Su laRepubblica.it diffamata l’università “La Sapienza”

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Da “ocasapiens”, 27 settembre 2011

 

Si è data il nome ossimorico di “Ocasapiens“, ma afferma che però “sapiens” è solo un’aspirazione.

Se lo dice lei…

 

Scrive sull’omonimo blog del portale repubblica.it.  e, per sua ammissione, segue gli scienziati come le oche seguivano Konrad Lorenz, (quindi non è una persona di scienza?) paragone che è inoltre rivelatore del suo rapporto con gli scienziati stessi:

“Prima mi occupavo di tutt’altro, poi circa vent’anni fa ho cambiato mestiere. Da allora seguo gli scienziati nelle loro ricerche, raso terra, come le oche seguivano Konrad Lorenz, per imparare com’è il mondo. Non ci arriverò mai, ma di solito già provarci è un piacere. Spero di riuscire a condividerne un po’.”


L’ocasapiens è una specie che vive nel web, una specie che non si presenta col proprio nome ma ama usare quello degli altri per denigrarli, soprattutto quelli rei di essersi macchiati dell’infamante appellativo di “creazionsti“.

Creazionista” è un vocabolo che sembra partorito dall’orwelliana neolingua, come ho già detto in precedenza, è un appellativo che svolge il ruolo che nell’URSS era proprio del termine “reazionario”. Non ha importanza che esso corrisponda a qualcosa di reale, in genere si tratta di un appellativo che sono gli altri ad attribuire, anche se spendi intere pagine a mostrare che non lo sei  e proponi solo obiezioni scientifiche. Niente da fare, si tratta di una specie di marchio che una volta impresso toglie la dignità di interlocutori: col “creazionista” non si dialoga.

E allora se il “creazionista” ha per caso due lauree in facoltà scientifiche si giunge alla “logica” conclusione di un’oca(aspirante)sapiens: le facoltà che hanno rilasciato la laurea sono di dubbia fama.

Ed ecco che l’ocasapiens, fiera davanti ai suoi Konrad Lorenz, si lancia muovendo le sue terribili accuse:

“L’avvenente collega Dalla Casa, cacciatore di bufale a Oggi Scienza, viene chiamato “bolscevico” per aver preso in giro le cogitazioni di Enzo Pennetta, un creazionista che ritiene di fare “critica scientifica”. Purtroppo confonde critica e comica”

Reo di aver contestato gli stessi metodi da lei usati all’avvenente collega Dalla Casa (sembra proprio che, agli occhi dell’O.sapiens, l’avvenenza del Dalla Casa sia un’aggravante per aver criticato il suo articolo), al biologo Enzo Pennetta viene rinfacciato di voler fare “critica scientifica” ma di riuscire, invece, a fare solo della “comica“. Madame… devo ammettere che stavolta ha effettivamente un po’ ragione! Deve però comprendere che la colpa non è mia se a leggere quello che dicono certi scienziati oggi viene da ridere.

E’ vero, le comiche ci sono, ma non sono io a farle, e gli attori sono i suoi Konrad Lorenz, comunque apprezzo l’idea, potrei effettivamente cambiare il titolo del blog da “Critica Scientifica” in “Comiche Scientifiche“, sarebbe ugualmente adatto.

Ma qual è dunque l’errore sul quale l’oca(aspirantesapiens) fonda i suoi strali? Lo troviamo subito dopo:

“esige (Enzo Pennetta N.d.r.) l’anello mancante, come se ogni specie non ne fosse uno, poiché a suo avviso il “gradualismo” sarebbe il fondamento del “neo-darwinismo”.”

La colpa contestata è dunque quella di far notare la mancanza di “anelli mancanti”, affermando:come se ogni specie non ne fosse uno. Però a questo punto il problema non è più neanche la biologia ma la logica: come può ogni specie esistente essere un “anello mancante”?

Se l’anello esiste non manca, e se manca non esiste. (Come direbbe nella sua “linguadoca” Monsieur de La Palisse)

Dunque le specie esistenti, in quanto esistenti, non sono ognuna un anello mancante, e poi non vorrà mica essere bacchettata! Si dice “passaggio evolutivo“, che è tutta un’altra cosa…

Apprendiamo infine (quante informazioni in due righe!) che il gradualismo non sarebbe un elemento fondamentale del neo-darwinismo.

Forse intende dire che, con la teoria degli equilibri punteggiati, la teoria neodarwiniana ha abbracciato il catastrofismo? (inteso alla René Thom)

E chi glielo dice adesso a Dawkins che l’evoluzione non segue un gradualismo (sebbene a velocità variabile) ma che aveva ragione Richard Goldschmidt? Se avesse letto L’orologiaio cieco di Dawkins saprebbe che, il massimo dei “Konrad Lorenz” che segue, afferma:

“Il darwinismo è una teoria di processi cumulativi così lenti da richiedere, per completarsi, da migliaia a milioni di decenni”

Sempre al riguardo, non potendo inviarle dei testi (universitari o di altro tipo) devo accontentarmi di linkare Wikipedia:

“La teoria degli equilibri punteggiati, contrapponendosi al gradualismo filetico nella sua accezione di costante, è considerata dalla comunità scientifica, come una teoria sostanzialmente identica al gradualismo filetico del neodarwinismo

Spero che sia chiaro.

L’articolo di oca(aspirantesapiens) termina quindi nel seguente modo:

Niente di male, sennonché l’ignaro Pennetta si presenta così

biologo, insegnante di scienze naturali, si occupa di iniziative legate alla didattica delle scienze e di attività di formazione culturale.

Sono nato a Roma nel 1960 e ho conseguito nel 1984 la laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nello stesso anno ho iniziato a lavorare come insegnante. Nel 1989 ho conseguito una laurea in Farmacia, presso la stessa università “La Sapienza”.

e conferma un giudizio diffuso su certe facoltà romane.

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COMMENTO: sono fiero di essermi laureato alla “Sapienza” di Roma.

 

Aggiornamento del 29 settembre su ocasapiens:

Ma chi crede di essere, la Sibilla cumana?

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

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