“Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi” era il brutto titolo di un brutto film del 1989.Ma la realtà supera la fantasia.Dalla National University of Singapore, giunge la notizia che a causa del colpevole di ogni male, il Global Warming, si sono ristretti gli animali.
Ebbene sì, all’Università di Singapore sembrano molto allarmati per questo curioso fenomeno, ci assicurano che la ricerca si basa su solide fondamenta ma non si fa cenno a quali esse siano:
I ricercatori hanno scoperto che l’aumento delle temperature ha avuto effetti di vasta portata sulle dimensioni del corpo di una vasta gamma di specie, dalle piante ai predatori superiori. Molti organismi stanno già diventando sempre più piccoli e molti altri rischiano di ridursi a causa del riscaldamento globale. Questa tendenza è evidente in numerosi studi e ha una solida base teorica che segue le regole ecologiche e metaboliche che consentono inoltre agli scienziati di testare le ipotesi circa come e perché così tante specie siano sempre più piccole, quanto le loro dimensioni potranno diminuire in futuro, e come questo interesserà la società.
L’unica cosa che possiamo dedurre è che la riduzione misurata ha basi metaboliche, e che quindi (se le misurazioni venissero confermate) si tratterebbe di un fenomeno momentaneo che regredirebbe al calare delle temperature.
Ma quali sarebbero le preoccupanti conseguenze del rimpiccolimento degli animali?
Gli effetti della contrazione degli organismi saranno vari e difficili da prevedere. I ricercatori hanno sottolineato che il problema principale non è necessariamente la contrazione, ma piuttosto il fatto che le risposte sono differenziate per specie – alcune si stanno riducendo, mentre altre non sembrano essere colpite nello stesso modo.
Gli effetti insomma non sappiamo quali saranno, anche perché non tutte le specie rispondono allo stesso modo, insomma il problema potrebbe essere non tanto nella riduzione della taglia ma nello sfasamento dei rapporti tra le specie. Effettivamente sarebbe disdicevole se i gatti diventassero piccoli e i topi restassero uguali, o se noi stessi ci stessimo riducendo e magari i nostri discendenti non riuscissero ad arrivare ai pedali dei SUV acquistati a caro prezzo.
Ma lo studio sembra preoccupare molto anche il Telegraph, che in un articolo del 18 ottobre lancia l’allarme sul “restringimento” degli animali: Animal ‘shrinking’ due to climate change . Nell’articolo l’allarme sembra essere soprattutto verso gli orsi polari, anche loro immancabili protagonisti degli articoli sul Global Warming, e quindi il Telegraph ripropone per l’ennesima volta una scena in cui un orso polare galleggia sconsolato su un blocco di ghiaccio:
Agli studiosi dell’Università di Singapore sarebbe, a questo punto, bello porre una domanda dopo avergli fatto osservare la seguente foto:
Se le aumentate temperature riducono la taglia degli animali, gli elefanti dello Zoo di Londra, gli ippopotami, le giraffe (tanto care a Lamarck), i leoni, ecc… sono più grandi di quelli che vivono nelle zone tropicali?