Una espressione pubblica di questa visione pessimistica si è avuta nei giorni dal 20 al 23 gennaio 2011 all’Auditorium di Roma nel corso del “FESTIVAL DELLE SCIENZE 2011” il cui titolo è stato appunto:
“LA FINE DEL MONDO”.
Che i nostri amici non stessero scherzando, come il sottotitolo “Istruzioni per l’uso” potrebbe far pensare, emerge dai titoli delle diverse conferenze in programma. Il primo e più temibile nemico dell’umanità è immancabilmente l’ostinazione a voler fare figli, la “Folle corsa” di malthusiana memoria e tanto cara a personaggi come il noto Richard Dawkins.
E per finire, come sarebbe potuta mancare la crisi climatica?
Dal titolo dell’incontro si evince che la gente, colpevole di aver provato a negare la “evidenza”, potrebbe cadere nell’eccesso opposto, cioè il panico.
Al riguardo una sola domanda: come mai non si parla più di “Global Warming” ma di “Crisi Climatica”?
Forse perché dopo due anni consecutivi in cui la neve è tornata a Roma il riscaldamento globale stato accolto con scetticismo?
E allora ecco un buon metodo vecchio ma sempre buono, si ritoccano un po’ cifre e nomi e il gioco è fatto:
chi ha mai parlato di Global Warming? Il problema sono sempre stati i Cambiamenti Climatici…