UAAR: il grande burattinaio dei Darwin Day

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Dopo che su CS era stata segnalata la “UAAR-Pikaia connection”, sul sito Pikaia venivano cancellate le tracce del collegamento tra il portale dell’evoluzione e la propaganda antireligiosa.

 

Adesso, dopo la segnalazione della “UAAR-Darwin Day connection”, anche sul sito UAAR ne vengono cancellate le tracce.

 

Sappiamo che i sostenitori della teoria neodarwiniana attribuiscono un ruolo centrale al caso, anzi, il caso si può a tutti gli effetti considerare l’  “onnipotente” causa di fenomeni complessi, come l’origine della vita e delle specie, ma non sembra che ricorrere al caso (alle coincidenze se vogliamo) possa spiegare quello che è successo sul sito dell‘UAAR.

Per capire di cosa stiamo parlando bisogna risalire a quanto avvenuto poco più di un mese fa, quando su CS era stato pubblicato l’articolo UAAR-Pikaia “connection”, nel quale venivano mostrate le connessioni tra l’ UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti) e il sito Pikaia (il portale dell’evoluzione), diretto dal prof. Telmo Pievani, grande divulgatore scientifico ed esponente di punta del settore culturale del gruppo Repubblica l’Espresso.

Solo 11 giorni dopo sempre su CS veniva pubblicato l’articolo intitolato Clamoroso: Pikaia nasconde i suoi imbarazzanti legami con l’UAAR, con il quale si mostrava come, in seguito al precedente articolo su CS, sul sito Pikaia erano stati occultati i collegamenti con l’UAAR.

Ma già dal giorno 1 febbraio, l’utente “Leonetto” segnalava che proprio l’UAAR era all’origine della diffusione dei Darwin Day in Italia, in seguito sull’argomento tornava ancora, il giorno 16 febbraio, il responsabile del sito Evoluzione.tk, segnalando il link al sito dell’UAAR nel quale si dichiarava che l’iniziativa dei Darwin Day era stata importata in Italia proprio dalla stessa UAAR, fatto che evidentemente pone tale iniziativa in un’ottica decisamente ideologizzata e propagandistica.

Giungiamo così al giorno 7 marzo, quando sempre il responsabile del sito Evoluzione.tk, segnalava che sul sito dell’UAAR erano stati cancellati i riferimenti al fatto che fosse stata la stessa UAAR ad importare i Darwin Day in Italia, infatti il sito appare oggi così:

 

Mentre nella versione precedente, disponibile ormai solo nella memoria cache, vediamo che la frase riportata era ancora quella della versione 2011, con i riferimenti all’origine UAAR dei Darwin Day:

 

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, a meno di non avere una cieca e neodarwiniana fiducia nell’onnipotente capacità esplicativa del caso, questa correzione del testo relativo a Darwin Day 2012 appare chiaramente come una misura presa in seguito alle segnalazioni fatte su CS.

Come già detto nel caso delle cancellature operate sul sito Pikaia, i responsabili dei due siti avrebbero potuto difendere le loro scelte dichiarandone apertamente le motivazioni e spiegando le proprie ragioni sia ai lettori del sito Pikaia, sia a quelli del sito UAAR.

La via scelta in entrambi i casi sembra invece quella di chi è stato sorpreso “con le mani nel sacco” e cerca infantilmente di nasconderle negando il fatto.

Quello che con un po’ di buon senso si deduce da questa vicenda, è una decisa conferma che la teoria neodarwiniana è stata, ed è tuttora, fortemente sostenuta al di là delle motivazioni scientifiche perché viene impiegata per fini ideologici e propagandistici.

 

Se così non fosse, sarebbe giusto che sul sito Pikaia e UAAR venissero spiegate le strane coincidenze qui documentate, e le ragioni della convergenza tra le due realtà.

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

4 commenti

  1. altra segnalazione, nelle pagine del Darwin Day dal 2010 al 2012 troviamo:

    “Nel 2003 il Darwin Day è finalmente arrivato anche nel nostro Paese grazie all’UAAR che, spesso in collaborazione con le Librerie Feltrinelli, organizza in tutta Italia diversi incontri con scienziati, docenti e giornalisti scientifici.”

    nella pagina del 2008, tuttavia, vi è scritto più precisamente e inequivocamente:

    “Nel 2003 il Darwin Day è finalmente arrivato anche nel nostro Paese grazie all’UAAR. Dal 2004 l’UAAR, in collaborazione con le Librerie Feltrinelli, organizza in tutta Italia diversi incontri con scienziati, docenti e giornalisti scientifici.”

    la collaborazione con le librerie Feltrinelli è quindi subentrata un anno dopo che l’uaar portò il Darwin Day in Italia, ergo la propaganda iniziale è stata organizzata interamente dall’uaar

    leggere ora quelle nuove pagine sul Darwin Day (che non mi sembrano proprio immacolate) dove troviamo quello “spesso” in collaborazione… sembra quasi un modo per addolcire la pillola dividendo “i meriti”

    ad ogni modo la Feltrinelli non spicca proprio per imparzialità, basti pensare che il suo fondatore altri non era che il celebre bombarolo comunista “Osvaldo” (alias Giangiacomo Feltrinelli) e che insieme all’IBS finanzia la stessa uaar

    prof questa storia sta diventando una comica e mi ricorda per certi versi la fiaba di Pollicino, per ogni gesto azzardato lasciano una briciola dietro di se

    • Grazie ancora per la segnalazione.

      Credo che a questo punto gli errori commessi da Pikaia-UAAR siano irrecuperabili e che si sia prodotto un serio danno d’immagine per la teoria neodarwiniana.

      L’unica possibilità che gli rimane per limitare gli effetti negativi è che la cosa non si diffonda troppo.
      Cosa che, dato l’orientamento dei media, è anche possibile.

      • Si, anche ciò circa l’apporto delle librerie Feltrinelli era una cosa, già notata, che Evoluzione.tk mostri così “in tutto il suo splendore”…
        Il punto è il perchè tutti questi cambiamenti,queste ri-velazioni da parte di questi siti,movimenti etc..
        Come avevo già avuto modo di osservare con Pikaia,che forse anche più clamorosamente aveva ”occultato”,mi si consenta di dire così,dei legami fra eventi del Darwin day e UAAR,la scelta appare un po’ immotivata,irragionevole,avventata,poco lucida.
        A Pikaia che importava se eventi erano promossi dall’UAAR?Se uno andava all’evento forse non si sarebbe reso conto che l’UAAr l’aveva promosso?
        Tanto più che l’UAAR si propone dicendo di se stesso che vuole pruomuovere razionalità e scientificità,quindi che promova un evento scientifico dovrebbe essere cosa che importa poco.
        Altrettanto il fatto che si prodighi ad organizzare eventi come il Darwin Day.
        E giustamente, se ne faceva vanto,da quel punto di vista non fa una grinza.
        Come ancora già detto anche questo,se uno fosse in buona fede,qualora sapesse che stessero venendo mosse accuse,critiche sul suo operato, gli sarebbe sufficiente mostrare chiaramente come stanno le cose,dire la sua ragione sulla cosa e mostrare percè quelle critiche sono ridicole o non hanno comunque ragione di esistere.
        E non ci vorrebbe molto.Oltetutto anche qualora invece si fosse in qualche modo in malafede,delle scusanti sarebbero in questo caso preciso facii da creare e difficilmente contestabili.
        E così l’agire in questo modo invece da proprio una brutta immagine,ricorca un ‘furbacchione’ che avvisato di un controllo della finanza disperatamente cerca di distruggere tutti gli incartamenti etc..
        Come dice Evoluzione.tk,la cosa ha anche un po’ del comico,in ogni caso sembra che sia presente un timore che il neodarwinismo sia riconosciuto più come ideologia che come scienza,ma se così fosse e non fosse vero,ripeto,perchè non mostrare chiaramente perchè non è così invece che cercare di evitare che qualcuno pensasse così?Fra l’altro ciò vuol dire che osservando alcune cose è quella l’idea che passa,è un po’come ammetterlo,che si possa pensare così,quindi non è da ‘imbecilli’ pensare così ,ma è un pensiero che può sorgere.
        Perchè dunque non mostrare perchè è sbagliato pensare così ?Perchè non mostrare che il darwinismo si presta ,si, alla causa di diverse ideologie, ma che questo è un fatto da cui il neodarwinismo scientifico prende le distanze?
        Oppure questo goffo modo di procedere è il tentativo di far prendere le distanze fra le due cose?Sicuramente l’immagine del Darwin Day italiano si è sporcata molto pesantemente,il neodarwinismo non ne è uscito bene comunque,e il bello tutto ciò senza nessun motivo..
        A me ricorda l’episodio “Il complesso della schiava nubiana” del film “i Complessi”,lasciare le cose come stanno sarebbe stato molto meglio…

        P.S.
        Nell’attesa di ricevere una bella esauriente risposta alla domanda:”“Ci può fare un esempio di una mutazione genetica o di un processo evolutivo in cui si possa vedere un incremento di informazioni nel genoma?””

        segnalo questo sito dove ci vengono illustrate diversi esempii di macroevoluzione,pensate..perfino la mosca delle mele ed il moscerino della frutta!:
        http://www.lastessamedaglia.com/2010/03/prove-a-favore-dellevoluzione/

  2. aggiungo che nelle pagine del Darwin Day dal 2005 al 2007 vi è un’altra versione del testo che inverte i meriti tra uaar e librerie Feltrinelli:

    “Nel 2003 il Darwin Day è finalmente arrivato anche nel nostro Paese grazie alle Librerie Feltrinelli che, in collaborazione con l’UAAR, hanno organizzato in tutta Italia diversi incontri con scienziati, docenti e giornalisti scientifici.”

    tuttavia nella pagina del 2003, come specificato anche in quella del 2008, le librerie Feltrinelli non vengono menzionate (in quanto non ancora coinvolte), l’unico incontro descritto è moderato dall’uaar:

    MILANO
    8 FEBBRAIO
    Nell´ambito della giornata mondiale del Darwin Day, organizzata per ricordare Charles Darwin (nato il 12 febbraio 1809) e la sua teoria dell´evoluzione, il Circolo di Milano ha organizzato una conferenza sul tema: Evoluzionismo: un viaggio nella conoscenza, relatrice Inge Rasmussen, genetista.

    ROMA
    12 FEBBRAIO, ore 16:30 – 19:30
    Hotel Universo, sala “Annamaria”, Roma, via Principe Amedeo 5/B
    moderatore
    Giorgio VILLELLA, segretario generale dell’UAAR
    interventi dei professori
    Pietro OMODEO, Università di Roma “La Sapienza”
    Barbara CONTINENZA, Università di Roma “Tor Vergata”
    Maria TURCHETTO, Università di Venezia “Ca’ Foscari”

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