La “favola” dei batteri raccontata ai bambini

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Il sito “Pikaia” si occupa solo di evoluzione ed offre spesso spunti su cui riflettere. Come in questo caso in cui segnala un sito “didattico”.


Nella tradizione delle “Storie proprio così”, sono ancora protagonisti batteri e antibiotici.

Questa volta in un cartone animato, per i bambini.

Ma non era stata dimostrata l’infondatezza dell’evoluzione in risposta agli antibiotici?

 

Scoprire i principi dell’evoluzione attraverso animazioni, filmati e simulazioni. Il sito ‘Evolution of life‘ aiuta a capire la teoria dell’evoluzione.

Così recita la didascalia sulla pagina web di Pikaia dedicata ad un sito in inglese dedicato ai giovanissimi.

Ma specialmente quando ci si rivolge ai più piccoli si ha la responsabilità di dare nozioni esatte, cosa che purtroppo non succede in una pagina del sito segnalato. La pagina in questione è quella relativa allo sviluppo della resistenza agli antibiotici nei batteri, un recente studio aveva infatti verificato che la resistenza non si è sviluppata nei soggetti in seguito a trattamento con antibiotici, ma era già presente almeno 30.000 anni fa: CS Antibiotici: smentita definitivamente l’evoluzione dei batteri (28 settembre 2011).

Nonostante questa scoperta però non viene neanche presa in considerazione di l’idea di abbandonare  questo esempio per insegnare l’evoluzionismo darwiniano. Del resto si erano da subito messi in moto i meccanismi di difesa con l’ideazione di affascinanti racconti su quell’evoluzione per “caso e necessità” che tanti studenti ha sedotto: CS Evoluzione dei batteri, in scena le “storie proprio così” (2 ottobre 2011).

E così, incuranti dei recenti risultati, gli “educatori” continuano a proporre le loro storie, anche sotto forma di cartone animato:

Evolution of life: Mutations – selection: the bacteria resist

 

 

Nel filmato viene mostrata un’animazione che spiega come sopraggiungerebbe la resistenza agli antibiotici, quello che viene mostrato è un caso di appaiamento errato di una coppia di basi azotate nel DNA. Da questo errore nascerebbe una nuova specie di batteri resistenti agli antibiotici:

E così i bambini impareranno e ripeteranno in buona fede questo errore sostenendo che si tratta di una prova di evoluzione avvenuta “sotto i nostri occhi”.

Ma una cosa in questa sequenza è vera, il fatto che quando una mutazione avviene si altera una sequenza di DNA introducendo un errore.

E infatti le mutazioni che vengono in genere riferite sono dovute alla perdita di una funzione, non all’aumento di informazione.

Una domanda ai responsabili di Pikaia: non sarebbe più istruttivo proporre il video di Richard Dawkins che non sa indicare un solo caso di speciazione per incremento di informazione? (vedi CS: Richard Dawkins non sa indicare un solo caso di evoluzione…)

 

Ma probabilmente è solo una domanda “retorica”…


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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

4 commenti

  1. Professor Pennetta mi può dire quale trasformazione, secondo il suo punto di vista, potrebbe essere significativa di un aumento di informazione?

    • Che ne direbbe di una trasformazione che non consista solo nella semplice “rottura” di un meccanismo esistente, come nell’esperimento di Lensky?

  2. come osservavo qualche giorno fa col prof. pennetta, il discorso sull’evoluzione ( da parte di chi lo promuove ) si intreccia spesso e molto volentieri con il discorso sulla microbiologia, fino all’origine stessa dell’evento microbiologico. non a caso il caro ( si fa per dire ) Thomas Huxley era mastino di Darwin, ma anche dobermann di Pasteur, e ha dedicato almeno tanta energia per difendere Darwin quanta ne ha dedicata per difendere Pasteur da gente pericolosissima in quanto agguerrita e preparata metodologicamente come Pouchet, Bechamp e altri antagonisti di Pasteur… collegare nella mente della gente l’idea di selezione/evoluzione, batteri e antibiotici, ammantando il tutto con il timore reverenziale che la parola scienza deve suscitare nelle persone di mentalità acritica, non fa che rafforzare la fede nella società del più forte piuttosto che della cooperazione, e nel concetto di malattia come sfiga che colpisce noi che non abbiamo responabilità e che però possiamo “combatterla” con antibiotici e altre pasticche sintetiche prodotte dal… più forte di prima, quello che “giustamente” merita di governare la società in quanto più forte e più ricco. un saluto

  3. Pingback: Critica Scientifica – di Enzo Pennetta » Blog Archive » Perché non istituiamo il CICAPE?

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