I pollini sono all’origine di una delle più diffuse allergie
Sembra proprio così, almeno a quanto possiamo leggere in uno studio di cui parla un articolo apparso su la Repubblica il 14 agosto scorso. In realtà questa indicazione non si evince dal titolo: Il boom delle allergie, attenzione alla proteina.
Effettivamente una ricerca pubblicata su Nature dimostra come all’origine della reazione allergica ci sia una proteina denominata Tslp, che funge da attivatore dei leucociti basofili i quali, a loro volta, provocano l’infiammazione dei tessuti .
Fin qui tutto bene, si tratta di un interessante chiarimento di alcuni meccanismi che regolano la risposta infiammatoria. Qualche perplessità sorge invece nel momento in cui si cerca di spiegare il perché le allergie siano così aumentate negli ultimi decenni:
« in Austria, dove si misurò un tasso di allergie nei bambini che vivevano in fattoria fino al 50 per cento più basso rispetto ai bambini di città… nei paesi occidentali sono passate dal 10 per cento del 1980 al 30 per cento odierno, con picchi del 40 per cento per le riniti primaverili da polline»
Nel passaggio in cui ho inserito i puntini c’è la causa ipotizzata della minor incidenza di allergie nei bambini che vivono in campagna (fino al 50% in meno) rispetto a quelli che vivono in città.
Tutti noi avremmo ipotizzato che la maggior presenza di allergie in città sarebbe stata spiegabile in termini di inquinamento e conseguente esposizione a sostanze che incrementano la risposta del sistema immunitario.
Ecco invece, nel brano riportato per intero, cosa dicono gli studiosi:
«L’ipotesi più accreditata resta quella “igienica”. Se un bebè appena nato si ritrova in un ambiente asettico, il suo sistema immunitario non trova nemici contro cui scagliarsi e non riceve il giusto imprinting. In mancanza di microbi e agenti patogeni, le cellule-soldato finirebbero dunque per prendersela con avversari inesistenti, come l’innocuo polline. Il fenomeno venne notato per la prima volta in Austria, dove si misurò un tasso di allergie nei bambini che vivevano in fattoria fino al 50 per cento più basso rispetto ai bambini di città. Secondo questa teoria, l’eccessiva pulizia sarebbe alla base dell’enorme aumento delle allergie, che nei paesi occidentali sono passate dal 10 per cento del 1980 al 30 per cento odierno, con picchi del 40 per cento per le riniti primaverili da polline.»
La teoria dunque prevede che sia l’eccessiva pulizia degli ambienti di città all’origine delle allergie, non l’inquinamento, come molti avranno ipotizzato.
Senza elementi di approfondimento sullo studio citato non sarebbe corretto giungere a delle conclusioni definitive, certo sarebbe opportuno sapere come si è giunti a questa conclusione, infatti a quelli che vivono in città e per quelli che hanno esperienza di vita di campagna, questo aspetto dell’eccesiva igiene delle città rispetto alle campagne non convince molto.
Vorrà dire che per fare un vita più sana, in ambienti “puliti”, lontana dai microrganismi e disintossicarci l’organismo, la prossima volta non andremo in un agriturismo, ma prenoteremo un bell’albergo nel centro di Roma, Milano o Londra.
4 commenti
gentile dr. pennetta,
sitratta della famosa “ipotesi Igienica di Barker”. qui di seguito trova una bibliografia essenziale.
– Barker DJP et al., “Fetal origins of adult disease: strength of effects and biological basis”, Int J Epidemiol 2002, 31: 1235 – 39
– Renz H et al., “The immunological basis of the hygiene hypothesis”, Chem Immunol Allergy 2006, 91: 30 – 48
– Yazdanbakhah M et al., “Allergy, parasites, and the hygiene hypothesis”, Science 2002, 296: 490 – 4
– Wills-Karp M et al., “The germless allergic disease: revisiting the hygiene hypothesis”, Nature Rev Immunol 2001, 1: 69 – 75
– Strachan DP “Hay fever, hygiene and household size”, Br Med J 1989, 299: 1259 – 60
– Bufford JD et al., “The hygiene hypothesis revisited”, Immunol Allergy Clin North Am 2005 May; 25(2): 247-62
come può evincere dal tipo di riviste, non si tratta proprio di una sciocchezza, tutt’altro. rimane tuttavia un’ipotesi, nel senso che è comunque parziale. la genesi delle allergie è multifattoria, ma comunue epigenetica, anche se transgenerazionale. sul file che le ho spedito trova i dettagli
a presto andrea di chiara
Gentile dott. Pennetta,
questa volta mi permetto (parzialmente) di smentirla 😉
Per esperienza personale, trovo che ci sia del fondamento in questo discorso (evidenze scientifiche a parte).
Ho sempre sofferto di allergie, riniti, raffreddori, ecc ecc…
Ho consultato centinaia di specialisti del settore, cambiato decine e decine di farmaci. Uno specialista a Pisa mi disse una volta “Sai che vuoi fare? Butta tutto e non prendere piu’ niente!” Per un po’ sono stato peggio, poi e’ passato tutto.
Avevo un compagno alle elementari che chiamavamo “7 vite”: viveva in campagna, in un ambiente un po’ meno salubre di noi “cittadini” e gli e’ successo di tutto: polmoniti, infezioni, incidenti vari, fratture infinite, e’ finanche finito sotto ad un camion… L’ospedale non l’ha mai visto neppure con il binocolo… 😉
Oddio, sto dando ragione a Repubblica… NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Grazie ad Andrea de chiara per il contributo chiarificatore.
Il motto in home page dice che si deve adeguare l’opinione ai fatti!
@Piero
Si faccia coraggio…
tanto per ribadire:
http://www.youtube.com/watch?v=FAFTMDsqCkw
da 1:33 😉