Qualcuno sostiene che le missioni lunari siano state una finzione propagandistica
La notizia è di quelle che solleticano l’attenzione, è apparsa sul Corriere della Sera del 7 settembre 2011: Mai stati sulla Luna? Foto NASA demoliscono la teoria del complotto.
Esiste infatti una vasta letteratura, in merito alle missioni Apollo, volta a sostenere che all’epoca non esistessero in realtà i mezzi tecnici per effettuare tali viaggi e che per motivi propagandistici (si era in piena guerra fredda) fu inscenato un finto sbarco sulla Luna.
Un’idea di questa teoria si può avere sia su Wikipedia, che visitando ad esempio il sito Luogocomune: La Luna è sempre più lontana
L’articolo pubblicato dal Corriere della Sera ci informa che le immagini erano già state riprese e pubblicate nel luglio 2009 ma erano meno dettagliate.
Andiamo allora a vedere prima queste immagini del 2009 e… francamente restiamo un po’ perplessi. La superficie lunare è evidente, ma vedere l’immagine del LEM, anche nell’ingrandimento di quello lasciato dall’Apollo 14…
…richiede un vero atto di fede!
Forse è proprio per questo motivo che adesso si è deciso di fare delle nuove fotografie. Fin qui tutto bene, ci accingiamo allora a scorrere le nuove immagini della superficie lunare riprese dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter che da due anni è in orbita lunare. Le fotografie scorrono nella bella sequenza messa a disposizione sul sito del quotidiano, si prova una certa emozione a vedere fotografati dall’alto i luoghi degli allunaggi di Apollo 12, 14 e 17:
Ci piacerebbe vedere un po’ meglio qualche dettaglio, il modulo lunare per esempio. Per migliorare la risoluzione la sonda orbitante si è abbassata dai precedenti 50 Km, fino a soli 21 Km. Purtroppo però il modulo lunare (LEM) continua ad apparire poco più che come una macchia bianca bordata di nero.
Una strana sensazione però ci spinge ad aprire una pagina internet usata spesso, altre foto da satellite, basta digitare una luogo qualsiasi di qualunque città… Piazza del Colosseo ad esempio:
con l’ingrandimento possibile al satellite di Google, è possibile vedere vicino alle storiche e famosissime arcate un bel veicolo di servizio furgonato, di esso possiamo distinguere bene i finestrini, lo spazio del cassone posteriore e un abbozzo delle ruote del lato sinistro.
Ma da quale altezza l’avranno scattata quella foto?
Con una veloce ricerca scopriamo che i satelliti di Google orbitano mediamente sui 700 Km.
Ma come?!? Le immagini prese da Google a 700 Km sono enormemente migliori di quelle prese dalla NASA a 21 Km?
La potente NASA sui suoi satelliti più tecnologicamente avanzati ha dunque messo delle telecamere che in confronto a quelle di Google sembrano comprate al mercato sotto casa!
Se questi sono i mezzi della NASA, quasi quasi viene voglia di diventare complottisti…
6 commenti
le riprese ad alta risoluzione di Google Earth non sono da sattelite ma da aereo, come è facile capire guardando come è “tappezzata” la superfice terreste e osservando che ci sono edifici vicini visti da angoli assai diversi
Gentile Flavio,
effettivamente non è facile essere certi che le immagini di Google siano esclusivamente da satellite e non il risultato della composizione di più fonti, compresa quella aerea.
C’è però un fatto che ripropone con forza gli argomenti dell’articolo: anche se l’immagine proposta nell’esempio includesse una sovrapposizione con immagini riprese dall’aereo, sappiamo che Google dispone di satelliti posizionati a 685 Km, quasi una trentina di volte più alti di quello intorno alla Luna,(ad es. GeoEye-1, vedi http://it.wikipedia.org/wiki/GeoEye-1 )con un potere di risoluzione di ben 41 cm!
Cioè dello stesso tipo della foto a piazza del Colosseo che ho riportato.
Si può quindi confermare e ripetere la domanda: la NASA, in confronto a Google, ha satelliti di serie B?
Lei dice “non è facile essere certi che le immagini di Google siano esclusivamente da satellite e non il risultato della composizione di più fonti”.
La frase va rovesciata: “siamo assolutamente certi che le immagini di Google non sono esclusivamente da satellite, ma sono il risultato della composizione di più fonti”.
Le argomentazioni a favore di tale certezza sono molteplici: oltre alle due che ho già riportato, va detto che Google Earth passa da Satellite View a Street View senza discontinuità, inoltre la risoluzione di zone vicine è talvolta diversa, ed infine – argomento dirimente – la scansione di aree vicine (o ancor meglio, della stessa area fatta in diverse release di Google Earth) è fatta in orari diversi (lo si vede dall’orientamento delle ombre), cosa impossibile per un satellite in orbita eliosincrona.
E comunque tutto ciò è irrilevante ai fini della discussione se la NASA abbia o meno dei mezzi migliori di quelli di Google. Sappiamo che, per progetto, la risoluzione angolare delle “narrow-angle cameras” del Lunar Reconnaissance Orbiter è di 10 micro-radianti (cfr http://lroc.sese.asu.edu/EPO/Educator/Educators/FactSheets/LROC_Fact_Sheet_v3.pdf), mentre quella delle immagini di Google è di 0,74 micro-radianti. Quindi, PER PROGETTO le telecamere del GeoEye-1 hanno risoluzione 13,5 volte migliore di quella delle telecamere del Lunar Reconnaissance Orbiter. Ma è del tutto irrilevante osservare che i due satelliti hanno finalità, e quindi strumentazione, assai diversa? E che tra le finalità del Lunar Reconnaissance Orbiter non vi era, inizialmente, quella di convincere gli scettici a riguardo delle missioni sulla luna? Comunque, a 21 km di quota la risoluzione spaziale del Lunar Reconnaissance Orbiter è di 21 cm, migliore di quella delle immagini di Google (la risoluzione che GeoEye-1 passa a Google è di 50 cm, non 41). Per rendersene conto provi a confrontare l’immagine di un’auto (che più o meno ha le dimensioni della base del LEM) vista da GeoEye-1 (si trovano in rete, p.es qui http://launch.geoeye.com/LaunchSite/assets/download_imagery/Simulation6.jpg) con quelle del Lunar Reconnaissance Orbiter rilasciate dalla NASA, che sono un po’ meglio di quelle del Corriere (le trova qui http://www.nasa.gov/images/content/584391main_M168000580LR_ap17_area-nolabel.jpg). Ritengo che la compressione jpg nasconda buone parte delle differenze di risoluzione, ma vedrà che non ci sono differenze abissali.
Voglio infine osservare che la risoluzione dell’immagine del Colosseo che lei mostra è di circa 5 cm (le teste delle persone misurano circa 4×4 pixel); 5 cm non sono circa uguali a 50! C’è un ordine di grandezza di mezzo.
Con tutto ciò il mio fine non è denigrare il suo lavoro, che trovo pregevole. Vorrei solo raccomandarle di evitare di prendere simili cantonate. Ne va della sua reputazione.
Termino con un aneddoto. Quando, nel 1969, seguivo la diretta di Tito Stagno del primo allunaggio, mi sedeva accanto mia nonna quasi novantenne. Essa affermava che era un film e che non era possibile andare sulla luna; non c’è stato argomento che la convincesse. Io reputo i “complottisti” alla stessa stregua di mia nonna; persone rispettabili, come ogni essere umano, ma con le quali non vale la pena instaurare un dibattito scientifico o tecnico.
Cordiali saluti
Inizio questa risposta notando con piacere che il livello di coloro che intervengono è decisamente migliore di quanto spesso è dato vedere in giro. Quando ho pensato questo sito era infatti mia intenzione tenere fuori gli interventi con una tipologia da “tifoserie” calcistiche.
Trovo quindi molto utile che vengano fornite delle precisazioni che possano rendere disponibili dei dati utili a chi legge, e l’intervento di flavio è proprio di quest’ultimo genere.
Detto questo entriamo subito nel merito, iniziando col rilevare che concordiamo sul fatto che l’immagine postata possa essere solo indicativa e che non cambia il discorso sulla risoluzione dei satelliti NASA/Google: “E comunque tutto ciò è irrilevante ai fini della discussione se la NASA abbia o meno dei mezzi migliori di quelli di Google.”
Direi inoltre che certamente le foto da lei linkate sono indubbiamente migliori di quelle diffuse sulla stampa.
Ma se il potere risolutivo di Lunar Reconnaissance Orbiter è di 21 cm, insisto, non sarebbe stato meglio diffondere immagini ancor più dettagliate?
Questo e non altro intendevo dire, lo testimonia il commento all’articolo dove parlo di operazione “maldestra”, non di bufala.
Considerando poi il potere risolutivo come la capacità di mostrare due punti come distinti e non confusi in un unico punto, il potere risolutivo delle teste delle persone della foto al Colosseo non appare tale da mostrare come distinti due punti distanti solo 5 cm, se così fosse dovremmo distinguere ad esempio le immagini del dito pollice e mignolo dei soggetti inquadrati,cosa impossibile con quelle immagini, che conseguentemente non hanno una risoluzione di 5 cm.
Ma anche questo in fondo non è determinante ai fini di quello che si vuol dire.
In definitiva, con un potere risolutivo di 21 cm, sarebbe stato possibile smentire in modo più clamoroso le teorie “complottiste” e mostrare ben altri dettagli del LEM.
E poiché questo non è stato fatto, si può dire che la NASA non ha utilizzato al meglio un’ottima occasione per chiudere definitivamente il discorso e promuovere contemporaneamente la propria immagine.
Una operazione maldestra appunto,fatta senza abilità, non falsa.
Grazie per l’attenzione e per il livello dell’intervento.
nell’era delle foto digitali, per risoluzione s’intende in pratica le dimensioni del pixel.
Le do atto che lei non intendeva appoggiare le tesi dei complottisti, ma fors’anche involontariamente, gli ha dato spago.
Non riterrei maldestra l’operazione della NASA. Cosa si può pensare di avere di più da un foto in bianco e nero con 20 cm di risoluzione? Non è sufficentemente convincente? Ma cosa può convincere gli scettici? Un nuovo allunaggio nei siti precedenti con foto da 10 m? E cosa gli impedirebbe di ritenere una tale operazione un’altra montatura?
Mi dia retta; li lasci cuocere nel loro brodo.
Chiuderei qui la discussione, rendendole comunque l’onore che il suo sito merita.
Credo anch’io che a questo punto abbiamo sviscerato ampiamente la questione e che, anche grazie al suo competente contributo, chi volesse farsi un’idea sull’argomento adesso possa saperne a sufficienza.
Grazie anche per l’apprezzamento per il lavoro che sto facendo, lavoro in cui posso mettere a volte un po’ di ironia per renderlo più leggero, ma senza mai mancare di rispetto a nessuno,e che cerco di portare avanti con il massimo di onestà intellettuale.
Un caro saluto