facciali Darwin aveva torto).

Adesso lo stesso discorso viene ripreso in modo più specifico su Pikaia, il portale dell’evoluzione, in un articolo intitolato Da Einstein a Darwin, una questione di fiducia. Nell’articolo, firmato da Michele Bellone, vengono fatte delle affermazioni che è interessante analizzare:

Prendete la teoria dell’evoluzione per selezione naturale di Darwin, costante bersaglio di quanti cercano di sminuirne la portata. Uno degli argomenti più utilizzati per attaccarla consiste nel citare risultati ottenuti da alcuni recenti e significativi programmi di ricerca in biologia evoluzionistica – evo-devo, eredità epigenetica, teoria dei sistemi emergenti, solo per citarne alcuni – come prova della sua fallacia. Ciò che si ignora, o si finge di ignorare, è che tali risultati in realtà integrano il cuore centrale della teoria darwiniana senza sminuirne la potenza esplicativa.

Come prima cosa facciamo i più sinceri complimenti all’autore per aver correttamente specificato che la critica non va all’evoluzione come fatto documentato dai fossili ma alla sua spiegazione per “selezione naturale” data da Darwin e rielaborata con la Sintesi moderna. Detto questo bisogna anche dissentire dalle conclusioni riguardo al fatto che gli argomenti portati come confutazione della stessa:  “in realtà integrano il cuore centrale della teoria darwiniana senza sminuirne la potenza esplicativa“.

Come è possibile constatare l’autore fa riferimento ai risultati di alcune nuovi programmi di ricerca ma omette però di dire l’obiezione più importante: a tutt’oggi non esiste un solo caso di evoluzione certificata, o di formazione di un nuovo carattere,  che si avvenuta secondo “caso e necessità”.

Questo in che modo potrebbe “integrare” la teoria?

L’articolo prosegue quindi giungendo a delle conclusioni che sono la diretta derivazione delle considerazioni precedenti:

se si fa passare l’idea che queste nuove scoperte rendono superata la teoria darwiniana solo perché ne migliorano alcuni aspetti, allora diventa anche lecito, ad esempio, non insegnarla più nelle scuole, privando così le nuove generazioni di un approccio fondamentale alla comprensione della moderna biologia (e non solo).

Premesso che le nuove scoperte non integrano la teoria Darwiniana ma semmai creano ulteriori difficoltà da spiegare, non sono d’accordo sul fatto che la teoria darwiniana non dovrebbe essere in tal caso insegnata nelle scuole, solo non la si dovrebbe insegnare come una teoria scientifica corroborata.

Lo studio della teoria neo-darwiniana dovrebbe essere come quello della teoria tolemaica o come quella di Lamarck: storia del pensiero scientifico.

L’articolo su Pikaia prosegue poi nel seguente modo:

Capire il concetto di teoria scientifica è dunque il primo, fondamentale passo per non cadere in gravi errori di valutazione e per smascherare gli inganni di chi, pur di criticare un modello di spiegazione della realtà tutt’ora funzionante e confermato da diversi esperimenti, si aggrappa ad ogni possibile argomento.

A tutt’oggi, non esistono prove che la teoria di Darwin sia sbagliata alla radice, così come non esistono prove che la teoria della relatività sia da mettere in soffitta. L’eleganza di certe teorie sta nella loro capacità di fornire una spiegazione che rimane valida nonostante il progredire delle conoscenze. Sono grandi narrazioni, che possono essere riviste e aggiustate ma non scartate e messe in un angolo; questo perché la forza del loro racconto è universale e non certo perché si tratta di dogmi, come i critici subdolamente insinuano.

“Capire il concetto di teoria scientifica”, siamo d’accordo su questo punto, ma chi deve capirlo è colui che ritiene che una teoria possa essere valida in virtù del fatto che vi sia un’assenza di confutazioni. Ma le cose stanno diversamente:

1- Perché una teoria sia valida deve essere corroborata.

2-Perché un teoria corroborata possa essere definita “scientifica” deve prevedere un criterio di falsificabilità.

Quali sono dunque le prove che corroborano l’evoluzione per “caso e necessità”?

Qual è il criterio di falsificabilità del neo-darwinismo?

Si gradiscono risposte.

Infine la capacità di fornire “spiegazioni” non è garanzia di correttezza, anche col sistema tolemaico si potevano prevedere i movimenti dei pianeti. Certamente la teoria neo-darwiniana è una “grande narrazione”, come quelle di Kipling: favole.

L’articolo poi finisce col seguente invito:

Proprio questo è il bello della scienza: la sua apertura al confronto e alle critiche, purché tali critiche vengano sostenute da prove concrete e argomentazioni logiche. Tanto più una tesi è solida, tanto più sarà difficile confutarla. Non sei d’accordo? Vai alla lavagna e dimostrami che hai ragione.


Fermo restando il fatto che affinché qualcosa possa essere confutato dovrebbe prima essere dimostrato, invitiamo l’autore dell’articolo e il direttore del sito Pikaia a guardare la “lavagna”, troveranno scritta una dimostrazione “concreta” e “logica”: E’ provato matematicamente: aderire al neodarwinismo è come credere ai miracoli.

 

 

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

37 commenti

  1. 1)La macro-evoluzione non credo si possa verificare e sperimentare in un quadro preciso di tempo da riuscire a testarla.
    Quindi su questo punto il neo-darwinismo è in difetto.
    2)Ma anche la variabilità di specie (o specializzazione) è un difetto della suddetta teoria, poiché le innumerevoli specie non hanno potuto (se vogliamo) discendere l’una dall’altra (nel tempo che conosciamo) e diversificarsi in modo così veloce (1) e questo lo dimostrano i numeri.
    3)La selezione naturale o ambiente?
    4)microevoluzione è acclarata.

    • Specializzazione?forse intendi speciazione?
      E poi nel 2 raticamente parli dell’1.
      Il 3 è abbastanza non-sense detto così.
      attenzione gemini!

      • Si , grazie Leonetto.
        3) il fattore chiave dell’evoluzione è l’ambiente o la selezione naturale.
        Secondo me è l’ambiente e vi spiego perché.
        Pochi giorni fa, ho letto su una rivista di un premio Nobel che si sta occupando di tensioni elettriche nell’ambiente, infatti secondo questo esperto si sta iniziando a creare un nuovo corso nella biologia, grazie a questi studi.
        Quello che emerge è che “questi” raggi provocati dalla elettricità polare della terra o l’attività vulcanica o anche la stessa zona atmosferica influenzano in modo significativo i processi vitali.
        Oramai l’evoluzione si vedrà solo sotto questi aspetti e quindi come un fattore esterno “marginale”;e non si potrà parlare più di selezione naturale intesa come sociobiologia.

        • Non dicevo non-sense perchè non era chiaro cosa volessi dire dicevo non-sense perchè tale ra ciò che volevi dire con ciò.

          Selezione naturale e ambiente sono concetti strettamente legati nel neo-darwinismo,”inglobati” assieme ad altro sotto ciò che passa come “contingenze”.
          Pertanto un aut aut simile non è corretto.

          Poi che vuol dire il fattore chiave dell’evoluzione?Dell’evoluzione inteso come trasformazione delle specie?
          ‘L’ambiente’certamente è qualcosa a cui vaire creature,vari organismi rispondono.
          La lepre artica cambia colore a secondda della stagione(diversi rettili possono fare ugualmente o insetti)..i batteri sono capaci di diversi adattamenti a seconda di un cambiamento d’ambiente etc..
          Nelle Hawaii, dopo che nuovi sistemi di grotte si formarono la, molto rapidamente gli scarafaggi si insediarono nelle nuove grotte e in poche generazioni (pochi mesi per questa specie) nessuno di loro aveva più gli occhi,brutalmente,ma veramente brutalmente ciò che accadde è che in quelle circostanze, in assenza di luce, lo sviluppo degli occhi non è ‘necessario’, ed i geni rispondono di conseguenza,come se alcuni interruttori venissero spenti.
          Comunque non siamo certo nell’ambito della “macro-evoluzione”.

          O forse vuoi dire che propendi per una sorta di neo-Lamarckismo?
          In tal caso è il cane che si morde la coda..

          • No Leonetto non è un non-sense, poiché “la selezione naturale” è più un concetto sociologico che biologico in senso stretto, non a caso entra come fattore chiave nelle varie attività economiche.
            L’ambiente influisce in maniera spasmodica e non determina le specie in maniera netta.
            Ma è senz’altro un fondamento di qualunque teoria evoluzionista (non neo-darwinista) te ne do atto.
            Raggi solari e raggi polari (seconda la mia opinione) hanno contribuito a manomettere le funzioni specifiche (funzionali) degli esseri viventi.
            Io parlerei di complessità organica presente sulla terra e non di speciazione, ma determinate caratteristiche si sono migliorate con il tempo per permettere ad una determinata specie di apprendere una nuova funzione (meccanica o intellettiva).

          • Come e perchè la selezione venga o sia stata applicata al di fuori della scienza ora non è argomento.Si diceva altro.

            La selezione naturale è un filtro..seleziona.
            Non può essere in contrapposizione all’ambiente,poichè è in funzione anche di esso.
            Poichè si presentano certe contingenze(incluso l’impatto ambientale,la fitness,la lotta fra specie,mutazioni…)agisce il filtro di selezione che fa passare i più adatti e i free riders,che se ne fregano volgarmente parlando,chi non ha i requisiti,invece, è tagliato fuori.
            Questo è ciò che brutalmente dice il neo-darwinismo.
            (e sicuramente è ciò che si può osservare in molti processi microevolutivi,se si voglion definire così)

            Perciò si è un non-sense eccome dire :selezione o ambiente.
            Non sono due cose che possono essere paragonate in quel modo.

            Poi puoi vederla come ti pare,però questa è proprio una cosa che non si può dire,al di la del neo-darwnismo o non neo-darwinismo proprio concettualmente.

          • Leonetto tu continui a non capire.
            Io mi riferivo soltanto agli aspetti riscontrabili oggettivamente (o meglio) concretamente: come le mutazioni da raggi solari o elettrici.
            La selezione naturale è un meccanismo sociobiologico, sociale, filosofico.
            Quindi ci può stare un evoluzione senza meccanismi “naturali” di determinazione (aspetti filosofici), io comunque ora non sto considerando quelli. Sto considerando fattori come lo spazio e l’elettricità.
            Io sono convinto che se la macro evoluzione non è provata ok, si rifiuta (in parte) il meccanismo filosofico “sociobiologico” ma ciò non mi vieta di cercare risposte tangibili in aspetti considerati secondari rispetto all’evoluzione.

          • C’è poco da non capire o da capire..Al di la del panegirico che fai e del fatto che ciò di quanto dici in verità concretamente fa danni,
            il concetto in verità è molto semplice,lo espongo il più semplicementre possibile poi vatti a rivedere dall’Origine della Specie in poi se non t è chiaro.

            Dici:
            “La selezione naturale è un meccanismo sociobiologico, sociale, filosofico.”

            In biologia però la selezione naturale è un meccanismo biologico definito.
            Indica il processo di riproduzione differenziale in genotipi diversi, determinato dall’interazione fra variabilità fenotipica interindividuale e ambiente, che controlla la struttura genetica delle popolazioni.
            Può essere ‘positivo’ o ‘negativo’e può essere differenziato in 3 modi a seconda di come agisce all’interno di una specie:direzionale,stabilizzante,diversificante.
            E’ quel meccanismo le cui conseguenze sono la speciazione e l’adattamento e le cui cause sono tutta una serie di “contingenze” fra cui l’ambiente appunto.
            Quantomeno dammi una definizione biologica di selezione naturale che giustifichi quel aut-aut,cosa che ovviamente non è possibile fare.
            Se si vuol fare un aut aut del gfenre devi mostrare come selezione naturale e ambiente siano ‘slegati’ fra loro.

            Quindi,ripeto, la s.n. è in funzione anche dell’ambiente,quindi non può aver alcun senso dire selezione o ambiente in qualunque modo si voglia vedere la cosa.
            Detta in modo terra-terra:

            Può aver senso dire:
            spaghetti o gnocchi?
            non:
            spaghetti o farina?

            Poi ognuno giudichi in base a quanto è stato scritto e vada a rivedere tutto ciò che parla di selezione naturale da Darwin ad oggi.Credo che non ci sarà difficoltà a inquadrare di cosa si stia parlando.
            Non mi sembra ci sia altro da dire circa questa cosa il concetto è chiaro e banale se vogliamo.
            Fra l’altro è un concetto che esiste e che è corroborato da diverse cose.

            Diverso è dire che talora la selezione naturale venga mostrata dal neodarwinismo come qualcosa di più di quel che è ,ma questa è un’altra storia.

          • Leonetto preso da wikipedia: La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate “selezione naturale” o “sopravvivenza del più adatto”. Le variazioni che non sono né utili né nocive non saranno influenzate dalla selezione naturale, e rimarranno allo stato di elementi fluttuanti, come si può osservare in certe specie polimorfe, o infine, si fisseranno, per cause dipendenti dalla natura dell’organismo e da quella delle condizioni.

            Questa è una considerazione darwinista.

            Che l’ambiente giochi un ruolo significativo all’interno del meccanismo “selezione naturale” non lo metto in dubbio.

            Ma io facevo un’analisi specifica al ruolo, che effettivamente svolge l’ambiente (in modo specifico l’elettricità) al di là della selezione naturale.

  2. Si aveva giusto avuto nuovamente occasion qua:
    http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/05/neodarwinismo-alla-deriva/
    di reinterpellarsi sul come e perchè il neo-darwinismo,o Sintesi Moderna,sia da considerarsi una teoria attendibile,una teoria scientifica.
    Se Einstein ‘stava’(parolone)per essere messo in discussione,era perchè qualora si fossero verificate tali cose sue asserzioni sarebbero state falsificate,sarebbero venute meno..
    Come dico nel link sopra:
    “[..]Ad esempio, la teoria che tutti i gravi tendono ad essere attratti verso la terra è stata corroborata da tutti gli esperimenti fatti finora;se si trovasse un grave respinto dalla terra allora qualcosa la falsificherebbe.Il fatto che una teoria non venga ‘verificata’(meglio dire corroborata) dagli esperimenti, ma solo falsificata, non implica che non si hanno delle conoscenze dei fenomeni naturali. Quello che in realtà avviene è una lettura della natura attraverso delle lenti che dovranno essere abbandonate nel momento in cui esse danno un’immagine distorta della realtà.”

    Per tanto ccome si può dire ciò:
    “Capire il concetto di teoria scientifica è dunque il primo, fondamentale passo per non cadere in gravi errori di valutazione e per smascherare gli inganni di chi, pur di criticare un modello di spiegazione della realtà tutt’ora funzionante e confermato da diversi esperimenti, si aggrappa ad ogni possibile argomento.

    A tutt’oggi, non esistono prove che la teoria di Darwin sia sbagliata alla radice,”
    ??

    Cioè sta parlando di come smascherare se stesso?
    Andando avanti con ipotesi,congetture,racconti,favole alla Kipling,invocando il caso ogni 3 per 2 non vuol dire nulla.
    A parte che detta così è falsa(l’affermazione su Pikaia),infatti la “teoria di Darwin” è senz’altro sbagliata alla radice,era falsificabile fra l’altro,quello è assodato,si parla invece di Sintesi Moderna,voglion che si usino sempre i termini appropriati…poi…
    E parlando di Sintesi Moderna quali prove servirebbero per mostrare che la Sintesi Moderna sia falsa alla radice?
    Quali sono gli esperimenti che la confermano?
    Perchè funziona ed è in grado di spiegare la realtà?
    Beh è ovvio se si considera che secondo Pikaia:
    http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizie/Esiste_realmente_una_distinzione_tra_microevoluzione_e_macroevoluzione.aspx
    Ma certo non è proprio così..
    Non si può dire che ciò che si verifica nella formazione di varietà(o sottospecie) sia la stessa cosa,però non su larga scala,di ciò che avviene nel passaggio da un non-qualcosa a qualcosa.
    Quantomeno va dimostrato,va corroborato direttamnte o indirettamente.
    Se no sono parole al vento..
    Da un organismo unicellulare a uno pluricellulare,da un essere acquatico a uno anfibio,da un anfibio a un rettile,da squame a pelle,da squame a piume..da quadrupede a bipede etc.. etc.. come può essere sufficiente vedere su larga scala ciò che si osserva nell’evoluzione dei canidi per esempio,o dei suidi o dei fringuelli o di chi gli pare..

    Insomma ciò che appare evidente al confronto fra Eoinstein e Darwin,ora tanto “In”, è che Darwin è caduto(trasmissibilità dei caratteri acquisiti per esempio)e l'”evoluzione” della sua teoria,ovvero l’Attuale Sintesi Moderna, messa a confronto con la teoria della relatività appare mancante come teoria attendibile e come teoria scientifica.
    Cioè con questo paragone di fatto un neodarwinista nei fatti fa un autogoal pauroso!Mostra come il neo.-darwinismo non abbia le caratteristiche di una vera teoria scientifica attendibile,come quella di Einstein è.

    Mah…

  3. Scusate non c’entra con l’articolo, ma sono curioso, Pennetta lei ha trovato qualche riscontro nella scienza ufficiale o è schierata tutta compatta su un’unica linea?

    Voglio dire anche per la scienza è accaduto quello che è successo per i mass media: anzichè aperta a critiche e varie opinioni su una tesi è diventata uno strumento di dominazione usato dalle elite per il controllo e farci credere quello che fa comodo a loro?

    • Mi sembra eccessivamente complottista nel complottismo, il tuo commento.
      L’idea (ovviamente a mio giudizio) e’ spingere la gente, il “popolo bue” (cosi’ chiamato da loro), a negare l’esistenza di Dio, per il momento qualunque dio, poi piu’ in particolare il Dio cristiano. Da questo seguono tutte le conseguenze, che ormai stanno sotto gli occhi di tutti.
      Non attraverso “Stanze 101”, ma in qualche modo invogliando la gente stessa ad autocontrollarsi, mettendo in ridicolo tesi che cozzano contro il loro modo di vedere il mondo e la vita.
      Vedi per esempio l’aborto, capolavoro propagandistico negli anni ’70. Adesso anche le piu’ scatenate femministe di allora ritornano sui loro passi.

      • E appunto, la scienza ha smesso di esser scienza ed ed è diventata sempre più uno strumento, come molti altri, per sostenere certe tesi che vogliono le elite dominanti.

        Col neodarwinismo per esempio mi sembra che anzichè fare deduzioni logiche e scientifiche, si parta da un’idea di base che si da per vera; e poi si cerchino di aggiustare le varie critiche e prove a loro comodo, questa non è scienza ma ideologia.

        Dov’è che sarei stato eccessivamente complottista nel complottismo

        • Il senso nelle mie parole voleva essere questo:
          mi sembra eccessivo dire che la scienza sia “uno strumento di dominazione usato dalle elite per il controllo“, quasi che qualsiasi scoperta scientifica sia usata per il dominio del mondo 😀
          Esiste anche la cosiddetta “eterogenesi dei fini”, per cui diversi gruppi di persone, o lobby, lavora ad un obbiettivo comune, ma ognuno per i propri scopi, che puo’ non coincidere con il dominio del mondo, ma solo a fare piu’ $$$.

          • Nella ‘Home’ sta scritto:
            “La scienza ha assunto la funzione di legittimare il potere.
            E in questo sistema il darwinismo gioca un ruolo di primo piano.”

            By E.P.

            Denaro,fama..forti strumenti,ma il potere sta decisamente sopra.
            E’ un po’ il mastro don Gesualdo a vederla terra terra molte volte,anche se poi ovviamente è tutto molto più articolato e sono presenti diversi molteplici aspetti.

            Ad ogni modo Gabriel,ora non so quali siano le tue conoscenze circa il neo-darwinismo e circa la critica e la ‘difesa’ della teoria,cosa tu sappia del dibattito che esiste su questa cosa e cosa tu abbia letto a riguardo.

            Ti posso dire che in linea di massima dici bene.
            Il neo-darwinismo viene sicuramente usato come bandiera dall’ateismo:

            “…questo libro [di Darwin] contiene il fondamento, nell’ambito della storia naturale, necessario alla nostra visione”.
            -Marx-
            “Questo Darwin che sto leggendo è formidabile. Un certo aspetto della teologia non era ancora stato liquidato. Adesso è cosa fatta”.
            -Engels-
            “Queste ultime settimane ho letto il libro di Darwin. Nonostante il suo modo di procedere un po’ pesante, questo libro contiene il fondamento scientifico per la nostra causa”
            -Marx-
            “Dove giungeva l’esercito di liberazione maoista, l’intera popolazione doveva seguire dei corsi di rieducazione culturale: le prime lezioni avevano per argomento l’evoluzionismo”
            -Mons. O’Gara, Vescovo di Yuanqing-

            Per fare degli esempi,poi basta vedere il sito UAAR…

            Oltre a ciò a legittimato il colonialismo,il razzismo scientifico,dava e da forza al darwinismo sociale etc..

            Darwin è stato la figura adatta(fuori da giochi politici, schivo e stimato) sulla quale gli ambienti politici legati alla Royal Society hanno puntato per proporre la più geniale delle ideologie: quella camuffata da scienza.

            E ciò poi si è perpetrato con la Sintesi Moderna.
            Leggiti i vari articoli sull’argomento qui sul Blog…

            Vedrai come e perchè l’intuizione,il dubbio che hai sia corretto:
            Ovvero che il neodarwinismo sia un dogma un paradigma incontrovertibile,incontestabile,tutto ciò ovviamente lontano da qualsiasi idea di scienza..

          • Leonetto concordo con te circa l’abuso che si è fatto di Darwin è stato strumentale.
            Ma quest’aspetto conta fino ad un certo punto e ti spiego perché:
            1) Ogni teoria pronunciata, sia stata essa religiosa, scientifica, filosofica, ha dato vita ad una strumentalizzazioni successiva.
            2)La Royal Society ha le sue responsabilità e sono il primo a dirlo, però non è solo questo.
            3)Il razzismo si basa anche su motivi economici.

          • Enzo Pennetta on

            gemini,
            la questione riguardo alla Royal Society è ben più complessa di quanto potrebbe sembrare… non per niente mi ci sono volute 215 pagine per raccontarlo!

          • Sì e mi piacerebbe leggerlo quanto prima, comunque (al di la delle controverse, corrette non lo metto in dubbio) essa non è solo marcio infatti la parola “Scienza” deve molto a: Robert Boyle, John Evelyn, Robert Hooke, William Petty, John Wallis, John Aubrey, Thomas Browne, John Wilkins, John Locke, Thomas Willis, Jean Chardin e Sir Christopher Wren. Sir Joseph Banks, Isaac Newton

          • Ho scritto razzismo scientifico,che ovviamente non può aver direttamente a che fare con l’economia,a parte questo che ‘ogni’ teoria abbia dato vita a strumentalizzazioni questo non lo so,dubito fortemente sull’ogni comunque sia e non vedo comunque come questo possa influire su come e con che effetti sia stato strumentalizzato il darwinismo.
            Sicuramente non tutte le teorie sono state strumentalizzati per quei fini ed hanno portato quelle particolari conseguenze.
            Sulla royal society quoto Enzo…
            Poi che significa quest’aspetto conta fino a un certo punto?
            Se si parla di darwinismo sociale ,di colonialismo,di razzismo scientifico,di transumanesimo etc.. conta eccome cos’ come conta con la storia della legittimazione del potere.
            A tal pro consiglio quelle 215 pagine di libro.

            Ovviamente tutto ciò non ha nulla a che vedere direttamente con la critica sulla validità scientifica del neodarwinismo,riguarda il background che vii era quando tale teoria è sorta.
            Ci sono anche alcuni articoli sul blog a riguardo..

          • Enzo Pennetta on

            Certo che la Royal Society ha conseguito notevoli risultati scientifici, nessuno lo mette in dubbio, altrimenti avrebbe fallito e non staremmo qui a parlarne… solo che la sua ispirazione non è mai stata galileiana, cioè di pura ricerca della conoscenza, ma è stata invece in funzione del potere “sapere è potere”.
            Il problema è lì.

          • 1)Infatti il razzismo scientifico si è creato per motivi per motivi del tutto umani (antropologici) è la conseguenza dell’agire degli uomini, non una causa.
            I motivi umani sono sempre gli stessi: civiltà –cultura,religione,arte-” (ciò si verifica indipendentemente da una teoria), interessi economici e sociali.
            Tu vedi del finalismo in questa teoria, (interpreto la tua visione: è stata creata per il razzismo scientifico).
            2) “ Poi che significa quest’aspetto conta fino a un certo punto?
            Se si parla di darwinismo sociale ,di colonialismo,di razzismo scientifico,di transumanesimo etc.. conta eccome cos’ come conta con la storia della legittimazione del potere”
            Sono conseguenze ma non sono il fine della teoria darwinismo.
            3) Ogni teoria religiosa/scientifica ha portato (quasi sempre )una rivoluzione “culturale” e ciò non mi sorprende.

          • Kuhn ha elaborato la teoria delle rivoluzioni scientifiche, il paradigma può cambiare prima della rivoluzione scientifica, che ne risulta così una conseguenza e no la causa.

            Il darwinismo esisteva paradossalmente prima di Darwin (Malthus (ispiratore di Darwin) e Spencer) e si trattava di una teoria economica e sociologica, quindi la teoria è stata usata per legittimare quello che si voleva far passare per leggi di natura.

          • Non ne dubito, ma non credo ci sia una finalità (in seguito, forse sì) ma inizialmente no.

  4. Questa storia del “chi non è d’accordo vada alla lavagna…..” fà un po’ ridere (o piangere).
    E’ praticamente il concetto del ribaltamento della prova “dimostrami che non hai svaligiato la banca, o che non hai ucciso la nonna, o che non hai evaso le tasse”, Sincermanete già una brutta piega dal punto di vista giuridico, ma dal punto di vista scientifico! mamma mia!

    Ricorda un po’ un non-sense che girava fra noi ragazzini:

    <>
    <> rispondeva sicuro l’interrogato,
    <>
    <>
    <>
    <>
    <>
    <>
    <>

    non mi sembra che l’attegiamento sia tanto diverso
    <<allora

    • ooops, scusate mi ero dimenticato dei maledetti tags html

      “”indovina indovinello chi fa l’uovo nel cestello?”
      “La gallina”
      “no, il bisonte”
      “ma và!”
      “hai mai visto un bisonte fare l’uovo nel cestello?”
      “no”
      “e una gallina?”
      “no” (questo con i bambini di campagna non funziona)
      “e allora non puoi dire ne’ che il bisonte non faccia le uova nel cestello ne’ che la gallina le faccia se non li hai mai visti”

      • Caro Valentino,
        magari il bambino ha torto, lei trascura la possibilità che con qualche centinaio di mutazioni favorevoli il bisonte potrebbe anche diventare oviparo!

        Non sarà per caso uno di quei “creazionisti” che negano le mutazioni favorevoli… 😉

  5. In merito ad alcuni punti di questo post:

    -Perché un teoria corroborata possa essere definita “scientifica” deve prevedere un criterio di falsificabilità. Quali sono dunque le prove che corroborano l’evoluzione per “caso e necessità”? Qual è il criterio di falsificabilità del neo-darwinismo? Si gradiscono risposte.

    Direi che una possibilità per far cadere la teoria è trovare dei fossili sbagliati negli strati geologici, ad esempio un coniglio nello strato del Cambriano. Quindi almeno un criterio c’è.

    -Perché una teoria sia valida deve essere corroborata.

    La teoria di Darwin è corroborata da una moltitudine di discipline scientifiche diverse tra cui Genetica, Geologia, Tassonomia, Biologia.

    La deriva dei continenti si accorda magnificamente con la teoria di Darwin e talmente bene che sono stati trovati fossili laddove ci si aspettava di trovarli unendo le conoscenze di varie teorie scientifiche. Quindi la teoria di Darwin ha permesso anche di fare previsioni.
    Nota su cui meditare: Papa Wojtyla nel 1996 si espresse riguardo la teoria di darwin dicendo che si tratta di «teoria corroborata da prove convergenti e provenienti da discipline diverse».

    Mi vien da dire che, se la teoria di Darwin potesse essere smentita, come minimo la chiesa l’avrebbe distrutta.

    – Infine la capacità di fornire “spiegazioni” non è garanzia di correttezza.

    Una teoria è un modello in base ai dati disponibili. Altrimenti si chiamerebbe Legge.

    Il fatto che la teoria scientifica di Darwin spieghi l’evoluzione della vita e si accordi con le altre discipline scientifiche ne fa una buona teoria. Che poi abbia problemi e che ci sia ancora tanto da chiarire lo sappiamo molto bene. Lo stesso Darwin che aveva una onestà intelettuale elevatissima dedicò ampio spazi ai problemi irrisolti della teoria. Lui era il primo ad avere dubbi sulla sua teoria e questo è tipico dello scienziato autentico.

    Il bello della scienza è che una teoria non è una legge dichiarata e intoccabile ma evolve e ogni teoria può essere migliorata o anche essere sostituita da un’altra più valida.

  6. Riguardo il punto:
    -Perché un teoria corroborata possa essere definita “scientifica” deve prevedere un criterio di falsificabilità.
    Quali sono dunque le prove che corroborano l’evoluzione per “caso e necessità”?
    Qual è il criterio di falsificabilità del neo-darwinismo?
    Si gradiscono risposte.

    Una teoria non è scientifica se non è invalidabile.
    Ovviamente la teoria di Darwin è invalidabile, altrimenti non sarebbe scientifica.

    La teoria dice che 2 specie hanno sempre un progenitore comune.
    Quindi un modo per invalidarla potrebbe essere quello di trovare fossili sbagliati negli strati geologici, quindi trovare una certa specie prima della sua progenitrice.

    Oppure mostrare specie che non possono essere imparentate tra loro in alcun modo.

    Oppure dimostrare che un certo organo non può essersi creato in modo graduale.

    • Ovviamente la teoria di Darwin è invalidabile, altrimenti non sarebbe scientifica.

      La teoria di Darwin era invalidabile infatti è stata invalidata..

      http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/02/caro-augias-facciamo-tornare-darwin/

      La sintesi moderna invece non è teoria scientifica,non è ne corrobarata ne falsificabile altrimenti Roberto dica perchè..
      grazie

      Che c’entra la colonna stratigrafica per invalidare la teoria?
      Ancora il coniglio nel Cambriano?Ancora li?
      Se ci sono due specie(=comunità di individui aventi lo stesso pool genico,che incrociandosi tra loro generano potenzialmente una prole illimitatamente feconda.)e si dice che derivano da un antenato comune ,intanto ci vorrebbero questi antenati comuni che non ci sono,e poi come ci derivano?
      Da un progenitore comune,quindi non-A e non-B si passa ad A e B di getto?
      Perchè nell’albero filogenetico i vari rami che interessano le specie sono collegati da linee ipotetiche,tratteggiate,non c’è riscontro..mera ipotesi..
      quindi lasciamo stare la colonna stratigrafica..che al più indica che c’è una successione fra specie nel tempo e non un legame fra esse…

      Sono obiezioni vuote capisci Roberto..

      Il fatto è che come vedi,il fatto è che semplicemente ti vengono offerte cose che semplicemente non vanno contro la teoria neodarwiniana,ma che non la confermano,non la corroborano..semplicemente possono starci..
      Per esempio la somiglianza genetica fra due specie..testimonia che abbiano delle funzionalità medesime,che abbiano similarità a livello di fenotipo etc..non che abbiano avuto un antenato a comune.
      Sono cose che valgono a prescindere perchè testimoniano altre cose,non direttamte i paradigmi della tde neodarwinoiana capisci?

      Sicuramente se esiste un antenato comune dal quale si sono formate altre specie esisterà una comunanza genetica,ma perchè non dovrebbe esserci se l’antenato non esiste?
      E’ un presupposto sbagliato..

      E come questo tutti gli altri..approfondisci la tde e vedoi un po’ come spiega il fenomeno che dovrebbe spiegare..

      • Leonetto said:
        >La teoria di Darwin era invalidabile infatti è stata invalidata..
        http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/02/caro-augias-facciamo-tornare-darwin/

        Quei punti sono per la maggior parte sciocchezze, come il fatto che Wallace avrebbe la vera paternità della teorie o dare a Darwin qualche responsabilità dell’assurdo darwinismo-sociale.

        Qui avevo commentato quei punti ma il post è stato inaspettatamente chiuso impedendo ogni ulteriore commento:
        http://www.libertaepersona.org/wordpress/2012/02/caro-augias-10-cose-che-lei-dovrebbe-sapere-su-darwin-contributo-2-per-il-darwin-day/#comment-7049

        [quote]
        La sintesi moderna invece non è teoria scientifica,non è ne corrobarata ne falsificabile altrimenti Roberto dica perchè..
        [/quote]
        La sintesi moderna è la teoria di Darwin ampliata alla luce delle nuove conoscenze. Come tale è invalidabile esattamente come la prima. Alcuni punti li avevo indicati.

        Di antenati comuni la paleontologia è piena, si vada a vedere la enorme mole di dati riportata in qualsiasi testo al riguardo. Se si vuole cercarli ce ne sono a bizzeffe, si vuole ignorarli allora è un altro conto.

        >Da un progenitore comune,quindi non-A e non-B si passa ad A e B di getto?
        Se così fosse si parlerebbe di creazione non di evoluzione.
        L’evoluzione è un dato di fatto, discuterla non ha senso, sarebbe come discutere sull’esistenza della gravità. Darwin discute dl motore dell’evoluzione.

        >Perchè nell’albero filogenetico i vari rami che >interessano le specie sono collegati da linee >ipotetiche, tratteggiate,non c’è riscontro..mera >ipotesi..
        La Tassonomia non è proprio casuale ne la Biologia casualmente identifica somiglianze e agganci tra specie simili.
        Il fatto poi che sia difficile distingue dove cominci una specie e ne finisca un’altra orienta verso il fatto che tutte le specie siano tra loro, alla fine tutte collegate.

        >quindi lasciamo stare la colonna >stratigrafica..che al più indica che c’è
        >una successione fra specie nel tempo e non un >legame fra esse…
        Non c’è quindi un legame tra i pesci gli anfibi i mammiferi… ???
        Sono specie scollegate che si sono succedute nel tempo ? Sarebbero quindi apparse all’improvviso ?
        E i fossili che ci mostrano strutture molto molto simili tra specie diverse ? non sono collegamenti questi ma casualità ?

        Il DNA non lega poi tra loro tutte le specie ?
        Questa è la matrice comune che collega tutte le specie viventi. Un gradino di base c’è non le pare ?

        >Sono obiezioni vuote capisci Roberto..
        le obiezioni sono le sue, è lei che sta cercando di confutare una teoria.

        >Il fatto è che come vedi,il fatto è che >semplicemente ti vengono offerte cose che >semplicemente non vanno contro
        >la teoria neodarwiniana,ma che non la >confermano,non la corroborano..semplicemente >possono starci..
        E’ una teoria non una legge e come teoria funziona e spiega le cose.
        L’embrionologia non corrobora ? la genetica non corrobora ? la geologia, paleontologia, tassonomia…
        Corroborare secondo lei vuol dire trovare una formula ?

        >Per esempio la somiglianza genetica fra due >specie..testimonia che abbiano delle funzionalità >medesime,
        >che abbiano similarità a livello di fenotipo >etc..non che abbiano avuto un antenato a comune.
        >Sono cose che valgono a prescindere perchè testimoniano altre cose,non direttamte i paradigmi della tde neodarwinoiana capisci?
        I cani hanno in comune l’antenato lupo ?
        Per non parlare di innumerevoli specie vegetali che incrociate opportunamente hanno dato vita a specie che non esistevano prima.
        Gli antenati li abbiamo presi noi, incrociati e creato nuove specie.
        Ora se questo lo abbiamo potuto fare noi in poco tempo e con mezzi limitati (solo incrociando alcune specie) si è chiesto cosa può succedere in milioni di anni e con la complessità immensa dell’ambiente naturale ?

        >Sicuramente se esiste un antenato comune dal >quale si sono formate altre specie esisterà una >comunanza genetica, ma perchè non dovrebbe >esserci se l’antenato non esiste?
        >E’ un presupposto sbagliato..
        Quindi se lei trova un sasso in casa vicino ad una finestra rotta le viene il sospetto che qualcuno abbia scagliato il sasso oppure che casualmente si trovi un sasso vicino alla finestra rotta ?
        La prova non ce l’ha ma un’idea però le viene no ?

        Come spiega la varietà delle specie in natura e il fatto che innumerevoli si sono estinte e innumerevoli sono nate ? Tutte specie nate all’improvviso ma casualmente e stranamente tra loro collegate da aspetti biologici ?

        Le ripeto poi che con la selezione artificiale abbiamo creato noi nuove specie.

  7. Roberto,
    su Libertà e Persona avevo promesso di rispondere in altra sede, il suo intervento mi fa anticipare i tempi.
    Il post è stato chiuso per la cialtroneria dell’intervento di Aldo Piombino, e il fatto che lei non abbia trovato nulla da ridire su quell’intervento non è un buon segno. Il fatto che poi lei definisca pregiudizialmente “sciocchezze” le mie affermazioni è un comportamento inaccettabile per un ospite del blog.

    1)la teoria di Darwin in sostanza prevede l’ereditarietà dei caratteri acquisiti come Lamarck, in più introduce solo la selezione naturale che avrebbe preso come spunto da Malthus. Solo che di questo non fa menzione fino a quando non è Wallace a parlargliene!

    E poi se Wallace anziché indirizzare la sua lettera a Darwin l’avesse indirizzata a qualcun altro, Darwin non avrebbe pubblicato la sua teoria: la paternità è di chi pubblica per primo, e solo per una fortunata coincidenza Darwin non pubblicò dopo Wallace.

    2) La teoria di Darwin non ha introdotto gli antenati comuni, questi erano già presenti in Lamarck: di cosa sta parlando? Non è questa una prova che la teoria è giusta.

    3) lei afferma “L’embrionologia non corrobora ? la genetica non corrobora ? la geologia, paleontologia, tassonomia…” Ma cosa corroborano? Non certo che l’origine delle specie è nel meccanismo di “caso e selezione”, Roberto, lei non ha ben chiara la differenza tra evoluzione e teoria neodarwiniana per “CASO e selezione”, ecco il “caso” come origine delle specie proprio non lo corrobora nulla!

    4) Ottenere delle “specie” per selezione significa impoverire il patrimonio genetico, se poi questo lo vuole chiamare “evoluzione” giochi pure con le parole e si illuda.

    Roberto, lei è solo impregnato da tutti i i luoghi comuni appresi su Pikaia e luoghi simili, se vuole qui può trovare delle risposte argomentate e razionali, se no faccia come crede e continui a credere alle “storie proprio così”.

  8. >su Libertà e Persona avevo promesso di rispondere in altra sede, il suo intervento mi fa anticipare i tempi.
    di solito si risponde alle questioni scritte in un post del Blog nel blodg stesso e non il “altra sede” bloccando i commenti
    e impedendo ogni risposta.

    >Il post è stato chiuso per la cialtroneria dell’intervento di Aldo Piombino
    Non mi pare giusto bloccare i commenti perchè lei ritiene inopportuno un intervento.
    Piuttosto avrebbe dovuto rispondere a tono.

    > il fatto che lei non abbia trovato nulla da ridire su quell’intervento non è un buon segno.
    Reputo segno peggiore il bloccare i commenti per ritirarsi in altra sede, impedendo di fatto ogni voce contraria
    alla sua.

    > Il fatto che poi lei definisca pregiudizialmente “sciocchezze” le mie affermazioni è un comportamento inaccettabile per un ospite del blog.
    Inaccettabile e anche sciocco è scrivere che Wallace avrebbe la paternità della teoria di Darwin, per non dire
    degli altri punti. Un fatto storico non è un pregiudizio.

    >la teoria di Darwin in sostanza prevede l’ereditarietà dei caratteri acquisiti come Lamarck,
    > in più introduce solo la selezione naturale che avrebbe preso come spunto da Malthus.
    > Solo che di questo non fa menzione fino a quando non è Wallace a parlargliene!

    Lamarck parlava di caratteri acquisiti durante la vita dell’essere vivente e trasmessi poi alla discendenza.
    Secondo Lamarck i caratteri acquisiti provengono dall’uso e disuso di un organo il quale è conseguenza della volontà
    creature. Ad esempio mentre tutte le giraffe dal collo corto brucano l’erba eccone alcune che desiderano le foglie degli alberi e si
    sforzano di raggiungerle. Questo porta all’allungamento del collo che poi passa alla prole.

    Darwin invece dice che è l’ambiente che selezioni gli animali dotati di certe caratteristiche
    favorendone alcune e penalizzandone altre. Quindi l’animale non muta durante la sua vita me nasce con modifiche
    che la selezione poi filtra. Queste variazioni secondo Darwin sono casuali.

    Lamarck fu importante perchè introdusse l’idea che le creature evolvevano non erano state create una volta per tutte ed immutabilie.

    Il darwinismo oggi non ha nulla a che fare con il Lamarckismo, quindi parlare di caratteri acquisiti per uso/disuso
    oggi non ha alcun senso. Del resto è facile dimostrare che Lamarck ha torto: ad esempio un culturista modifica il proprio corpo
    però quei caratteri mica passano ai figli.

    Su questa storia di Malthus chiariamo una volta per tutte.
    Malthus diceva che l’aumento delle disponibilità di cibo necessarie alla sopravvivenza della specie umana
    non poteva uguagliare il tasso di crescita della popolazione. Allora quest’ultima doveva essere limitata nel suo sviluppo
    da ostacoli naturali come carestie, malattie ma anche da azioni provocate dall’uomo come le guerre.
    Questo è scritto nell’opera di Malthus “An Essay on the Principle of Population”.
    Darwin da questo intuì che le specie animali lottano per la sopravvivenza e questa competizione fa si che
    le specie più adatte hanno più probabilità di avere buona discendenza quindi perpetuarsi.
    Darwin parla di selezione artificiale, naturale sessuale, di antenati comuni alle specie, di variazione casuale su cui poi agiscono i filtri selettivi.

    Il Darwinismo-sociale non appartenne mai a Darwin, le teorie razziste di Malthus Darwin non le ebbe mai.
    Anzi Darwin disse che tutte le specie hanno progenitori comuni quindi le razze umane in realtà provengono da una
    unica origine. Altro che razzista !

    >E poi se Wallace anziché indirizzare la sua lettera a Darwin
    >l’avesse indirizzata a qualcun altro,
    >Darwin non avrebbe pubblicato la sua teoria
    E sarebbe stato un peccato da momento che ci lavorava da 20 anni prima di Wallace.

    >la paternità è di chi pubblica per primo
    Strano che lo stesso Wallace non la pensasse come lei ed anzi coniò lui stesso il termine “Darwinismo”.
    Come mai ?

    > lei afferma “L’embrionologia non corrobora ? la genetica non corrobora ? la geologia, paleontologia, tassonomia…”
    > Ma cosa corroborano? Non certo che l’origine delle specie è nel meccanismo di “caso e selezione”
    Si stava facendo un discorso però lei ha troncato tutto bloccando i commenti.
    Se magari riapre si può continuare altrimenti si deve riscrivere le stesse cose più volte in posti diversi, e non è
    facile.

    >Roberto, lei non ha ben chiara la differenza tra evoluzione e teoria neodarwiniana per “CASO e selezione”,
    > ecco il “caso” come origine delle specie proprio non lo corrobora nulla!
    Ha dimenticato l’ereditarietà: senza questa caso e selezione non funzionano.
    Il “caso” come dice lei è corroborato da una Scienza che si chiama Statistica. Tanto per dire che anche
    con il caso si fa una scienza.

    >Ottenere delle “specie” per selezione significa impoverire il patrimonio genetico,
    >se poi questo lo vuole chiamare “evoluzione” giochi pure con le parole e si illuda.
    Quindi non c’è selezione in natura ?
    I Dinosauri non si sono estinti per selezione naturale ? non erano adatti a sopravvivere alle nuove condizioni ambientali.
    La vita oggi sarebbe la stessa se non fosse avvenuto ? le sembra un impoverimento genetico l’homo sapiens ?

    >Roberto, lei è solo impregnato da tutti i i luoghi comuni appresi su Pikaia e
    >luoghi simili, se vuole qui può trovare delle risposte argomentate e razionali,
    >se no faccia come crede e continui a credere alle “storie proprio così”.
    Mai frequentato pikaia, leggo piuttusto libri scritti da scienziati… ah si, non sono neppure ateo anche se non credo nelle religioni.

  9. “Mai frequentato pikaia, leggo piuttusto libri scritti da scienziati… ah si, non sono neppure ateo anche se non credo nelle religioni.”

    Bene.Elenca queste fonti…

    • L’utente Roberto purtroppo ha iniziato subito male e anziché scusarsi per aver esordito definendo “sciocchezze” delle mie affermazioni, esordio che non giova certamente ad un sereno dialogo,ha proseguito rincarando la dose affermando che non approva il mio comportamento, e poiché afferma di aver capito tutto e continua invece a portare argomenti inconsistenti, lo sollevo dal peso della frequentazione di questo blog.

      Se vuole potrà andare a lamentarsi e farsi consolare da qualche altra parte, si aggiungerà alla già lunga lista dei nostri detrattori.

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