Tra tante proposte per i regali di Natale eccone una un po’ diversa, un libro che farà bene sia a chi sostiene la teoria di Darwin, sia a chi invece non la reputa soddisfacente.
Si tratta di “Storie proprio così” di Rudyard Kipling.
Le “Storie proprio così” (Just So Stories for Little Children), sono dei racconti per bambini dello scrittore inglese Rudyard Kipling, delle favole scritte per far addormentare la figlia Effie. Come gli interessati al dibattito sull’evoluzione sapranno, questi racconti furono ripresi dal paleontologo S. J. Guold e dal genetista R. Lewontin, per indicare le spiegazioni evoluzioniste non supportate da conferme sperimentali, quelle ricostruzioni che finivano dunque per somigliare più a delle favole che a ricostruzioni scientifiche (CS- Evoluzione dei batteri, in scena le “storie proprio così”).
Questi racconti sono stati recentemente ristampati in una elegante edizione dell’Adelphi, la cui presentazione afferma che:
Nel presentare ai suoi lettori “Storie proprio così”, scritte in origine per far addormentare la sua primogenita, Kipling ricordava come non gli fosse permesso, allora, alterarne neanche una parola: andavano raccontate “proprio così”, altrimenti la bambina “sarebbe saltata su a ripristinare la frase mancante”.
In seguito le avrebbe sperimentate con gli altri figli e i loro piccoli amici, studiandone le reazioni, dando ascolto a eventuali loro appunti, rifinendo ogni cadenza e intonazione, tanto che quelle storie hanno finito per diventare vere e proprie formule incantatorie.
Così temi didascalici come geografia e preistoria, flora e fauna, nascita della scrittura, “evoluzione della specie” e altro materiale ponderoso, mirabilmente parodiati e reinventati, vengono assunti di diritto nell’empireo fiabesco.
E verremo a sapere “perché” il Cammello ha la gobba o il Leopardo le macchie; scopriremo le origini degli Armadilli…
Si tratta quindi di storie delle quali non è permesso cambiare una sola parola (come non pensare al rigore di certe teorie evoluzionistiche che non possono essere messe in discussione?) di storie che per via dei riferimenti all’evoluzione sono effettivamente molto adatte a mostrare la debolezza di certe ipotesi evolutive, basti pensare a quella sulla comparsa delle macchie del leopardo, storia rappresentata dalla seguente figura, che sarebbero state dipinte dall’uomo per aiutare il felino a mimetizzarsi:
Oppure si può leggere di come l’elefante ottenne la proboscide per l’imprudenza di un elefantino:
Si tratta effettivamente di favole, ma alle quali però si deve obbligatoriamente credere se compaiono su un libro di testo (come quella sulla comparsa della stazione eretta per via dell’avanzamento della savana) o quella sull’evoluzione delle rane raccontata recentemente da Richards Dawkins nel suo The Magic of Reality (CS- L’evoluzione secondo Richard Dawkins):
Le rane secondo lo scienziato inglese potrebbero dunque essere ottenute selezionando tritoni dalle zampe lunghe e la coda corta, così Dawkins, cercando di raccontare la realtà, ha finito col raccontare anche lui una favola.
La sua è una specie di favola del Principe ranocchio, solo che anziché raccontare di come il Principe venga trasformato in rana da un incantesimo malvagio, ha raccontato una storia in cui è una popolazione di tritoni a trasformarsi in rane. Francamente è più interessante la prima versione.
Il consiglio è dunque di regalare e far leggere ai bambini l’originale di Kipling, sono storie molto più belle, e sono anche… più credibili.
2 commenti
Bello e interessante.
Devo dire anche che la “storia del proprio così” corrisponda
anche al procedimento in uso nella divulgazione scientifica in
generale.
Tanti auguri di buon natale
Alberto, effettivamente pare proprio che le cose vadano spesso così.
Buon Natale anche a lei