Il trasporto della corrente elettrica comporta la dissipazione di una percentuale di energia
Ok agli incentivi per i veicoli elettrici:
5 mila euro di bonus per l’acquisto
Così titola un articolo sul Corriere.it del 28 luglio 2011. È però importante cercare di capire il motivo per cui dovrebbe essere incentivata con fondi pubblici una tecnologia che, evidentemente, al momento non è economicamente competitiva. La giustificazione appare qualche riga sotto:
“Lo sviluppo della mobilità ecocompatibile», continua la nota congiunta, «contribuisce al miglioramento della qualità della vita nelle grandi aree metropolitane del nostro Paese e diminuisce la dipendenza da combustibili fossili, come ci chiede l’Europa.”
Sul fatto che la qualità della vita nelle grandi aree metropolitane possa migliorare con l’autotrazione elettrica possiamo certamente essere d’accordo, ma sulla diminuita dipendenza dai combustibili fossili, come ci chiede l’Europa, i dubbi sono molti.
Infatti, in un paese come il nostro in cui la produzione di energia elettrica è basata sui combustibili fossili, come si può affermare che l’uso di auto elettriche possa “diminuire la dipendenza da combustibili fossili”?
In tal senso la scelta delle auto elettriche sarebbe giustificata solo dalla costruzione di centrali nucleari o dal forte incremento di fonti alternative, ma nella situazione attuale no.
Anzi, se vogliamo andare a fondo nell’analisi, secondo le leggi della termodinamica le auto elettriche non possono che aumentare il consumo di combustibili tradizionali, infatti per via della dissipazione dell’energia che avviene nella sua trasformazione da una forma all’altra (da energia chimica a elettrica per autotrazione), le auto elettriche per via del passaggio in più che hanno rispetto a quelle a combustione interna (energia chimica per autrotazione), risultano a parità di Kilowatt/ora effettivamente utilizzati, più inquinanti.
In definitiva, nella migliore delle ipotesi, si tratta di spostare l’inquinamento dalle città alle centrali elettriche.
Almeno allo stato attuale delle cose per quanto riguarda la produzione di energia elettrica.